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4 - Come se milioni di voci gridassero terrorizzate...

Ultimo Aggiornamento: 09/08/2007 02:42
21/03/2007 11:18
 
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Maximilian Bladesmith
Estasiato dall'ambiente chiudo gli occhi e comincio a camminare.

Lacio che la Forza guidi i miei passi, solo la volontà di camminare e mia... O forse nemmeno quella.

Accarezzo gli alberi sulla mia strada, mi sento finalmente in pace... Dopo tanto tempo.

Arrivo di fronte ad un albero, la Forza mi ha guidato qui.

Lo abbraccio e lo ringrazio, li ringrazio tutti.

Mando un immagine telepatica; sono debole, ma ne sento il bisogno:
Io che pianto dei semi.

Portare un poco di vita in più nell'universo. Ora so che lo posso fare, ora so che lo voglio fare.

Attendo con gli occhi chiusi assaporando la pace.
Attendo finchè gli altri mi chiameranno.
Attendo finchè lo scorrere degli eventi reclamerà ancora la mia presenza.
22/03/2007 14:29
 
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Fuinn Aldarien
Alberi altissimi, maestosi..
pallidi riflessi argentei riflettono nel verde la gradevole luce soffusa dei muschi..
Il terreno soffice ed elastico sostiene i passi leggeri del Sindo, che si guarda intorno ammirato.
Un tremulo silenzio interrotto solo da morbidi fruscii regna in un’aria densa di umido. Nessuno osa parlare ad alta voce, turbare la naturale sacralità del luogo.
Alcune gocce cadono irregolari. Il suono si diffonde nel sussurro degli alberi, come l’eco di un rintocco che scandisce lo scorrere misterioso della vita.

Fuinn, da solo, nel profondo della radura, è disteso su un morbido tappeto di muschio. davanti a sè una piccola polla d’acqua affiorante come d’incanto in mezzo agli alberi.

*…acqua sotto il deserto.. il profondo ventre della madre Terra...

è così bello.. stare qui..
mi sento..purificato...


e questi alberi.. sono..
mi stanno.. guardando...
*


Il sindo riapre gli occhi e si rialza lentamente, in silenzio, appoggiandosi ad un masso.
Di nuovo in piedi, chiude gli occhi e si inchina profondamente, le mani incrociate sul petto.

Io sono… Fuinn Aldarien.. che significa.. Ombra.. tra Alberi.. vengo in pace.. e vi ringrazio.. spiriti degli alberi.. per il vostro.. canto.. e la vostra.. acqua..

Le sue parole musicali sono come un tenue sussurro, quasi un pensiero più denso degli altri, ma inudibile ai suoi compagni che in questo momento si trovano lontano.
Il sindo si accosta al piccolo specchio di acqua limpida dai riflessi azzurri e vi immerge le mani. Poi si bagna la fronte e le tempie e ne porta un sorso alle labbra, prima di distendersi di nuovo nell’erba morbida.

*Attingo e travaso
limpida luce di muschio
nell’acqua degli alberi
*

[Modificato da Ashtarazor 22/03/2007 14.35]

22/03/2007 15:04
 
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Momaw lascia che tutti si prendano la loro pausa dalla guerra, dalla fuga, dall'esilio e dalla caccia, lasciando che la coscienza degli alberi inizi a fare il suo dovere. Dopo poco, spontaneamente, tutti si ritrovano al centro della Radura. Sopra le loro teste, un Baffor particolarmente alto e imponente.

"Questo e' il Primo Albero. E' adulto, ormai, e la struttura cristallina delle sue fibre sta venendo fuori. Le foglie sono nere, come devono essere, e la corteccia simile a vetro...Vedete, il singolo Baffor non possiede un intelligenza sua; tuttavia, mettendone alcuni assieme, sviluppano spontaneamente una rete neurale fatta con le radici e gli scambi chimici nell'aria e nel suolo. Sette Baffors o piu' hanno una coscienza collettiva completa ed una foresta di Baffor e' piu' saggia di qualunque essere vivente nella galassia. Qui ce ne sono 18. Sebbene la permanenza su Tatooine abbia reso ardua la comunicazione, ormai la rete neurale e' completa. Io parlo spesso con loro, e chiedo consiglio. Immagino che possiate farlo anche voi. Forse a Max e Fuinn verra' meglio, ma immagino che tutti possano rivolegere loro una domanda, anche Kastar, Dorn, Aaclay e Anomander, se lo desiderano..."
23/03/2007 20:25
 
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Maximilian Bladesmith
Ascolto distratto le parole di Momaw, distratto dall'albero e dalla foresta.

*Fare domande? Ma quali?*
Il dubbio e la confusione primeggiano, finchè un idea porta il sorriso sulle mie labbra.

Mi avvicino e tocco l'albero col palmo della mano
"Cosa ho bisogno di sapere?"
*Cosa ho bisogno di sapere?*
Ho l'estrema convinzione che l'albero possa percepire ciò che nascondo anche a me stesso.

Alla domanda di Maximillian segue un profondo silenzio. Un silenzio lungo e pesante. Max e' tentato dall'idea di sentirsi un po' stupido, come se fosse una consolazione.

* Ma sto parlando con...con un albero!*

Nonostante le parole di Momaw e la netta connessione dei Baffor alla Forza, in Max si insinua prima il sospetto di essere stato preso in giro, e poi quello di non essere all'altezza dei baffor, di non saperli ascoltare.

DIFFIDENTE E SFIDUCIATO. NON CREDI IN TE STESSO E TEMI GLI ALTRI. SEI ATTACCATO ALLA TUA VITA,MA NON NE PERCEPISCI IL VALORE. DEVI CREDERE IN QUELLO CHE FAI. DEVI RISCHIARE, PER GLI ALTRI PRIMA CHE PER TE STESSO. LA VITA CREA LA FORZA. SE LA VITA DIMINUISCE, LA FORZA DIMINUISCE. DEVI DIFENDERE LA FORZA, ANCHE A COSTO DELLA TUA, DI VITA. PERCHE'TU PER PRIMO HAI DIMENTICATO CHE APPARTENETE COMUNQUE ALLA NATURA,ED IVI RITORNERETE. CHE SEI PIU'DI QUESTA MATERIA GREZZA CHE TI OSTINI A DIFENDERE. SEI LUMINOSO, NON TERRENO. LA MORTE DEL CORPO E'SOLO UNA TRANSIZIONE...

Una voce potente, nella testa di Max, ma...non era la voce degli alberi. Era la sua stessa voce, il suo subconscio sbloccato dall'empatia con i Baffor. No, gli alberi non gli hanno parlato. Gli hanno solo riportato a galla cose che gia' sapeva. Cose che si e' ripetuto mille volte, ma senza mai accettarle o capirle. Cose che ora, solo ora, appaiono alla sua mente in tutta la loro purezza.

Ricevuta la risposta mi rivolgo all'ithoriano
"Momaw è difficile far attecchire i semi di Baffor? Mi piacerebbe ricambiare la loro gentilezza piantando altri alberi nella galassia"

"Temo di si, Max. Almeno, senza un ithoriano a prendersene cura...E' un lavoro a tempo pieno, e non avresti tempo per fare altro. Tuttavia, oltre all'Ambra che questi baffor ti hanno donato, posso farti un piccolo regalo io. Se ti troverai a vivere, per un periodo di tempo abbastanza lungo, su un pianeta di classe M, qualcosa come Alderaan, Ord Mantell, Corellia...puoi portare con te una scatola di semi di altre piante piu' autosufficienti. Li ho raccolti io, e dentro di essi c'e' buona parte della mia sapienza, e molta della forza di Ithor. Segui il volere della Forza. Essa ti indichera' dove piantarli, e come. Sono sicuro che se farai cosi', renderai quel luogo piu' bello e vitale di prima"

[Modificato da Ossian77 24/03/2007 12.08]

24/03/2007 09:42
 
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*Tutta la mia vita attuale è legata ad una sola domanda, tutto ha motivo di esistere solo se quello che sto facendo ha un senso..solo se la vendetta ha un senso*

Kastar si allontana dal gruppo, avvicinandosi ad un albero.
Si toglie il guanto dell'armatura da trooper e poggia la sua mano nuda contro la dura corteccia.
La sua voce è quasi un sussurro ma spera che gli alberi la percepiscano..
"Vivo per vendicarmi,sono rinato per cercare l'uomo che ha distrutto la mia famiglia.Sono cambiato.Ho conosciuto l'altra faccia della medaglia e continuo a cercarlo, lo sto cercando in ogni momento della mia vita. Ha un senso tutto ciò?"

Anche Kastar deve attendere un po'. Lo scuro tronco cristallino riflette la sua faccia preoccupata e stanca. Poi, del nulla, nella mente del cacciatore risuonano queste parole.

"La Legge della Vita dice che per ogni pianta distrutta nel raccolto, due devono essere piantate per sostituirla. Per ogni vita, pianta o animale, che prenderai, due vite devono essere create al suo posto..."

[Modificato da Ossian77 24/03/2007 12.38]

27/03/2007 10:54
 
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Attendo che gli altri si facciano avanti, attendo che Kastar termini il suo incontro.
Il tempo passa lento e decido di chiedere la seconda e la terza cosa che mi sta più a cuore

Riprendo contatto con l'albero
*Perdonami se sfrutto la tua conoscenza, avrei ancora domande, una importante ed una frivola:
Dove posso trovare altri Jedi? Li cerco da oltre 20 anni senza successo, ma ammetto senza troppa convinzione.
Dove poso trovare altri cristalli conduttivi? Il mio sogno è costruire LightSaber, perchè sono il simbolo di un passato migliore e ,spero, di un futuro che tornerà.*


Attendo una risposta, l'attendo come l'allievo tardo aspetta un colpo del maestro, attendo il colpo perchè so di meritarlo
27/03/2007 12:48
 
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Stavolta la risposta arriva sotto forma di una vera voce mentale, diversa da quella del subconscio di Max.

"Noi non possiamo sapere tutto cio' che accade nella Galassia, e ci basiamo solo sui pensieri che abbiamo la fortuna di raccogliere dai nostri ospiti. Nelle vostre giovani menti c'e' poca informazione e molta confuzione, possiamo usare poco, purtroppo. La tua' e' una giusta ricarca. Questo noi lo crediamo"

E' una voce diafana, vagamente sibilante, un po' distorta e minacciosa, ma non crudele.

"La purga e' stata crudele e rapida, e non si sa quasi nulla dei fuggitivi. Noi ti suggeriamo di tornate alle origini. Il tempio Jedi, sembra sia nato su Adega. Se qualcuno ha lasciato vivo il tempio, forse ha lasciato un messaggio in un luogo che un altro jedi potrebbe conoscere"



27/03/2007 14:32
 
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Il sindo dopo un lungo silenzio, s’inchina.

*Io.. nulla ho.. da chiedere, grande albero.. ma vi offro.. la mia amicizia. Se qualcosa potete dirmi.. l’accoglierò con gioia e ne farò tesoro.
che la mia mente.. e i miei ricordi.. parlino.. per me.
*

"Noi non abbiamo saggezza da offrire a te, figlio delle stelle. Accettiamo la tua amicizia e la ricambiamo. La tua natura e' luminosa e vitale, sebbene velata. Ci sembri simile a noi, solo che sei poco piu' di un piccolo seme di Baffor che aspetta di mettere radici. Vai in pace..."

[Modificato da Ashtarazor 27/03/2007 14.34]

[Modificato da Ossian77 28/03/2007 14.14]

28/03/2007 10:33
 
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Il cacciatore in armatura bianca si avvicina ancora di più all'albero..E' ormai a pochi centimetri dal grande busto e un senso di rabbia inizia a crescere dentro di lui.

Rabbia che,però, si calma dopo qualche istante.

"Un uomo ha estirpato le mie radici, è mio dovere toglierli la vita. Senza radici cos'è un uomo? Chi sono io se non porto a compimento la mia missione?"

"Umano, le tue radici sono la tua famiglia. La loro pianta non e' morta, perche' il loro seme e la loro memoria vivono in te. Se prendi una vita, e' perche' quella vita ne prendera' altre a sua volta, senza rimpiazzarle. Solo in questo caso, puoi agire con serenita'. Eppure, anche cosi' un uccisione e' una perdita per il creato. Se stronchi una vita senza rimpiazzarla con almeno due semi, non fai altro che alimentare il ciclo della morte senza rinascita. Il tuo dovere, l'unico dovere di qualunque essere vivente, e' preservare la vita nella sua interezza. La tua e quella del tuo nemico. Non diventare un assassino..."

[Modificato da Ossian77 28/03/2007 14.17]

30/03/2007 12:34
 
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Kastar rimane immobile e i suoi pensieri viaggiano correndo nel suo passato. I ricordi della sua vita agiata, il cambiamento repentino, la vita da pirata, i crimini commessi

*Non diventare un assasino..Ma ho già tolto la vita ad un innocente nel mio passato...Io..Io un assasino lo sono già stato.Ma non lo sono più e devo ricordarmelo ogni giorno della mia vita.*

"Alberi di Baffor vi ringrazio della vostra saggezza,farò tesoro delle vostre parole e presto arriverà il momento in cui pianterò i semi della vita,presto.."
01/04/2007 09:48
 
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Kastar, Fuinn, Max e Aaclay vagano per la radura dei baffor, ammirandone le maestose proporzioni, il soffitto lontano, il fresco e l'umido, e dialogando con la mente collettiva creata dagli alberi.
Dorn e Anomander, nel frattempo, si fanno aiutare da Momaw a inserire i codici delle bio-bombe nel computer del galeone, contattato via terminale. Dopo qualche minuto di studio della procedura, per essere completamente sicuri che non si attivi qualche interruttore di emergenza, Anomander invia il segnale coi codici. Da Dorn, davanti a lui, e da Aaclay poco lontano, sembra provenire per un istante un ronzio che cresce e diventa sempre piu' acuto. L'umano ed il Mon Calamari, cosi' come gli altri ex schiavi dentro il galeone, per un istante si congelano sul posto. Poi il ronzio si inerrompe e sul terminale portatile lampeggia in verde la scritta

"DISPOSITIVO DISATTIVATO CON SUCCESSO
DISPOSITIVO DISATTIVATO CON SUCCESSO
DISPOSITIVO DISATTIVATO CON SUCCESSO"


Dorn, finalmente libero dalla tensione, si lascia andare e si sdraia beatamente sulla fresca erba

"Grazie alle stelle...e' finita..." commenta a bassa voce, fissando la lontana canopea.

"Ottimo lavoro ragazzo!" dice Momaw mettendo una mano sulla spalla di Anomander.

"Amici, credo sia tempo di andare. So quanto sia bello stare qui, ma non e' ancora il momento. Questa radura e' solo l'inizio, ed il nostro dovere e' lasciarla, velocemente, ed assicurarci che nessuno ne sia a conoscenza. Difenderla per quando, un giorno, ci sara' pace nella Galassia". E' stato il Mon Calamari a riportarli alla realta'. Sembra diverso, adesso che la bio-bomba e' stata disinnescata, come se avesse riacquistato la dignita' e la sicurezza perdute.

"Aaclay ha ragione" dice Dorn. L'umano, da sdraiato si chiude come un riccio, con le ginocchia vicino al viso, e torna in piedi con un rapidissimo colpo di reni.
"Che meraviglia. Non mi sono MAI sentito cosi' bene...deve essere la liberta'!"

Il gruppo riprende posizione sull'elevatore e, silenziosamente, mentre sale al livello della grande porta-valvola, ammira per un ultima volta la maestosa radura di alberi di Baffor.
Momaw e' l'ultimo a lasciare il laboratorio. Guardandolo con soddisfazione quasi paterna, attiva un codice di sicurezza e,in un attimo, tutte le luci si spengono, tutti i macchinari e le componenti biomeccaniche si mettono in stand by.
Le possenti radici dell'albero di Vasuvague si richiudono alle loro spalle, sigillando il passaggio sotto la terra. Davanti a loro, il campo imperiale, il veicolo da trasporto, la tenda ed il galeone di Centa. Tutte cose che li riportano ad una pericolosa realta'. Per fortuna e' notte, e il passaggio dalla Radura all'esterno non e' drammatico come se fosse giorno. Le stelle che brillano sopra di loro sono piu' minacciose che altro, perche' una di loro potrebbe essere semplicemente il riflesso del sole sulla chiglia della ISD1-Conquest.
01/04/2007 09:58
 
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"Purtroppo non abbiamo molto tempo..." commenta Dorn. L'umano, col fucile a tracolla, sta tirando a se le due swoopbike.

"E' vero. Ma abbiamo anche delle esigenze pressanti. Siamo tutti fuggiaschi, qui. Ci servira' del contante, per sparire con sicurezza, e non sappiamo quando riusciremo a procurarcene altro" aggiunge Aaclay. "Nero, tu sembri saperne piu' di noi su questa storia. Puoi aiutarci?" chiede a Kastar.

"Queste le possiamo piazzare a Mos Eisley. Devo modificarle, e col poco tempo che abbiamo dovro' essere un po' brusco. Abbiamo un ottimo meccanico a bordo del galeone, e se qualcuno di voi ne capisce qualcosa di veicoli forse riusciamo a non danneggiarle troppo. Intanto, le possiamo caricare..." dice Dorn

"Si, ma su quale veicolo? C'e' anche quel trasporto imperiale, laggiu'" dice Aaclay

"Quello viene male piazzarlo. L'unica cosa e' cannibalizzarlo. Purtroppo solo i Jawas hanno la tecnologia per fare queste cose presto e bene, e non saprei come contattare un sandcrawler" replica Dorn.

"Io forse si" aggiunge Momaw. "Spesso i jawas mi hanno fatto dei favori, e viceversa. Ho delle frequenze radio memorizzate, e con Anomander possiamo schermarle quanto basta per non farci ascoltare dall'impero"

"Hmmm....e i prigionieri?" chiede Momaw. Perplesso, guarda Harburik, ed i due trooper ancora privi di sensi.
01/04/2007 11:42
 
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*Accidenti, non abbiamo chiesto ai Baffor dei prigionieri...*

"Lasciarli qui non possiamo... Senza la foresta sotterranea si poteva, ma così no."
Guardo i prigionieri.
"Il vero problema sono i piloti e quanti sanno del punto 'NAV2'. E se il tenente ha lasciato alla base le coordinate, qui arriveranno comunque.
Oltretutto dalla Conquest faranno ricerche e questa radura non è invisibile dallo spazio."


"Per come la vedo io le possibilità sono:
Ucciderli tutti; ma non servirebbe a molto, temo.
Lasciarli qui con acqua, cibo e poche armi; ma è fattibile?.
Lasciarli fuori da una qualche città; ma ci darebbero subito la caccia.
Venderli cone schiavi; ma non saprei dove."


Mi rivolgo all'ithoriano ed il rosso
"Mi spiace, ma credo che solo voi possiate decidere per il meglio. Conoscete questo deserto, le sue genti ed i suoi pericoli meglio di tutti." si vede bene che non sono vorrei dar loro questa incombenza

*Do il peso della mia incompetenza ad altri... Se solo ci fosse un modo sicuro...*
01/04/2007 11:53
 
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* Se prendi una vita, e' perche' quella vita ne prendera' altre a sua volta, senza rimpiazzarle. Solo in questo caso, puoi agire con serenita'....Questo mi hanno detto i Baffor..*

"Come ho già detto Harburik è un mio pensiero, lo porterò in città personalmente e poi non sarà più un nostro problema"

Il cacciatore si guarda, guarda la sua armatura

"Per i trooper direi di prendere le loro armature, potrebbero rivelarsi utili.Lasciare possibilità ad anche uno solo di loro di venirci a cercare sarebbe la fine, non si farebbero scrupoli a condividere con altri le informazioni sul nostro conto. Io non ho voglia di avere l'impero alle calcagne quando possiamo evitarlo..."
01/04/2007 12:28
 
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Momaw, preoccupato come gli altri, ascolta attentamente.

"Per la radura, state tranquilli. Bisogna effettuare una ricerca attiva, e non e' facile, persino per uno ISD1 se non sai esattamente cosa cercare. Inoltre, la Conquest non ha le coordinate di questo posto, e se non gli diamo un motivo valido per cercare in questa zona, potrebbero non trovarla mai. Restano gli Imperiali a terra, ma anche per loro le cose non stanno cosi' male. Tutta questa operazione e' stata messa su da Ingah e Harburik, con la complicita' di Centa. Chi e' formalmente a capo, a Bestine, della guarnigione, e' il prefetto Eugene Talmont. E' un fantoccio, e non credo che Harburik lo abbia messo a parte dei suoi piani. Spariti Ingah e, come dice il Nero, Harburik stesso, l'Impero e' probabile che perda interesse in me e nelle mie ricerche, anche perche' in questi giorni sembrano freneticamete occupati in qualcosa di di diverso. Ricordate la pioggia di meteore, no? Inoltre, ho degli amici, amici in gamba, che possono entrare nell'holonet e ripristinare la mia fedina penale come era prima che Ingah si inventasse tutte quelle fesserie. Se ci muoviamo bene, la radura ed io stesso ne usciamo puliti...Il NAV2 invece, e' abbastanza lontano da qui. E' poco prima del punto in cui ci avete intercettati. La radura, comunque, non e' un mistero. Le coordinate le avevano anche prima, almeno Harburik ed Ingah. Se le cancelliamo dal mezzo di trasporto, dovremmo essere a posto. L'impero da dei miei esperimenti, ma non e' mai stato troppo curioso di ostacolarli. Solo Ingah aveva avuto abbastanza iniziativa, ed ha pagato caro per questo. Quello che non so dire, e' come liberarci di questi due stormtroopers. Difficile che abbiano le coordinate memorizzate, anche se potrebbero ricordare la zona o il quadrante dello Jundland. Dubito che abbiano visto le nostre facce, ma potrebbero comunque essere un problema in futuro..."
01/04/2007 13:08
 
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"Concordo con Nero per le armature, direi di prendere tutto il trasportabile e distruggere/nascondere il resto."

Ripenso al 'Avere l'impero alle calcagna'
"Per quanto riguarda le 'facce' possono aver visto giusto la mia ed è già nei database dell'impero."

*Anche se FORSE il comandante, per non essere destituito, ha cancellato la mia scheda e quella di Fuinn.
E se riuscissimo nel recupero della Sindi... O fa sparire OGNI prova oppure finisce davvero male*


"Tornando a noi: Portarli fuori città scartato, restano tre opzioni, più altre idee se ne avete..."

[Modificato da ZioLex 01/04/2007 13.12]

01/04/2007 13:27
 
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"Non parlo solo di averci visto in faccia...Se tornano in qualche luogo in cui l'impero è presente, in qualche città, e riferiscono quello che è successo sarà tutto più difficile. Aumenteranno i controlli e diventerà molto problematico anche uscire da questa palla di fango, è questo che vogliamo?"

*In battaglia...non si può avere troppa pietà, rende deboli*

"Per come la vedo io sono caduti in battaglia, se non vogliamo eliminarli nè trovare qualcuno che li compri come schiavi potremmo lasciarli al loro destino qui.."

*Sarebbe come ucciderli..ma forse è quello che meritano.
Stiamo perdendo fin troppo tempo per decidere il loro destino..Dobbiamo essere più veloci*

[Modificato da Giafo 01/04/2007 13.31]

01/04/2007 14:09
 
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Il mon calamari interviene per un attimo

"Se ho capito bene e' essenziale lasciare questo pianeta alla massima velocita' possibile. Il problema con questi prigionieri e' che potrebbero riferire quello che hanno visto, giusto? Beh, prima che riescano ad arrivare a qualunque avamposto ci vorranno ore, se non giorni. Confidavo che aveste gia' un piano per allontanarvi prima. In ogni caso, hanno anche bisogno di cure mediche. Nero, tu non puoi chiedere un favore a qualcuno che ce li tenga in 'custodia' per un giorno o due? Magari il destinatario del pacchetto Harburik? Alla fine, e' solo un favore tra professionisti!"
01/04/2007 14:51
 
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Un leggero sorriso si va a formare sul volto di Kastar, un sorriso amaro

"Potrei certo, ma non assicuro pietà per loro...Sarebbe un modo per scaricare le nostre coscienze.Probabilmente potranno tenerli in custodio ma poi non saremo lì a guardare il modo in cui saranno trattati.."
01/04/2007 15:09
 
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"Beh, almeno sulle armature siamo tutti dello stesso avviso!" dice Dorn. Prende uno dei Walkie Talkie e chiama i piloti

"Ragazzi, mandate qui un paio di braccia robuste, abbiamo delle casse da caricare!". Chiude la conversazione e inizia a spogliare i trooper delle loro corazze. Mentre gli altri discutono su come risolvere la situazione, con metodo, Dorn impila i pezzi in un angolo, assieme ai fucili ed lle pistole. Pochi munuti dopo, due degli ex schiavi (il twi'lek ed un umano) scendono dal galeone e si uniscono a Dorn. Assieme, caricano il materiale sulle swoop bikes ed iniziano a trasportare il tutto verso il galeone.

"Speriamo di fare buon bottino. Quel trasporto laggiu' vale un po', e potrebbe contenere roba buona dentro. Elettronica, equipaggiamento, batterie..." commenta il Twi'lelk.
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