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3 - L'occhio del ciclone

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2007 09:06
07/02/2007 13:49
 
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Maximillian e Anomander, per motivi simili, si ritrovano nel salone dei servi al centro del galeone. Le luci notturne sono entrate automaticamente in funzione, creando piccole zone d'ombra sotto il cono di luce al sodio proiettato da due grosse lampade. Timidamente, i servi si fannno avanti. Il droide protocollare si rimette in piedi, preoccupato del suo stato di funzionamento, mentre un Mon Calamari ed un Twi'lek, entrambi parecchio sottopeso, si avvicinano ai due, trascinando delle catene.

"Grazie, signori, per averci liberato. Siete...siete qui solo per l'ithoriano?" chiede il Twi'lek, la sua pelle grigio blu e' coperta di ecchimosi ed escoriazioni. Maximillian sembra non capire la domanda, ed e' Anomander ad intervenire, leggendo tra le righe

"Si, twi'lek. Tranquillo. Non siamo predoni. Non vogliamo le vostre vite ne razziare questa latrina volante. Vogliamo solo l'ithoriano. Portaci da lui"

"Va bene..." aggiunge sospirando il Mon Calamari, avviandosi verso il portello da cui, solo pochi minuti prima, era stata lanciata una granata. A due passi da portello, le sue catene, e quelle del Twi'Lek si aprono, si staccano e cadono in terra rumorisamente. Dietro di loro, Maximillian ha appena concluso un semplice gesto con la mano sinistra.

"Un segno di buona volonta', da parte nostra" aggiunge lo jedi cercando di accennare un sorriso nonostante la stanchezza

*Un gesto carino che mi e' costato uno sforzo enorme...ormai sono in riserva di energia...*

I due alieni si guardano tra loro, e poi guardano la spada laser, spenta ma sempre bene in vista alla cintura

"Non pensavo ce ne fossero ancora come te" commenta il Calamari con tristezza. Preme un bottone sul pavimento, e la botola si apre su un condotto verticale, alla fine del quale si trova un coperchio a diaframma.
Una pedana elevatrice sale a livello con la botola, riempiendola. Fuinn, intanto, si mette di fianco a loro sul ponte, osservato dagli altri schiavi. Nota che c'e' un droide uguale a quello che lo ha aiutato sulla ISD1 Conquest, solo pu' scuro ed arrugginito.

"Ecco, Momaw e' la' sotto" dice il twilek salendo per primo sulla sezione di pavimento che costituisce la pedana. C'e' spazio per due persone comode, e nessuno se la sente di rischiare proprio sulla fine di fare una discesa in un ascensore affollato. Fuinn, Maximillian e Anomander si capiscono con uno sguardo.

"Vado avanti io..." dice lo jedi

"Ti seguo a ruota" dice Anomander

"Io, penso al...mostrorco...Sonnan" dice Fuinn

Mentre il sindo torna da Kastar a poppa per rimuovere il gamorreano ormai semi incosciente, Maximillian sale sulla piattaforma, spada in pugno e dito sulla piastra di attivazione.

"Scendiamo" dice al Twi'lek. Non si e' mai fidato molto di loro, ma e' vero anche che il Calamari sembra tranquillo, e loro sono sempre stati una razza onesta e leale, amici della vecchia repubblica e sostenitori dell'alleanza. Chissa' perche' uno di loro, abituato alle umide acque di Ithor, puo' essere finito proprio su Tatooine.

* Deve essere terribile per lui *, pensa lo jedi con un vago senso di compassione che si fa strada tra i pensieri confusi causati dalla stanchezza * E questo Twi'lek...il Maestro Secura...Aayla...aspetta! No, niente ricordi adesso...pensiamo a Momaw! *

La piattaforma attraversa il diaframma che si apre di scatto rivelando una stanza grande ma molto male illuminata. E' lunga e stretta, e ci sono dei piccoi portelli apribili direttamente nello scafo. La vibrazione del repulsore qui e' quasi fastidiosa. Il Twi'lek precede Maximillian verso un angolo della stanza ed accende una lampada. In terra, uno dei mercenari di poco prima, privo di sensi. Davanti a lui, un alto e magrissimo Ithoriano, legato per il collo al muro da una robusta catena. E' provato e stanco, ferito, stremato. Evidentemente, nella pur breve cattivita', devono averlo malmenato. Mentre la piattaforma risale per andare a prendere Anomander, Maximillia si avvicina. L'ithoriano sembra riconoscere un soccorritore quando ne vede uno, e mentre Anomander scende per raggiungerli biascica un "Grazie..."

Il sibilo intenso e breve della spada di Maximillian che si accende gli risponde.

"Non muoverti, tra un attimo sei libero"

[Modificato da Ossian77 07/02/2007 14.04]

07/02/2007 16:12
 
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Regolo la lama alla lunghezza minima e la avvicino per tagliare la catena in punti non rischiosi.

"Ecco fatto amico, scusa per il ritardo e scusa se son arrivato con qualche ospite in più." dico sorridendo prima di abbracciarlo

"Ora dobbiamo solo arrivare in città, prendiamo l'ultimo del gruppo e poi scappiamo." mentre lo aiuto a camminare verso l'elevatore "Ora ti serve una buona bevuta e poi ci dirai tutto quel che ti è successo."

Dopo pochi passi mi rivolgo al twi'lek "Riesci a spostare quel tizio svenuto di sopra? Se non riesci aiuta tu il mio amico, a lui ci penso io..."

*Abbiamo tutti bisogno di bere e riposare... *

Ma poi un pensiero, mi rivolgo ancora al twi'lek "Sai come funzionano i contratti qui su Tatooine. Non sarebbe male porre fine legalmente alla vostra schiavitù..."
07/02/2007 19:33
 
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il rosso si avvicina a Momaw e gli sorride.

"amico mio, mi hai fatto davvero preoccupare... non lasciarmi più senza notizie, ho dovuto reclutare...ehmmm... la peggior feccia spaziale..."

così dicendo dà una pacca alla spalla dello jedi, ma poi ascoltando la strana richiesta che rivolge al piccolo schiavo scuote la testa.

"no, Max, non dimenticare che abbiamo anche catturato un graduato imperiale, non è il caso di entrare trionfalmente in città con il galeone di Centa... piuttosto potremmo comprare la sua lealtà sempiterna consentendogli di vivere..."

*anche se dubito che metterò più piede su Tatooine... con questo sono 25 i mondi su cui non posso tornare...*
08/02/2007 08:25
 
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Momaw, liberato dalle sue catene con un semplice tocco della spada laser, all'inizio e' un po' incerto sulle ginocchia. Inoltre la stanza e' bassa ed angusta, per i suoi due metri di altezza, ed avanza ingobbito tra i suoi due amici. A turno salgono sul ponte principale, e quando l'ithoriano finalmente riesce a vedere il cielo della sera, sembra riprendere un po' di energia per parlare. Osserva la scena intorno a se, i corpi per terra, le esplosioni e le macchie scure lasciate dai blaster.

"Amici, amici carissimi, Anomander, Maximillian, non so come ringraziarvi. Vi ho coinvolto in questa storia piu' grande di noi, seguendo un idea a dir poco folle. Non speravo che sareste vanuti a salvarmi, e non perche' non mi fidi di voi. Avevo completamente perso la speranza e pensavo non vi fosse piu' una sola traccia del mio passaggio su Tatooine che voi poteste seguire, e invece...mi sbagliavo"

L'ithoriano sembra esitare un po' a dare spiegazioni. Mentre si riposa, ad occhi chiusi, il twi'lek e il calamari liberano dalle catene anche gli altri schiavi. Come se la loro attivita' lo avesse ispirato, Momaw cambia argomento dicendo

"Anomander, fprse non sai che su Tatooine la morte del padrone implica la liberazione dal contratto di schiavitu', in mancanza di un trasferimento ufficiale di beni...e Centa?"

Un sordo tonfo alle spalle di Momaw lo fa girare

"Eccolo" dice Fuinn. L'ithoriano guarda perplesso per un attimo il sindo, come se avesse capito al volo che ha qualcosa di speciale, come se qualche indizio tradisse il fatto che non e' completamente umano. La sua figura alta, snella e dai lineamenti efebici, le sue armi dalla foggia esotica, le sue vesti, fanno un contrasto marcato con la rozza figura cinghialesca del gamorreano ai suoi piedi, semi svenuto in una imbarazzante posizione prona. Fuinn si chiude la porta alle spalle, lasciando Kastar solo con il tenete Muloha.
Dopo aver esaminato con calma Fuinn, Momaw si avvicina a Maximillian. Torreggia su di lui, anche col suo grande collo a serpentina piegato. La sua testa a martello e' un po' inclinata di lato, in un atteggiamento benevolo e, per quel che permettono i suoi lineamenti, sembra sorridere.

"La Forza scorre di nuovo in te, Maximillian Bladesmith, e scorrendo attira a se altri come te...adesso forse sei pronto per ricevere il dono che tenevo da parte per te!"

Si volta verso Fuinn e dice: "Lieto di incontrarti, io sono Momaw Nadon, comandante ithoriano della nave branco Tafanda Bay...Max, Anomander, immagino sia un vostro amico..."

[Modificato da Ossian77 08/02/2007 10.23]

08/02/2007 20:54
 
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"Le uniche cose che ho sempre desiderato è una nuova accademia ed un luogo da poter chiamare Casa"

Ripenso alle frasi di poco prima
"Comandante? Questo non me lo avevi detto..." sorrido
Poi un dubbio mi sconvolge "Non mi dirai che la Executor era qui per te? Vero?"

* OH MERDA, no quel pazzo sanguinario non era qui per lui, non può essere. Lo spero. *
Ma il ragionamento continua e l'unica conseguenza logica mi fa dire a bassa voce
"Allora fai parte della ribellione ..."

09/02/2007 01:30
 
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Alle parole di Momaw, segue un profondo inchino del Sindo, composto e quasi solenne.



Dopo qualche istante di silenzio, risponde.

"Io sono Fuinn Aldarien, Sindo, della stirpe di Agar e Custode del Tempio, in Ardan."

una piccola pausa
*avverto distintamente la sua sintonia con il grande respiro..
ed è un essere degno di rispetto..*

"I sentieri della.. Grande Luce.. ci hanno fatto.. incontrare,
Momaw Nadon..
Anche io.. sono lieto..
perchè vedo che.. arrivati noi siamo.. in tempo.
"

L'espressione enigmatica si increspa in un sincero sorriso.
i soliti canini da predatore spuntano innocui per un attimo dal suo volto giovanile. Lo sguardo sempre insondabile è però appannato e ancora un po' lucido.
I lineamenti tuttavia hanno allo stesso tempo un che di nobile e antico, come se a vedersi fossero quelli di una statua di bronzo ,raffigurante il corpo asciutto e atletico di un ventenne,
una statua vecchia e consunta dal tempo, ma dalla superficie liscia e lucente di cupi riflessi ancora caldi e dorati.

Due sorsi dalla borraccia ascoltando le parole dello Jedi, poi, come se stesse proseguendo un discorso precedente e si fosse ricordato qualcosa, si rivolge a uno degli schiavi emanciati e ridotti fino a poco prima in catene.

"Eccolo qua..
Colui che.. vi ha fatto.. soffrire.. è questo.
"
dice loro, indicando il criminale per terra, davanti a lui.
Poi, dopo aver fissato ancora una volta i segni delle crudeli torture inflitte sulla pelle degli schiavi, raccoglie da terra una pistola blaster e la porge loro.

"Tenete.. fate di lui.. ciò che.. per voi è giusto..
La sua vita.. ora.. vi appartiene.
"
aggiunge, indicando di nuovo il gamorreano a terra a pochi passi di distanza.

[Modificato da Ashtarazor 09/02/2007 1.50]

09/02/2007 15:04
 
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GLi schiavi si avvicinano al loro ex padrone. Sono storditi e confusi, ed anche in queste condizioni non sono in grado di agire. Sembrano esitare, e lo sguardo feroce di Centa li intimorisce anche adesso.

*Abituati a obbedire, per loro questo orrendo mostro e' un dio dispensatore di punizioni e ricompense...* pensa Fuinn

"Lui non puo' lasciare questa nave...ora non piu'...perche' lui ha un pericoli, per noi"

Il twi'lek sembra farsi coraggio, e si avvicina a Centa, tastandolo con la punta del piede e accorgendosi che il gamorreano a malapena riesce a restare cosciente. Afferra la pistola dalle mani di fuinn e, con i suoi piccoli occhi rossi e spiritati osserva da vicino il sindo. Anche gli altri schiavi ormai gli sono dietro, li' vicino.

"Questo mostro deve morire. E noi saremo liberi. Ci prendiamo il codice delle bombe organiche e ce ne andiamo per la nostra strada"

*Non so se e' giusto* pensa lo jedi. Vaghi ricordi del codice, vecchi di 20 anni, si fanno strada nella sua mente.
*E' un mondo senza giustizia, senza leggi, alla frontiera con l'Impero. E questo Centa, e' un crudele criminale e se vivra' cercera' di vendicarsi...ma lo abbiamo catturato...cosa diceva il codice jedi? Non so se sto per fare un ennesima fesseria. Se questa storia, se questo Fuinn fosse l'inizio della mia redenzione? Non sto gettando tutto alle ortiche? Forse questa e' una occasione di comportarmi come non ho fatto per 19 anni di fughe e opportunismo, di codardia...forse oggi posso essere uno jedi...*

"Non sono daccordo" dice il mon calamari. "Se lo ammazziamo a sangue freddo e' una esecuzione, e ci abbassiamo al suo livello. Non so questo cosa abbiate in mente, e non interferiro'. Lo voglio morto come chiunque, qui dentro, e forse anche di piu', ma siete i nostri salvatori e se per voi deve morire io non posso impedirlo. Pero' secondo me va legato come un salame e mollato al limite di qualche citta'. Poi, che se la cavi da solo!" Il tono del Mon Calamari e' distaccato, sebbene vi sia una traccia di risentimento in esso.

[Modificato da Ossian77 09/02/2007 15.16]

[Modificato da Ossian77 09/02/2007 15.49]

[Modificato da Ossian77 09/02/2007 16.22]

09/02/2007 16:11
 
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"Vedete voi.."
risponde semplicemente il sindo
"Non conosco le vostre.. usantze.
Da noi però, un essere così.. è troppo.. pericoloso, per permettere che sia salvo. e non è nemmeno giusto.. per ciò che.. ha fatto.
da noi va confinato.. nell'abisso.. in pasto.. alle creature.. di sotto.
A meno che sinceramente si pente.. allora..
ma.. non è questo.. il caso, credo.
vedete voi.. cosa fare, seguite la vostra.. giustizia.
"


* ..chissà cosa sono.. queste.. 'bombe organiche'..*

[Modificato da Ashtarazor 10/02/2007 1.27]

10/02/2007 01:22
 
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Osservo la gamba ferita di Centa e rivolgo uno sguardo a Mowan
* Non ce la farà mai con una ferita simile. *

"Taglie?" sorrido "Difficile superare quella per essere fuggito da uno StarDestroyer"

Guardo il 'Cinghiale' ed estraggo la pistola "Centa. Con cosa puoi barattare la tua vita? Darci i codici renderà solo rapida la tua morte. Sbaglio o la vostra religione prevede come giusta solo la morte in battaglia? Essere gettato fuoribordo a far da cena a ciò che striscia da queste parti non deve essere molto piacevole."

Sposto lo sguardo su Mowan, tristezza e inevitabilità appaiono con chiarezza; ma quando torno a fissare Centa nello sguardo c'è solo la voglia di pareggiare i torti che ha inflitto in tanti anni...

* Deve morire, purtroppo non c'è scelta. Non c'è rabbia in me, solo la consapevolezza che non pagherà mai per i suoi crimini; non c'è alcuna giustizia che lo possa punire, dovremo... Dovrò essere guidice, giuria e boia. Anche se il ricordo mi perseguiterà *
10/02/2007 02:26
 
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"..o forse.. si potrebbe consignarlo.. a qualche suo.. nemico.."
aggiunge con perfida noncuranza il sindo, piegando un po' la testa di lato e sbirciandolo sottecchi.
Forse sta iniziando a capire come girano le cose in quella strana galassia dura e spietata..


Poi si allontana di qualche passo e mentre continua ad osservare la scena, si rivolge al droide protocollare
bisbigliando frasi incomprensibili nella sua amata lingua natale, armonica e musicale..

[[ "Droide, se mi capisci, traducimi per favore gli spregevoli grugniti che forse questo abbietto individuo si degnerà di emettere. (indica centa)
Gradirei infatti sapere cosa potrebbe biascicare il tuo schifossissimo ex padrone.
Dopo, se non ti dispiace, vai dal grande guerriero lì nell'angolo, digli che ha combattuto con grande valore e che sono riamsto favorevolmente impressionato dal suo eccezionale coraggio con cui mi ha fronteggiato, chiedegli dunque se vuole rimanere liberamente al mio servizio e poi vieni a riferirmi il suo nome e la sua risposta. Grazie.
"

* umf..
dal come mi guarda attonito, mi sa che questo affare di metallo arrugginito non ha capito un accidenti di quello che gli ho detto..
*
]]

[Modificato da Ashtarazor 10/02/2007 2.39]

10/02/2007 15:23
 
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Il droide protocollare si avvicina al sindo e ascolta attentamente le sue parole. Anche Momaw, incuriosito dalla faccenda, si accosta al suo ex carceriere.

"Il mio pensiero e' che questo avanzo di sterco di rancor divrebbe passare un brutto ultimo quarto d'ora. In altri momenti chiederei di essere giusti con lui, come lui non lo e' stato con me, e chissa' quanti altri. Tuttavia, Maximillian, ragazzo mio, quel commento sullo Star Destroyer non mi e' sfuggito. Non credo abbiamo molto tempo prima che Tatooine diventi davvero troppo caldo per te e i tuoi amici"

"Signor Sonhan, e' desiderio del signore alto con la spada che io traduca quello che ha da dire" interviene il droide.

Il gamorreano grugnisce qualcosa che sembra una frase articolata. Sembra stia lentamente recuperando un po' di forze, a dimostrazione dell'incredibile tempra della sua specie. Il viso porcino imperlato di sudore, la schiena appoggiata alla paratia, seduto per terra sembra comunque mantenere una qualche pericolosita'.

"E' desiderio del signor Sonhan informarvi che e' disposto a trattare la sua liberazione. Non avete che da segnare una cifra e questa vi verra' consegnata. Il signor Sonhan chiede solo di essere sbarcato presso la citta' piu' vicina, e potete tenervi il galeone se desiderate. Riconosce di essere stato battuto lealmente e non intende cercare rivincita presso di voi"

Traduce il droide.

10/02/2007 16:40
 
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* Forse non saremo costretti ad uccedere... lo spero. *

Una strategia comincia a delinearsi, sorrido "Per prima cosa TU droide sei di nostra proprietà, non hai più NESSUN legame di fedeltà con Centa. Attendo conferma."

Aspetto finchè Centa non conferma l'ordine

"Bene droide, ora che sei fedele a noi dicci se i Gamorreani e sopratutto lui rispettano i giuramenti ed, in caso, quali sono le formule da utilizzare."

Aspetto le parole del droide

Guardo gli altri e sorrido * Credo che abbiano capito che voglio vincolarlo ad un giuramento, sempre se esiste qualcosa di simile ed abbia valore per un gamorreano. *
11/02/2007 02:16
 
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Fuinn Aldarien
* .. non avete che da segnare una cifra e questa vi verra' consegnata.. chiede solo di essere sbarcato presso la citta' piu' vicina, e potete tenervi il galeone.. Riconosce di essere stato battuto lealmente.. non intende cercare rivincita presso di voi...

sembrerebbe un'offerta ragionevole..
ma d'altra parte è ragionevole fidarsi della parola di un essere del genere?
*

Il sindo osserva attentamente il gamorreano, cercando di studiare e percepire il più possibile le sue intenzioni più nascoste..
intanto si avvicina allo Jedi annuisce lentamente e ponendogli una mano sulla spalla gli bisbiglia piano.
"Parliamo.. anche con.. Olis.."

Poi più per stanchezza fisica che altro e anche per non deconcentrarsi troppo, continua a parlare al droide speditamente e nel suo idioma preferito.

"Bene, riferisci pure che prenderemo in considerazione la sua proposta.
Intanto.. mentre aspettiamo che torni il nostro amico.. un primo segno di buona volontà da parte del.. 'sinior sonnan' può essere quello di liberare subito i prigionieri e dare loro i 'coddicci' che desiderano.
Poi forse vederemo..
Inoltre.. sono sicuro che una persona dalle vesti così.. ricche e sfarzose non vada a passeggio col suo.. galeone personale senza portre con sè almeno qualche piccola cosa di valore da disporre in caso di.. eventuali necessità.. impreviste.
Il che, naturalmente, poichè abbiamo anche una certa fretta, potrebbe essere un altro.. incentivo.. per considerare le cose sotto una luce forse più favorevole..
"

[Modificato da Ashtarazor 11/02/2007 3.33]

11/02/2007 08:34
 
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"Avverto delle sfumature in quel che dice, signore. Cerchero' di rendere le vostre proposte al meglio, nella lingua del signor Sonhan. Per i contratti, tra i gamorreani chi prende vince, quindi in teoria tutti gli schiavi, i droidi e gli oggetti sul galeone sono gia' vostri, galeone compreso. Non sono sicuro, ma penso che il signor sonhan desideri contravvenire ad alcune regole della societa' gamorreana nel chiedere di avere salva la vita, una richiesta del tutto ragionevole, se posso dirlo"

Il droide parla un po' in basic ed un po' in quello che per lui e' sindo, e stavolta e' Fuinn a concedersi un sorriso alle oscenita' a sfondo sessuale che il droide non si rende nemmeno conto di dire. Comunque, dal contesto afferra cio' che il protocollare intende dire davvero, e lo lascia proseguire. Il droide poi dice a Sonhan quali sono i termini dell'offerta di Max e Fuinn, ed attende la replica da tradurre. Centa parla per quasi due minuti, prima di interrompersi per il fiato mozzo.

"Signore" prosegue un po' sconcertato da qualcosa che ha sentito "Il signor Sonhan e' stato molto chiaro, sebene abbia sottolineato i concetti chiave con diverse colorite metafore di stampo geatro-intestinale che mi riservo di omettere in traduzione. Sostiene che qui vale la legge di Tatooine e non quella di Gamorr, e che siamo tutti adulti. E' disposto a trasferire i suoi beni, galeone compreso, in cambio della vita, ed a consegnarci i codici"

Centa estrae dalla tasca un datapad-chiave, e lo tira al droide

"Appunto...ecco, qui su questa chiave ci sono i codici per la cassaforte, con i PIN per il disinnesco delle bombe. Il signor sonhan ha qualcosa da dire, un attimo"

Segue un altra sequenza di sproloqui in gamorreano, con qualche vocabolo nell'altrettanto poco musicale huttese.

"Il signor Sonhan dice di essere pronto a rimettersi nelle mani degli hutt se non dovesse ottemperare ai suoi obblighi con voi. Se accettate di risparmiarlo in cambio del bottino lo considerera' un 'patto tra mercanti'"

"E quindi?" aggiunge Anomander incuriosito, pentendosi subito di aver fatto una domanda del genere al droide che, tutto emozionati per sentirsi utile, attacca:
"Signore, se posso permettermi una digressione di stampo giuridico, gli hutt hanno una giustizia abbastanza rudimentale, ma che paradossalmente funziona. Ci sono dei testimoni dello scontro, e lui e' un prigioniero di arrembaggio. Questo galeone non appartiene al cartello di Sua Maestosa Possanza, l'Eccellentissimo e Misericordioso Jabba the Hutt, la cui collera fa annichilire il Rancor cosi' come il Drag..."

"OK! Concetto afferrato! Allora ci fidiamo?" dice Max
"Ehm...direi di si, se posso azzardare un consiglio. Non vorrei causare guai con tanta audacia, ma si, penso si possa fare, specie se voi avete qualche contatto con gli hutt"

Momaw interviene

"Max, non abbiamo tempo per rimetterci agli Hutt. Vivo qui da dieci anni e confermo che potrebbe funzionare, ma qui abbiamo due stormtrooper ed un tenente morti stecchiti, presumo. Non c'e' tempo per stare a fare grandi affari. Potremmo fare un afortuna, si, ma io dico che dobbiamo sbarazzarci di Centa e della sua roba, arraffiamo il piu' possibile e vendiamo tutto all'ingrosso. Poi leviamoci da qui ed al diavolo i giuramenti. Preferisco rischiare i cacciatori di taglia tra dieci anni che essere sicuro di finire in mano ad Harburik tra un paio d'ore. Piuttosto, quel serpente della tenente Muloha, doce sta?"

In quel momento, il comlink gracchia e si apre un canale, che resta occupato, come se fosse su un viva voce da qualche parte. E' la loro frequenza, ed e' la voce di Kastar che sentono...
11/02/2007 10:16
 
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Kastar Fabar
E’ passato qualche minuto da quando i suoi compagni sono andati a liberare Momaw, e Kastar e lì a fissare la sua preda. Il Tenente Ingah Muloha è ancora svenuta e legata a quel che resta del salone dove si sono svolti gli ultimi scontri. Un singolo gesto che cambierà il senso di tutto quello che star per avvenire, Kastar accende la sua radio fissata alla cinta, alle sue spalle e la mette in modalità vivavoce. Tutto quello che si dirà da questo momento sarà ascoltato anche dai suoi compagni. Un uomo, con il viso coperto dal passamontagna avvicina i suoi vispi occhi al viso della donna mentre quest’ultima apre gli occhi.

"….Cosa?"

Notevolmente stordita dai raggi di blaster stordente e dall’anestetico il cacciatore dà ancora qualche minuto alla sua “vittima” ma poi..
“Bentornata tra noi Tenente, la informa che grazie a noi è appena sopravissuta ad un attacco di un drago Krayt”
“Ok…ok, pirata maledetto. Dimmi le tue condizioni!”

Da sotto il passamontagna si può notare un piccolo sorriso

“Non sono un pirata, sono un gentiluomo. Prima di tutto mi dica tenente…ha capito chi sono i miei amici?”

“No..Sembrano mercenari.”

La donna non ha ancora ripreso il controllo di se, la sua grinta sembra ancora lontana..

"La facevo più attenta sa, ma infondo siamo stati veloci. Si guardi intorno..pensi alla velocità delle nostre azioni..ai lampi di luce, alla spada fatta di luce che impugnava uno di loro..agli oggetti che si libravano in volo"

"E..?"
"Diciamo che loro tre possono essere tre elementi in grado di farle ottenere una promozione..Se solo avesse la possibilità di consegnarli..."

La donna strabuzza gli occhi mentre ascolta queste parole

“Ma sei impazzito o cosa?Loro..ma loro non sono i tuoi compagni?”

"Loro sono mezzi per arrivare a qualcosa. Vuole morire o vuole vivere e guadagnare una promozione? Dicono che lei tenga molto alla sua carriera..al potere"


Il tono di Kastar non ammette dubbi, è serio.

"Tu devi essere un pazzo completo! Con chi credi di parlare? Sono un ufficiale dell'IMPERO .....GALATTICO!!!!Non tratto con un traditore che a viso coperto mi dice di voler vendere i suoi compagni! Pensi che sia una idiota completa???"

Il tenente Muloha è infine tornata, il solo pronunciare il nome dell’impero la fa rinvigorire. Sembra ora in grado di controbattere le parole di Kastar.

"Faccia conto che lei sia morta. Può uscirne viva e guadagnarci qualcosa, le ho detto che sono un gentiluomo e le sto facendo un offerta..Potrà servire l'impero galattico da morta?"

"Intendiamoci...non intendo farmi ammazzare se non e' strettamente necessario, ma non pensare che sia felice di parlare con te o di ascoltare cosa hai da offrire. La tua offerta e questa situazione puzza lontano un parsec..."

"A loro serviva quell'Ithoriano, a me serviva parlar con lei. Loro sono contro l'impero io sono solo contro i miei nemici, Tenente Ingah vuole essere mia nemica o vuole collaborare?"


Fino a questo momento i due si sono scambiati rapide e taglienti frasi senza la reale possibilità di pensare ma in questo momento la donna si ferma e dalla sua espressione non sembra pienamente convinta di quello che sta facendo, come le è stato insegnato nell’esercito si sente superiore a chi ha di fronte e non fa nulla per nasconderlo.

"E va bene...ci vuole pensare. E' una donna d'affari lei e vuole vagliare tutte le possibilità. Per ora...Per ora non la tratterò da nemica e continuerò a parlare con lei come un gentiluomo. Vuole ora ascoltare quello che ho da dirle?"

Una frase quasi accondiscendente che porta la donna a guardare con disprezzo il suo aguzzino, evidentemente crede di vincere questa diatriba.

"Sentiamo, ma prima vorrei almeno sapere con chi ho a che fare, o almeno vederlo in faccia"

Kastar non cambia tono di voce, non sembra interessato alle occhiataccie del tenente.

*Puoi guardarmi male quanto vuoi..Sei tu quella legata e io qui a convincerti di avere una speranza di sopravvivenza..che non hai..*

"Posso farle vedere il mio viso o dirle il mio nome, ma questo sarà il suo ultimo desiderio. E' così importante vedere in faccia un suo nemico piuttosto che avere un anonimo amico?"

Il tono di voce non cambia ma le parole usate si e sembrano cogliere nel segno

"E va bene...sentiamo che vuoi"

"Riassumiamo la situazione.. nella stiva ora c'è l'Ithoriano che tanto le interessava, tre nemici dell'impero decisamente pericolosi e un Gangster. E' esatto? Se dovesse quantificare il loro valore...a quanto ammonterebbe questa cifra?Abbastanza per abbandonare il grado di Tenente per uno più gratificante non crede?"


Gli occhi della donna brillano per un impercettibile istante; subito però l’imperiale abbassa lo sguardo celando l’interesse per la questione e rispondendo per l’ennesima volta in malo modo

"Abbastanza per fare un sacco di cose, ma non mi piace in che direzione va il tuo discorso"

"Le piace essere la terza in grado qui su Tatooine? Una persona come lei merita di più e su questo concordano molte persone. Io sono tra queste. Vorrebbe essere la seconda se non la prima in quanto a potere su questo intero pianeta?"

"Sei un po' troppo generoso, per la posizione che ricopri...Sono legata e disarmata, sola, e voi siete in 4...cosa posso mai fare che non puoi fare tu da solo? Ti servono tanto i miei favori?"

"Dovrei faticare di più senza i tuoi favori. Non mi sei indispensabile se è questo che vuoi sapere però se possiamo guadagnarci entrambi...Se ti dico Harburik tu cosa mi dici?"

"Ti dico che e' il mio diretto supervisore..."


Lo sguardo di Kastar esprime interesse per quel nome.

*La mia preda..sono vicino*

"Vai avanti"

*Ha paura..Non deve avere paura, deve essere affascinata da questa mortale idea*

"Il potere che può accumulare dalla cattura di quei quattro vale la vita di quello che è un ostacolo per lei, per la sua carriera?"

"Non lo so...non so se alla fine di tutte queste gentili offerte io conserverò la pelle attaccata...non so come si possa uscire puliti da una pazzia del genere, anche se sembri sicuro di te...Forse, forse si..."


*E’ il momento di incalzare!*

"In fondo io le chiedo di mettersi in contatto con Harburik e dirgli qualcosa sul fatto che ha trovato il modo di mettere le mani su degli esponenti ribelli di grosso calibro e che vuole condividere con lui la cattura, poi se proprio si dimostra disponibile potrebbe offrirgli dell'acqua che io le darò e poi sarà libera di andare insieme a quei quattro"

"No ci posso credere...mi stai chiedendo di avvelenare un mio diretto superiore per mettere le mani su una taglia da 200.000 crediti?”

"Non morirà mica, berrà la stessa cosa che ha bevuto lei..il liquido che l'ha portata nel mondo dei sogni. E poi quei quattro valgono molto più di quella piccola somma e tu sarai ricompensata a dovere. Inoltre diventerai tu diretta superiore di Harburik nell'istante esatto in cui metterai le mani sui tuoi prigionieri"


*Una donna che mette la carriera davanti a tutto non potrà evitare di accettare un’offerta del genere..*

"Saprai anche che eravamo in missione...non certo in gita...Harburik si aspettera' un rapporto appena lo chiamo...e poi, tu dove sarai nel frattempo?"

"Posso indossare una vostra uniforme ed esserti a fianco, gli dirai che c'è stata una battaglia ma che sei riuscita ad avere la meglio e che ora ti serve un trasporto per ritornare e la sua presenza perchè non riesci a capire quanto i prigionieri possano essere importanti"


Il tono di Kastar è via via cambiato durante la conversazione, inzialmente era l’uomo di classe, il ricco mercante a parlare di vite umane quasi come fossero normali mercanzie ma poi mentre le barriere mentali del tenente cedevano il suo vocabolario è diventato più diretto, conciso..pratico.

"Non sara' necessario...come ho detto, eravamo in missione...Harburik sara' li'..."

"Lì?Lui e chi altri?"

"Pensi che si muova da solo? Almeno una squadra di assaltori, no?"


*Assaltori..Non dovrebbero essere un problema per Maximilian e gli altri quando arriverà il momento spero che riescano ad uscire dalla stiva e coglierli di sorpresa altrimenti dovremmo allungare un po’ i tempi di azione..*

"Ma suppongo che quando due ufficiali vogliano parlare di questioni importanti lo facciano senza i soldati tra i piedi, una volta arrivati lì lo inviterai qui dentro"

"Spera che ci caschi...Ha la fama di essere un paranoico"


*Se è per questo tu avevi la fama di essere abile in combattimento*

"Tutti gli uomini hanno voglia di conquistare potere, paranoici o no..."

"E' vero"


*Ora le devo proporre l’ultima parte..Quella che inconsapevolmente le farà perdere tutto*

"Se poi è così paranoico non sarà per te un problema bere dalla sua stessa bottiglia. Hai già preso quell'anestetico e sei ancora tutta intera.."

"E' un patto molto rischioso...Harburik e' uno squalo, mi uccidera' all'istante se sospetta qualcosa"

"Bè vorrà dire che la riuscita del mio piano è l'unico modo che hai per uscire viva da questa situazione no?"

"Sembra che non abbia scelta...pero' dobbiamo accordarci su cosa diciamo quando arriviamo chi ci ha attaccati? E perche' io sono l'unica viva?E i piloti..Devi istruirli"


*Non mi dare ordini donna, non sei nella situazione per farlo…*

"I piloti non sono un tuo problema. Ti hanno attaccato loro, in tre e di sorpresa. Le guardie che erano sulla nave si sono rilevate poco efficaci ma alla fine io e te siamo riusciti a catturare gli assalitori. E' credibile che un tenente dell'impero galattico non si sia fatta mettere KO da uno sparuto gruppo di uomini no?"

*Credibile ma..decisamente distante dalla realtà vista la situazione*

"E sia...ma loro, pensi che si lasceranno consegnare come agnellini quando arriveremo e scopriranno il tuo voltafaccia?"

"Forse non mi hai ascoltato troppo attentamente o non mi sono spiegato abbastanza. Diciamo che ho portato con me molto anestetico per questa missione. Era tutto così chiaro nella mia mente fin dall'inizio. Ora saranno nella stiva a dormire come piccoli indifesi bambini”


*Compagni so che mi state ascoltando. Saprete cosa fare*

"Oh...."
Da quando aveva ripreso conoscenza mai era rimasta senza parole come in questo momento, un piano perfetto quello di Kastar. Subdolo e perfetto quanto...finto.

"Sarò pure in gamba ma come hai visto non sono affatto avversari facili da battere e quindi ho usato vie traverse..Non è un problema vero? Infondo vivi fanno molta più gola no?"

"Si..presumo di si...allora liberami, e, beh, facciamo questa cosa”


Il tono della donna non è facilmente catalogabile, in lei ci sono un miscuglio di tanti sentimenti contrastanti. E’ ad un passo dalla morte e ad un passo da quello che ha sempre sognato: il potere

"Un attimo..Non dobbiamo avere fretta o vuoi rischiare di essere mangiata viva dagli squali?. Ho convinto te ma ora devo assicurarmi che i miei..compagni stiano effettivamente dormendo e non è il caso di farti vedere in piedi non credi? Devo anche mettere al sicuro le loro armi e chiuderli dentro la stiva..E infine chiacchierare con i piloti"

*Io sono l’unico nella condizione di dare ordini qui dentro*

"E va bene, ma sbrigati a dire ai piloti di cambiare rotta. Digli di proseguire vero il Nav- 2"

"Nav-2 eh?D'accordo. Se hai qualche domanda falla ora, tra qualche minuto diventerò un soldato dell'impero come altri ma il mio blaster sarà sempre incollato a te, ricordalo. Io sono l'unico modo per sopravivvere"

"Nessuna domanda. Spero solo che tu ti riveli per quello che sembri. Ci sono un milione di cose che possono andare male nel tuo piano...."


Se non ci fosse il passamontagna a coprirgli il viso ora la donna vedrebbe davanti a se uno dei ghigni più sarcastici e soddisfatti dell’intera galassia

"Tu dici? Giusto per saggiare la tua bravura nel fare statistiche oggi quante possibilità avevi di trovarti legata davanti a me secondo i tuoi calcoli"

Una risatina leggera accompagna la frase a cui la donna non risponde fulminando con lo sguardo il cacciatore.

"Bene, farai carriera per altro nel tuo esercito non preoccuparti. Stai firmando la tua promozione credimi. Vado a parlare con i piloti e poi nella stiva....Aspettami qui"

*Aspettami. Anche se credo sarà dura per te allontanarti*

La donna rimane lì immobile, legata, chiusa nella stanza, mentre Kastar si dirige verso i due piloti che ormai puntano decisi verso la direzione indicatogli da Anomander. Passa davanti a Fuinn, Maximillian, Momaw, Anomander, che lo guardano allibiti.

"Tra un attimo, amici miei" li zittisce con un gentile movimento della mano. Ancora col passamontagna in testa sembra tutto meno che un ricco mercante, nonostante il gesto elegante.

"Complimenti per la manovra di prima ragazzi, verrete ricompensati a dovere una volta che tutto sarà finito e come vi avevo promesso se continuate così non vi verrà torto un capello. Ora però c’è un cambiamento di programma: dovete dirigervi verso Nav-2, voi sapete cosa voglio dire no? Da questo momento in poi dovrete obbedire a me e alla donna imperiale, è chiaro? Indosserò una divisa da Sandtrooper e riceveremo visite."

Per i piloti cambiare rotta non sembra essere un problema anche se i loro sguardi dubbiosi non nascondono una certa preoccupazione.

“Non preoccupatevi..E’ tutto sotto controllo”

Una pacca sulle spalle di uno dei due distende un po’ la tensione anche se Kastar è abile a tenere sempre in vista il suo Blaster.

*Sta a loro decidere se devo usare le pacche o il blaster per convincerli. Hanno capito che non sono indispensabili quando hanno visto Anomander scansare quel drago.*

Kastar si volta e si dirige di nuovo verso il salone centrale, verso i suoi compagni. Passando nota che il gamorreano con la possente armatura rossa e' a terra, semi incosciente, ma ancora vivo.

* Che pellaccia dura che hanno questi bastardi...* commenta tra se e se.*Spero solo che i miei amici abbiano ascoltato tutto e che abbiano capito le mie intenzioni*

[Modificato da Ossian77 11/02/2007 10.40]

11/02/2007 14:57
 
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* In che casino ci ha infilato 'Olis'?. *

Ma ripensandoci... "Ok stiamo al gioco. Per quanto riguarda Centa... Apriamo la cassafore, se è abbastanza rifornita direi di chiudere il contenzioso."

Mi soffermo ad esaminare lo sguardo degli altri
"Lasciare questa palla di fango se non ci presentiamo all'appuntamento sarà proibitivo, visto quello che ci aspetta in orbita."

Cerco cenni di assenso dagli altri

* E'un piano folle, ma proprio perchè così folle può funzionare. *

Poi mi rivolgo agli ex-servi "Bene,bene,bene. Voi siete nostra proprietà secondo la legge, quindi ecco il primo comando:'Siete Liberi'." sorrido
"Avremmo bisogno di cibo leggero ed acqua. Potete aiutarci?"

Poi rivolto agli altri "Tra quanto l'incontro col superiore? Dobbiamo rimetterci in sesto per allora."
11/02/2007 16:53
 
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"Un ora e mezza..a questa velocità"

La voce di Kastar è sicura.

*Non ci sono obblighi tra noi ma loro mi aiuteranno*

"Farò in modo che la donna non venga a trovarvi, in quel caso lo capirete via radio e dovrete farvi trovare "addormentati" spero sia tutto chiaro. Datemi qualche blaster se potete così crederà che vi ho sequestrato le armi e..."


Kastar si rivolge agli schiavi, sicuramente più esperti per quanto riguarda il galeone

"...Esiste un modo per andare sul ponte superiore senza dare nell'occhio?"

*Ci sono gli assaltatori da sistemare*
12/02/2007 08:07
 
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"Certo che si" risponde il Mon Calamari. "C'e' un piccolo montacarichi nella cabina di poppa di Centa. Va sia sotto, nella sala macchine, che sopra, dritto davanti al timone. I pistoni sono dentro la parete che divide queste due stanze, quindi sono a posto."

"E per le provviste, qualcosa si rimedia sul galeone, statene certi..." aggiunge il Twi'lek, deluso per non aver potuto uccidere Centa. I due ex-schiavi umani hanno legato mani e piedi al gamorreano e lo trascinano verso la stiva dove stava Momaw prima. Sorvegliati da Anomander, sistemano il bestione su una branda.

"Che facciamo, lo curiamo?" chiede uno degli umani

"Lo stretto necessario perche' non muoia" risponde Anomander. Allo stesso modo, dispongono del guerriero in armatura rossa. Feriti e strettamente legati e ammanettati, non saranno piu' un problema.

*Anche perche' in questa stanza ci potremmo essere noi che fingiamo di dormire...* pensa il rosso.

Mentre il galeone sfreccia verso il NAV-POINT 2, il gruppo di pirati improvvisati si ritrova sul ponte superiore, ad osservare il disastro. E' quasi buio, fuori, e le dune brillano alla luce della luna di tatooine. Davanti a Kastar, per terra, una tuta da sandtrooper smontata e pronta da indossare, assieme a molti blaster. Su un altro tavolino, circa 12.000 crediti in tessere varie, tolti assieme ai codici per le bombe dalla cassaforte di Sonhan.

"E' ora di preparare la scenetta! Ora, signor Nadon, sa dirci dove si trova il NAV2? Qualche idea?" dice Kastar

"Dalla direzione e dall'idea che mi sono fatto, temo proprio che sia la mia radura di Baffor..." commenta Momaw preoccupato

[Modificato da Ossian77 12/02/2007 9.55]

12/02/2007 22:24
 
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"D'accordo.. Olis.. "

Il sindo si avvicina a Kastar parlando a voce bassa e lo fissa intensamente negli occhi.

"..io ti aiuterò, in questo..
anche se tu non l'avevi detto.. prima.
ma tu.. mi aiuterai.. a trovare i miei amici.. non è vero?"

poi porge all'uomo qualcosa di definitivo per attuare il suo piano.

"Ecco.. fai vedere.. questo.. alla donna e al suo.. comandante..
ed essi.. saranno tuoi.
"

Olis osserva tra le sue mani il tesserino di riconoscimento del Capitano Talidion della SD1 Conquest.

"Olis.. un'altra cosa.. anche se difficile è.. spiegare..
sento che.. da noi.. e anche da te.. dipendono.. milioni di.. vite. un destino.. di Luce.. tu hai.. non tradire.. te stesso.. nell'Ombra.
"

[Modificato da Ashtarazor 13/02/2007 0.02]

13/02/2007 10:51
 
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"Va bene." allungo la mano verso 'Olis' per una stretta.
Come si avvicina la stringo e mi avvicino per sussurrargli "Trovare i suoi amici significa assaltare la Conquest per liberarli."
Non gli do il tempo di ribattere
"Ora giura che ci aiuterai. Se non accetti ce ne andiamo dal pianeta ora, se non rispetti l'accordo la tua vita termina." lo sguardo è serio

"Noi stiamo mettendo le nostre vite nelle tue mani. Io non abbandono un altro Jedi, ne chi si dimostra degno di fiducia."

Poi a voce normale
"Hai idea di quanti possano essere ad aspettarci? E con che equipaggiamento?"
Poi ad Anomander
"Rosso, mettiti al posto di un pilota. Digli che dave far finta di essere te, altrimenti scoprirà quanto le leggende sugli Jedi possono essere vere... Il suo compito è fare la bella statuina e nascondersi in caso di pericolo, nient'altro."
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