Il deserto. La luce abbagliante dei due soli. Il caldo.
Fuinn guarda per l’ultima volta la carcassa del glorioso vascello dalle ali di gabbiano che lo ha ospitato per tutto quel tempo.
Con quella nave, ha oltrepassato le stelle, il vuoto, la galassia, alla ricerca della salvezza attraverso l’ignoto, arrivando lontano, lontanissimo, oltre ad ogni sua immaginazione.
Ha visto cose che mai si sarebbe sognato di scoprire e la sua vita ora è cambiata radicalmente.
E ha compreso molte delle cose che un tempo gli erano sembrate oscure.
Ma ha fallito. Ora è troppo tardi. Forse non riuscirà nemmeno a tornare.
Ora non resta altro che provare a sopravvivere.
E andare avanti.
La voce dello Jedi lo riscuote, risponde annuendo o come può, poi si stringe di nuovo nelle sue vesti, cercando conforto e riparo dal vento torrido e dalla luce troppo intensa.
Ora non sta tanto bene nemmeno lui.
Si accorge di tremare ancora. Sente stranamente dei brividi. Ha capito che c’è qualcosa che non va, nelle sue mani, nei suoi stessi nervi.
Ma ora deve andare avanti. non può fare null'altro che attendere .
Forse basterà soltanto un po’ di riposo.
Durante il viaggio, immagini confuse di ricordi lontani s’affacciano alla sua stanca memoria.
Del suo passato ricorda ben poco prima della criostasi e della lunga sospensione vitale.
Ma le emozioni più belle gli sono rimaste e, con esse, confuse impressioni sovrapposte l’una con l’altra nella sua memoria mutilata.
Si ricorda bene di Lei.. dei suoi occhi stupendi, del suo volto,
la pelle, i capelli splendenti nel vento illuminati dal sole.
E i loro incontri, i baci, il loro amore segreto.
Nel monotono soffiare del vento, Fuinn lentamente si assopisce, mentre i suoi pensieri sfumano nel suo confuso passato in sensazioni e ricordi che lo tormenteranno per sempre ad ogni successivo risveglio.
il risveglio, appunto.
"
LA CITTA'!!! "
esclama lo Jedi, con visibile sollievo.
Il rover si ferma dietro a una duna.
Fuinn, gli occhi appena aperti, non si sente affatto lucido.
non sta per niente bene, la testa insolitamente pesante, ma non ci pensa.
"
Ora può succedere di tutto. Sei pronto?"
gli chiede lo Jedi.
IL sindo, per il tempo di un mezzo respiro, studia la cresta di sabbia sopra di loro.
"
Sono pronto."
risponde, socchiudendo gli occhi.
[Modificato da Ashtarazor 06/09/2006 20.07]