3 - L'occhio del ciclone

Come se li guidasse un unica mente tutti e quattro gli avventurieri all'assalto del galeone di Centa Sonhan, il crudele signore del crimine Gamorreano, scattano in avanti per approfittare del tempo guadagnato da Maximillian.

Anomander e Kastar, che erano al riparo pronti ad entrare in azione, si lanciano nel lussuoso salone di sottocoperta.
Il rosso Anomander si fionda di fianco a Fuinn e si sdraia a terra pancia in su con pistola puntata verso il varco dove prima si trovavano i nemici

"Ehi, orecchie a punta, come stai?"
"Hmmf, ero accecato.. sto bene.." risponde il sindo, sentendo le parole del rosso arrivare da lontano; capisce, si riscuote, guarda verso la stanza e si riprende quasi subito.
Poi, con un tono di voce che non promette nulla di buono, aggiunge:

"Adesso tocca a noi.."

Kastar a passi rapidi gli passa di fianco, seguito da Maximillian, con la sua lama di luce puntata verso il basso che fa saltare scintille dalle lamiere del pavimento.
Fuinn fa uno scatto, si alza, afferrando l'elsa della spada corta e si raccoglie per saltare come un giaguaro all'interno della stanza.

* Devo essere il primo o danneggero' i miei stessi amici!*

Coperto dalle raffiche di balster di Anomander e Kastar, Fuinn balza avanti, in una breve pausa tra le raffiche, sapendo di stare letteralmente saltando alla cieca in una cesta di serpenti velenosi. Una capriola ed e' nella stanza. Al buio. Circondato. Si raccoglie su se stesso, braccia incrociate sul petto e poi spalancate, i palmi aperti e le braccia tese di scatto verso l'alto.
Un mezzo passo indietro e due vibroasce spaccano il pavimento esattamente davanti ai suoi piedi.

"Calàaaaaaaaaaaaaaad!!" e' il suo grido di battaglia, potente e sicuro. Poi la stanza si inonda di tanta luce che si puo' vederla persino filtrare dagli scuri fuori dal galeone.
Il corpo, i capelli e gli occhi di Fuinn per un lungo istante sembrano delle luminose stelle dalla luce bianca e pura. Qualcosa di terrificante ed inaspettato persino per i suoi amici.

I gamorreani urlano di sorpresa e di dolore agli occhi e barcollano all'indietro. Tutti, nella stanza, sono investiti dal bagliore. Persino gli amici di Fuinn che lo seguivano dappresso rischiano di rimetterci le cornee per l'improvviso bagliore.

Un istante dopo, nella stanza inizia la parte piu' brutta, sporca, violenta e pericolosa del combattimento. Una piccola stanza, piena di gente armata di pistole, accecati, che sparano selvaggiamente...

[Modificato da Ossian77 20/01/2007 14.04]

Anomander segue il sindo, si infila nella stanza mentre la luce è ancora sufficientemente vivida per permettergli di guardarsi intorno. molti nemici sono confusi, probabilmente non si aspettavano affatto una simile forza, un simile pericolo, tronfi della loro inattaccabilità. ma nel deserto nessuno è al sicuro, nemmeno il predone. non c'è traccia di Momaw, chissà dove lo tengono rinchiuso, poverino, con tutti questi scossoni sarà quantomeno scombussolato.

il rosso prende a sinistra e si dispone spalle al muro, gli altri stanno arrivando. spara una raffica verso le gambe del Gamorreano davanti a lui e riesce ad abbatterlo, ma uno dei due sandtrooper e' in grado di reagire e apre il fuoco verso di lui; la raffica lo manca di un pelo.

Anomander riapre gli occhi in mezzo alle scintille di plasma che ancora cadono e sente un rivolo ghiacciato scorrergli sulla fronte, c'è mancato davvero poco.

*è meglio trovarsi una copertura...*

[Modificato da Ossian77 24/01/2007 8.03]

* Ho avuto fortuna. Finiamo in fretta, il tempo è poco... * penso mentre varco il portello

La spada puntata verso il basso come fosse un aratro, la scia che si allunga ad ogni passo.
Mi vedono, sanno cosa li aspetta.

L'azione di Fuinn mi lascia disorientato per un istante mentre continuo ad avanzare, quando riesco a vedere di nuovo provo sincera ammirazione per il Sindo.

Arrivo a portata di un gamorreano, è ancora debilitato dalla luce.
Non voglio ucciderlo, non è leale.

Un sol colpo ed è disarmato con ferite sulle braccia.
"Ti ho sconfitto resta fermo." le mie parole sembrano confonderlo ora che è seduto a terra dolorante

*Riconoscono la superiorità, dovrei aver fatto impressione...*

[Modificato da ZioLex 23/01/2007 18.58]

*I miei compagni di viaggio sono dotati di poteri che vanno al di là di ogni immaginazione..*

Un pensiero veloce e scontato passa nella mente del cacciatore di taglie mentre Fuin dà libero sfogo a tutta l'energia accumulata.

*Quella luce ci darà un vantaggio decisivo! Devo aproffitarne*

Fuori dal suo riparo e di corsa nella stanza dove Fuin è circondato da molti nemici, tutti debilitati dal lampo di luce.

*Non so chi siano e tutti potrebbero avere informazioni rilevanti, non devono morire*

Un movimento dela mano cambia le impostazioni del blaster che ora è settato su stordire.
Le possibilità sono molte ma Kastar decide di sparare verso una figura umana che si tiene il viso tra le mani, qualche frazione di secondo e le onde concentriche partite dalla sua mano investono il bersaglio che però dimostra un'eccezionale resistenza.

*E' a terra ma non in maniera definitiva, poco male. Dobbiamo guadagnare un vnataggio numerico anche se momentaneo*

Gli occhi dell'umano si muovono velocemente all'interno della fessura del passamontagna e in brevissimo tempo il prossimo obbiettivo è localizzato.


*Quel soldato imperiale è pericoloso, addestrato a far male e ben equipaggiato. Non credo di riuscire a stordirlo abbastanza da non considerarlo una minaccia ma deve andare a terra prima che diventi una minaccia*


La mano del cacciatore premi il griletto e il sandtrooper è invaso dai raggi stordenti ma anche lui dà l'impressione di potersi riprendere facilmente.

*Abbiamo ancora pochi secondi di vantaggio, devo sfruttarli*

L'assalto del commando e' rapido, violentissimo enon lascia respiro agli assediati. Raffiche di energia volano a bruciapelo nella piccola stanza e le urla dei combattenti si mischiano al ronzio delle armi laser, spade e pistole.

Anomander si accorge di essere in una posizione molto vulnerabile. Ha fatto fuori il suo avversario con una raffica ben piazzata al torace, ma lui ed i suoi amici si sono letteralmente buttati in una cesta di serpenti. Trascinato dall'entusiasmo di Fuinn non pensava che i sandtrooper potessero davvero reagire. Solo una fortuna sfacciata fa che Anomander non venga tagliato in due dalla raffica.

Kastar gli e' immediatamente al fianco, e piazza due raggi stordenti con una freddezza da assassino dritto su due delle persone in terra.

Un gesto di Fuinn e due dei trooper, l'umana per terra e l'essere dietro la scrivania vengono ulteriormente disorientati, investiti da una energia invisibile.

Il ruggito della spada di Max chiude l'azione. Una macchia di luce azzurro chiara investe uno dei gamorreani, che si accascia con un grugnito di dolore. L'osso dell'avambraccio e la scapola esposti e cuterizzati dal calore. In guardia, lo jedi avanza verso il suo secondo avversario, che alza minaccioso una ronzante vibroascia.

La battaglia scorre velocemente e la nebbia di guerra inizia a diradarsi nella mente del cacciatore.

Il suo blaster è ancora caldo ma il suo respiro inizia a farsi più regolare e i suoi pensieri si organizzano.

*La donna che ho stordito..Si dovrebbe essere lei, finalmente posso iniziare a puntare al mio vero obbiettivo*

Gli occhi di Kastar sono fissi su quella divisa scura mentre Maximilian mette a segno gli ultimi colpi

Ho appena il tempo di terminare la frase che il ronzio di una vibroascia mi fa scattare come una molla.

Percepisco il gamorreano e le sue dimensioni più con l'istinto che con la vista.
Lui è forte, molto forte; ma quel che conta è la velocità e l'arma...
Non voglio uccidere nemmeno lui e servono 2 movimenti per renderlo incapace di nuocere.

Sto per ripetere anche al lui la frase quando una raffica di blaster parte dalla scrivania.

Riesco a deviare parte della raffica
*Come ho fatto a non capire che era troppo grosso per essere Mowan?!?* mi chiedo stupefatto.

Lo vedo sparare anche su Olis.

Mi preparo ad agire, la Forza e le forze mi stanno lasciando; la fatica è elevata ed ora comincio a sentire la stanchezza

*O la va o la spacca* penso mentre concentro la forza per colpire scrivania e gamorreano

[Modificato da Ossian77 28/01/2007 11.45]

La battaglia sembrava ormai terminata e Kastar ha commesso il suo primo errore, ha pensato.
Un cacciatore dovrebbe rivolgere la sua mente esclusivamente ai suoi obbiettivi sorpatutto durante uno scontro ma Kastar si è concentrato per un attimo su qualcosa che non riguardava il combattimento e ha permesso al Gamerroano di prendere la mira.

Un letale raggio di luce impiega una frazione di secondo ed è ormai a qualche centimetro dalla pelle dell'umano quando il suo istinto lo porta a spostarsi leggermente verso destra. Il colpo di blaster sfiora la sua spalla sinistra lasciando un fumoso segno sul suo giubotto protettivo.

*C'è mancato poco!*

Kastar in un attimo punta il suo fucile verso l'avversario ma si rende conto che ormai Maximilian e Fuinn gli sono gia' addosso e lo stanno per rendere inoffensivo.

[Modificato da Ossian77 28/01/2007 14.09]

Mentre la battaglia infuria, ed un onda di Forza sbatte con violenza il corpo del gamorreano contro il telaio della canina, pigandolo per l'impatto, gli speakers del galeone stanno urlando qualcosa. E' la voce dei piloti, ma il rumore delle armi e le urla dei combattenti lo coprono completamente.
Nel frattempo, le vibrazioni del veicolo stanno diventando insostenibili. Un irregolare rumore di impatti violenti proviene da sopra le loro teste.

La battaglia sta per concludersi, l'ultimo avversario è ormai alle strette e non ha praticamente alcuna possibilità di ribaltare la situazione a suo favore.

*Tutto perfetto..Ma non mi piace quello che sento, la nave non va come dovrebbe e forse quei due piloti non sono abbastanza bravi*

Le volte in cui Kastar Fabar aveva lavorato in una squadra dopo la sua "rinascita" erano decisamente poche ma era nettamente portato al comando e per lui, da sotto il passamontagna, fu normale rivolgersi ad Anomander ma senza pronunciare mai il suo nome.

"Sei decisamente un pilota migliore di quei due, vai a dare un occhiata e fai in modo di far rimanere questo Galeone com'è,intatto. Il suo padrone non vorrà mica vederlo in pezzi suppongo e noi non siamo affatto scortesi...Non ti preoccupare pe r qui, ci pensiamo noi..."

Le parole non indicano nessun ordine preciso ma il tono è deciso, sicuro di ricevere "obbedienza" Kastar fa qualche passo, blaster in pugno, in direzione del Gammeroano

Ma quel gamorreano non è il tipo che si arrende tanto facilmente. Kastar non ha ancora finito di parlare che le sue parole sono coperte dalle grida infuriate dell’alieno.
“Baanta Pudoooo! Pluacha daaaaaa!”
urla rabbioso e una raffica di blaster parte improvvisa proprio nella direzione di Kastar, forse identificato come il comandante del gruppo.
Ma Olis riesce ad evitarla anche se solo per un soffio buttandosi in terra con un'abile manovra evasiva. Soltanto il suo addestramento e la sua proverbiale fortuna lo salvano da una morte improvvisa quanto inaspettatta.
La sua risposta è altrettanto immediata ma i colpi si disperdono contro la scrivania metallica dietro a cui l’alieno si è prontamente riparato. Il bastardo non è uno sprovveduto, sa il fatto suo e per di più ormai non ha più molto da perdere.

Alcuni metri di lato, Fuinn.
* ..la dimensione non conta.. l’unica differenza è nella mia mente.. *
D’improvviso un ampio movimento di torsione con entrambe le spade e la pesante scrivania si solleva di colpo da terra vibrando e ruotando su sé stessa per alcuni istanti prima di travolgere il gamorreano, scaraventata su di esso da una forza invisibile.
Ma il bersaglio appartiene a una razza di feroci guerrieri e nonostante l’impatto, trova la forza di aggrapparsi alla parete deformata e rialzarsi ancora una volta; con uno scatto evita altri due colpi di blaster esplosi con prontezza da Anomander, e si getta di lato nel tentativo di riguadagnare il riparo dietro la scrivania, ora finita un po’ più di lato, intanto punta la sua arma contro l’ombra del sindo che ormai è quasi su di lui.
Ma un fendente silenzioso come una folata di vento recide il suo blaster in due tronconi fumanti che cadono a terra. La lama sibila ancora nell’aria vicino al suo fianco e Fuinn passa oltre, dietro di lui.
Il gamorreano fa per voltarsi cercando spasmodicamente di afferrare un'altra arma e seguire il movimento sfuggente del guerriero, ma un altro fendente gli apre uno squarcio profondo all’altezza delle cosce e un fiotto di sangue sprizza sul pavimento.
L’essere cade a terra, grugnendo di dolore per la grave ferita. Respiri corti e rabbiosi escono dalla sua gola massiccia mentre viscidi fiotti di sangue scuro imbrattano nella polvere le sue vesti sfarzose.

* Rosso e oro… dev’essere lui..*

Il sindo si tiene dietro alle sue spalle, con un guizzo rinfodera la spada corta e impugna a due mani la spada lunga e ricurva, ora sospesa una spanna sopra la testa del criminale.

* ..disarmato.. circondato.. solo.. la nave allo sbando.. gravemente ferito.. e nonostante il vigore, non sembra certo un giovane guerriero nel fiore degli anni.. meglio così.. *


“Ti avevo avvertito, vecchio..
Cosa offri… ora.. per la tua.. vita?”

Fuinn l’osserva dall'alto con uno sguardo gelido, al limite del disgusto, mentre molto lentamente richiama l'elsa della spada verso la sua fronte sudata.

* feccia aliena.. coraggio.. fatti ammazzare.. *

[Modificato da Ashtarazor 30/01/2007 13.29]

"Non ti preoccupare per qui, ci pensiamo noi..."

* Dannazione, sembra che stia preparando il the per le comari...anche senza poteri, pure questo qui non mi sembra tanto normale *

Anomander fissa per un attimo Kastar, che risponde alla domanda silenziosa con un cenno di assenso del capo. Il rosso si fionda verso prua, passando nella sala centrale e finendo in cabina di pilotaggio. Rivedere i corpi che hanno disseminato sulla strada della loro incursione non e' una bella scena.

"Meno male che qualcuno e' venuto a vedere!" sbraita uno dei piloti, lettralmente abbracciato al timone

"Dai un occhiata qua fuori! Maledizione ai due soli!!!"

L'altro pilota indica un punto sulla destra. Forse ancora lontano, non promette niente di buono. Anomander stenta a credere ai suoi occhi.

"E' quello che penso?"

"Temo di si..." dice un pilota.

La figura scagliosa, del colore delle rocce e delle sabbie, sta caricando trasversalmente. Sebbene non velocissimo, ha un buon angolo di intercettazione. Le sue enormi zampe coprono balzi da 50 metri e non ci vorra' molto prima che sia addosso al Galeone. Dall'altro lato, la tempesta di sassi. Ormai stanno per finirci dentro...


"Dov'è Momaw?" domanda Maximillian al Gamorreano, troppo impegnato a tenersi le arterie chiuse tra pollice ed indice per rispondere. Nel Comlink, Maximillian urla per superare il frastuono della tempesta

"EHI ROSSO TAGLIO IL CAVO DEL NOSTRO VEICOLO?"

"Assolutamente NO!" urla Anomander di rispota

* Con quello che ci è costato me lo porto dietro fino alla tomba *

[Modificato da Ossian77 02/02/2007 14.26]

Osserva il gamerroano disteso davanti a sè.

*Maledizione.. non risponde nemmeno..
quest’essere è davvero nel panico, maledizione a lui..
potrei farlo riprendere un poco, ma sono.. così stanco, ora.. potrebbe essere molto rischioso.. maledizione!

Quando vedo un debole mi innervosisco. Mi viene voglia di massacrarlo.

Ho no, NO.. questa è rabbia..
Ma è un malvagio assassino.. merita la morte..
Non ricaverai più niente da lui, adesso..
ci penserà Kastar, dopo..
cos'è questo brivido?
Anomander sta andando a prua..
E ora io che faccio?
Rimetti via la spada.. ora non serve più.
Dov’è Momaw? DOV'E' MOMAW? Per tutti gli dei!
E abbiamo anche bisogno dei.. crediti, per la donna pilota.
E volevo anche.. Ma cosa.. per Ykzhar! Cosa sta succedendo la’ fuori? *

Un brusco cambio di direzione della nave interrompe i pensieri del sindo, che si appoggia alla parete, allarmato.
La spada è di nuovo nel fodero, ogni traccia d’ira è scomparsa.

Il rumore di fondo della tempesta si sta facendo sempre più forte.
Colpi sordi e inquietanti scuotono la struttura metallica intorno a loro.

*Il comlink.. speriamo che mi senta.. il tasto è questo.. *

“ Ehi Rosso, cosa è successo?”

* se Momaw è qui.. dopo potrei… cercare la sua presenza nelle Correnti della grande Forza. *

un altro colpo assordante.

“ROSSO! MI SENTI? COSA SUCCEDE?”

Il comlink resta muto un paio di secondi, poi gracchia, disturbato dalla tempesta e dal magnetismo che genera.

Anomander grida: "C'e' un predatore qua fuori. GROSSO COME QUESTO GALEONE! Ci spinge verso la tempesta e se ci prende siamo finiti. E' un drago krayt!!! Provo ad evitarlo ma siamo troppo veloci...TENETEVI A QUALCOSA DANNAZIONE!!!"

be, dopo l'avviso di Anomander, fuinn avvisa gli altri

"UNA GROSSA BESTIA! QUI FUORI! REGGETEVI!" dice Fuinn per avvertire tutti. Cerca subito di mettersi al riparo anche lui. Intanto al comlink "Quanto tempo abbiamo?"

* E un animale.. se fossi abbastanza vicino, forse potrei renderlo meno ostile.. *

"E' a meno di 100 metri da qui! NON NE ABBIAMO DI TEMPO! meno di dieci secondi all'impatto!"

In quel momento, il Galeone guadagna un paio di metri di altitudine e si inclina verso destra, schiacciando in basso tutti per la tremenda accelerazione. Il rumore delle lamiere che si contorcono per lo sforzo e' a malapena nascosto dal rombo del vento dello Jundland

[Modificato da Ossian77 02/02/2007 14.28]

*E' lì..è lei..ne sono sicuro*

Gli occhi di Kastar puntano il viso della donna svenuta rivedendo in lei l'immagine che per tanto tempo ha osservato quando preparava questa caccia.

*Il mio ponte per la mia preda, è l'unica mia speranza. Non deve morire ma devo fare in modo che non possa creare nessun problema*

Uno sguardo al boss mafioso per rendersi conto che ormai non è praticamente un pericolo ed una mano scorre nel suo zaino per prendere un boccettina.

Qualche schiaffo sul viso della donna che sgrana gli occhi per qualche istante vedendo davanti a se un uomo dall'oscura identità che la costringe a forza a bere uno strano liquido.

Le condizioni già precarie miste al veleno che scorre dentro di lei la portano ad un sonno profondo e quasi immediato.

"E' sistemata...per ora"

Dallo zaino compare una corda che viene prontemente impugnata. Prima i polsi, poi le caviglie. L'ufficiale dell'Impero è legato senza possibilità di muoversi.

Nel frattempo però Anomander avvisa Fuin del pericolo.

*Maledizione, siamo nelle mani del rosso.Dopo tutto questo non possiamo finire così, ho un lavoro da portare a termine*

Ancora un altro pezzo di corda fa la sua comparsa per assicurare la donna ad un sostegno il più resistente possibile.

*Mi accuccierò qui..Affianco a lei. Anomander non sbagliare*

I secondi scorrono ad una velocita' terribile. Frenetici, tutti si lanciano alla ricerca di qualche appiglio. Disattivata ed agganciata alla cintura la spada laser, Maximillian si tiene con l'incavo del gomito al telaio di una delle ricche sedie, imbullonate al pavimento.

"DOVE'E' MOMAW" urla al Gamorreano. In huttese, l'essere biascica qualcosa che suona molto come "stiva"
Anche Fuinn si aggrappa ad una colonnina laterale, in metallo, contenente dell'elettronica assortita. I rudimentali innesti sembrano fornire un buon appiglio al sindo.

Kastar, preoccupato per la sua preda, la lega con cura ad un sostegno verticale e, con un gesto che paradossalmente e' carico di istinto protettivo, la abbraccia assieme a tutto il sostegno metallico. Fare quel nodo gli e' costato quel secondo e mezzo vitale per aggrapparsi meglio. In quel momento, lo speaker urla:

"ECCCCCCCCCOOOOOOOOOLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO"

Una sagoma colossale, titanica, IMMENSA, per un attimo oscura tutte le finestre delle paratie di babordo. Il galeone si piega quasi in due per lo sforzo e un numero imprecisato di vetri, bulloni, pannelli e viti schizza per aria per colpa della brusca torsione. Il motore sembra impazzito e scintille bianche fuoriescono da tutti i pannelli elettronici.
Tutto questo rumore viene assolutamente annichilito dal ruggito del Drago in carica.

Il ruggito del Dragone Krayt fa letteralmente sciogliere il midollo nelle ossa di tutti gli occupanti del galeone. Gamorreani, Sindi, Umani, nessuno riesce a restare lucido in quel momento. Persino Anomander, che ai comandi sente tutto il peso della responsabilita', chiude gli occhi, inondati di lacrime di paura. Lui ed i due piloti mercenari urlano simultaneamente, in preda al panico, mentre il gigantesco rettile effettua il suo balzo.

Anomander ha fatto i suoi calcoli, sulla velocita' e sulla posizione, ma sa che si e' solo fatto un idea generica. Deve correre questo rischio, e sperare nella fortuna. Con tutta la concentrazione ed il coraggio di cui dispone, attende fino all'ultimo momento. Il drago, per quanto enorme, non si vede piu'. Troppa sabbia, troppo vento, oblo' a fessura troppo stretti ed il mostro troppo vicino. Il rosso immagina solo dove sia e, quando sente che ormai ha effettuato il salto, scarta bruscamente a destra e in basso.

Alle sue spalle uno schianto tremendo, rumore di metallo lacerato ed una esplosione.

*E' la fine... * pensa. *Vedo la scena...le firamme inizieranno ad espandersi, da poppa a prua. Tutte le stanze si incendieranno in serie, le fiamme sono dietro di noi, poi, sara' il nulla, e' fin...ma, aspetta...*

Sorpreso, Anomander nota che il galeone ha subito solo una lieve sbandata

"CHIUDI I RUDDERRRRRRR!!!!" grida uno dei piloti

"FATTTOOOOOO" risponde l'altro, cercando di sovrastare il frastuono. Le superfici alari, sotto sforzo, ritornano nei loro alloggiamenti con un fluido movimento

"Ci siamo riusciti!!! Non ci posso credere, non ci ha presi!!! YAAAAA-HHHHHAAAAAA" urla Anomander. Non riesce ad evitare di dare il cinque e stringere la mano ai due piloti, anche loro fuori di se dalla gioia. Tutti e tre ridono come dei ragazzini, mentre il Galeone avanza tra le dune, lontano dalla tempesta, alla massima velocita'.

"CI SIAMO RIUSCITI!!!" e' la voce di Anomander nei comlink dei suoi amici a poppa.

Da dove si trovano, Maximillian e Kastar vedono bene quello che e' successo fuori dagli oblo'. Il drago ha saltato, ma e' atterrato a bocca aperta sulla loro scialuppa suloniana. Il piccolo veicolo, con tutto il cavo d'ormeggio e parte del soffitto della stanza in cui si trovano, sono rottami tra le sabbie adesso, schiacciati dalla mole e dalla furia del drago.
Nello squarcio sopra le loro teste, appare una piccola fetta di cielo purpureo. E' quasi il tramonto, su Tatooine. Un lungo giorno volge al termine...

[Modificato da Ossian77 03/02/2007 13.52]

Goccie di sudore impregnano la pelle del viso di Kastar sotto il passamontagna.
Un unico appiglio, la donna tenente dell'impero e un impatto imminente.

*Se il rosso sbaglia..non ci sarà mai la mia vendetta.Se muoio adesso troppe domande non avranno risposta*

Negli attimi in cui la sua vita è legata all'abilità di Anomander Kastar fa tornare la mente all'unica vera preda della sua vita, l'assasino dei suoi genitori, il fautore della sua rinascita, l'uomo per cui esiste Olis Inth.

Il tutto dura il tempo di un battito cardiaco, potrebbe essere l'ultimo ma gli occhi di Kastar vedono l'esotica bestia avventarsi sulla loro scialuppa, cibarsi di rottami ed essere ormai troppo lontana per tentare un altro attacco.

*Vivrò ancora, non finirò qui*

Il sangue ha corso veloce nelle vene del cacciatore negli ultimi istanti ma ora il tutto si calma, un unico respiro rende Kastar padrone del suo corpo, è di nuovo freddo e desideroso di avvicinarsi alla sua preda.

Non un gesto di gioia, non un accenno di esultanza quando si rivolge ai suoi compagni.

"Credo che Momaw sia nella stiva a quanto ha detto quel cinghiale mal sviluppato. Forse dovreste andare a liberarlo..."

Qualche passo in direzione di Max e un sottile bisbiglio..

"Portati con te anche i sopravissuti tra l'equipaggio e Centa, io vorrei rimanere solo con la donna per interrogarla. Lasciate in ascolto i Com-Link e fate molta attenzione alle cose che dirò, quando sarà il momento stordite in qualche modo Centa e il suo scagnozzo..Se vuoi posso darti il sedativo"

Una boccettina con il liquido fa la comparsa nella mano di Kastar

*Devo essere pronto a recitare la mia parte, speriamo che loro facciano altrettanto*

Con sua grande sorpresa, Maximillian se ne va, in tutta tranquillita', dopo avergli dato un occhiata alla mano con le boccette ed aver fatto una specie di suono di assenso.

*Forse e' presto...dopotutto ha combattuto come un diavolo, in prima linea...ok, qui faccio da solo *. Nel frattempo, Fuinn e' andato a vedere se Anomander ha bisogno di aiuto. Rientra poco dopo e si occupa di Centa, costringendo il gamorreano semisvenuto a trascinarsi fuori dalla stanza. La porta si chiude dietro di lui con uno scatto, e Kastar Fabar, finalmente, e' solo con la sua preda...

[Modificato da Ossian77 07/02/2007 14.31]

Quel ruggito..
Sprazzi di ricordi affiorano in un istante dal sommerso passato di Fuinn.
Quel ruggito..
L’abisso sotto di loro, il vento freddo, l’odore di putrefazione..
La terribile sensazione di essere arrivato troppo tardi..
Poi, uscito improvvisamente dal buio insondabile, l’orrore.
I compagni spazzati via in un colpo solo, precipitati nel vuoto.
Un tentacolo enorme, inconcepibile, spaventoso..
Il panico, la fuga, le urla degli altri, il fragore assordante di rocce spezzate.
L’Oscurità, quasi palpabile, viva, ostile..
Ruggiti animaleschi, suoni sinistri di carne e ossa maciullate, una moltitudine di occhi rossi nel buio che avanza.
Poi una pallida luce verdastra e una sagoma immensa, scura, orribile, sotto il grande arco di pietra nera.
Davanti, l’altare del sacrificio, gocciolante di sangue..

* troppo tardi.. era troppo tardi.. mi dispiace.. amici miei.. mi dispiace.. *

Fuinn è ancora aggrappato strettamente agli appigli improvvisati, avvolto nei suoi ricordi da incubo; le lacrime scendono copiose.

Poi la voce dei compagni.
Alza lo sguardo. Vede lo sconquasso intorno a sé, si riprende dallo stordimento e torna al presente, infastidito da una scossa elletrrica. Le scintille sprizzano dai pannelli tutt’intorno a lui.
vede lo squarcio a poppa, si ripara la faccia nell’incavo del gomito, mentre l’aria sabbiosa e turbolenta filtra dappertutto.

un lieve tremore alle gambe mentre si rialza faticosamente in piedi.

"Siamo salvi.." mormora tra sè, come in un sospiro di sollievo.

[Modificato da Ashtarazor 03/02/2007 22.30]

oh di certo aveva smazzato un paio di etti in quindici secondi, il cuore sembrava non volersi più fermare, e a ben vedere questa era un'ottima notizia, le mani avevano improvvisamente preso a tremare, tanto che aveva dovuto lasciare i comandi ai due piloti di Centa che ora lo guardavano come se si trattasse di un campione di sgusci. ci mancava solo che gli chiedessero l'autografo.

"siete vivi grazie a me, fate che non debba pentirmene e ricordatevi dei miei compagni e delle loro strane armi. abbiamo sconfitto Centa e l'imperiale e disponiamo di loro a nostro piacimento. portateci lontani da questa tempesta e vi saremo riconoscenti."

Anomander sapeva che il suo tono era meno deciso di quanto volesse, ma sapeva anche che le sue parole avevano colto nel segno, soprattutto la parte concernente le "strane armi". si voltò e si avviò verso la sala dove stavano radunati tutti. i servi erano ancora atterriti e nessuno osava alzare lo sguardo verso gli assalitori, mentre d'intorno ancora una volta c'erano segni di un efferato combattimento.

*non pensarci Ganoes, non farlo...*

ma le immagini della strage di Tattersail gli tornarono alla mente più vivide che mai, il suo incubo personale si faceva strada nella sua mente e per quanto cercasse di redimersi da un pò di anni a questa parte non riusciva a trovare pace e a zittire i lamenti levatisi dopo l'esplosione. corpi a brandelli, sangue su ogni cosa... grida e lamenti.

si riscosse entrando nella stanza di Centa, diede un'occhiata in giro per valutare la situazione e poi chiese.

"allora, dov'è Momaw?"

*AGGRAPPATI IDIOTA* urlo nella mia testa

Il drago passa oltre noi, la presenza sconvolge i miei sensi; mai ho avuto a che fare con qualcosa di così grande

Il galeone riprende la sua corsa per allontanarsi dalla tempesta; ora abbiamo tempo per i feriti.
Fortunatamente Centa non è in pericolo di vita, dobbiamo ancora interrogarlo.

Esco dalla stanza per andare dai servi.
*Più che servi sono schiavi*
Entro nella stanza e vedo diversi esseri raggomitolati ed impauriti.
"Uscite, non vogliamo farvi del male. Qualcuno mi accompagni dall'Ithoriano, perfavore." uso un tono amichevole

Attendo che qualcuno mi acconpagni nella stiva.

[Modificato da ZioLex 07/02/2007 15.53]