4 - Come se milioni di voci gridassero terrorizzate...

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Ossian77
00domenica 11 marzo 2007 09:18
Master

Momaw vi guida lungo il passaggio. L'aria nel corridoio e' calda ed umida, e ci sono delle correnti d'aria tiepida che ogni tanto vi investono. Giunto alla porta, si limita a toccarla e questa si apre esattamente come una valvola tricuspide, rivelando una stanza simile ad un laboratorio. Le apparecchiature tornano alla vita al semplice passaggio di Momaw e alcuni grappoli di cristalli sul soffitto ed in vari punti della stanza la illuminano quasi a giorno. La stanza sembra profumare lievemente di resina di pino.

E' una stanza dalle pareti ondulate, senza spigoli vivi nella struttura o nel mobilio, come se stata fatta crescere, piu' che semplicemente costruita.

E' alta, almeno quattro metri, e sul soffitto dei filtri simili a piccoli mantici fatti di una membrana vegetale e piena di venature purificano l'aria da eventuali concentrazioni di gas tossici, sopratutto per gli umani presenti.

Un grande banco a forma di mezzaluna ne occupa quasi tutta una meta'. Dei monitor sporgono dalle pareti di legno e sulla parete opposta si trovano una specie di scaffali con centinaia di contenitori di vetro. In un angolo c'e' una piccola stazione botanica, con un tavolo per gli innesti, delle lampade speciali, ed una serie di sofisticati microscopi a scansione. Vicino al banco ci sono dei miscelatori, dei campionatori, ed una serie di scanner.

Una grossa valvola-porta, del diametro di quasi tre metri, occupa tutta la parete opposta a quella da cui siete entrati. La grande valvola-porta sembra respirare, gonfiandosi e sgondiandosi lievemente ad intervalli regolari.

[Modificato da Ossian77 11/03/2007 13.39]

Ashtarazor
00domenica 11 marzo 2007 23:28
Fuinn Aldarien
*ah....che dolce profumo.. mi sembra di essere tornato a casa..
quando tutto.. era ancora..
*

Il sindo chiude gli occhi un momento per assaporare a fondo quelle gradite sensazioni.
Tutto il resto e' scomparso dalla sua mente.
Per un istante perfetto, rimane soltanto quel profumo.. e degli alberi.. dei grandi alberi meravigliosi.. colline verdi e soleggiate.. il vento odoroso di mare.. e i dorati riflessi di luce.. e i capelli.. il volto gioioso di..

Fuinn sgrana di colpo gli occhi, per non continuare a pensare.
Riprende a guardarsi intorno e subito la sua attenzione è catturata nuovamente dalle meraviglie che lo circondano..

*..Per la sapienza di Oxsus.. quei cristalli.. sembrano vivi.. Sembra quasi che.. pulsino.. Qui.. tutto.. sembra.. è.. vivo.. Questo luogo respira.. traspira.. della grande Madre..*

"..che cosa sublime.."
si lascia scappare il sindo in un lieve mormorio quasi inudibile.

* Una costruzione.. organica.. vivente.
proprio come il sogno.. inseguito per secoli.. dagli Anziani di tutta Ardan..
*

[Modificato da Ashtarazor 11/03/2007 23.39]

ZioLex
00mercoledì 14 marzo 2007 23:33
Maximilian Bladesmith
Entro nell'albero ed i pensieri si placano.
Sento distintamente una volontà; non so come descriverla, ma è forte e presente.

Mi rilasso e finalmente comprendo *Ho sbagliato. Ho vestito Fuinn di tutto ciò che non sono potuto essere io, vederlo agire così mi ha distrutto. O forse ha distrutto le false speranze che riponevo in lui. Posso solo accettarlo come è, non come vorrei che fosse.*

Prima che Momaw riprenda la parola mi rivolgo a Fuinn
"Credo di doverti delle scuse. L'albero mi ha fatto capire il mio errore. Usciamo vivi da questo pianeta e poi decidiamo i passi successivi."

*Uccidere in quel modo... O si vota al lato oscuro oppure avrà bisogno di aiuto per non sprofondarci...*
Ashtarazor
00giovedì 15 marzo 2007 02:19
Fuinn Aldarien
Il sindo si gira verso Max e lo osserva attentamente. Poi risponde con semplicità sottolineando le parole con un cenno di assenso.
"Va bene così.. Jedi. Sagge parole.. queste sono."

poi, dopo una piccola pausa
"Anche io sento.. grande Forza.. qui.. tutto respira.."

[Modificato da Ashtarazor 15/03/2007 2.26]

Ossian77
00giovedì 15 marzo 2007 08:57
Master
Momaw finalmente sembra essere a suo agio. Armeggiando con alcuni terminali, prima chiude la porta di ingresso e poi su un monitor a parete fa comparire una mappa 3D della zona, in grafica vettoriale semplice ma efficace. Al centro l'alber Gnarl e tutto intorno diverse centinaia di metri di territorio. La scritta "RADAR ATTIVO" lampeggia in rosso in un angolo del monitor. Su un altro piccolo monitor delle telecamere trasmettono le immagini del corridoio sotto l'albero e del campo imperiale. Per fortuna tutti i prigionieri sono ancora al loro posto.

L'ithoriano poi si dirige alla parete con tutti gli scaffali e dopo aver digitato una sequenza su un tastierino la apre in due, rivelando una piccola cassaforte. Ne estrae un contenitore di plastica trasparente, grande come una scatola di fiammiferi. Al suo interno, sospeso in un debole campo magnetico, sembre brillare un gioiello.

Momaw si accosta a Maximillian e gli mostra la scatola. Al suo interno, una gemma di ambra, grande come una mandorla, tagliata a goccia ad una estremita' e sfaccettata nell'altra. L'ambra e' purissima, senza bolle d'aria all'interno, e sembra emanare una lieve luce propria. Senza una parola, Momaw piazza la scatola con la gemma al centro di un complesso macchinario, che mette in carica.

"Questa che vedete e' una specie di...gigantesca spada laser" spiega. "Nel compartimento di sinistra c'e' un generatore di energia da diversi kilowatt, mentre nel compartimento di destra ci sono lenti focali, spettrometri e una serie di sensori e rilevatori. Ecco, guardate qui!"

Piazza una lastra di durasteel spessa almeno 5 pollici, un tempo parte di un foglio molto piu' grande, probabilmente.
Quando il ronzio di caricamento si interrompe, Momaw chiede ad Anomander di attivare. Il rosso, alla consolle, libera l'energi dell'alimentatore ed un fascio di luce bianca attraversa un lungo tubo, si infila in una camera di equilibrio ed attraversa la scatola di plastica e l'ambra in esso contenuta. Il raggio diventa sottilisimo. Da 5 centimetri di diametro all'origine, si assottiglia fino allo spessore di uno o due millimetri. Uscendo dalle lenti focali, diventa forse ancora piu' sottile, e colpisce la lastra di durasteel. Nel punto di impatto, per un istante si crea una fiammella, che sparisce nel momento in cui l'energia del raggio scioglie completamente il metallo. Con un cursore, Momaw lentamente ritaglia un quadratino di durasteel orientando il raggio, che si estende ben oltre il durasteel e viene raccolto da speciali specchi a dispersione.

Spento il macchinario, Momaw si gusta l'espressione ammirata di Maximillian. Lo conduce al monitor degli scanner e gli mostra gli schemi con tutti gli output di energia.

"E ora pensa che il cristallo NON e' imbevuto di Forza. E' una cosa che io non so fare. La resa e' vicina al 120% di un normale cristallo di Illum, ora come ora. Nelle tue mani, con la forza vitale del Baffor che a prodotto quella resina, e sopratutto con la conoscenza degli schemi di una spada laser che solo tu hai, potresti ottimizzare la resa del cristallo fino a...non so, il 150, o anche il 170%, forse molto di piu', non posso saperlo per certo. La superficie di taglio potrebbe tranquillamente scendere a un micron o due, e all'impatto la dispersione di energia sarebbe pari a zero...Certo, ci sono dei rischi. Il cristallo e' ...come dire...vivo. Occorre una conoscenza della Forza, per spremerlo fino in fondo, che non so tu possiedi. Potrebbe anche non funzionare del tutto, o sviluppare una pericolosa empatia con te. Dopotutto la coscienza del Baffor e' in parte li' dentro, come in una specie di piccolo feto vegetale.... Che ne dici?"

[Modificato da Ossian77 15/03/2007 13.39]

ZioLex
00giovedì 15 marzo 2007 15:08
Maximilian Bladesmith
Osservo la scena a bocca aperta.
Sono senza parole, quasi non credo a quel che vedo; ma so che lo è.

Fisso Momaw, fisso la gemma, torno a fissare Momaw
"Vorrei il permesso di toccarla, ma prima ti chiedo di potermi lavare. Almeno le mani."
La voce è netta, atona, piena di rispetto.

*So che non c'è tempo, ma la gemma esige rispetto.*
Mentre mi lavo un pensiero torna a Naim.
"Momaw puoi fare un checkup al nostro amico 'biondo'? Il suo compagno di viaggio si trova in condizioni ben peggiori e forse puoi aiutarlo, problemi con l'impianto criogenico della loro nave. Abbiamo contattato un medico, ma ci ha dato solo farmaci generici."
Poi mi rivolgo agli ex-schiavi "Se non sapete i nostri nomi, avrete meno problemi."

Mentre mi lavo.
"Avrò bisogno di almeno 15 minuti per il solo contatto. Tentarne l'uso in meno di una settimana di lavoro è estremamente rischioso."

[Modificato da ZioLex 16/03/2007 13.55]

Giafo
00giovedì 15 marzo 2007 19:25
Kastar Fabar
Il cacciatore rimane in silenzio scrutando lo strano ambiente in cui si ritrova.

*Non avrei mai immaginato che questo contratto mi avrebbe portato in una situazione del genere e mai avrei pensato che su Tatooine ci fosse questo....questo..cose di questo genere.
Quella pietra ha una potenza fuori dall'immaginabile e aver al mio fianco chi la userà non può che rendermi felice*
Ashtarazor
00giovedì 15 marzo 2007 22:29
Fuinn Aldarien
* I cristalli.. la mia missione..
oh, dei.. non ricordo più nulla.. e ho una maledetta sete..
*

Nel frattempo, Fuinn, che forse ha capito un terzo di quello che ha detto l’Ithoriano, scolandosi quel che rimane della sua borraccia, è molto meravigliato di ciò che ha visto e a questi si rivolge per capire meglio, con voce calma e riflessiva, cercando di non disturbare o interrompere la meditazione dello Jedi.

Momaw.. il cristallo.. vedo che.. grande potere ha.
Io sento.. esso ha come.. impronta.. di grande albero, qui fuori, ma più flebile.. e fragile.. essa è.. e se pur.. vitale.. esso non è.. pregno della grande Forza..
Io non.. conosco.. spade di luce.. ma.. le mie spade.. brillano.. più.. di cristallo qui.. nella trama sottile.. della Madre, quando in esse infondo.. soffio di suo grande Respiro..

[Modificato da Ashtarazor 16/03/2007 9.06]

ZioLex
00venerdì 16 marzo 2007 13:53
Maximilian Bladesmith
Mentre tento di lavarmi sento le parole di Fuinn.

L'atmosfera di sacralità è infranta, ma non importa.

Sorrido "Ti ringrazio amico. Ma ora non è ancora tempo per infondervi la Forza. Prima conoscere, poi modellare ed infine infondere."

Continuo a parlare rivolgo a Momaw: "Il tuo lavoro è quasi perfetto, ma hai fatto due errori tipici di chi non conosce a fondo le LightSaber: dimensioni ed uso."

Rispondo allo guardo interrogativo dell'Ithoriano: "Hai costruito una struttura che ti permette di compensare l'energia, mentre nelle LightSaber non c'è lo spazio sufficente; le regolazioni sono complesse e delicate, ci vogliono settimane per essere sicuri del risultato."

Sempre sereno continuo

"L'uso. Può essere utile ridurre il taglio, ma non è la sua funzione primaria. La sua funzione primaria è sia di attacco che di difesa. La LightSaber è eleganza, movimento e potenza.
Eleganza: solo gesti precisi ed armonici possono consentire di usarla.
Movimento: l'assenza di peso la rende estremamente maneggevole.
Potenza: nulla può fermare la sua corsa e nulla può scalfire la sua lama. "


Osservo l'Ithoriano: "Hai fatto uno stupendo lavoro, è mio desiderio completarlo."

Momaw, sorridendo, replica:"Ah, se solo ti ascoltassi e ti vedessi mentre parli. Sembri un bambino! E lo dico come il massimo complimento possibile. C'e' innocenza ed entusiasmo nei tuoi occhi, e tanta soddisfazione. Devo dirti che non ho sintetizzato l'ambra pensado solo ad una spada laser. Ed inoltre, devi prendertela anche col Baffor se necessita di qualche miglioria. In realta', la gemma e' qualcosa come un figlio per l'albero, ed io l'ho solo aiutato a partorirla. Come dire, non posso certo dirgli come deve farla, la sua progenie. E' venuta cosi', naturalmente..."

Ripulito al meglio, mi avvicino a Momaw
"Chiedo di poter tenere la gemma tra mie mani" un inchino sottolinea la formale richiesta. Attendo il gesto di Momaw, lo attendo con lo stesso rispetto di quando ho ricevuto la mia prima gemma.

"Richiesta accolta, giovane Jedi. Fanne buon uso. E' tuo, adesso"

Cammino nella stanza con la pietra tra le mani, la porto come fosse un pulcino. Cerco il punto migliore per avere il contatto, il punto che la gemma mi indicherà.
Una volta trovato mi siedo e inizia il vero contatto, allineo il mio respiro con quello dell'albero e faccio fluire la Forza dentro e fuori il mio corpo, il mio spirito.

L'albero è vivo, la gemma è viva; vivi come solo l'essenza della Forza può permettere.

Mi abbandono, non voglio capire o cercare, voglio solo ascoltare.
Voglio trovare non un arma, ma un compagno.
Mettere la mia forza al suo servizio e sapere che sarà altrettanto per lui...

[Modificato da Ossian77 17/03/2007 14.39]

Ossian77
00sabato 17 marzo 2007 14:34
Master
La sosta nella stanza sotto l'albero Gnarl ridona un po' di energie a tutti, compresi Kastar e Anomander. Terminata una meticolosa abluzione, anche troppo breve per colpa del tempo che stringe, Maximillian si ritira in un angolo della stanza e, seduto nella sua posizione per meditare, estrae il cristallo dalla scatola e lo tiene con atteggiamento reverente tra le mani.

Vedere l'ambra nella Forza e' un esperienza nuova persino per lui. Non si era mai sentito di un cristallo vegetale. Tutte le spade laser da millenni sono sempre state fabbricate con cristalli di Adega, di Ossus o di Ilum. Solo un cristallo, orginario di Harun Kal e perduto con la vita del Maestro Windu, e' stato trovato in 10.000 anni al di fuori di questi tre sistemi. Gli jedi, in circostanze disperate, hanno altre volte sintetizzato i cristalli con un piccolo crogiolo molecolare, elementi di base ed una massiccia infusione di Forza, ma il risultato e' sempre appartenuto al regno Minerale. Questa Ambra, invece, pur non essendo altro che resina, e' stata estratta da una pianta, e non una pianta qualunque ma un Baffor, un gigantesco albero senziente, dotato di una specie di intelligenza collettiva che divide con gli altri alberi del luogo. Un cristallo raffinato ed alterato a livello atomico per permettere una superiore conduzione dell'energia.

Basta la sola concentrazione e, senza alcuno sforzo, il cristallo si solleva dalla sua scatola e resta sospeso davanti al volto di Maximillian, gli occhi chiusi ed i lineamenti distesi. Dalla gemma proviene una debolissima luce dorata ed un vago rumore, come una pulsazione o un ronzio.

Le parole dei presenti, i rumori che fanno mentre si muovono, il soffio dei ventilatori ed il trillo dei computer piano piano diventano ovattati, fino a sparire completamente dalla mente di Maximillian, dove rimane solo il battito del suo cuore e poi...poi nemmeno quello, e c'e' il vuoto ASSOLUTO.

"Puo' sentirci?", chiede Anomander a bassa voce, dalla sua consolle
"Ne dubito molto", risponde con convinzione Momaw. "L'ho gia' visto succedere, tanti anni fa. E' una specie di trance meditativa. Alle volte viene lasciata una parte della mente consapevole per avvertire lo jedi del pericolo imminente, ma Max credo si sia immerso completamente nel cristallo. Immagino sia capace di uscirne, comunque. Si sa di alcuni, pochi a dire il vero, jedi che sono morti di fame o di sete perche' non avevano l'esperienza per uscire dalla loro stessa trance...comunque...ragazzo, vieni qui" dice rivolto a Fuinn

Lo guida, tenendolo per un gomito, verso una sedia reclinabile. Quando il sindo si accomoda, Momaw fa cenno ad Anomander di avvicinarsi. Una serie di scanner attaccati a dei bracci meccanici vengono disposti intorno al sindo.

"Che facciamo?" chiede Anomander
"Gli diamo un occhiata. Fuinn, noi siamo solo dei tecnici di laboratorio, e dei botanici, ma possiamo guardare nel tuo organismo e trovare dei dati. Falli vedere ad un vero medico, e questi ti sapra' dire se stai bene o no."

L'ithoriano e Anomander passano diversi sensori sopra Fuinn, specialmente all'altezza dell'addome. Momaw, dopo un po', commenta.

"Non sei completamente umano...gli organi sono piu' o meno gli stessi, ma la disposizione e' diversa. Anche il metabolismo e le tue secrezioni. Coni e bastoncelli negli occhi, hanno strane disposizioni, come se ci vedessi al buio. E le ghiandole...Specialmente la ghiandola pituitaria. Non capisco, e' come se non ci fosse tanto da mangiare sul vostro mondo, o sbaglio? Hai un buon indice di elettromioconducibilita', che vuol dire che nei tuoi muscoli l'elettricita' passa bene. Insomma, sei in gran forma fisica, ma sembri aver bisogno di poche calorie, rispetto a quel che ti ho visto fare. C'entra la Forza. Sei piu' resistente grazie ad essa. Ai danni del tempo, del combattimento...eppure e' anche parte della tua anatomia. Pero' hai dei valori alterati. Non ho un mezzo di riferimento, ma e' come se le tue cellule stessero riprendendo a funzionare come quelle di un qualunque umano. C'e' un processo di degenerazione in atto, sebbene molto lento. I tuoi mitocondri si stanno riproducendo a un ritmo decrescente, e ci sono tracce di strane tossine nel fegato, che mi sembra debole. Potrebbe essere tutto normale, perche' sei un quasi-umano, oppure potrebbe essere...male. Non so...forse sei solo disidratato, o forse sei solo debole..."

Momaw, un po' curioso e un po' preoccupato, salva tutti i dati su una clip elettronica e si consulta rapidamente con Anomander. Poi, di colpo, chiede:

"Sei stato per caso ibernato di recente?"
Ashtarazor
00sabato 17 marzo 2007 15:24
Fuinn Aldarien
Il sindo non ha capito bene ma intuisce che Momaw gli sta chiedendo che cosa è successo.

"..tanto ghiaccio.. molto freddo.. sono stato.. incosciente.. in macchina con tubi.. per tanti.. tanti anni.. due volte cento.. credo.."

Anomnader continua a bassa voce, riferendo le cose già note.
"..Ha una forma lieve di male da ibernazione degenerativo, nel caso peggiore, o era stanco morto e rischiava un collasso, nel migliore.. Almeno questo è quello che ci ha detto il doc quando l'ha visto questa notte.. uno pratico, ma non ci è stato su troppo tempo..
Di fatto era disidratato, e diceva che se non si sistemava, gli partiva l'elettrochimica del cervello nel giro di qualche giorno.
gli ha detto di bere molto.. e lui questo l'ha fatto..
e poi gli ha dato..

Fuinn, fai vedere le cose del dottore..

Ecco qua.. guarda, integratori minerali e vitaminici ad ampio spettro, catalizzatori e concentrati di enzimi d'assimilazione..
ecco tutto.
Il suo amico, invece è messo malissimo.. è sotto flebo, ma sembra un cadavere.. è un miracolo che sia ancora vivo..
"
Ossian77
00sabato 17 marzo 2007 15:33
Master
"Come immaginavo..." risponde Momaw. "Va bene, non preoccupiamoci prima del tempo. Cerchero' di dare un occhiata anche al tuo amico, che immagino sia in citta'. Portero' con me dei prodotti di mia sintesi, che spero ti possano aiutare, ma devi farti vedere subito da un medico specializzato. Un endocrinologo, come minimo, ed un neurologo. Ce ne sono di ottimi nei mondi del nucleo, se hai i soldi per pagarli. Vado a preparare le madicine, e ve ne lascero' una discreta scorta, per i prossimi giorni..."

L'ithoriano, piu' preoccupato di quanto dia a vedere, se ne va verso gli scaffali ed inizia ad armeggiare con diversi flaconi. La sua preoccupazione, tuttavia, non sfugge a Kastar. Il tono della voce, i movimenti, le pause nel respiro, come armeggia con le scatole e le pastiglie. Il cacciatore non sa perche', ma Momaw non sembra aver detto tutto.

Nel frattempo, Maximillian ha quasi finito di meditare...
ZioLex
00sabato 17 marzo 2007 16:29
Maximilian Bladesmith
Nel nulla i cinque sensi sono vuoti. La mente è vuota. L'anima è vuota.
Solo la Forza è ancora presente.
L'essenza è percepibile, i sogni e le missioni sono rivelati.


Nella stanza continuano le scansioni su Fuinn, domande, analisi ed indicazioni. Continuano finchèla gemma tra le mie mani si solleva fino all'altezza degli occhi e lentamente comincia a brillare.
Brilla come attraversata da energia, ma è sospesa nell'aria.
Come si è accesa, lentamente si spegne, per tornare tra le le mie mani.

Apro gli occhi, sereno
"Mi ha concesso la sua forza ed io le ho concesso la mia."
Osservo gli altri
"Credevo di aver già prodotto un capolavoro, ma sarò costretto a superarmi per onorarla degnamente."
Giafo
00domenica 18 marzo 2007 11:00
Kastar Fabar
Kastar squadra Momaw per capire cos'è che non ha ancora detto e poi gli si avvicina.

"Posso aiutarti? Non sono abiutato a stare senza fa niente.."

Prima che l'ithoriano risponda Kastar gli è abbastanza vicino da non farsi sentire dagli altri

"Momaw, dimmi..cos'ha davvero Fuinn?"
Ossian77
00domenica 18 marzo 2007 15:41
Master
Momaw all'inizio fa spallucce, e si inventa qualcosa per cambiare argomento.

"Hmmm...prendimi una scatola di dimoxinil...eh...quella verde e ros..."
"Questa qui?"
risponde prontamente Kastar, porgendogli un barattolo
"Eh...si, esatto ma come hai..."
"Non importa. Non ignorarmi. E' importante, molto. Guardami in faccia mentre ti parlo. Ti ho chiesto cosa pensi che abbia il mio amico"
"Non so, Nero. Non sono un medico, te l'ho detto"
"Ho detto guarami negli occhi quando mi parli. Ascolta, questa operazione l'ho praticamente organizzata io, e Fuinn e' un amico. Mi devi dire cosa pensi che abbia. Ho delle risorse, molto cospicue ed ancora non utilizzate, ma devo sapere esattamente cosa fare, perche' questi non sono favori che posso bruciarmi a cuor leggero? Mi capisci? Avanti, parla in fretta, non facciamo tanto i misteriosi"


Momaw chiude gli occi per un momento. La sua grande testa a martello ed il suo collo si stirano ed allungano, per scacciare la tensione e lo stress, facendolo torreggiare di quasi mezzo metro su Kastar.

"Vedi, io credo che abbia sviluppato una strana e nuova forma di male da ibernazione. Le sue cellule stanno rallentando le loro funzioni, ed il loro ciclo vitale. Il tasso di replica del suo RNA e' inferiore a come dovrebbe essere, secondo me, sebbene sia ancora molto superiore a quello di un umano. Le sue cellule, invecchiando in maniera innaturale e non...aggiornandosi abbastanza spesso, inizieranno a dare problemi metabolici. Le tossine, il cibo, anche l'aria che respira piano piano gli diventeranno pesanti. Inizera' ad accumulare impurita' nell'organismo e...beh...invecchiera'. Non posso dire nulla di piu'. Magari si fa una bella settimana a vitamine ed acqua, riposandosi, e torna come nuovo ma nello scenario peggiore, e non il piu' probabile, potrebbero semplicemente cadergli sulle spalle molti dei 200 anni passati in ibernazione. Sembrano una specie longeva, di base. Lui potrebbe avere l'equivalente di 25 anni umani. Diciamo che gliene sarebbero rimasti altri 75. Una unita' criogenica, di solito, rallenta il metabolismo in modo da rendere un viaggio di 10 o 15 anni nell'iperspazio, il tanto da cambiare galassia, breve come un anno o due di invecchiamento. Dubito che la sua unita' criogenica fosse MOLTO piu' sofisticata di cosi'. Forse di meno. In pura teoria, nella sua unita' sarebbe dovuto invecchiare di 26 anni. Tuttavia non so come si alteri la curva di invecchiamento oltre i 10 anni di ibernazione. Potrebbe avere un salto esponenziale. Ecco, vedi, se ho ragione potresti vederlo stempiato tra 6 mesi, pelato come un uovo o con i capelli bianchi tra un anno, e costretto su una sedia o a letto in un paio d'anni. E' tutto quello che posso dirti. Devi farlo vedere da un esperto di ibernazione, con scanner dedicati, e da uno Xenobiologo...ora torniamo da loro, non facciamoli preoccupare. Inoltre, c'e' molto ancora che dovete vedere e sapere prima di andarvene da qui!"
Giafo
00lunedì 19 marzo 2007 08:54
Kastar Fabar
Kastar si gira leggermente in direzione di Fuinn cercando di inquadrare il sindo

*In combattimento è stato aggraziato e letale e ora l'ithoriano mi dice che potrebbe avere un paio d'anni di vita e vedersi addosso i duecento anni che ha passato in ibernazione. La vita è strana davvero eppure..eppure credo che a lui ora non importi particolarmente. Ne ho viste persone che avevano un obbiettivo: soldi, potere,persone..ma lui è il primo che rifiuterebbe un consulto specialistico pur di salvare i suoi compagni. Per ora..per ora meglio non dirgli niente allora, dobbiamo agire in fretta e poi vedremo.
Vedremo..ormai penso ad un "noi", ad un gruppo...erano anni che non mi capitava*


Mentre continua ad aiutare Momaw la curiosità si insinua in Kastar
"Cos'altro c'è da vedere? Non è già abbastanza sorprendente tutto questo?"
Ossian77
00lunedì 19 marzo 2007 10:12
Master
"Cosa c'e'?" chiede Momaw, pregustandosi la reazione di Kastar, Max, Anomander e Fuinn. "C'e' la radura, la radura di Baffor..."
Momaw si dirige verso la porta-valvola opposta a quella da cui sono entrati tutti e ci si piazza in silenzio davanti.

"Somministrazione enzima E 4H43-DES" dice scandendo con cura le parole.

"CATALISI IN CORSO..."

Risponde una voce sintetica. Dopo qualche secondo, la valvola inizia ad avere delle lievi contrazioni, fino a spalancarsi in tutta la sua ampiezza, ritirandosi dentro le pareti. Davanti a Momaw il buio piu' assoluto, e l'impressione di trovarsi davanti ad un ambiente di vaste proporzioni. Una folata di vento, caldo, umido ed intenso, investe il volto dei presenti. L'umidita' della stanza, per chi e' abituato a climi anche meno aridi di Tatooine, e' tra il miracoloso ed insopportabile.

Ancora di spalle Momaw dice:
"Non preoccupatevi se vi sentite un po' strani la' dentro. Le secrezioni dei baffor e le loro qualita' empatiche attiveranno diversi ormoni nei vostri corpi. Vi sentirete...elettrici, immagino, oppure molto affaticati ed ansiosi, dipende dalle persone...Ora seguitemi

I piedi di Momaw lo dirigono nel buio assoluto, e producono un suono...impossibile...il suono di erba schiacciata. Ancora nelle tenebre, Max, Anomander e Kastar stentano a credere ai rumori che sentono. Solo Fuinn, che ha degli occhi particolari, nel buio vede quel che li attende, e ne gioisce.

"Protocollo Bioluminescenza BAF-FOR, attivare secrezione HL-tetra-mechalisi...20%" dice l'ithoriano. In un istante, le vere dimensioni della stanza sono rivelate. Una caverna, prfonda quasi 70 metri, dal soffitto a forma di cupola naturale. Le dimensioni della caverna sono indefinibili, perche' e' tutta interamente occupata da imponenti alberi di Baffor, dal tronco verde, grigio, argenteo e azzurro. Qui e la', tra i baffor, si trovano dei macigni levigati, con dei muschi che vi crescono sopra. Muschi fosforescenti, le fonti di luce attivate da Momaw, collegati con delle intefacce biomeccaniche al pavimento. Gli albero sono alti tra i 15 e i 40 metri. La porta aperta da Momaw da su una terrazza artificiale scolpita nella parete all'altezza della canopea, e collegata al fondo erboso da un elevatore semplice ma robusto.

"Benvenuti, nel profondo ventre della Grande Madre Terra...e' ora che andiate a presentarvi ai miei fratelli alberi!"
ZioLex
00martedì 20 marzo 2007 12:06
Maximilian Bladesmith
Mi appoggio al parapetto guardando estasiato il panorama.

Nessun pensiero nella mia mente, solo stupore.
Giafo
00martedì 20 marzo 2007 14:33
Kastar Fabar
Kastar si guarda attorno stupito, mai si sarebbe immaginato di vedere una cosa del genere su Tatooine.
La sua armatura, il suo passamontagna sono in netto contrasto con l'armonia della natura presente in questa radura..ad ogni passo il cacciatore si rende conto della "magia" dei Baffor.

*Erba..erba e alberi su Tatooine.Questo Ithoriano vuole far rinascere un pianeta desertico..questo..questo potrebbe cambiare tutto.E' tutto così...bello..E' tutto vivo*
Ossian77
00mercoledì 21 marzo 2007 09:16
Master
"Sono felice di leggere lo stupore sui vostri volti. Io stesso ancora non ci sono abituato..." commenta Momaw mentre la porta a valvola si chiude alle loro spalle.
Tutti e sette, l'ithorano, il mon-calamari, il sindo ed i quattro umani, sono sull'elevatore, con le mani appogiate alla rinchiera, che ammirano estasiati l'esplosione di vita in cui si stanno immergendo. L'elevatore, lentamente, li porta alla piattaforma al livello del terreno della caverna, il cui soffitto e' lontanissimo sopra le loro teste.

"Sono senza parole, Nadon" afferma Aaclay il mon-calamari. "Come hai fatto a costruire questo? Intendo dire, senza farti scoprire?"

Momaw non risponde subito, e apre un armadietto pressurizzato. Ne estrae sette elmetti neri e lucidi, in polimeri balistici, e ne porge uno a testa.

"La foresta deve crescere in una caverna, pourtroppo. Dubito che le cose saranno mai diverse. Purtroppo su tatooine non c'e' l'acqua, in superficie, per creare una atmosfera umida. Non con quei due soli che la bruciano tutti i giorni...Il tetto della caverna e' quasi 70 metri sopra di noi. Mettete questi. Se vi cade un sasso in testa da quell'altezza ve la spacca come un melone. Sotto la canopea siamo al sicuro, ma non si sa mai..."

"Non hai risposto" incalza Dorn

"Favori, Dorn. Tanti favori. Ho passato almeno cinque anni su Tatooine creando una rete di contatti affidabili. Ho prestato la mia conoscenza a chi ne aveva bisogno, ed in cambio mi sono fatto dare una mano. Un passaggio su un convoglio, una lettura di scanner orbitali per trovare la grotta, qualche viaggio coi Jawas, un piccolo carico extra su un mercantile che portava materiali da costruzione, ma sopratutto i vaporatori. Devo moltissimo ai fattori che lavorano nella zona di Anchorhead. Eenas Darklighter e suo figlio Biggs, Owen e Beru Lars...senza di loro non avrei mai potuto iniziare il ciclo. Ora i baffor si sostengono da soli, grazie a sofisticati filtri di riciclaggio e modifiche genetiche, ma all'inizio serve acqua ed umidita', e serve che qualcuno ti aiuti, senza fare troppe domande ed anzi, tenendo la bocca chiusa...Ecco, venite, ci siamo quasi. Voglio farvi fare un giro della radura prima di...beh, di ripartire. Immagino che abbiate una fretta indiavolata.."

Momaw guida il gruppo fino al margine della radura, a pochi metri dal primo tronco argentato.

"Ecco, da qui in poi, potete proseguire da soli. Non ci sono altre uscite dalla caverna e non potete davvero perdervi. Tranquilli, i Baffor non sono pericolosi...E non spaventatevi se trovate degli animali. L'aumento dell'umidita' ne ha attirati alcuni, specialmente batra...ehm...rane di vario tipo, qualche lucertola e pochi serpentelli innocui. Buona fortuna..."

Detto questo, Momaw si siede su un sasso coperto di muschio, e chiude gli occhi, iniziando a respirare profondamente.

[Modificato da Ossian77 22/03/2007 14.40]

ZioLex
00mercoledì 21 marzo 2007 11:18
Maximilian Bladesmith
Estasiato dall'ambiente chiudo gli occhi e comincio a camminare.

Lacio che la Forza guidi i miei passi, solo la volontà di camminare e mia... O forse nemmeno quella.

Accarezzo gli alberi sulla mia strada, mi sento finalmente in pace... Dopo tanto tempo.

Arrivo di fronte ad un albero, la Forza mi ha guidato qui.

Lo abbraccio e lo ringrazio, li ringrazio tutti.

Mando un immagine telepatica; sono debole, ma ne sento il bisogno:
Io che pianto dei semi.

Portare un poco di vita in più nell'universo. Ora so che lo posso fare, ora so che lo voglio fare.

Attendo con gli occhi chiusi assaporando la pace.
Attendo finchè gli altri mi chiameranno.
Attendo finchè lo scorrere degli eventi reclamerà ancora la mia presenza.
Ashtarazor
00giovedì 22 marzo 2007 14:29
Fuinn Aldarien
Alberi altissimi, maestosi..
pallidi riflessi argentei riflettono nel verde la gradevole luce soffusa dei muschi..
Il terreno soffice ed elastico sostiene i passi leggeri del Sindo, che si guarda intorno ammirato.
Un tremulo silenzio interrotto solo da morbidi fruscii regna in un’aria densa di umido. Nessuno osa parlare ad alta voce, turbare la naturale sacralità del luogo.
Alcune gocce cadono irregolari. Il suono si diffonde nel sussurro degli alberi, come l’eco di un rintocco che scandisce lo scorrere misterioso della vita.

Fuinn, da solo, nel profondo della radura, è disteso su un morbido tappeto di muschio. davanti a sè una piccola polla d’acqua affiorante come d’incanto in mezzo agli alberi.

*…acqua sotto il deserto.. il profondo ventre della madre Terra...

è così bello.. stare qui..
mi sento..purificato...


e questi alberi.. sono..
mi stanno.. guardando...
*


Il sindo riapre gli occhi e si rialza lentamente, in silenzio, appoggiandosi ad un masso.
Di nuovo in piedi, chiude gli occhi e si inchina profondamente, le mani incrociate sul petto.

Io sono… Fuinn Aldarien.. che significa.. Ombra.. tra Alberi.. vengo in pace.. e vi ringrazio.. spiriti degli alberi.. per il vostro.. canto.. e la vostra.. acqua..

Le sue parole musicali sono come un tenue sussurro, quasi un pensiero più denso degli altri, ma inudibile ai suoi compagni che in questo momento si trovano lontano.
Il sindo si accosta al piccolo specchio di acqua limpida dai riflessi azzurri e vi immerge le mani. Poi si bagna la fronte e le tempie e ne porta un sorso alle labbra, prima di distendersi di nuovo nell’erba morbida.

*Attingo e travaso
limpida luce di muschio
nell’acqua degli alberi
*

[Modificato da Ashtarazor 22/03/2007 14.35]

Ossian77
00giovedì 22 marzo 2007 15:04
Master
Momaw lascia che tutti si prendano la loro pausa dalla guerra, dalla fuga, dall'esilio e dalla caccia, lasciando che la coscienza degli alberi inizi a fare il suo dovere. Dopo poco, spontaneamente, tutti si ritrovano al centro della Radura. Sopra le loro teste, un Baffor particolarmente alto e imponente.

"Questo e' il Primo Albero. E' adulto, ormai, e la struttura cristallina delle sue fibre sta venendo fuori. Le foglie sono nere, come devono essere, e la corteccia simile a vetro...Vedete, il singolo Baffor non possiede un intelligenza sua; tuttavia, mettendone alcuni assieme, sviluppano spontaneamente una rete neurale fatta con le radici e gli scambi chimici nell'aria e nel suolo. Sette Baffors o piu' hanno una coscienza collettiva completa ed una foresta di Baffor e' piu' saggia di qualunque essere vivente nella galassia. Qui ce ne sono 18. Sebbene la permanenza su Tatooine abbia reso ardua la comunicazione, ormai la rete neurale e' completa. Io parlo spesso con loro, e chiedo consiglio. Immagino che possiate farlo anche voi. Forse a Max e Fuinn verra' meglio, ma immagino che tutti possano rivolegere loro una domanda, anche Kastar, Dorn, Aaclay e Anomander, se lo desiderano..."
ZioLex
00venerdì 23 marzo 2007 20:25
Maximilian Bladesmith
Ascolto distratto le parole di Momaw, distratto dall'albero e dalla foresta.

*Fare domande? Ma quali?*
Il dubbio e la confusione primeggiano, finchè un idea porta il sorriso sulle mie labbra.

Mi avvicino e tocco l'albero col palmo della mano
"Cosa ho bisogno di sapere?"
*Cosa ho bisogno di sapere?*
Ho l'estrema convinzione che l'albero possa percepire ciò che nascondo anche a me stesso.

Alla domanda di Maximillian segue un profondo silenzio. Un silenzio lungo e pesante. Max e' tentato dall'idea di sentirsi un po' stupido, come se fosse una consolazione.

* Ma sto parlando con...con un albero!*

Nonostante le parole di Momaw e la netta connessione dei Baffor alla Forza, in Max si insinua prima il sospetto di essere stato preso in giro, e poi quello di non essere all'altezza dei baffor, di non saperli ascoltare.

DIFFIDENTE E SFIDUCIATO. NON CREDI IN TE STESSO E TEMI GLI ALTRI. SEI ATTACCATO ALLA TUA VITA,MA NON NE PERCEPISCI IL VALORE. DEVI CREDERE IN QUELLO CHE FAI. DEVI RISCHIARE, PER GLI ALTRI PRIMA CHE PER TE STESSO. LA VITA CREA LA FORZA. SE LA VITA DIMINUISCE, LA FORZA DIMINUISCE. DEVI DIFENDERE LA FORZA, ANCHE A COSTO DELLA TUA, DI VITA. PERCHE'TU PER PRIMO HAI DIMENTICATO CHE APPARTENETE COMUNQUE ALLA NATURA,ED IVI RITORNERETE. CHE SEI PIU'DI QUESTA MATERIA GREZZA CHE TI OSTINI A DIFENDERE. SEI LUMINOSO, NON TERRENO. LA MORTE DEL CORPO E'SOLO UNA TRANSIZIONE...

Una voce potente, nella testa di Max, ma...non era la voce degli alberi. Era la sua stessa voce, il suo subconscio sbloccato dall'empatia con i Baffor. No, gli alberi non gli hanno parlato. Gli hanno solo riportato a galla cose che gia' sapeva. Cose che si e' ripetuto mille volte, ma senza mai accettarle o capirle. Cose che ora, solo ora, appaiono alla sua mente in tutta la loro purezza.

Ricevuta la risposta mi rivolgo all'ithoriano
"Momaw è difficile far attecchire i semi di Baffor? Mi piacerebbe ricambiare la loro gentilezza piantando altri alberi nella galassia"

"Temo di si, Max. Almeno, senza un ithoriano a prendersene cura...E' un lavoro a tempo pieno, e non avresti tempo per fare altro. Tuttavia, oltre all'Ambra che questi baffor ti hanno donato, posso farti un piccolo regalo io. Se ti troverai a vivere, per un periodo di tempo abbastanza lungo, su un pianeta di classe M, qualcosa come Alderaan, Ord Mantell, Corellia...puoi portare con te una scatola di semi di altre piante piu' autosufficienti. Li ho raccolti io, e dentro di essi c'e' buona parte della mia sapienza, e molta della forza di Ithor. Segui il volere della Forza. Essa ti indichera' dove piantarli, e come. Sono sicuro che se farai cosi', renderai quel luogo piu' bello e vitale di prima"

[Modificato da Ossian77 24/03/2007 12.08]

Giafo
00sabato 24 marzo 2007 09:42
Kastar Fabar
*Tutta la mia vita attuale è legata ad una sola domanda, tutto ha motivo di esistere solo se quello che sto facendo ha un senso..solo se la vendetta ha un senso*

Kastar si allontana dal gruppo, avvicinandosi ad un albero.
Si toglie il guanto dell'armatura da trooper e poggia la sua mano nuda contro la dura corteccia.
La sua voce è quasi un sussurro ma spera che gli alberi la percepiscano..
"Vivo per vendicarmi,sono rinato per cercare l'uomo che ha distrutto la mia famiglia.Sono cambiato.Ho conosciuto l'altra faccia della medaglia e continuo a cercarlo, lo sto cercando in ogni momento della mia vita. Ha un senso tutto ciò?"

Anche Kastar deve attendere un po'. Lo scuro tronco cristallino riflette la sua faccia preoccupata e stanca. Poi, del nulla, nella mente del cacciatore risuonano queste parole.

"La Legge della Vita dice che per ogni pianta distrutta nel raccolto, due devono essere piantate per sostituirla. Per ogni vita, pianta o animale, che prenderai, due vite devono essere create al suo posto..."

[Modificato da Ossian77 24/03/2007 12.38]

ZioLex
00martedì 27 marzo 2007 10:54
Maximilian Bladesmith
Attendo che gli altri si facciano avanti, attendo che Kastar termini il suo incontro.
Il tempo passa lento e decido di chiedere la seconda e la terza cosa che mi sta più a cuore

Riprendo contatto con l'albero
*Perdonami se sfrutto la tua conoscenza, avrei ancora domande, una importante ed una frivola:
Dove posso trovare altri Jedi? Li cerco da oltre 20 anni senza successo, ma ammetto senza troppa convinzione.
Dove poso trovare altri cristalli conduttivi? Il mio sogno è costruire LightSaber, perchè sono il simbolo di un passato migliore e ,spero, di un futuro che tornerà.*


Attendo una risposta, l'attendo come l'allievo tardo aspetta un colpo del maestro, attendo il colpo perchè so di meritarlo
Ossian77
00martedì 27 marzo 2007 12:48
Master
Stavolta la risposta arriva sotto forma di una vera voce mentale, diversa da quella del subconscio di Max.

"Noi non possiamo sapere tutto cio' che accade nella Galassia, e ci basiamo solo sui pensieri che abbiamo la fortuna di raccogliere dai nostri ospiti. Nelle vostre giovani menti c'e' poca informazione e molta confuzione, possiamo usare poco, purtroppo. La tua' e' una giusta ricarca. Questo noi lo crediamo"

E' una voce diafana, vagamente sibilante, un po' distorta e minacciosa, ma non crudele.

"La purga e' stata crudele e rapida, e non si sa quasi nulla dei fuggitivi. Noi ti suggeriamo di tornate alle origini. Il tempio Jedi, sembra sia nato su Adega. Se qualcuno ha lasciato vivo il tempio, forse ha lasciato un messaggio in un luogo che un altro jedi potrebbe conoscere"



Ashtarazor
00martedì 27 marzo 2007 14:32
Fuinn Aldarien
Il sindo dopo un lungo silenzio, s’inchina.

*Io.. nulla ho.. da chiedere, grande albero.. ma vi offro.. la mia amicizia. Se qualcosa potete dirmi.. l’accoglierò con gioia e ne farò tesoro.
che la mia mente.. e i miei ricordi.. parlino.. per me.
*

"Noi non abbiamo saggezza da offrire a te, figlio delle stelle. Accettiamo la tua amicizia e la ricambiamo. La tua natura e' luminosa e vitale, sebbene velata. Ci sembri simile a noi, solo che sei poco piu' di un piccolo seme di Baffor che aspetta di mettere radici. Vai in pace..."

[Modificato da Ashtarazor 27/03/2007 14.34]

[Modificato da Ossian77 28/03/2007 14.14]

Giafo
00mercoledì 28 marzo 2007 10:33
Kastar Fabar
Il cacciatore in armatura bianca si avvicina ancora di più all'albero..E' ormai a pochi centimetri dal grande busto e un senso di rabbia inizia a crescere dentro di lui.

Rabbia che,però, si calma dopo qualche istante.

"Un uomo ha estirpato le mie radici, è mio dovere toglierli la vita. Senza radici cos'è un uomo? Chi sono io se non porto a compimento la mia missione?"

"Umano, le tue radici sono la tua famiglia. La loro pianta non e' morta, perche' il loro seme e la loro memoria vivono in te. Se prendi una vita, e' perche' quella vita ne prendera' altre a sua volta, senza rimpiazzarle. Solo in questo caso, puoi agire con serenita'. Eppure, anche cosi' un uccisione e' una perdita per il creato. Se stronchi una vita senza rimpiazzarla con almeno due semi, non fai altro che alimentare il ciclo della morte senza rinascita. Il tuo dovere, l'unico dovere di qualunque essere vivente, e' preservare la vita nella sua interezza. La tua e quella del tuo nemico. Non diventare un assassino..."

[Modificato da Ossian77 28/03/2007 14.17]

Giafo
00venerdì 30 marzo 2007 12:34
Kastar Fabar
Kastar rimane immobile e i suoi pensieri viaggiano correndo nel suo passato. I ricordi della sua vita agiata, il cambiamento repentino, la vita da pirata, i crimini commessi

*Non diventare un assasino..Ma ho già tolto la vita ad un innocente nel mio passato...Io..Io un assasino lo sono già stato.Ma non lo sono più e devo ricordarmelo ogni giorno della mia vita.*

"Alberi di Baffor vi ringrazio della vostra saggezza,farò tesoro delle vostre parole e presto arriverà il momento in cui pianterò i semi della vita,presto.."
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