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3 - L'occhio del ciclone

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2007 09:06
01/12/2006 14:49
 
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La scialuppa suloniana si avvia verso lo Jundland. Dentro l'abitacolo, a malapena isolato dall'esterno, romba il motore e ulula il vento. Dopo pochi minuti di volo, un finissimo strato di sabbia si e' gia' depositato ovunque. Vestiti, occhiali, capelli, apparecchiature.
Il viaggio prosegue senza particolari scossoni, ed a velocita' abbastanza alta, grazie all'abilita' di pilota di Anomander. Kastar, seduto vicino, nota subito come il rosso usi a meraviglia i pedali e i propulsori, compensando dislivelli e fosse invisibili se non quando ci voleno direttamente sopra.
Ad ogni ronzio, Maximillian sussulta, temendo per il pezzo non sostituito. Solo lui ha ben presente la gravita' del guasto potenziale e spesso il motore perde potenza, di colpo e senza motivo. Anomander riesce a non perdere il controllo e a non farlo spegnere senza fonderlo. Tuttavia e' subito chiaro come una scialuppa progettata per il temperato mondo agricolo di Sulon, per quanto modificata, stia soffrendo per la temperatura di Tatooine. Paradossalmente, ad alte velocita' il flusso d'aria nel motore aiuta il raffreddamento.
IL veicolo sfreccia a quasi 100 km/h lasciandosi dietro un vortice di sabbia e ghiaia. Nei finestrini di destra, dopo quasi un ora di viaggio, si iniziano ad alzare delle colonne di roccia scura fatte di lastre di pietra disordinatamente impilate, e si profilano gli ingressi di imponenti canaloni.
La tensione sale perche' ogni minuto senza nuove comunicazioni potrebbe portare fuori rotta. A poco piu' di 100 km da Mos Eisley, la radio gracchia di nuovo. Una voce gutturale e minacciosa ed una voce metallica si scambiano informazioni in Basic. Maximillian si affretta a filtrare la comunicazione e a tracciarne la direzione.

"Vettore di approccio assegnato. E.T.A. 15 minuti, tribordo, 45 gradi nord" dice la voce metallica. Probabilmente un umano che parla tramite un comlink militare

"Ripeti, non ci ho capito nulla umano!" replica la voce gutturale.

"Stiamo arrivando da destra, rispetto al DAVANTI della vostra nave, gamorreano decerebrato! Siamo li tra 15 anzi...14 minuti! Vedete di farvi trovare pronti!". Una voce femminile, astiosa, abituata a sentirsi obbedire all'istante.

"Oh...OK, ok, ricevuto...chiudo"

Segue un silenzio interrotto solo da frenetico movimento delle dita di Maximillian al computer della radio.
La voce femminile...* Potrebbe essere la sua...* pensa Kastar.

[Modificato da Ossian77 07/12/2006 15.07]

08/12/2006 00:18
 
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Lo Jedi aveva poi controllato di nuovo il display e dopo pochi secondi di intensi calcoli mentali, aveva detto "di là" tracciando con sicurezza una direzione col braccio.
Poi aveva immediatamente comunicato al rosso i dettagli con termini e cifre incomprensibili alle orecchie del sindo e lo speeder aveva cambiato rotta, sbandando paurosamente.

Dopo una buona ventina di minuti di ipotesi su ipotesi circa gli ottimali aggiustamenti di traiettoria, Fuinn, visto che non può contribuire in altro modo, cerca ora di rendersi utile ontrollando col macrobinocolo lo skyline di prua.
Olis, per prendersi una pausa, gli ha appena spiegato come fare e come aggiustare lo zoom, mentre Max continua a stare in ascolto con le cuffie, per non essere troppo disturbato dal rumore del vento e dei sostentatori.

Ma il sindo non riesce a mettere a fuoco bene un guppo di ammassi sullo sfondo, c'è qualcosa che non gli torna e risponde a voce alta per farsi sentire.

"Sei sicuro? non so.. a me sembra che.. anche così.. non sta fermo niente. C'è come una macchia scura in mezzo.. e non va via.."

"Ah si? Fammi un po' vedere.."
risponde Olis, rapido, riagguantando il binocolo.
Dopo otto secondi netti, ha già inquadrato la macchia scura e inizia a seguirla regolando meglio i parametri di focalizzazione..

[Modificato da Ashtarazor 08/12/2006 0.52]

08/12/2006 12:48
 
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"Non è una macchia! Eccolo!"

I parametri del macrobinocolo ora sono pefetti e Kastar riesce a distinguere nettamente i lineamenti del galeone solare.

"Ci siamo, non riesco a capire quanti sono anche se c'è qualcuno su in coperta e questo non è buon segno. Saranno a..5,6 chilometri da noi. Maximilian controlla tu stesso"

*Il pacco è lì sopra..e la donna sta per arrivare..Qualcosa si muoverà tra poco, in un senso o nell'altro*
08/12/2006 17:48
 
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"allora ragazzi, cosa vogliamo fare?"

Anomander urla per farsi sentire oltre il rumore del vento e nel frattempo addrizza lo scafo per sistemarsi dritto di prua al galeone.

"lì sopra c'è Momaw, attacchiamo il galeone e cerchiamo di prenderne il controllo per fare una sorpresa agli imperiali oppure ci sistemiamo in attesa dell'occasione giusta? sappiate che per la prima cosa dobbiamo fare tutto in 10 minuti e non sono sicuro che potremmo riuscirci..."

il rosso porta la velocià ad 85 km/h per avvicinarsi lentamente e dare il tempo agli amici di ragionare sul da farsi.
09/12/2006 01:38
 
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" Il momento migliore per agire è quando trasbordano Mowan.
In quel momento mezzi sono fermi e se andiamo a contatto non useranno le armi per timore di colpire la donna o Mowan."


Rifletto un attimo
" Olis, riusciresti a danneggiare il veicolo della donna se fosse uno speeder o simili? "

Prendo fiato " Consiglio di metteci in scia ed attendere. Ma se volete fare un assalto sono pronto. "

* Che la forza sia con noi... *
10/12/2006 21:59
 
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Ormai… devono essersi già incontrati.. già da qualche.. minuto.. temo."
Fuinn guarda lontano, davanti a sè, lo sguardo limpido, mentre si raccoglie i capelli ondeggianti, preparandosi serenamente alla battaglia.

"L’altro mezzo.. si vede?
Se riusciamo.. ad agire.. di sorpresa.. senza farci vedere e sentire.. è meglio.
Avviciniamoci in fretta.
Io salto appena mi sento.. vicino e penso subito.. alle sentinelle.
Poi salite.. anche voi e.. entriamo dentro.
Max, se puoi, salta con me, io da una parte.. e tu dall'altra.. in silenzio.. vuoi?


dice con un sorriso, mentre si aggiusta le spade a fianco.

[Modificato da Ashtarazor 11/12/2006 0.03]

11/12/2006 09:00
 
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La scialuppa suloniana sfreccia sulle dune dello Jundland. La tensione sale e gli animi si preparano alla battaglia. Anomander e' intento a pilotare e a studiare un modo per bloccare i comandi al momento opportuno. Fuinn e Maximillian cercano la concentrazione per richiamare la Forza a se. Per ognuno di loro, e' un ritorno ai giorni della gloria, passati da 200 anni per Fuinn e mai giunti per lo sfortunato padawan del Tempio di Coruscant.

Quante notti a respingere le creature dell'Abisso su Ardan, quando la vita era dura ma aveva senso...

Quante notti a sognare di essere come i Cavalieri Jedi della Vecchia Repubblica, guardiani di pace e giustizia per 10.000 anni...

Kastar, piu' pragmatico, immagina dove sia Ingah, spera che questa missione lo porti un passo piu' vicino alla sua vendetta, schiarisce la mente da pensieri e distrazioni, con l'aiuto delle tecniche trasmessegli proprio dal suo arcinemico.

* I nodi stanno venendo al pettine. Un ennesima resa dei conti...un ennesima missione. Ancora sangue sulle mie mani...Calma..controlla il cuore. Il cuore ti obbedisce...Non devo avere paura, la paura uccide la mente. La paura e' la piccola morte che porta all'annullamento totale. Non devo avere paura, quando la paura arrivera', non la combattero' ma la lascero' passare attraverso di me. E quando sara' passata, restero solo io... *

Tutti si chiedono "ce la faro'? vivro' per vedere domani? un colpo che non ho visto mi stronchera' la vita sul ponte di quella nave?"

Solo Anomander, che di mondi deserti e desolati ne ha visti davvero tanti, e che si concentra sulla guida, nota la minaccia che si approssima all'orizzonte. E' piccola e lontana, ma il suo occhio esperto da esploratore ormai non sbaglia piu'.

* E' una tempesta, una tempesta di ghiaia, dannazione...la sua traiettoria sembra proprio sulla nostra rotta, ma e' ancora lontana. Non abbastanza pero'. Tra poco, forse 10 minuti, qui potrebbe diventare l'Inferno...La tempesta, la "Falce dello Jundland" coma la chiamano i Tusken...porta sempre del male con se, e strani eventi accadono. Dobbiamo affrettarci...*
11/12/2006 16:31
 
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Anomander Reik
* E' una tempesta, una tempesta di ghiaia, dannazione...la sua traiettoria sembra proprio sulla nostra rotta, ma e' ancora lontana. Non abbastanza pero'. Tra poco, forse 10 minuti, qui potrebbe diventare l'Inferno...La tempesta, la "Falce dello Jundland" coma la chiamano i Tusken...porta sempre del male con se, e strani eventi accadono. Dobbiamo affrettarci...*

"Fuinn, Max, state pronti a saltare, Olis o come diavolo ti chiami, coprimi con raffiche a ventaglio, abbiamo 10 minuti al massimo, poi dovremo fuggire dalla tempesta che ci sta per investire a babordo, ok?"

Il veicolo accellera sollevando turbini di sabbia e accompagnando con movimenti verticali morbidi le avversità del terreno, sbuca dalla scia di sabbia del galeone spostandosi a sinistra ed affiancandolo momentaneamente, Anomander spera che i Gamorreani siano tanto sorpresi da permettere a Kastar di abbatterne almeno un paio.

"Veicolo non identificato. Fermatevi IMMEDIATAMENTE o spariamo!"
Urla la radio. Anomander la mette al muto con un gesto secco della mano.

I colpi di blaster cominciano ad arrivare, per il momento sono pochi però e anche abbastanza semplici da evitare, Kastar, coperto dal telaio della scialuppa suloniana, sta sparando con cura e rapidamente ma il rosso non ha il tempo di controllare se con risultati utili o meno. Iniziano a piovere scintille rosse e bianche ovunque. Per un attimo, un dislivello solo sotto la scialuppa causa quasi un disastro irreparabile. Il piccolo veicolo si alza fin sopra la murata e per un istante il cannone pesante antiveicolo e' visibile e si volta verso di loro. Un enorme raggio rosso solca il cielo sopra di loro, un istante dopo che si sono riportati in posizione protetta, scaldando l'interno del veicolo peggio di un forno.

Finalmente vede quello che vuole vedere, i mercenari che occupavano l'altro lato del galeone si sono affacciati a sinistra per dare man forte ai compagni. Con una brusca manovra rallenta, passa a meno di un metro dalla coda del galeone, ma è un istante, e sbuca dall'altro lato. Prima che i Gamorreani facciano in tempo a cambiare posizione è salito a 10 metri di altezza ed ha stabilizzato il veicolo per permettere il salto ai due guerrieri. Un attimo solo e le due figure sembrano volare verso il galeone, scomparendo dietro il parapetto.

"OLIS!... lancialo verso il timone quando ripassiamo dietro"

Anomander lancia uno dei segnalatori verso il compagno, intende farlo saltare dopo che avranno recuperato Momaw per impedire al vascello di sfuggire alla tempesta di Ghiaia.
Il mezzo suloniano si riabbassa appena prima dell'arrivo di una scarica di blaster pesanti e si riaccoda al galeone.
Kastar attiva con un pollice e scaglia verso l'alto una granata stordente che va a sbattere contro la parte inferiore della vela del galeone e rimbalza sul ponte. Non vedono il botto ma lo sentono eccome!

Mezzo secondo dopo, quasi senza mirare, il rosso lancia l'arpione verso lo scafo dei Gamorreani, mentre Kastar si occupa di lanciare il segnalatore. l'aripone magntico fa CLANKKK sullo scafo del galeone. Anomander blocca i comandi con un cacciavite ed una fascia elastica legata alla meno peggio e finalmente può lasciare cloche e pedali.

Kastar, nel frattempo, effettua un lancio teso ma il veicolo ha uno scossone. Il segnalatore sbatte sulla chiglia con la parte non mahnetica, rimbalza su un paio di pannelli e si aggancia solo un istante prima di precipitare per sempre nelle sabbie di Tatooine. Anomander guarda i quattro metri abbondanti di cavo d'acciaio che li separano dal retro del galeone.

*Non può essere peggio che scalare le montagne Apsalariane*

Alcuni colpi di blaster passano attraverso la sabbia che li sta coprendo, sono sempre più vicini. Si volta verso Kastar il cui volto è una maschera di concentrazione assoluta.

"andiamo?"

La loro scialuppa e' finalmente un po' piu' in alto del Galeone e vedono come una lama di luce azzurra stia saettando dove ci dovrebbe essere il cannoniere. Sembra che la via sia libera, a parte la difficolta' della manovra. Dopo un istante, pero', un paio di pannelli nel ponte sottocoperta slittano di lato, rivelando la presenza di qualcuno nella cabina di poppa...Non sara' un salto facile.

[Modificato da Ossian77 11/12/2006 20.06]

11/12/2006 20:20
 
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Nell'istante in cui la granata esplode in mezzo a due mercenari, mandandone uno a dormire e stordendo l'altro, dalle loro posizioni Fuinn e Maximillian avanzano verso i loro bersagli.

La spada lunga di Fuinn si accende per un attimo di un bagliore indaco e quella di Maximillian si attiva di una brillante luce acquamarina. Il servente al cannone, un umano pesantemente armato e corazzato, fa a malapena a tempo a voltare il cannone verso Maximillian, usandone la canna come una clava per rallentarlo, che un istante dopo, dove prima c'era lui, c'e' solo un sedile tagliato in due diagonalmente. L'uomo, con una grossa pistola nella sinistra, cerca di riprendere fiato ma Maximillian gli sta addosso pesantemente. Un affondo per puro miracolo non lo taglia verticalmente in due. Alle spalle, d'un tratto, il mercenario sente la ringhiera toccargli la corazza di kevlar.
12/12/2006 10:08
 
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La Forza scorre nel mio essere, sento i limiti fisici del mio corpo allontanarsi mentre nel corpo la Forza porta linfa e potere.

Il tempo sembra rallentare...

* Le scariche di blaster seguono traiettorie prevedibili, per deviarle devo essere concentrato ed in armonia * un non pensiero, una sapienza istintiva, una sapienza risvegliata in me

Un gesto a Fuinn e saltiamo sul ponte. Saltare... E' volare!
Pe una frazione di secondo, nel punto più alto, il tempo si ferma:
Senza peso, a velocità folle. La libertà assoluta.

Un istante dopo inizia la discesa.
Capisco subito che la traettoria non è perfetta: mi scopriranno.
Atterro, e con un unico movimento, mi lancio contro il servente del cannone.

Non ha tempo per reagire, sono troppo veloce, ma si sposta in tempo per evitare il mio attacco mentre taglio il sedile.
Vorrebbe prendere il blaster al fianco, ma è lento.
La sua corazza è massiccia, ma inutile contro una lama jedi.
Lo colpisco e cade dal galeone. Non volevo ucciderlo...

Vedo Fuinn verso prua. Verso la murata atterrano, scaraventati dalla forza, una manciata di mercenari.Vado al cannone, muovendomi in modo da poter deviare eventuali colpi. Il sedile è inutilizzbile, ma non importa; afferro con la sinistra il comando di fuoco e lo metto in posizione di fuoco.

" ARRENDETEVI O VI AMMAZZO!!! " urlo.

[Modificato da ZioLex 12/12/2006 11.04]

[Modificato da Ossian77 12/12/2006 14.58]

12/12/2006 15:42
 
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A poppa del Galeone, attaccata per un cavo d'acciaio che appare tutto meno che sicuro, la scialuppa ondeggia selvaggiamente.
Kaster e' il primo a saltare ed atterra poco sotto la ringhiera. Vi si issa agilmente ed esegue una rullata fino a dietro un pannello sporgente, pistola in pugno.
Dietro di lui, Anomander deve affrontare un momento molto piu' difficile. Il portello si sta aprendo e delle figure, almeno tre metri piu' in basso, vi si muovono.

Anomander afferra la corda ingrassata e sfrutta la pendenza per scivolare sul galeone senza troppi sforzi, ma un sobbalzo del galeone stesso gli fa perdere la presa. Sbatte con violenza sulla paratia in basso e cerca un appiglio disperato. I suoi piedi non sono lontani piu' di un paio di metri dalle dune quando finalmente le sue dita da scalatore afferrano una canaletta d'acciaio che borda la chiglia del galeone. Sopra di lui, il portello finisce di aprire e ne spunta una lunga canna di fucile, seguita dalla spalla di un mercenario. Uno, due, tre raggi di energia colpiscono il cavo di rimorchio, danneggiandolo gravemente e mandando una cascata di scintille roventi su Anomander.
13/12/2006 08:25
 
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Fuinn Aldarien (prua del galeone)
Il vento caldo sulla faccia non gli aveva impedito di atterrare alla fine del salto di Forza a oltre mezza nave, dietro al gruppo di Thug che aveva visto mentre stava per balzare dallo speeder. Non l'aveva notato nessuno e alcuni si erano voltati verso Maximillian.
Non c'era tempo per ingaggiare un combattimento, erano in troppi.
un fluido movimento della lama e i nemici erano stati scaraventati, storditi e malconci, in fondo alla murata di tribordo, dopo un volo di un decina di metri, alla mercè dell'altro jedi.

Poi un movimento appena percepito con la coda dell'occhio, nel turbinio di polvere. Un boccaporto di prua al centro del ponte, alcuni metri più avanti, si era improvvisamente spalancato, e dal suo interno era spuntato un fucile.

Il sindo non aveva perso tempo.
"A PRUA !!"
Aveva urlato in direzione di Maximilliam ed era subito balzato a distanza di ingaggio per un corpo a corpo col nemico, un mercenario con armatura leggera, fucile blaster ed abiti da deserto.

Un singolo fendente della spada lucente e il fucile dell'umano, respinto indietro dal guerriero, cade a terra, tagliato in due.
Dietro di lui, una scala, in un corridoio molto corto, lungo tre braccia o forse meno..
Stanno salendo altri tre avversari, due indossano abiti cenciosi e pezzi di armatura. Dietro di loro uno di quegli strani soldati in armatura bianca, con un largo spallaccio color sabbia e un inquietante grosso fucile.
E' chiaro che lo vedranno, è solo questione di attimi e allora useranno contro di lui le loro terribili armi brucianti.
Resta solo una cosa da fare.
Il movimento velocissimo del sindo è tutt'uno col suo pensiero. La mente e la battaglia scorrono intrecciate nella sua percezione precisa e distaccata. Non un istante d'incertezza.
Fuinn richiama a sè le energie del profondo, mentre con un sicuro scatto marziale, punta la sua lunga spada contro i nemici che stanno avanzando contro di lui, quella corta in guardia al di sopra del capo, allineata in una Forma perfetta di scherma sindi. Poi le spade si congiungono in un unico affondo, mentre un possente grido di guerra si libera dalla sua gola e un'intensa onda di Forza si sprigiona improvvisa investendo il nemico..

[Modificato da Ashtarazor 13/12/2006 13.53]

13/12/2006 11:29
 
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Maximillian, da dietro il cannone, e persino Kastar dalla poppa del galeone sente l'urlo di Fuinn ed il rombo delle Forza che si scatena. I tre volano dritti in fondo al corridoio, sbattendo violentemente. Lo sgherro di Centa che viene prese in mezzo perde subito conoscenza, mentre il primo della fila ed il sandtrooper sono abbastanza corazzati ed affestrati per resistere all'impatto contro la parete di metallo. Sepolto sotto il peso del predone, il sandtrooper perde tempo a rialzarsi. Il mercenario, invece, reagisce subito con una prontezza fenomenale. Da dove si trova, quasi sdraiato in terra, fa fuoco col blaster che aveva gia' in mano. Una raffica lunga e terribile che pero' colpisce quasi interamente il soffitto del corridoio. Solo un paio di raggi rossastri ne escono andando a sbattere contro la vela del Galeone e rimbalzando un paio di volte prima di perdersi nelle sabbie.

Kastar, intanto, scatta di nuovo a poppa e affacciatosi alla balaustra, con rapide occhiate e senza esporsi, vede Anomander appeso un po' meglio e sotto di se il portello aperto. La sua pistola e' gia' pronta a fare fuoco...
13/12/2006 23:32
 
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Li ho minacciati, ma si muovono. Non capiscono o non cedono.

Il cannone è puntato e pronto, ma in linea ci sono parti che è meglio non colpire.

Avanzo. Ed il mondo ancora sembra lento, senza sforzo arrivo in misura dei più vicini.

Un colosso di fronte a me; una grande vibroascia ansiosa di lordare se, il suo possessore ed il ponte col mio sangue.
Mentre ancora carica il fendente lo anticipo, sembra intuirlo e sposta l'arma per parare; ma le LightSaber non sono armi comuni.
Il mio fendente taglia di netto ascia, spalla e parte del fianco.
Niente sangue ed a questa velocità non si percepiscono ne suoni ne odori.

Un umano che vorrebbe uccidermi di fronte a me...
Giro su me stesso mentro mi accovaccio e metto in posizione per colpire.
Troppo lento, non può spostarsi dalla traettoria della lama.
Taglio di netto le sue gambe mentre mi rialzo.

L'altro gamorreano tenta di colpirmi, ma è troppo lento per riuscire.
I suoi colpi danneggiano il ponte, è spaventato, ha paura.
Mentre cerca di colpirmi lascia scoperta la guardia; non ha il tempo di accorgersi dell'errore. Un mezzano all'addome e le due parti toccano il ponte quasi nello stesso istante.

Ancora due Thug ostili, se si arrendessero vivrebbero, ma non è nella loro natura arrendersi.
Sparano con paura, metto di istinto la lama tra me ed i blaster.
Cerco di intercettare il primo colpo, ma è troppo lontano; ho commesso un errore, sono sbilanciato.
L'istinto mi salva dal secondo colpo: una rotazione nell'istante giusto fa si che quel che resta del poncho sia attraversato dal raggio.

Ma il colpo subito mi ha fatto rallentare, non sono più armonico, ho bisogno di ridare il mio ritmo alla battaglia.

* VIA * penso mentre tento la mano e dirigo la Forza contro di loro [Force Strike]
14/12/2006 12:12
 
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Un pizzicore dietro la nuca.. un istintivo scarto del guerriero.
Un colpo di blaster esplode in una cascata di scintille sopra lo stipite del boccaporto.
Il sindo, un istante dopo, ruotando le sue lame con letale precisione, è scomparso nel corto corridoio pieno di corpi che si muovono.
Alla prima rotazione della spada lunga, la canna del blaster è in terra e il mercenario, sorpreso, si ritrae all'indietro incespicando, mentre cerca di afferrare una vibrolama.
Un secondo fendente e l’elmo dell’imperiale in armatura si spacca sprizzando un fiotto di sangue.
Al termine della seconda rotazione del guerriero, la spada corta compare sulla gola del mercenario, appoggiata dalla parte affilata.
Gli occhi dilatati del mercenario incontrano per un istante carico di tensione quelli indecifrabili di Fuinn, che è rimasto immobile al suo fianco.
Il mercenario si congela sul posto e allontana lentamente la mano dalla sua vibrolama, ancora nel fodero.
Il prigioniero ithoriano.. Dov’è..
Sibila la voce del sindo.
Un veloce movimento della spada lunga stacca di netto il fodero della vibrolama, facendolo cadere a terra insieme al suo contenuto, con un sussulto a stento represso del mercenario.
Sul pavimento rimangono solo corpi contorti ricoperti di sangue rossastro.
Il sindo intanto gli è passato dietro le spalle e con una rapida occhiata si guarda intorno per valutare la situazione, il fondo del corridoio in cui si trova, da una parte, e l’accesso da cui è entrato, dall’altra.
Solo a questo punto Fuinn si rende conto che il pavimento è costituito da una sorta di strana pedana quadrata..

14/12/2006 12:29
 
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"Il prig...si si! Ok, te lo dico! E'..sotto...a poppa, con Centa...non mi uccidere!"

Nel frattempo, la piattaforma si delinea. Una luce verde inonda il corridoio dal soffitto. La sezione quadrata di pavimento sta lentamente scendendo in basso, portando con se i corpi di un mercenario svenuto e di un assaltore imperiale morto. Spinto dalla lama della spada compagna, il mercenario striscia leggermente di lato, seguendo Fuinn fuori dal corridoio.

Proprio in quel momento, una voce richiama l'attenzione di Fuinn. Alla sua sinistra, il primo mercenario a cui ha spaccato il fucile lo minaccia con una pistola corta e tozza. E' ad almeno tre metri di distanza e sta sbraitando al sindo

"Mollalo! Hai capito? Mollalo o sei morto!"
15/12/2006 18:22
 
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Sotto la pioggia di fuoco che i due mercenari, presi dal panico, stanno scatenando su Maximillian, lo jedi non puo' che avanzare cautamente. Uno scatto in avanti, per dimezzare gli opponenti, ma nulla. Una raffica gli taglia la strada e lo blocca, dando il tempo al primo bersaglio di arretrare ancora.
Maximillian ricorre di nuovo alla Forza ed un colpo di palmo crea un riverbero, un tremolio nell'aria che vola verso e tribordo e colpisce tutti quelli che gli si trovano davanti, spingendo corpi inanimati e combattenti attivi di qualche passo indietro.

A poppa Anomander ha invece finalmente recuperato il suo equilibrio. Coperto ed incoraggiato da Kastar, che getta fugaci occhiate al ponte del galeone per seguire lo svolgimento dello scontro, mette una mano davanti all'altra. Nella mente gli balena l'idea di attaccare direttamente chi si trova oltre l'oblo. Facendo perno sulle dita di una mano sola, appese ad un pannello saldato male, Anomander infila la testa mezzo secondo nell'oblo e la scena che vede gli congela il sangue. Una grande stanza, sontuosamente arredata e gremita di gente, tutti armati. Tra di loro, almeno un sandtrooper e due gamorreani. Fa appena in tempo a togliersi, dondolandosi all'indietro, che una voce da dentro la stanza urla

"FUOCOOOOO"

Raffiche su raffiche saettano fuori dall'oblo ed attraverso il metallo, lasciando squarci incandescenti. Presto da quel pannello, e da chissa' quanti altri usciranno altre canne di fucile, e Kastar non puo' coprirlo da tutti.

* Devo guadagnare tempo! * pensa Anomander. La mano destra gli duole per lo sforzo di sostenere quasi interamente il peso del corpo. Ogni scossone del galeone rischia di mandarlo tra le sabbie a 100 all'ora. La sinistra cerca freneticamente alla cintura e trova le armi dalla familiare forma sferica. Una pressione di un secondo del pollice sul bottone rosso, ed un sibilo che inizia a crescere di intensita'

*3...2..1...* un altra oscillazione e un braccio nell'oblo. La granata finisce in mezzo alla stanza con una spettacolare onda di concussione.

Per un istante la quiete sembra regnare nella sala di poppa, dando ad Anomander il tempo di decidere che fare. E' un attimo, deve togliersi da li'. Non c'e' tempo per fare una scalata con tutti i crismi. Deve arrivare di slancio da Kastar e sperare bene.

Lo sguardo dell'amico sopra di lui gli fa capire che ci sono guai in vista.

"LEVATI!" urla Kastar. Anomander si appende letteralmente con le dita ad un bullonme e, nella traiettoria lungo cui saliva si incorciano due raffiche di blaster automatiche. Volano scintille ovunque e Anomander sente di essere invecchiato di 30 anni in un secondo.

* Erano vicine...porca... * inveisce mentalmente.

"Dai, adesso! Sei libero! Sali!" continua a urlare Kastar.

Un ultimo slancio, e la mano di Anomander afferra il polso di Kastare ed i due sono sul ponte pronti a scattare verso il centro della battaglia.

Kastar, dimostrando una sospetta scioltezza in una situazione del genere, avanza a passi veloci e braccio teso verso il mercenario che bersaglia Max da destra. Uno, due, tre colpi in corsa. Il mercenario e' sorpreso, spara per aria, per terra, mentre i raggi di energia gli trapassano il corpo, mandandolo per terra.

Anomander vede che qualcuno minaccia Fuinn con la pistola ed apre il fuoco. Dalla posizione sopraelevata del castello di poppa la raffica vola sopra la testa di Max e si abbatte sul muro oltre il mercenario, che si stacca da Fuinn e, con una agile rullata all'indietro, e' in ginocchio e risponmde al fuoco. Il piccolo blaster tascabile, da quella distanza, non riesce nemmeno ad arrivare vicino ad Anomander. Fuinn, li' a fianco, ha la sua occasione. Il montacarichi, nel frattempo, e' sparito del tutto.

[Modificato da Ossian77 16/12/2006 12.32]

16/12/2006 13:22
 
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Kastar Fabar
Colpi di blaster saettano in tutte le direzioni, un alone di luce attraversa ossa e muscoli come fossero burro; quattro persone contro un galeone pieno di criminali addestrati a uccidere ma quattro persone fuori dal comune.

In una battaglia può capitare che le menti dei combattenti siano invase da una nebbia, una nebbia di guerra che potrebbe confondere le idee, rendere i colpi meno precisi e le braccia meno reattive ma non è quello che sta succedendo sul galeone.

*Libera la mente, passi svelti, concentrati solo sul tuo bersaglio. Senti il colpo del blaster, sentilo fino a quando non colpisce il bersaglio*

In un momento come questo la mente di Kastar Fabar è serena perchè sa che la vittoria è lì a portata di mano, il cacciatore sa quello che deve fare e come lo deve fare e questo non aiuta solo se stesso.

*Non ho mai avuto una squadra ma questa volta è diverso, questa volta siamo tutti proiezioni dell'altro. Dobbiamo muoversi come un unica arma se vogliamo spuntarla*

Movimenti sicuri, nessuna espressione che possa anche lontanamente ricordare la paura o la tensione. Kastar Fabar è su quel ponte per se stesso ma allo stesso tempo i suoi gesti, il suo esser lì rende tutta la sua squadra sicura dei proprio mezzi.Tutti sono coordinati e freddi: sono un gruppo contro una serie di mercenari e soldati vicini allo sbando

*Nessuno di noi sbaglierà..Siamo in grado di farcela e ci riusciremo*
16/12/2006 22:19
 
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Il tozzo blaster tascabile del mercenario sul lato di Fuinn si era messo stranamente a vibrare.
Alle sue minacce, il sindo aveva soltanto cambiato impercettibilmente posizione alla spada lunga, una mezza rotazione del polso apparentemente senza significato, senza fare nient’altro, se non scoccare verso di lui una gelida occhiata impassibile, rapidissima, per non perdere d’occhio il mercenario davanti a se’.
Una raffica di blaster provoca una pioggia di scintille vicino al mercenario, che risponde al fuoco, distraendosi, senza colpire nessuno.
In quel momento la spada del guerriero si gira di nuovo nell’aria, alzandosi lievemente con un piccolo scatto.
Nello stesso istante il blaster si stacca dalle mani dell'uomo e vola fuoribordo, perdendosi nel deserto.
Fuinn non lo guarda nemmeno, mentre fissa gli occhi dell’altro mercenario, quello davanti a sé, con la spada alla gola.
La lama è sempre rimasta a contatto, senza alcun cambiamento di pressione.
L'altra lucente katana del sindo è invece puntata verso il volto dell’uomo, ora disarmato, a pochi passi sul fianco, in chiaro segno d’avvertimento.

Il sindo intanto riprende a parlare, imperturbabile, con voce ferma, fredda e incolore.
Di’ questo a Centa: ‘Consegnaci l’Ithoriano.. e la donna imperiale, oppure morirete tutti’. Va’, ora, ferma i tuoi compagni e avvertili. Ribellatevi.. all'impero.
Detto ciò, ritrae la lama dalla sua gola.

Anche tu.” conclude, rivolto a quell’altro, la guardia un poco aperta, gli occhi socchiusi, un cenno del capo ad indicare il boccaporto.

[Modificato da Ashtarazor 17/12/2006 2.45]

17/12/2006 09:29
 
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Una vera incursione. Un attacco allo spirito oltre che alla materia. Un attacco su tutti i fronti e con tutte le armi senza dare agli avversari il tempo di organizzarsi, di reagire, di pensare. I mercenari sul ponte, sorpresi da una moltitudine di assalti differenti, all'arma bianca, con le granate e le pistole, hanno avuto solo modo di avere paura e di cercare di salvare la pelle.

Visto dai loro occhi l'assalto sembra sia stato portato da 30 angeli sterminatori caduti dal cielo, ombre invisibili, aliti di vento del deserto. Come e' iniziata in un lampo, una battaglia del genere e' destinata a concludersi alrettanto in fretta.

Un mercenario, liberato da Fuinn, striscia freneticamente carponi verso il boccaporto. L'altro si volta e vede una scena che lo terrorizza. L'umano con le due spade a un passo da lui, un altro uomo con la pistola puntata che avanza correndo poco oltre, un terzo assaltore con una spada di luce in mano, un quarto uomo che avanza da dietro con una pistola puntata. Cadaveri ovunque, l'urlo di morte del suo ultimo compagno che ancora si sta spegnendo nella sua mente. La sua unica, ultima arma gli e' volata via di mano come se un cavol invisibile l'avesse ancorata alle rocce di Taooine, solcate a velocita' tremenda dal galeone.

* Non...non voglio morire qui! *

Preso dal panico, a due passi dal deserto, l'ultimo mercenario si volta e scatta verso il parabordo, spiccando un balzo con una mano sulla ringhiera.
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