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3 - L'occhio del ciclone

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2007 09:06
27/02/2007 12:30
 
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Un istante dopo la corta katana del sindo rotea nell'aria in direzione del nemico.

La lama carica della Forza di Fuinn si conficca nel fianco del trooper proprio mentre una scarica di blaster di Kastar lo fa roteare su se stesso. Il soldato in armatura bianca giace esanime a terra. Fuinn e Kastar sono ad un passo uno dall'altro.

[Modificato da Ossian77 28/02/2007 16.06]

28/02/2007 14:11
 
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Il rosso sgattaiola fuori dalla pancia del veicolo a repulsione dove ha sistemato l'ordigno, certo, con un pò di tempo in più avrebbe potuto sistemarlo meglio ma comunque i danni che farà impediranno probabilmente al veicolo di muoversi...
Non sa se quello che ha fatto impedirà, però, all'antenna di trasmettere.
Il Gamorreano è sulla porta che sventola la sua vibro-ascia, Fuinn si sta occupando di quello che c'è al di là del veicolo e scariche di Blaster iniziano a piovere in tutte le direzioni, tutto sommato il gruppo sembra avere la situazione sotto controllo.

Si volta verso il portello e scorge all'interno il gigantesco nuovo alleato che sta attuando una carneficina. lo chiama.

"Ehi tu! faccia da porco, esci immediatamente di lì se non vuoi finire fritto..."

Anomander si prepara a coprire l'eventuale uscita del gamorreano con il blaster e tiene il detonatore nella sinistra.
Chaard mette a segno un colpo alla gamba ed un rovescio alla faccia di uno dei trooper, che cade a terra ferito gravemente. Improvvisamente, la linea di tiro si e' liberato per il secondo trooper. Gli spari di Anomander, in rapida sequenza contro telaio del portello, lo costringono ad accucciarsi. Una raffica di blaster esplode tutto intorno a Chaard, senza pero' ferirlo.

* C'e' mancato pochissimo...Muoviti dannato maiale da guerra...*

Il gamorreano ha solo un avversario da affrontare, davanti a se...

[Modificato da Ossian77 28/02/2007 16.09]

28/02/2007 21:33
 
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Fuinn Aldarien
Il sindo osserva Kastar.
"Te ringrazio.."
gli dice con un piccolo e veloce inchino del capo, lo sguardo che oltrepassa la sua armatura.

Poi, guardandosi intorno in cerca di altri bersagli, si allontana rapidamente per recuperare le spade.
e nota il corpo dell'ufficiale riverso a terra.

" sai se nave tutto bene?"

domanda rivolto di nuovo verso Kastar, mentre, accucciato, afferra la sua katana dal tavolo delle armi e una rapida occhiata percorre il ponte del galeone.

[Modificato da Ashtarazor 28/02/2007 21.48]

01/03/2007 12:08
 
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Prima ancora che Kastar possa rispondere, il comlink di Fuinn gracchia.

"Qui Momaw...galeone al sicuro, ora tocca a voi"

Intorno a loro, i piccoli fuochi lasciati dai blaster sui bersagli colpiti si stanno estinguendo. Kastar, mentre Fuinn recupera le armi, trascina Harburik, ancora scosso da lieve tremore alle gambe, sotto il tavolo della tenda.

Al veicolo, intanto, la battaglia infuria. E' un istante ed un sibilo viene seguito da un urlo; un trooper davanti a loro, ha sparato a bruciapelo tre o quattro colpi, tutti rimbalzati per aria contro la spada di Maximillian. Un rapido fendente, ad il trooper e' a terra, morto. Maximillian, dandosi lo slancio sulla seconda swoop bike, attraversa il loro campo visivo ed atterra sul cofano del trasporto imperiale, con la spada laser in una mano e l'altra a cercare un appoggio sul vetro corazzato. Davanti a lui, nell'abitacolo, un piota in divisa khaki sta armeggiando freneticamente col quadro comandi.
Non c'e' tempo da perdere, perche' se il pilota lancia un segnale d'allarme su tutte le frequenze nel giro di dieci minuti sulle loro teste ci potrebbe essere di tutto, compresa una squadriglia di caccia T.I.E.
Anche se le energie di Maximillian sono agli sgoccioli dopo una giornata tanto intensa, decide di impiegare tutta la sua Forza per distruggere l'antenna. La mano libera puntata a palmo aperto si serra di colpo. L'antenna, come una lattina vuota schiacciata da un gigantesco ed invisibile piede si accartoccia su se stessa, piegandosi e lacerandosi, le viti ed i bulloni che schizzano ovunque in una pioggia di scintille.

Lo sguardo del pilota del trasporto e' eloquente. Tutti i quadri comandi gli sono andati al buio, e tuttavia non demorde.
Max appoggia la spada laser al parabrezza. Per un attimo si allarga solo una macchia gialla e luminosa intorno al punto di contatto, mentre il vetro si scioglie. Poi di colpo la lama si estende dento l'abitacolo. Un movimento a "C" e una amia sezione del vetro corazzato viene separata dal resto, tenuta attaccata al veicolo solo dai filamenti di metallo sciolto che ancora resistono.

""Butta l'arma ed ARRENDITI!" intima Maximillian.

La sua voce non sortisce l'effetto voluto. Confuso dalla battaglia, spaventato, a dire poco terrorizzato, il pilota non solo non si congela sul posto, ma estrare la pistola d'ordinanza e la punta verso l'uomo con la strana lama di luce che sta accovacciato sul cofano del suo veicolo.

* Dannazione! * pensa Max. Un altro secco gesto della mano sinistra e la C di vetro si stacca del tutto dalla struttura, e vola dritta verso il pilota,investendolo in pieno e mandandolo privo di sensi in mezzo ai corpi dei sandtrooper abbattuti da Chaard.

Vicino al Gamorreano, Anomander scruta con attenzione i dintorni, un ginocchio a terra, pistola e detonatore nelle mani, in cerca di minacce nascoste, come cecchini i altri veicoli in arrivo. Il campo, per il momanto, sembra loro. Il rosso rimette il tappo di plastica a scatto sul pulsante a grilletto del detonatore.

Con la stessa cautela, Kastar si inginocchia di fianco al corpo di Harburik, ancora scosso da lievi tremiti per via del colpo stordente. GLi fruga in varie tasche fino a recuperare il tesserino dello ISD1, oltre a quello dell stesso Harburik.

Fuinn, recuperate entrambe le sue spade, si avvicina a Chaard, che sta urlando al cielo per sfogare il suo eccesso di furia guerriera. La presenza dal Sindo e le vibrazioni positive che gli trasmette lo calmano rapidamente, facendo finalmente piombare la stanchezza per lo sforzo effettuato sulle sue enormi spalle.

"Ragazzi, da qui sembra tutto tranquillo...Ottimo lavoro!" dice Momaw alla radio qualche secondo dopo. "State tutti bene? Noi scendiamo...". Poco dopo la radio si riaccende. "NON vi avvicinate all'albero che chiude il canyon senza di me, o questa battaglia l'avrete vinta per nulla!"

[Modificato da Ossian77 03/03/2007 14.31]

[Modificato da Ossian77 04/03/2007 12.06]

04/03/2007 12:34
 
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*Interessante...queste tessere e questi chip mi saranno molto utili*

"La ringrazio tenente, questi saanno più utili a me che a voi"

Kastar si alza e si guarda intorno, sul campo sono visibili solo i suoi compagni

*Non è andato tutto come volevo ma ora non c'è nessun testimone scomodo..sarebbe stato divertente far cadere le colpe della scomparsa di Harburik su Ingah ma ormai...Ingah e Centa comunque mi saranno molto utili anche ora però*

04/03/2007 12:42
 
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Fuinn Aldarien
"Tutto bene.. Chaard, buona battaglia.. grande onore.. ora... riposa, un poco."

Il sindo fissa negli occhi l'enorme gamorreano, sorridendo e parlandogli con voce calda, tranquilla, sicura; tutto è sotto controllo, non c'è nulla di cui preoccuparsi.. un lievissimo tocco dietro al collo, il rantolo dell'orco lentamente si placa, poi appoggiandogli una mano sulla spalla, lo conduce docilmente in un angolo riparato dove Chaard si lascia scivolare lungo la parete in un momentaneo riposo, a fianco della sua vibroasca lorda di sangue.

Il sindo, di nuovo all'aperto, si siede sui talloni in mezzo ad alcuni ciuffi d'erba, un'erba davvero strana..
e osserva il paesaggio intorno a sè, mentre attende che gli altri si radunino.
Un sottile sentimento d'inquietudine tiene desta la sua attenzione.

* ..forse abbiamo vinto.. per ora.
ma cosa ci riserverà ancora il destino..
*

Una lunga occhiata si sofferma poi sulla sagoma del grande e mistrioso albero davanti a loro.


Per un attimo, a Fuinn sembra che dalla direzione dell'albero provenga un suono, come il respiro profondo di una creatura gigantesca. Potrebbero essere le fronde, ma non c'e' tira una bava di vento, nel campo Imperiale. Il sindo ha una sensazione di richiamo, ancestrale e profonda, ed un vago senso di familiarita', come sentisse aria di casa

[Modificato da Ossian77 04/03/2007 13.27]

04/03/2007 13:52
 
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Osservo il campo, niente esplosioni o quant'altro visibile dallo spazio.
"ROSSO. Potete pensarci voi a impacchettare gli svenuti? Sono sfinito" poi con un sorriso "Certo che adesso ne abbiamo di roba da vendere..."

Mi siedo, osservo l'albero ed il galeone
* Tutto tace, nessuna minaccia * è il mio ultimo pensiero prima di sdariarmi in mezzo all'erba.

Sfinito, abbandono ogni resistenza, ogni muscolo sembra un nodo ormai sciolto.
Sfinito, anche le catene con cui ho chiuso il mio spirito per tanto tempo si rilassano.
I pensieri vagano sulla nuova gemma, sulla nuova LightSaber, sulla nuova vita, sui nuovi conpagni, sul * Non sono più solo *

Man mano avverto una presenza, non oppongo resistenza, è ... non saprei.
Potrei usare la Forza per saperne di più, ma invece mi abbandono.
Mi abbandono alla presenza.

Sdraiato sull'erba, in un mondo deserto, lascio che il mio spirito segua il canto senza voce, il canto di un albero.

Chi mi sveglia interrompe il fiume di sensazioni, ma non la consapevolezza che ha portato.
Sorrido, finalmente sereno.
*Solo ora, dopo 25 anni, ho capito. Ora posso continuare il percorso per diventare uno Jedi*

04/03/2007 16:12
 
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La stanchezza pervade un po' tutti. I nervi sono stati messi a dura prova e nello scambio di raffiche appena terminato il brivido che ti congela la schiena quando la morte ti sfiora si e' fatto sentire con rara intensita'. La preparazione dei combattenti, la loro motivazione, ma sopratutto il fattore sorpresa hanno dato loro il vantaggio necessario per sopraffare una squadra di soldati professionisti.
Dover prendere decisioni critiche ad ogni momento, rischiare il tutto per tutto ed agire con rapidita' per non dare ai nemici il tempo di capire, tuttavia, esige il suo prezzo. Le gambe di Kastar, ad esempio, tremano per la tensione accumulata. Stare in quella corazza, in mezzo a otto assaltori e affidandosi alle ambizioni di uno squalo come Ingah lo ha letteralmente prosciugato.

Mentre cercano di fare il punto della situazione, e la luce ed il calore dei blaster che non li hanno mutilati ed uccisi per un soffio ritornano alla vita nella loro immaginazione, Fuinn, Kastar, Maximillian e Anomander scrutano il campo con lo sguardo che, a tratti, si fa vuoto e distante per i pensieri che si accumulano e lottano per la loro attenzione.

Una parata sbagliata, un piede in fallo, uno scivilone, un ombra o un riflesso sulle armi, un esitazione nel ricorrere alla Forza, un piccolissimo ed insignificante errore, e sarebbe stata la morte. La morte, uno stato da cui non si torna. Passarci vicino e' spaventoso. Tutti si chiedono quanto a lungo potranno continuare a correre di questi rischi. Ci vuole solo UNA scarica di blaster per perdere una gamba, un occhio, la testa. UNA sola scarica...e poi e' finita. Non ci sono scuse, non ci sono ripensamenti. Sottile e' il confine che passa tra chi ce la fa e chi si ferma. Tanta e' la fortuna, ed il coraggio, pur necessario per cavarsela, non sempre viene premiato...

I rumori che provengono dal Galeone di Centa attirano la loro attenzione per un attimo, distraendoli da cupi pensieri. E' Momaw, che con l'aiuto di Aaclay e Dorn sta trascinando a terra il suo ex padrone ed il tenete Ingah Muloha. Sono ammanettati e legati stretti, e li tengono sotto tiro con le armi sottratte ai due stormtroopers morti.

Kastar, per evitare di spaventarli, si toglie l'elmo da Stormtrooper, ma non il passamontagna. Dopo pochi minuti dalla fine dello scontro, sotto la tenda da campo, ci sono due imperiali ed un Gamorreano legati come salami, ed in pessime condizioni. Se Centa e' debole e ferito, ma ancora cosciente, Ingah e Harburik stanno appena adesso iniziando a scuotere la testa, cercando di scacciare lo stordimento.

"Umano, vieni qui per favore" chiede Momaw a Kastar, con cortesia."Anche voi, amici, venite qui. Se dobbiamo occuparci di tre questi criminali e' bene che lo facciamo subito. Abbiamo molto da fare nella radura, e pochissimo tempo per farlo. Non possiamo essere certi di quanto sia sicuro questo luogo, dopotutto."

[Modificato da Ossian77 04/03/2007 16.15]

04/03/2007 17:26
 
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Anomander Reik
davvero incredibile, due assalti non pianificati che portano una vittoria schiacciante con nessuna perdita e solo piccole ferite e tanta stanchezza. di nuovo il demone della battaglia li ha presi, l'assoluta lucidità nelle azioni compiute così velocemente da non lasciare scampo a nessuno, nemmeno la possibilità di chiedere aiuto. in fondo loro non sono altro che persone normali la cui storia li ha trasformati in quello che sono e durante gli scontri viene fuori tutto quello che hanno imparato in una vita, lo stesso che permette loro di non cedere all'orrore che generano, lo stesso che permette a lui di vivere senza rimpiangere il passato.

*...i giochi che la mente deve adottare per scatenare la distruzione. più di una volta mi sono trovato in mezzo a dei combattenti e li ho sentiti cercare un luogo nella mente... e trovarlo. il luogo in cui mariti, padri, mogli e madri diventano assassini."

mentre sta "impacchettando" i nemici caduti, come richiesto da Max, Anomander ripensa alla stranezza delle ultime ore scuotendo lentamente la testa...

*è il mio destino, non riuscirò a condurre una vita normale, sono perduto e nel contempo ho trovato di cosa occuparmi, la salvezza della galassia... non sarà un pò troppo per uno così magro?*

si accende una sigaretta poi si infila sotto il veicolo a repulsione, deve disinnescare la bomba prima di staccarla, una volta finito sente Momaw chiamarli a se, devono sbrigarsi, ha ragione, e devono potare Momaw da Naim. prima possibile.

[Modificato da Mumak 04/03/2007 17.33]

05/03/2007 09:49
 
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Kastar Fabar
*E' finita sul serio, ho qui davanti la mia preda, legata..inerme. Ho combattuto l'impero e ho vinto e sopratutto...Ora ho dei compagni che ho rispettato come mai avevo fatto da molto, moltissimo tempo...*

Kastar incrocia lo sguardo con quello di Momaw perdendosi quasi negli occhi dell'Ithoriano per poi riprendere a parlare.

"Harburik deve rimanere in vita, lo porteremo in città e lo lascerete a me. Per Centa credo che la scelta vada a voi che siete stati vittime delle sue azioni ma...se posso permettermi un consiglio.."

Kastar prende fiato guardandosi ancora una volta intorno cercando eventuali nemici ma trovando esclusivamente amici

"Ci sono stati molti soldati imperiali morti e qualcuno si chiederà cosa è successo..Direi che le colpe vanno fatte ricadere su qualcuno che con noi non centri nulla e direi che Centa faccia al caso nostro"
05/03/2007 11:41
 
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Momaw ascolta con molta attenzione le parole di Kastar, senza interrompere.

"Sembri davvero essere del mestiere, umano. Ma c'e' una questione spiacevole che non hai considerato. Ingah. Viene con te anche lei? Pensaci su..."

"Per Sonhan" interviene il Mon Calamari "Non sara' comunque facile. Possiamo anche lasciarlo qui, e trasportare i corpi dei suoi uomini per simulare uno scontro. Possiamo anche sparare al galeone un paio di raffiche con lo e-web e fare altrettanto con cannone del Galeone. Sonahn...beh, se volete la mia opzione andrebbe consegnato alla giustizia, ma qui su Tatooine purtroppo non se ne trova. Inoltre, ha degli amici potenti, persino lui. No, non potete lasciare questa patata bollente a noi. Dobbiamo parlarne. Voi sembrate piuttosto esperti di queste cose. Come pensate di far ricadere la colpa di Sonhan su questo, lasciandolo in vita? E Chaard? Voglio dire...e' pur sempre un gamorreano, ed ha un legame d'onore con Centa...che guaio..."

Dorn, l'umano amico di Aaaclay, interviene.

"Spero che questa non sia la notte delle 'esecuzioni sommarie'..."
Commenta con un brivido lungo la schiena.
05/03/2007 18:52
 
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Mi chiamano, si avvicinano, lentamente torno cosciente dell'ambiente circostante.

Sento le preoccupazioni, ascolto i timori
*Cosa possiamo fare?*

"Se non c'è altro sistema, se sarà necessario, lo farò." la voce è piatta, non c'è rabbia ne rimorso, solo consapevolezza.

Mi avvicino all'Ithoriano
"Ma prima dicci cosa di preciso voleano da te.

Il fallimento li mette in una pessima situazione?
Possiamo registrare una conversazione in cui si accusano e svelano il loro piano, per poi inviarla o farla inviare alla Conquest.

Per quanto riguarda Centa il protocollare può registrare il fatto che ora tutti suoi beni sono di proprietà dei suoi ex-servi; poi basta che uno solo vada col droide dagli Hutt e Centa non conta più nulla. Sconfitto e povero, nessuno lo degnerà più di uno sguardo.

Gli altri possiamo sempre lasciarli qui con un segnalatore che si attivi tra 24/48 ore.
Falce dovrà dirci ciò che vuole fare e se sarà ragionevole lo accontenteremo."


Osservo i prigionieri legati, son troppo lontani per aver sentito anche una sola parola.
06/03/2007 09:11
 
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Momaw, poco abituato a portare armi e stanco dal viaggio, appoggia il fucile ad una delle casse e la usa come sedia. Il suo esile scheletro di Ithoriano sembra provato dal clima di Tatooine e dalle esperienze vissute.

"Mi hanno accusato di una quantita' imprecisata di cose. Quello che ho capito io, da frammenti di conversazione e con un po' di intuito, e' che il problema e' con la radura che ho creato. Non pensiate che Ingah si sia disturbata a spiegarmi la mia situazione legale. Sull'argomento forse ne so meno di voi. Chi e' stato arrestato dall'Impero sa bene che prima che qualcuno ti dica di cosa sei accusato possono passare anni, durante i quali ti dicono almeno dieci versioni diverse di quello che pensano tu abbia fatto. Non parli mai due volte con la stessa persona, niente avvocati, e cosi' via...Su Tatooine vi lascio immaginare quanta liberta' in piu' hanno avuto con me..."

Momaw si guarda attorno, un po' teso.

"Accidenti, purtroppo non c'e' tantissimo tempo per le spiegazioni. Comunque...Sotto l'oppressione, tutto quello che serve e' una scusa per arrestare, qualcuno ha detto 'rapire' personaggi scomodi. Questo e' territorio di Talmont, sulla carta, ma in pratica e' la piccola Baronia di quel frustrato di Harburik. Voi sapete che io faccio ormai parte del colore locale, qui su Tatooine. Anomander vi avra' spiegato che si raccontano persino delle storie della buona notte su di me!
Se ho capito bene, la radura di Baffor vicino alla quale ci troviamo ora non era stata notata, prima di qualche giorno fa. Penso che durante una pattuglia un gruppo di Sandtrooper sia incappato in questa zona. Non essendo sicuri di quello che hanno trovato, devono aver chiamato via radio qualcuno, penso Ingah. Se e' andata cosi', probabilmente e' stata Ingah a contattare Centa, sapendo che si tratta di un simpatizzante imperiale. Probabilmente sul mio file adesso ci sono tutte le accuse di base, create dai suoi subordinati. Tradimento, contrabbando, omicidio, spaccio e chi piu' ne ha piu' ne metta...cosi', giusto per avere la scusa per acciuffarmi. Io ho fiutato il pericolo, e qui ho fatto il primo errore. Anziche' nascondermi da Anomander, che mi aspettava per lavorare assieme, mi sono precipitato con la mia swoop-bike qui alla radura. E' stato Centa a mettermi le mani addosso. Mi ha tenuto prigioniero per qualche ora, mentre immagino stesse facendo affari con Ingah. Deve aver chiesto troppo, suppongo...poi qualcuno deve aver messo in mezzo Harburik. Ingah lo voleva tenere fuori, immagino. Almeno, credo volesse vederci chiaro prima di fare rapporto. O Harburik ha intercettato qualche comunicazione, o e' stato Centa a chiamarlo, per mettere Ingah sotto scacco, no lo so...Il fatto e' che la radura difficilmente puo' generare qualsivoglia ricchezza. E' solo un elemento sovversivo, probabilmente agli occhi di Harburik.
Se non e' l'Impero a cambiarti la vita, nessun altro puo' farlo"


La frustrazione di Momaw ha vari picchi durante il suo racconto. Troppo complicato, per ora almeno, perche' Fuinn ne colga ogni sfumatura, la sensibilita' del sindo lo aiuta a capire comunque che Momaw ha avuto MOLTA paura per se stesso e per cio' per cui lotta, un ideale o qualcosa di simile, forse proprio questa radura.

"Ingah, invece, deve aver visto oltre. Non sarebbe strano se avesse fatto un sopralluogo qui prima di tutti. L'impero ha abbastanza potenza di fuoco, anche qui su Tatooine, per radere al suolo la radura. Questo e' quel che voleva fare Harburik ma Ingah deve averlo convinto ad indagare senza distruggere tutto. Non sa nemmeno lei cosa sta cercando, ma...Nonsembra stupida, anzi. Sa che se c'e' qualcosa da usare o trovare, se trasformano tutto in ioni fumanti andra' perduto per sempre. Sa anche che se vuole entrare nella radura, senza sparare un colpo, ha bisogno di me. Sveglia faina...In realta' c'era qualcosa da trovare, ma non sono sicuro che sia opportuno discuterne qui

Momaw, per un attimo, sembra preoccupato della presenza di Kastar.

"Bene, adesso ne sappiamo di piu'" interviene Dorn. "Resta il fatto che dobbiamo decidere della sorte dei due imperiali. Centa, se non siamo stupidi io ed Aaclay e non ci abbiamo capito nulla, non era in buoni rapporti con gli hutt, e Chaard, senza padrone, potrebbe cercare un ingaggio qui su tatooine ma..."

"Ma?"
insiste Momaw

"Ma anche lui e' pur sempre un gamorreano, che lavorava per un criminale. Anche se forse non vuole parlare, e' uno che sa e sa tanto, di noi e di voi. Potremmo far perdere le nostre tracce, ma ci sara' sempre qualcuno che sapra' di questa sporca storia. Non so, e' una brutta situazione..."

"Non possiamo far sparire tutti come fossero testimoni scomodi di un crimine. Non siamo una gang, siamo degli ex-schiavi che stanno per tornarsene a casa"
ribatte Aaclay

"Vero, ma siamo anche delle persone bene informate, ormai. Se qualcuno torchia Chaard, o Centa, per scoprire cosa e' successo qui, quello potrebbe fare i nostri nomi. E magari poi vengono a torchiare noi, e a quel punto siete voi il passo successivo, l'ultimo anello della catena. A meno che non la recidiamo alla base adesso"

"Non mi piace questo discorso" commenta il Mon Calamari

"Detto piu' apertamente, amico mio, se non vogliamo tremare ogni volta che accendiamo i nostri speeder, o se non vogliamo che tra 4 o 5 anni un commando di assaltori ci entri in casa di notte per farci strizzare la testa da un Moff Imperiale, dobbiamo pianatare una pistolettata nella testa di tutti e 3: Ingah, Centa e Chaard, far sparire tutte le tracce della presenza imperiale qui, e poi sparire anche noi, e subito. Ad Harburik, a quanto pare, ci pensa l'uomo mascherato..."

Di tutto il discorso, Fuinn sembra aver capito che anche la testa di Chaard potrebbe rotolare...

[Modificato da Ossian77 06/03/2007 12.42]

06/03/2007 13:35
 
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"Non sbagliate, il vostro ragionamento è sensato. Centa non mi sembra un essere che rispetta le sue parole e Ingah..Bè abbiamo visto che è disposta a tutto per avere potere e per salvarsi la pelle e lasciarla in vita significa dargli un modo per sopravvivere a qualsiasi accusa"

Kastar si abbassa e osserva i visi distrutti dal dolore delle loro prede

"Posso provare a occuparmi io stesso di Ingah, magari riesce ad esserci utile e a garantirci qualche privilegio extra"

*Sto parlando di loro come se fossero merci, loro sono prede e io sono il loro cacciatore*

"Per le mie leggi, quelle che governano la mia vita..Voi avete vissuto nell'ombra di Centa e per quanto mi riguarda la vendetta è un vostro sacrosanto diritto, infondo si può far cadere la colpa anche su qualcuno che non c'è più. Per quanto riguarda Chaard invece, legarlo con un patto di vita a Fuinn potrebbe essere la soluzione ideale sempre se per la loro razza i patti hanno un così alto valore"
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Il sindo alza il capo, verso gli altri e squadra l'umano che ha parlato prima di kastar, da capo a piedi.
Le parole gli escono in un sibilo forzato, forse di disprezzo, mentre lo fissa intensamente di nuovo negli occhi.

"Umano.. ascolta bene.
Chaard.. non si tocca.
"

una risposta laconica, definitiva, senza spiegazioni, ma con un che di sottilmente minaccioso.
06/03/2007 15:28
 
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Maximilian Bladesmith
Prima che la situazione possa fuggire di mano mi rivolgo agli ex-schiavi
"Sul galeone, veloci. Se nessuno vi vede a terra, nessuno vi può incolpare di nulla. Anche tu Chaard, per favore." sottolineo con la voce l'ultima parola per fargli comprendere quanto sia importante.

Guardando gli altri 4
"Bene ora dobbiamo decidere se quei 3 vivono o muoiono. Idee PRATICHE su come NON ucciderli?"
06/03/2007 16:01
 
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Come se non stessero aspettando altro, gli ex-schiavi di Centa si dirigono verso il galeone. Chaard, invece, esita un po'.
Sembra rivolgere un occhiata a Fuinn, come se non avesse capito bene quello che succede. Un cenno di conferma del sindo e Chaard si dirige, con la sua ascia ormai silenziosa, verso la nave. Un po' per abitudine e un po' per carattere, lungo la via lancia qualche urlo agli schiavi, per farli andare piu' in fretta. Un po' abitudine, un po' per deformazione del carattere, gli ex-schiavi scattano in avanti verso la passerella.

Tutti tranne Dorn e Aaclay.

"Noi restiamo. Vogliamo vederci chiaro in questa faccenda. Almeno, io voglio darvi una mano a trovare una soluzione per non trasformare questo campo della vittoria in un patibolo per le esecuzioni sommarie..." commenta il Mon Calamari.

"Ed io voglio assicurarmi che la soluzione che troveremo sia PRATICA, come dice l'uomo con la corazza, e buona per tutti" ribatte un po' alterato Dorn, facendo un passo verso Max e mettendosi al suo fianco.
06/03/2007 16:17
 
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Maximilian Bladesmith
"E sia, non c'è tempo per convincervi. Ma spostiamoci da quella parte in modo che non vi possano vedere. E parlate a bassa voce."
Il tono, benchè calmo, non ammette repliche.

Una volta posizionati
"Quanti prigionieri abbiamo?"
06/03/2007 18:05
 
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Anomander Reik
*se Ingah sopravvive troverà di certo il modo per scampare alla punizione che merita e ci verrà dietro, e sarà pericolosa. è troppo intelligente per restare in vita, lei deve morire. di Centa non mi preoccupo, in fondo è troppo legato a questa terra e non credo che abbia mai ampliato le sue conoscenze oltre Tatooine, in fondo qui se la comandava, ma è anche vero che sa troppe cose e non è un animo nobile. venderebbe le informazioni al miglior offerente, o magari le regalerebbe anche solo per il gusto di vendicarsi di noi. in fondo gli abbiamo tolto tutto quello che aveva. e poi non credo che Momaw vorrà lasciare questo maledetto sasso infuocato. no, è triste, ma devono morire entrambi... ed è compito mio.*

"mi occuperò io di loro due, non c'è altra soluzione amici miei, non c'è modo di andarcene da qui senza timore di qualcuno che ci insegue, e Tatooine deve essere un posto sicuro per Momaw che difficilmente abbandonerà la sua radura. Ingah e Centa devono morire..."

Anomander non solleva gli occhi dai due prigionieri mentre pronuncia le parole, li guarda in volto, pensa di poter accettare la loro morte come inevitabile, ma già sa che non sarà possibile, ci ha già provato in passato ed ha perso. deve rimanere calmo e freddo.

"fate le domande che dovete fare, poi lasciateci soli."
06/03/2007 18:18
 
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Kastar Fabar
*Ingah potrebbe valere qualche credito o qualche favore da parte di chi mi ha commisionato il lavoro..ma magari potrebbe parlare e questa radura e tutto ciò che rappresenta sarebbero a rischio, porterò Harburik da gente senza scrupoli, meglio non rischiare qualcosa a cui le persone che mi hanno aiutato tengono*

Il cacciatore sembra appagato, ascolterà le risposte alle domande che gli altri porranno ma per ora non sembra abbia molto da chiedere.

Per un attimo Kastar si sposta per avvicinarsi ad Anomander e gli sussurra qualcosa all'orecchio

"Pensa a star vicino al tuo amico tu, ci posso pensare io. E' la mia vita, è quello che ho scelto di fare."
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