2 - L'orlo della tempesta

" Il barista ha detto che non c'è niente di meglio per togliere la sete " osservo Fuinn mentre beve dalla borraccia

Mi avvicino e sussurro " L'uomo coi capelli rossi che è appena uscito, da che parte è andato? "

Aspetto che la richiuda la borraccia per continuare a voce alta
" Rimettiamoci in marcia non voglio arrivare a casa a notte fonda "
* Forse sto diventando troppo paranoico. *

Sento le indicazioni date dal 'contatto' e manovro il rover verso la destinazione

* Se è una trappola siamo finiti. * penso amaramente

[Modificato da ZioLex 15/09/2006 9.43]

Mos Eisley, Appartamento di Anomander Reik

Dalla finestra del suo appartamento, Anomander vede sobbalzare il rover nella strada sottostante ed avviarsi al punto di incontro. Scende rapidamente in strada e, dopo aver parcheggiato il mezzo fuori vista, li accompagna nel piccolo monolocale dove abita. L'odore di resina che contrasta con gli aromi pungenti della strada colpisce subito le narici di Fuinn. Un odore, per la prima volta dopo decenni, che gli ricorda casa sua. La memoria olfattiva si risveglia e, assieme ad essa, anche qualcos'altro.

Mentre Anomander sistema Naim nel lungo e stretto letto, l'odore di cibo cucinato (non razioni, ma cibo vero) fa rilassare non poco MAximillian. E' un attimo, ma sente un legero fremito. Un brivido passeggero, una piccola puntura alla base del collo. Forse e' solo stanchezza, ma vede che la stessa cosa sta accadendo a Fuinn. Per un attimo il sindo si assenta totalmente, come se stesse vedendo qualcosa nella sua mente. Nel giro di qualche secondo, e' tutto finito, ed il sindo e' di nuovo presente a se stesso, ed affamanto.

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Mos Eisley, albergo Crescent

Kastar, invece, nel suo albero osserva l'orologio a parete della sua stanza. I caratteri digitali sfocati dicono che mancano poco piu' di tre ore all'apuntamento con Lamiyya. E' ora di recuperare le forze. La tensione della giornata, durante questa breve pausa, sta iniziando a farsi sentire.
Meno di due ore dopo, quando ormai ha avuto luogo anche il secondo tramonto, Kastar si avvicina ad un angolo della piazza dove si trova l'appartamento di Anomander. Una debolissima luce ambrata sembra provenire dalla finestra.

[Modificato da Ossian77 16/09/2006 11.39]

Un flash, voci accelerate che parlano. Dieci, mille, diecimila persone. La linua dei sindi storpiata dalla velocita'.
Lampi di colore, nel campo visivo. Colonne. La terra che trema. L'aria che si incendia. Il dolore. Un altro flash. Altre voci rsapidissime. Tre lunghe ombre. Tre cilindri. Luce verde.
La lama di una spada.

"Occorrono almeno sei punti...."

"Non riusciremo mai a immagazzinarli..."

"E' la nostra unica speranza...."

"Chi portera' il carico con se e' quasi di certo condannato a morte..."

"Questa tecnologia non ci e' familiare...."

"Vado io..."
Una voce femminile.

"Nooooooooooooooo"

Esplosioni, a catena. Lampi di luce bianco azzurra. Ruggiti animaleschi.
Una sagoma immensa sotto un arco di pietra. Una CREATURA mostruosa, immensa, ferocissima.

"Non c'e' piu' tempo!!! Attiva il cristallo e vaaaaaaiiiiiii"

Numeri. Infiniti numeri. Numeri senza senso...

[Modificato da Ossian77 16/09/2006 13.10]

* Finalmente possiamo mettere sdraiato Naim * penso mentre trasportiamo la tuta ed il suo occupante nell'appartamento

* Spada pronta, se è una trappola saran dolori ... per loro. *
La porta si apre adagio ed un profumo di VERO cibo mi arriva alle narici.
* Tutto in ordine, finalmente le cose girano nel verso giusto. Che sollievo. *

Mentre aiuto a stendere Naim sul letto, ho un strana sensazione.
Un qualcosa di indefinibile, ma di cui ricordo il significato.

Mi giro verso Fuinn " Hai sentito? " domando, ma non c'e risposta.
Quando si riprende il viso sembra un poco più stanco, non faccio domande; aspetto che sia lui a dire qualcosa.

* C'è un altro odore, coperto da quello del cibo. Sembrerebbe ... resina? Che sia l'ambra di Baffor? *

Il sindo si siede, un ombra sul volto. sembra molto più stanco.

"Hai detto qualcosa? questo odore.. mi ricorda..
la mia terra.."

mormora, senza sbilanciarsi.
Intanto osserva la stanza e il rosso che li ha accolti nella sua casa.

"Il mio nome è Aldarien, ti ringrazio, Umano."

Osservo Fuinn * C'è qualcosa che non mi torna. Ma ora è inutile pensarci *

Guardo il rosso " Mi chiamo Maximilian Bladeshith, scusa del ritardo per l'appuntamento. " attendo qualche secondo prima di continuare " Conviene chiudere bene le finestre. "

Una volta terminata la chiusura, prendo fiato
" Ti faccio brevemente il punto della situazione: Mi hanno arrestato e portato sulla Conquest, lo StarDestroyer in orbita; abbiamo rubato una nave, siamo atterrati nel deserto e siamo arrivati fin qui. "
Guardo Naim ed immaginando la domanda del contatto rispondo
" E si. Quella è una tuta Imperiale, se ti serve ho anche un uniforme. "
" La nave che abbiamo rubato è in mezzo al deserto, nascosta in un canyon. "

Lo guardo * Faccia sorpresa? Mi sarei stupito del contrario. *
" Quindi ti chiedo cortesemente le informazioni che hai, vorrei sapere tutto ciò che succede e dove andiamo per trovare il nostro comune amico.
E non mi spiacerebbe sapere che diamine ci fà uno StarDestroyer in orbita intorno a questa palla di fango. "

* Ho detto l'indispensabile che, se è sveglio come sembra, sapeva già. Non mi fido ancora, ma è l'unica via d'uscita che ho. Per ora. *

*La Conquest eh? e tu vorresti farmi credere che sei sfuggito ad uno star destroyer?*

"non credo di aver capito bene, ti hanno arrestato e mentre stavi per essere portato sulla Conquest hai rubato la navetta e sei tornato su Tatooine? e questi sono compagni d'evasione?...uno che non parla neanche molto bene la nostra lingua ed uno mezzo morto? dovrai dirmi di più amico se vorrai che io mi fida di te, e ti conviene, perchè se è vero quello che hai detto adesso hai l'impero alle calcagna e dovrò avere un ottimo motivo per tenerti qui e rischiare la mia pelle!"

il tono è tranquillo, pacato, sebbene si senta una lieve tensione nelle parole del rosso. il nome non viene fuori e per il momento ha esplicitamente evitato di discutere del -comune amico-.

getta delle erbe nel condimento che sta preparando, un'odore fresco, quasi glaciale, si diffonde per la stanza nascondendo l'ormai nauseante, per lui, odore di resina.

"foglie di holkug, rinfrescano la bocca. Aldarien eh? mi piacerebbe sapere anche il nome dell'imperiale camuffato... ha la pelle più pallida della tua, sembra congelato, strano perchè su questo pianeta è praticamente impossibile rimanere congelati... se vuoi dargli una riscaldata ho quel liquore laggiù, prendilo, ma dagliene poco per volta"

Anomander lavora alacremente per servire la cena al più presto, è evidente che i suoi ospiti sono affamati, ed il fatto che abbiano problemi con l'impero non li rende meno che simpatici al rosso. li aiuterà, lo ha già deciso ma prima vuole essere sicuro che non abbiano segreti per lui.

* Ed' i'ear ar' elenea! Amin n'rangwa edanea! [per il mare e le stelle! non capisco questi umani!]
così diffidenti.. possibile che non si sentano?*

Il sindo inizia a parlare con lentezza cercando di ricordare le parole giuste, con voce calma e paziente.

"Bene hai compreso, umano. Aldarien è il mio nome, Fuinn Aldarien, della stirpe di Agar di Dang.
Hai diritto di sapere, poichè sono tuo ospite.
Il mio amico sta male. Naim è il suo nome. siamo stati sospesi.. nel ghiaccio, per duecento.. anni.
La nave è.. mia.
con quella veniamo da Ardan, molto lontano.. molto oltre il sistema di Lamarodd. credo da un'altra galassia.
viaggio molto lungo. alla fine siamo stati presi dalla.. mano invisibile del grande vascello grigio.
Ma ho deciso di andarmene, poi ho incontrato lui
e siamo scappati con essa.
fuga disperata e ho perso due amici.

Questa è l'arma del comandante della grande nave grigia, Talidion è il suo nome, e questi sono di lui e del suo capitano, Korathe.
Non li ho uccisi. perchè non ho voluto.
ma ho fatto male."

Intanto, senza scomporsi, lascia scivolare sul tavolo i suoi "trofei": la pistola e i due tesserini identificativi dei due capitani dello Star Destroyer.

"Tu puoi fidarti di me.
e noi di te.
Questo Io sento..
Ora, se vuoi che io sia tuo amico, dimmi il tuo nome."

[Modificato da Ashtarazor 18/09/2006 18.39]

le prime parole del sindo quasi lo sorprendono e fa fatica a capirne il significato, ma, appena capisce il modo di parlare che ha il suo ospite, Anomander non perde più un solo significato. guarda con scetticismo i tesserini e la blaster come se volesse mantenere una sorta di distanza tra sè e quei simboli chiaramente imperiali, ma gli crede. sia per quello che dice che, soprattutto, per come lo dice. una sorta di offesa reprimenda alla sua diffidenza, non c'è vanto nel mostrare gli oggetti, ma solo una sensazione di richiesta ulteriore, e superflua, di accordargli fiducia.

*duecento anni... amico mio tu ti meriti un rispetto particolare, non foss'altro perchè sei nato ai tempi della republica, quando tutto era "pulito"*

Anomander conosce la storia che precede la sua nascita, ha studiato a fondo e anche se alla fine i suoi studi lo hanno portato in una direzione diversa non si è mai tolto di dosso la voglia di controbattere le tesi dell'impero, ne la sensazione che non ci fosse nulla che non andasse ai tempi della republica, forse solo una politica un tantino stantia, ma quantomeno non opprimente come quella attuale.

il rosso sorride

"il mio nome è Anomander Reik, straniero, e se ti sembro diffidente non devi fare altro che pensare agli ufficiali che hai lasciato sulla nave grigia. da quello che hai detto tu sei in grado di sconfiggerli, ma io no, e davvero non vorrei mai averci a che fare. criostasi eh? ci vuole del coraggio, o disperazione, mi spiace solo che non siate capitati in un momento migliore. il tuo amico ha bisogno di cure, forse c'è una persona che può aiutarci..."

*e così sarò io in debito, Olis...*

* L'impero questo ci ha portato a diffidare di tutto e di tutti *

Osservo le finestre chiuse per sincerarmi che lo siano adeguatamente
" Cerco Momaw Nadon, ha ricavato un cristallo dalla resina di Baffor, dovremmo fare degli esperimenti di superconduzione; da ciò che so tu dovresti essere un suo assistente o un bodyguard. "

" Sono uno jedi, o almeno ciò che ne resta "
Metto sul tavolo la Lightsaber
" Pensavo di doverti convincere con qualche trucchetto, ma non credo sia necessario "

Prendo respiro " Hai sentito del tizio arrestato nello spazioporto? Quello che ha combattuto contro i Troopers? Ero io, per questo ci siamo incontrati solo ora "

Osservo Fuinn " La sua nave è in un canyon nel deserto, gli imperiali ci han lavorato tanto era messa male. Il rover è pieno di pezzi smontati dalla nave. Credo che l'impero li rivoglia, dopo tutto è tecnologia mai vista, anche se la struttura è molto simile alla nostra. "

Osservo Naim " Ci serve aiuto per lui, ho modificato la tuta per farlo sopravvivere. Era ancora nella cella criogenica all'atterraggio nel deserto, abbiam fatto quel che potevamo per portarlo vivo fin qui. "

Riprendo fiato, lentamente tutta la tensione accumulata dall'arresto lentamente svanisce " Scusa se non mi son fidato, ma sai com'è " abbosso un sorriso
" Ora però abbiamo bisogno di informazioni:
Quando andiamo da Momaw Nadon?
Che ci fà un Star Destroyer da queste parti?
E soprattutto, come possiamo fuggire da questa palla di fango? "

* Dopo gli chiedo se ha contatti con i ribelli, Fuinn non deve sentirci; niente false speranze. Non voglio lasciare gli amici di Fuinn nelle mani dell'impero, ma non possiamo nemmeno suicidarci * Improvvisamente il mio viso si è fatto cupo.

[Modificato da Ossian77 20/09/2006 10.07]

"Anomander.. Reik.."

ripete lentamente..
Il punto d'onore è soddisfatto.
Il sindo accenna dunque a un inchino e a un sorriso.

"Sono riuscito a fuggire... amico, solo.. per grazia.. del Grande Riflusso.
se mi aiuti a salvare lui,
Anomander, hai la mia riconoscenza.
ti ringrazio."

il rosso alle parole di Maximilian sembra trasalire, poi guarda lo strano oggetto posato sul tavolo, potrebbe davvero essere una spada laser, di quelle che si vedono nei testi di storia illegali in mano a quelli che questi testi chiamano Cavalieri Jedi. lo guarda meglio, doveva essere giovane quando ci fu l'epurazione (o quando alcuni dicono che ci sia stata) dell'ordine degli Jedi.

*ma in che dannato guaio sono? non bastava la mia attività, diciamo, trasversale, ora sarò anche ricercato per aver aiutato un Jedi?*

"la conquest, non c'è molto da dire, ce l'abbiamo sulla testa da una settimana, in orbita geostazionaria. ha attuato un embargo parziale, non si può entrare ne uscire senza un accurato controllo. potrebbe esserci un collegamento con le meteoriti cadute qualche giorno addietro, quando in orbita di Tatooine arrivò la Executor, il super star destroyer del braccio destro dell'imperatore... bisogna ammettere che per alcune ore la vita su Tatooine è parsa addirittura normale, fino a quando non c'è stato un combattimento in orbita con una corvetta Corelliana, o almeno così dicono i meglio informati.
per quanto riguarda il raggiungere Momaw, beh, in questo momento non è affatto facile neanche per me, ma qualcuno sta per aiutarci in merito. so che faceva esperimenti sulla conduttività dell'ambra di Baffor ma non mi ha mai voluto spiegare il perchè, dannato e cocciuto testa di martello.
lo stesso che ci aiuterà con Momaw porebbe aiutarci con il vostro amico... Naim, ma bisognerà ricompensarlo come si deve, magari una blaster imperiale e tesserini di ufficiali potrebbero fargli comodo ma dubito che siano sufficienti, mi inventerò qualcosa."

il rosso guarda i suoi due interlocutori da sopra la spalla, poi si gira e viene fuori dal cucinino con una pentola fumante.

"ed ora, se volete farmi compagnia, è il momento di rimettere insieme le forze... e i riflussi..."

sorride, non gli importa che costoro possano portare problemi, comunque non possono essere più dannosi di quanto non sia già lui da solo, la cosa che gli importa è che può dire di avere interessi in comune con costoro e che dopo molto tempo gli si prospetta un'opportunità di amicizia, di quella vera.

* E ti pareva che qualcosa andava liscio, ma almeno abbiamo un posto dove nasconderci e qualcuno che ci aiuta. *
D'un tratto capisco meglio il discorso del rosso * Se c'era una nave corelliana allora ci sono dei ribelli, vuoi vedere che con un pò d'aiuto si riesca a risalire sulla Conquest... *

Osservo il cibo, è molto invitante anche se non ho fame.
Mi avvicino a Naim " Ora tocca a me prestargli un pò di cure "
Stendo le mani e mi concentro, sento la forza fluire e con essa il bisogno di recitare una vecchia litania. Quando il flusso cessa barcollo per un istante e torna il leggero dolore alla testa

Ripenso alle parole del rosso ed un brivido mi corre lungo la schiena
" C'era la Executor? Allora ritiro tutto quello che ho detto e pensato sulla sfortuna. "

Prima che gli altri possano avvertire troppo il mio disagio " Dei meteoriti han parlato anche due guardie sulla Conquest. Mi piacerebbe saperne di più, per far muovere Vader deve essere molto importante. "

Osservo Naim e Fuinn " Credo che potremmo pagare il tuo 'amico' con qualche pezzo, ho smontato tutto ciò che è di valore dalla loro nave; ma l'ultima parola spetta a Fuinn. "

Facendomi improvvisamente cupo " Ero a Coruscant il giorno che Anakin Skywalker, praticamente da solo, ha distrutto l'accademia. Se Vader, a quanto dicono, è potente quanto lui, non oso pensare a cosa lo possa spingere a muoversi fin qui. "

Faccio tornare a forza il sorriso sul mio viso " Ma ora Cibo! Festeggiamo l'incontro un nuovo amico e la gloria di quelli che ritroveremo. "
* Spero che Fuinn non capisca. *

Parlando durante la cena racconto la mia evasione, invito Fuinn a fare altrettanto e chiedo a Anomander in cosa è bravo
* E importante che ciascuno sappia cosa possono fare gli altri. Ed a cosa è dovuto il mio mal di testa. *

[Continuo/iamo con 'Heal Self' e 'Heal Another']

* Rimettere insieme le Forze... e i.. Riflussi...*

Il sindo sembra gradire l'espressione.
Ma non chiede altre spiegazioni e si limita a sfamarsi e a dissetarsi rinfrescandosi quel tanto che basta.
Ripensa alla terribile visione di poco prima, ascolta i discorsi dei due, intervenendo sui pochi punti in cui è interpellato direttamente.

Lascia che lo jedi dia una sistemata a Naim, poi, quando vede che le parole, secondo lui, iniziano a dilungarsi troppo, li interrompe.

"Perdonate, ma il tempo è... breve.
Un'altra... volta ci.. raccontiamo.. con calma.
Naim... ha bisogno di.. ciò che noi.. non possiamo.. dare a lui.
dobbiamo.. fare.. presto.
ogni minuto.. prezioso.
e anche per noi.."

Il sindo è calmo, ma preoccupato.
poi sembra avere come un ripensamento..
alza inavvertitamente un sopracciglio e parla in direzione del Rosso.

"Se.. quella persona.. che dici.. vuole qualcosa in cambio.. per.. salvare uno che.. muore, non credo sia molto.. amico.. Anomander, e nemmeno che molto onore ha..
Se è dunque... così, molta.. attenzione prestiamo.."

Le ultime parole sono accompagnate da un'occhiata molto significativa che non richiede ulteriori commenti..

[Modificato da Ashtarazor 21/09/2006 2.04]

Anche il secondo solo era ormai tramontato da un pò di tempo e e l'ora dell'incontro con il Devaroniano si avvicinava, alcune persone erano entrate accompagnate da Anomander nel suo appartamento ma ancora non erano uscite e Kastar non aveva più il tempo di aspettare.

*Entrerò..Vedrò come si comporterà il rosso nei loro confronti, basta che non mi intralcino gli affari infondo*

A passi svelti Kastar si avvicina alla finestra illuminato cercando di carpire qualche parola ma senza nemmeno dare troppa importanza a questo si incammina verso la porta d'ingresso.

Fuinn sente i suoi passi su per le scale ed avverte la sua presenza dietro la porta. Neanche il tempo di pensare a dove sono le spade che Kastar pigia il pulsante per mettersi in comunicazione con l'interno dell'appartamento...

Kastar:"Anomander? Olis è qui per te, con buone nuove..."

Anomander: "Entra!"

La porta si apre, ed un uomo, un giovane umano ben vestito, fa il suo ingresso nella stanza, chiudendosi la porta dietro.
Il profumo della zuppa appena cotta e' il miglior benvenuto in cui potesse sperare. Nota che ci sono altre tre persone oltre ad Anomander. Un umano dall'aria vissuta, poco sotto i 40, con indosso un poncho sbrindellato che copre una specie di armatura leggera.
Un quasi-umano dai lineamenti molto fini ma dall'aria stanca e provata. Veste anche lui con abiti che un tempo devono essere stati molto eleganti e tiene vicino due spade (impossibile dire se sono vibrolame, sono infoderate) una lunga ed una corta, entrambe ricurve. Il terzo sembra stia dormendo, ed e' tutto infagottato sul letto stretto e lungo. Anche lui sembra avere una armatura ed un respiro raschiante e metallico sembra provenire da una specie di maschera di respirazione.

Sul tavolo, per un attimo si vede un piccolo tubo di acciaio ed electrum di 30 cm di lunghezza. Maximillian afferra il tubo e lo tiene in mano, leggermente fuori vista.

Lo sguardo di Kastar si posa velocemente sui presenti, cercando di focalizzare i loro visi e di ritrovarli nella sua memoria.
Il suo udito è concentrato sullo strano respiro proveniente da sotto le coperte ma cerca di dissimulare la sua attenzione verso l'uomo sdraiato iniziando a parlare..

"Mi dispiace aver interroto la vostra cena ma io e Anomander avevamo un appuntamento, non è così?"

[Modificato da Giafo 21/09/2006 15.33]

Il sindo non si muove.
Si limita a studiare il nuovo arrivato, nel suo aspetto, nei suoi gesti e nei suoi atteggiamenti.
e a controllare l'espressione del volto di Anomander, nel caso ci sia qualche spiacevole imprevisto.

[Modificato da Ashtarazor 22/09/2006 11.17]

Osservo Anomander
* Devo ricordarmi di chiudere bene le porte, SEMPRE. Sarà questo "l'amico"? *
L'espressione rilassata del rosso sembra rispondere di si

Stringo la LightSaber; solo Anomander può spezzare la tensione ed introdurre il nuovo venuto, che in caso contrario son pronto ad affrontare.

"abbiamo tempo per finire la zuppa e discutere di un nuovo affare Olis? cinque minuti, dobbiamo parlare, siediti"

detto questo Anomander porge un piatto anche all'umano e ci scodella dentro un poco della sua zuppa, ha intenzione di far passare il momento di imbarazzo creatosi quindi fa le presentazioni.

"...questi signori sono amici dell'Ithoriano che stiamo cercando, naturalmente all'appuntamento verrò solo io, ma per ciò che rguarda eventuali notizie in merito hanno la mia più completa fiducia..."

*faccio fatica a crederci anche io, ma ormai se sono bruciato lo sono completamente quindi non ha senso nascondere nulla...*

"...Olis ti presento Maximilian e Fuinn, e quello adagiato sul letto è Naim, proprio di lui ti vorrei parlare... abbiamo bisogno di un medico con attrezzature adatte, ma non possiamo esporci..."

il rosso lascia la frase a metà, un pò per osservare la reazione dell'uomo seduto di fronte a lui e un pò per lasciare che sia lui a completarla.

[Modificato da Mumak 22/09/2006 16.42]

Con atteggiamenti altolocati, quasi aristocratici Olis si siede e ringrazia Anomander del piatto che gli porge.

Non tocca il cibo però, almeno fino a quando Anomander non conclude le sue frasi..

Dopo le presentazioni Olis porge una Mano a Maximillian e a Fuinn, la sua stretta sarà forte con il primo e più tenera con il secondo che contraccambia con la stessa mancanza di energia, Olis però non è in grado di capire se sia la vera forza di Fuinn o se si stia limitando...

"Un mercante è sempre pronto a nuovi affari no? Ho ben ascoltato quello che mi dici e ho da darti una notizia buona e una cattiva: la buona è che sono riuscito a trovare quella persona di cui ti avevo parlato, la vedrò questa notte e ci fornirà tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno. Quella cattiva è che è una persona pericolosa e molto esigente in fatto di..pagamenti.
Sono su questo pianeta da poco ma qui tutto si muove in funzione di merce di valore, non possiamo aspettarci alcun favore."

Una breve pausa, una mano che scivola velocemente sul suo collo e che si va a posare sulla posata...Inizia a mangiare la zuppa.

"Credo che non gradirà particolarmente la tua presenza, forse è il caso che io vada da solo a parlamentare con lui tu mi accompagnerai ma io ho saputo da..amici su quali punti insistere e come convincerlo al meglio, non so se mi spiego..E poi meno persone ascoltano quello che dice meno si fa pagare."

Un altro boccone, questo più corposo. Olis gradisce la zuppa

"Direi quindi che sia il caso di giocare davvero a carte scoperte. Devi dirmi cosa vuoi sapere visto che sarò io a parlare con questo..Devaroniano. I tuoi amici hanno evidentemente dei problemi molto grossi..Non so quanto costerà l'informazione per salvare la vita a questo..Naim, posso dare una mano ma non ho tutti i crediti che vorrei, non credo di potermi occupare anche di pagare per loro, vorrei..Vorrei salvare la sua vita ma non ne ho i mezzi economici"

[Modificato da Giafo 22/09/2006 17.18]

[Modificato da Giafo 22/09/2006 19.52]

* Questo tizio puzza di falso lontano un anno luce. Ma Anomander si fida, o almeno così sembra. *

" 2000 crediti possono bastare? "
Osservo la reazione del nuovo venuto
* Meglio aspettare prima di dirgli del rover. *

[Modificato da ZioLex 22/09/2006 17.45]