"Servi bene il tuo padrone, e vedra' lui come compensarti. Jabba non ha fatto accordi con te..." sibila Fortunia.
"Fuinn, non insistere. La situazione e' peggiore di quanto sembri. Anche adesso, temo che Jabba stia solo giocando con noi, perche' teme di essere stato ingannato. Vuole vedere se agiamo con calma. Vai di sotto e, ti prego, resta vivo" dice Kastar a Fuinn. Poi, a Jabba.
"Poderoso Jabba, lascia che tenga le sue armi. Promette di non usarle, e come vedi sono solo dei lunghi coltelli. Mortali contro gli uomini, a nulla servono contro la pelle del Rancor".
"Accordato..."traduce Fortunia.
"E adesso, nel pozzo!"
Jabba alza la mano sul pulsante di apertura, e tutti fanno due o tre passi indietro, tutti tranne Anomander, che si unisce a Kastare e Max presso la lettiga dello hutt.
Fuinn vede sul pavimento davanti a se un buco che da su un liscio scivolo di pietra nera. Prende un respiro profondo e, dolcemente, si lascia cadere di sotto, come una foglia che cade da un albero. Max sente gia' il possente richiamo della forza e, trovato un angolo dove sedersi e coincentrarsi fingendo di guardare la scena, cerca Fuinn con la mente, trovandolo subito.
Un leggero sbuffo di sabbia e' l'unica traccia dell'atterraggio del sindo. Davanti a lui, nelle ombre della caverna, la sagoma mastodontica del Rancor. Da le spalle a Fuinn e, con un grugnito e poi un ruggito spaventosi, lentamente si estrae la vibrospada dal piede, gettandola di lato.
"COMINCIAMO! UNA DANZA DI TRE MINUTI!!!"
Tuona Jabba. Prima lui, poi Fortunia, poi a catena tutti i presenti iniziano a battere le mani ad un ritmo lento e cadenzato, quasi un saluto al gladiatore che entra nell'arena per affrontare la fiera.
"FUINN!!! Una danza!!! Deve essere una danza!!! Tre minuti, non di piu'...ma non troppo di meno, o siamo nei guai!"
Carico dell'energia della grande Luce, convinto dalle parole di Kastar e conscio della presenza dello spirito di Maximillian dietro di se, Fuinn lascia le ombre alla base dello scivolo.
[Modificato da Ossian77 03/05/2007 9.38]