Jabba sembra abbastanza soddisfatto della spiegazione, e il twi'lek al suo fianco bisbiglia qualcosa che solo Max e Fuinn riescono a sentire, e che solo Max comprende.
"E' vero, sono qui con un galeone..."
Jabba sembra pensarci un attimo, poi la sua voce echeggia di nuovo nella sala del trono.
"Inth...sei davvero un uomo saggio, e sai come scusarti...preparate per il cacciatore la taglia che ha chiesto"
Il cuore di Kastar sembra perdere un battito, per il sollievo. Di colpo, pero', Jabba riprende e, sporgendosi dalla la sua lettiga, riprende con un tono pieno di minaccia ed accusa.
"Due soldati dell'impero, non richiesti, ed un gran polverone in citta', nei giorni precedenti. Molte teste voltate nella tua direzione, cacciatore, e tanta confusione. Ed ora, anche un galeone...non un mezzo imperiale, e chissa' che altro. So che il galeone apparteneva a Centa Sonhan, bantha pooodooo gamorrean...cosa avevano a che fare lui e Harburik? Erano forse impegnati in qualche affare lucrativo, cacciatore? Qualcosa di cui dovrei essere a conoscenza?"
"Sommo Jabba...io"
"Non ho finito! Cacciatore, un galeone a repulsione con tutto cio' che contiene e ben due schiavi...una vera fortuna...te ne disfi un po' troppo facilmente. Come lo spieghi?"
Kastar attende un po' e poi riprende.
"Sommo jabba, io per primo ho ammesso che vi erano state delle imperfezioni nella missione. Temo la tua collera almeno quanto amo la mia reputazione di professionista. Non c'e' cifra che non sarei disposto a sacrificare per difendere la seconda, o per evitare la prima"
"Parli bene, Inth"
"Sommo jabba, se ti avessi tra i miei nemici, non me ne farei molto dei soldi che potrei guadagnare dal galeone. E comunque, non oserei mai fare una cosa del genere su tatooine, nel tuo territorio. Certi affari sono solo tuoi"
"Bene...bene...ma ho ancora l'impressione che tu mi stia mollando una patata bollente, Inth. Una missione andata a buon fine, molti soldi per te, una generosa offerta per me...ma sento che hai comunque fretta di andartene e di chiudere la faccenda. Troppa fretta, in verita'. Mi sbaglio?"
Il twi'lek finisce di tradurre, e gli ochi di jabba si chiudono a fessura. Fuinn, che di hutt non ne ha mai visti, sperimenta la loro crudele fissita'. Sembra quasi che sia vera la storia secondo cui gli hutt considerano tutti coloro che non appartengono alla loro specie come forme di vita inferiori e disprezzabili, dalla vita brevissima e dalla mente debole. L'atmosfera nella stanza si fa minacciosa, ed i sensi acutissimi di Fuinn e Max percepiscono, qui e la', il familiare rumore del pericolo. Una fondina che viene aperta, una sicura tolta, una cinghia tesa...L'aria si riempie di tensione, mentre tutti gli occhi sono su Kastar.