I muscoli improvvisamente esplodono sotto il comando della volontà e della Forza.
Una corsa impazzita verso gli artigli, una rincorsa impossibile verso le fauci spalancate del rancor che carica.
Poi lo scarto improvviso, la schivata, una caduta in avanti, rotolando di lato.
Gli artigli che si chiudono affondando nella sabbia dove un attimo prima era passata la sagoma sfuggente di Fuinn,
il balzo repentino del sindo verso la parete, sul fianco, e di nuovo lo slancio, in un rimbalzo a 4 metri d’altezza, verso il cranio della bestia.
Il grido di guerra potente e improvviso nelle orecchie del rancor suona come una sfida, mentre un tocco simbolico, rituale, della mano aperta simula un fendente in mezzo agli occhi.
Poi un salto all’indietro, un momento prima dell’infuriata reazione del predatore.
L’atterraggio a pochi metri oltre, rotolando tra le ossa, mentre il rancor si volta in una tempesta di artigli.
*
..io ti ho toccato.. bestione..*
è il pensiero inebriante di Fuinn.
*
..ora provaci tu.. *
Il sindo è in piedi, fermo, al centro della fossa, le braccia conserte.
Dalle grate di sopra sembra quasi che stia dando le spalle, immobile, al rancor infuriato.
*
..vieni avanti.. ti aspetto...*
[Modificato da Ashtarazor 04/05/2007 21.39]