Sotto la pioggia di fuoco che i due mercenari, presi dal panico, stanno scatenando su Maximillian, lo jedi non puo' che avanzare cautamente. Uno scatto in avanti, per dimezzare gli opponenti, ma nulla. Una raffica gli taglia la strada e lo blocca, dando il tempo al primo bersaglio di arretrare ancora.
Maximillian ricorre di nuovo alla Forza ed un colpo di palmo crea un riverbero, un tremolio nell'aria che vola verso e tribordo e colpisce tutti quelli che gli si trovano davanti, spingendo corpi inanimati e combattenti attivi di qualche passo indietro.
A poppa Anomander ha invece finalmente recuperato il suo equilibrio. Coperto ed incoraggiato da Kastar, che getta fugaci occhiate al ponte del galeone per seguire lo svolgimento dello scontro, mette una mano davanti all'altra. Nella mente gli balena l'idea di attaccare direttamente chi si trova oltre l'oblo. Facendo perno sulle dita di una mano sola, appese ad un pannello saldato male, Anomander infila la testa mezzo secondo nell'oblo e la scena che vede gli congela il sangue. Una grande stanza, sontuosamente arredata e gremita di gente, tutti armati. Tra di loro, almeno un sandtrooper e due gamorreani. Fa appena in tempo a togliersi, dondolandosi all'indietro, che una voce da dentro la stanza urla
"FUOCOOOOO"
Raffiche su raffiche saettano fuori dall'oblo ed attraverso il metallo, lasciando squarci incandescenti. Presto da quel pannello, e da chissa' quanti altri usciranno altre canne di fucile, e Kastar non puo' coprirlo da tutti.
* Devo guadagnare tempo! * pensa Anomander. La mano destra gli duole per lo sforzo di sostenere quasi interamente il peso del corpo. Ogni scossone del galeone rischia di mandarlo tra le sabbie a 100 all'ora. La sinistra cerca freneticamente alla cintura e trova le armi dalla familiare forma sferica. Una pressione di un secondo del pollice sul bottone rosso, ed un sibilo che inizia a crescere di intensita'
*3...2..1...* un altra oscillazione e un braccio nell'oblo. La granata finisce in mezzo alla stanza con una spettacolare onda di concussione.
Per un istante la quiete sembra regnare nella sala di poppa, dando ad Anomander il tempo di decidere che fare. E' un attimo, deve togliersi da li'. Non c'e' tempo per fare una scalata con tutti i crismi. Deve arrivare di slancio da Kastar e sperare bene.
Lo sguardo dell'amico sopra di lui gli fa capire che ci sono guai in vista.
"LEVATI!" urla Kastar. Anomander si appende letteralmente con le dita ad un bullonme e, nella traiettoria lungo cui saliva si incorciano due raffiche di blaster automatiche. Volano scintille ovunque e Anomander sente di essere invecchiato di 30 anni in un secondo.
* Erano vicine...porca... * inveisce mentalmente.
"Dai, adesso! Sei libero! Sali!" continua a urlare Kastar.
Un ultimo slancio, e la mano di Anomander afferra il polso di Kastare ed i due sono sul ponte pronti a scattare verso il centro della battaglia.
Kastar, dimostrando una sospetta scioltezza in una situazione del genere, avanza a passi veloci e braccio teso verso il mercenario che bersaglia Max da destra. Uno, due, tre colpi in corsa. Il mercenario e' sorpreso, spara per aria, per terra, mentre i raggi di energia gli trapassano il corpo, mandandolo per terra.
Anomander vede che qualcuno minaccia Fuinn con la pistola ed apre il fuoco. Dalla posizione sopraelevata del castello di poppa la raffica vola sopra la testa di Max e si abbatte sul muro oltre il mercenario, che si stacca da Fuinn e, con una agile rullata all'indietro, e' in ginocchio e risponmde al fuoco. Il piccolo blaster tascabile, da quella distanza, non riesce nemmeno ad arrivare vicino ad Anomander. Fuinn, li' a fianco, ha la sua occasione. Il montacarichi, nel frattempo, e' sparito del tutto.
[Modificato da Ossian77 16/12/2006 12.32]