2 - L'orlo della tempesta

Il barista si avvicina a Kastar quasi subito, poiche' ha pochi clienti da accontentare. Lo soppesa per un attimo con lo sguardo e gli sembra uno affidabile. Mette due drink sul tavolo, con del ghiaccio dentro, e dice

"Piloti? Hmmm....si, bravi ce ne sono, ma molto costosi. Normalmente per piccoli lavori, piccoli prezzi. Ma la Conquest e' in orbita da un po', ed il Governatore sta sul collo a tutti. Tira aria brutta, a Tatooine, sono successe strane cose nelle ultime ore, sopratutto allo spazioporto.
Anche se non e' ufficiale, lasciare il pianeta con un trasporto merci puo' causare guai. Una salva di avvertimento, un paio di Tie Fighter, o anche un abbordaggio. Che tipo di pilota vi serve, esattamente?"

Olis sorseggia il drink dando sollievo alla sua gola.

"Un pilota a tutto tondo. Vediamo se mi spiego meglio..Bravo, veloce e con qualche problema nell'ascoltare e nel parlare. Non so se mi spiego.."

"Insomma, il classico pilota...hmmm, si. ecco, ci sarebbe questa tipa, una certa Tosh. Dicono che se la cavi, come pilota, ed ha una nave di proprieta'. Non e' proprio Ian Solo, ma una cosa buona ce l'ha: viaggia spesso. Non sta mai qui su Tatooine piu' di 24-48 ore, e forse fa al caso vostro. In ogni caso, e' atterrata stanotte e non ha lasciato il suo Hangar, il 3, anche perche' meno di un paio d'ore fa hanno trovato QUATTRO Gran e due Devaroniani morti, proprio dentro lo spazioporto. Insomma, la zona scotta e ci andate a vostro rischio....Se non volete...."ordinare"...altro, ecco il conto, signori"

E vi allunga un lettore di credit-chip con su scritto "170 Crediti"

*QUATTRO Gran? E gli altri due da dove spuntano?*

Un sorriso verso il barista, il conto pagato e nessun'altra parola.


Sempre al bancone Olis si gira verso Fuinn.

"Hai sentito? Andiamo ora vero?"

Sempre in silenzio, Fuinn, avvolto nella sua tunica, annuisce lentamente col capo, imperturbabile, dopo aver sorseggiato con calma il suo drink.

* questo posto.. mi mette i brividi.. queste voci.. gutturali.. animalesche.. incomprensibili.. questi odori.. nauseanti.. questi esseri.. mostruosi..
è tutto così.. così.. grottesco..
feccia aliena..*

Fuori dalla cantina, ancora nella notte di Mos Eisley Kastar si incammina verso l'hangar indicatogli dal barista.


*Tutto è molto più che strano ma ormai non posso perdere altro tempo, devo trovare questo pilota e fare le cose più in fretta possibili sperando che tutti questi occhi non siano direttamente puntati su di me*

Non chiacchiera con Fuin, non ora che i suoi sensi si espandono alla ricerca di possibili pericoli

L'ingresso dello spaziopoerto e' ancora come Kastar lo ha lasciato solo poche ore fa. Le bruciature dei blaster ancora ben visibili sui mure a la puzza di ozono e carne bruciata che appesta l'aria. Un riflettore ad arco e' stato installato dagli imperiali e lasciato li' dopo che i rilevamenti sono stati effettuati dalla polizia, che probabilmente ha fatto un lavoro abbastanza patetico e superficiale. Ci sono due viaggiatori, con enormi valige sottobraccio, che stanno passando uno scanner. Lo spazioporto, a mezzo servizio, ha ripreso a funzionare anche se e' ancora notte fonda. Un impiegato, molto assonnato, fa delle domande di routine ai viaggiatori che si apprestano ad entrare nell'hangar 5. In lontananza, si sente il rumore della cafeteria. Anche quella ha riaperto,

Per il resto, tuttavia, i corridoi sono deserti e si respirano tensione e paura nell'aria. L'hangar 3, dove dovrebbe trovarsi il pilota, e' chiuso. C'e' solo un citofono, che Kastar suona subito e sanza tanti complimenti. Una luce di cortesia si accende di colpo sopra le loro teste e davanti alle loro facce, illuminando la porta ed i due che ci stanno davanti.

Dopo vari squilli, finalmente, una voce femminile alterata da un altoparlante ormai semidistrutto risponde.

"Si? Che volete?"

Il sindo, pur non vedendo chi stia parlando, istintivamente, accenna a un inchino, senza proferire parola, aspettandosi che Olis sappia cosa sia meglio dire in queste circostanze.
Poi semplicemente sorride, gli occhi come se stesse guardando al di là della porta..

[Modificato da Ashtarazor 21/10/2006 17.43]

"Ci hanno detto che qui si trova un ottimo pilota..Un pilota sempre pronto a guadagnare qualche credito extra facendo il suo lavoro. Se abbiamo sbagliato però possiamo andare via anche subito.."

Frasi dette in modo seducente..L'uomo si sta vendendo o meglio sta vendendo al suo interlocutore la possiblità di arricchirsi facendo ne più ne meno che il suo normale lavoro.

*Aprirà, questa gente ha sempre bisogno di crediti per saldare un qualche tipo di debito..Aprirà!*

Un esitazione, un attimo di pausa. Il rumore ronzante del citofono aperto. Le orecchie di Fuinn percepiscono un ritmo alterato nel respiro, nella voce.

* Stava dormendo* pensa il sindo.

"Ok, possiamo parlarne, ma dovete lasciare le armi all'ingresso"

[TA-CLANNKKK!]

La serratura della porta si disattiva di scatto ed il peso fa oscillare la pesante paratia antiblaster verso l'interno. Dall'hangar arriva una luce blu ed intensa. Riccioli di vapore lambiscono le caviglie di Fuinn e Kastar mantre avanzano, con massima cautela, nell'ambiente ampio e pieno di ombre. Un piccolo droide di servizio e' interfacciato con un termninale in un angolo, il suo silenzioso lavoro di diagnostica interrotto da occasionali "blipp".
La nave che occupa meta' dell'hangar e' un trasporto da esplorazione. Tozzo e pesante, sembra progettato per resistere alle asperita' di lunghi viaggi. Una torretta laser e' ben visibile sulla sua schiena, e le piastre di durasteel brunito sembrano averne viste di tutti i colori. Sulla fiancata sinistra una stella a otto punte e sotto di essa la scritta "Nova VII". La stella e' in realta' la decorazione di un portello, che si apre a gabbiano. Da dentro, sbuca subito la lunga e pesante canna di una carabina blaster.

"Mettete per terra le vostre armi, per favore, ed avvicinatevi"

Il portello e' a circa 3 metri da terra, per via dei carrelli di atterraggio che alzano la nave dal terreno. La voce della donna che parla loro dalle ombre del portello ha acquisito sicurezza.

* Ha paura di noi *
percepisce distintamente Fuinn. Anche senza la sensibilita' dei sindi, Kastar deve ammettere con se stesso che la sua nuova interlocutrice sembra un po' sulle spine.

[Modificato da Ossian77 22/10/2006 11.53]

La situazione potrebbe precipitare ma Kastar fa di tutto perchè questo non avvenga

"Capisco il suo comportamento mia signora e il e il mio amico siamo lieti di rispettare il suo desiderio"

Le due pistole di Kastar vengono appoggiate al suolo così come il vibrocoltello

"Fuin fai lo stesso, ci possiamo fidare della signora. Non è vero?"

Lo sguardo di Kastar si perde in direzione della canna di quella carabina tentando di scorgere chi la impugna

"Siamo qui per parlare di affari e credo proprio che abbiamo trovato la persona giusta"

[Modificato da Giafo 22/10/2006 12.02]

"Ok, mi basta che il tuo amico metta giu' la pistola che tiene alla cinta. Sulla schiena ha dei bastoni, e finche' state laggiu' li puo' tenere..."

La donna sembra scrutarli con molta attenzione, tenendoli sotto tiro per molti secondi. Poi prosegue, con tono solo leggermente meno astioso

"Spero perdonerete la mia paranoia. Sono atterrata da poco, e c'e' gia' stata una dannata sparatoria in questo posto. Sei teste in terra, non male come bilancio, nemmeno per Mos Eilsy...Ma parliamo d'affari; chi vi ha dato il mio nome, ed esattamente cosa posso fare per voi?"

“Veniamo in pace, donna.. Non devi.. temere.. nulla.. da noi..”

Così dicendo, Fuinn sfila lentamente le spade e le posa per terra al suo fianco.
Da ultimo fa lo stesso anche con la pistola blaster.

Impercettibilmente, la canna del blaster si abbassa per un attimo. Forse la voce di Fuinn ha sortito un effetto calmante, sulla pilota

"Ok, vi credo...ma restate dove siete"

Il suo tono di voce sembra un po' piu' gentile, adesso.

"Immagino che vi serva come pilota. Ditemi tutto, ma cercate di non omettere i dettagli. Prima di accettare, vi dico subito che faro' qualche telefonata. Quindi evitate di prendermi per i fondelli. So dimenticare in fretta, ma non mi piace essere tenuta all'oscuro dei giochi degli altri. Quindi vuotate il sacco, specialmente se siete nei guai. Potete contare sulla miadiscrezione"

Il blaster, adesso, e' puntato per terra.

"Per ora non siamo nei guai..O meglio non del tutto. I guai però arriveranno presto, guai di proporzioni....imperiali e vogliamo che i tuoi motori siano caldi per quando i guai ci saranno addosso"

Kastar parla con sicurezza in maniera secca e decisa

"Avrai il pagamento che chiederai, qualsiasi esso sia se ci porterai in un sistema più..Civilizzato ma l'importante per noi sarà andar via di qui"

Menrte parla Kastar fa qualche passo in direzione della donna

"Sarei lieto però di guardare il vostro viso come voi state guardando il mio e di continuare a parlarne all'interno della vostra nave, più al sicuro. Più tranquilli"

"Siamo abbastanza al sicuro dentro l'hangar, non c'e' bisogno che entriate nella nave"

La figura si alza (era seduta, evidentemente) e compare per 3/4 nel vano del portello aperto. Non la si vede ancora bene, ma sembra una umana, di circa 30 anni, vestita con abiti da viaggio di buona qualita', camicia chiara e pantaloni marroni, stivali. Porta i capelli chiari legati in una coda di cavallo, che le spunta da dietro un berretto con visiera. Al fianco ha un blaster ed in braccio una carabine pesante.

"Comunque, se quello che vi serve e' solo un passaggio, normalmente ve lo darei piu' o meno gratis, visto che stavo partendo comunque. Pero' viste le proporzioni imperiali dei vostri guai mi prendero' una piccola indennita'. Diciamo che 2500 crediti a testa andranno bene. Prezzo di favore. Se siete di piu', posso scendere un po', ma non molto. In ogni caso, vado ad Aldeeran per affari, e su questo non si discute"

"Alderaan andrà più che bene per ora siamo in cinque ma contiamo di essere almeno in sei quando saremo pronti a partire. Potremmo venirci incontro però..Lei quando ha progettato la partenza? Potremmo muoverci in maniera da non arrecare alcun danno ad una donna d'affari come lei"

Kastar parla spedito, sicuro di se.

*Alderann è un buon posto per tutti e io non avrò problemi a scomparire se servirà..*

"Affare fatto! Saremo qui appena avremo finito e saremo pronti a pagarla..Se c'è qualcos'altro che deve aggiungere lo faccia ora altrimenti noi andremo..."

Dicendo questo Kastar con calma si abbassa per raccogliere le sue armi continuando a fissare in direzione della donna

"Certo che c'e' altro. L'accordo e' solo verbale. Niente cauzione, niente contratti. Tra 36 ore parto e non aspetto un solo secondo. Tuttavia, se mi dite i vostri nomi e mi permettete di fare qualche telefonata, vi beccate un piccolo sconto. Che ne dite? Posso sapere con chi ho a che fare?"

Avanza di un passo, tenendosi alla maniglia del portello e mettendo un piede sulla soglia. La carabina blaster, per quanto pesante ed ingombrante, sembra tenerla piuttosto bene.

"Mi sembra un segno di cortesia, tra l'altro. Io sono Rensee Tosh, di Corellia City..."

Dice toccando per un attimo la visiera del berretto con la sinistra.

[Modificato da Ossian77 22/10/2006 17.01]