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2 - L'orlo della tempesta

Ultimo Aggiornamento: 07/12/2006 23:14
11/09/2006 14:31
 
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Nonostante viaggi spesso per la galassia "Olis" mal digerisce il brusco cambiamento di temperatura lievemente attutito dai suoi vestiti: la leggere stoffa permette alla sua pelle di respirare quel tanto che basta anche se la sua fronte è ormai particolarmente sudata. Nonostante questo il suo sguardo si posa velocemente sui soldati imperiali per poi tornare a seguire l'uomo che ha davanti.

*Meglio non fare nessun commento circa quei soldati..Potrebbe essere un ribelle come un uomo che parteggia per l'impero. Ha descritto quella donna in termini dispregiativi ma meglio vedere come si comporta lui..Sto rischiando fin troppo, non è nel mio stile ma questa è la mia unica occasione.Non ho possibilità di fallire, non questa volta..*

I pensieri scivolano nella mente dell'umano come il vento caldo scivola sul suo viso, ora deve solo seguire Anomander per avere tutte le risposte che vuole.
11/09/2006 14:48
 
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Salendo una scala metallica che tintinna sotto i loro stivali, i due arrivano ad un pianerottolo coperto da un leggero velo di sabbia. E' nel lato assolato della strada ed il calore e la luce riflessi dalla parete di cemento sono a malapena sostenibili. Una porta corazzata si apre scivolando di lato all'attivazione di un codice da parte di Anomander. L'interno e' leggermente piu' fresco, per via degli spessissimi muri. E' una stanza semplice, con un tavolo, tre sedie avvitate per terra, una cucina incassata nel muro sotto la finestra ed una branda ordinata ma molto piccola in un altra alcova. C'e' un armadietto in metallo chiuso in un angolo. Vicino alla branda, un terminale portatile chiuso a libro. Nella stanza c'e' un vago profumo di resina.
11/09/2006 15:01
 
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Una volta entrato all'interno dell'edificio instintivamente l'umano si guarda intorno memorizzando più informazioni possibili sull'ambiente circostante e a colpirlo in maniera particolare è lo strano letto e il particolare odore.

"Questo..appartamento lo condivideva con qualcuno non è vero? La sua amica, l'amante degli alberi no? Non mi dirà mica che ama dormire in un letto che è quasi un metro più lungo di quanto dovrebbe.."


*L'odore..Alberi, è un odore pungente, mi dà quasi fastidio*


L'ambiente più tranquillo e più intimo fa rilassare l'umano che mostra un espressione più calma e pronta per gli..affari
11/09/2006 17:10
 
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Anomander Reik
lo sguardo del rosso è completamente diverso da quello che aveva nel bar, la metamorfosi è a dir poco impressionante, ed anche la voce e le parole sembrano provenire da un'altra persona.

"non c'è nessuna ragazza, ma questo già lo sai non è vero Olis?, o come ti chiami veramente, se hai informazioni che possono essermi utili ti prego di farmele avere, mentre io cerco il taccuino dove mi ero segnato alcune cose sul conto del luogotenente Ingah. ah, io mi chiamo DAVVERO Anomander Reik, ma questo nome, una volta separatici, potrebbe portarti dei guai con l'impero, quindi ti suggerisco di dimenticarlo"

il rosso tira fuori una bottiglia di liquore Kazzun e la lancia senza guardare in direzione del nuovo amico

"tieni, serviti, i bicchieri li trovi nel cucinino, lavatene uno ed usalo, ah già che ci sei lavane uno anche a me..."

Anomander parla molto più speditamente di quanto non facesse in cantina, e gesticola molto di meno. i suoi movimenti sono più decisi, marcati, sulle braccia muscoli allungati ma potenti guizzano in continuazione.
dopo aver lanciato la bottiglia ad "Olis" sembra tergiversare un poco, chiude per un attimo gli occhi, poi li riapre con un sorriso di complicità verso l'interlocutore.

"si, ora ricordo dove l'ho messo... c'è scritto qualcosa che riguarda le strane compagnie del luogotenente degli ultimi tempi... ma dimmi, cosa sai degli alberi Baffor? cosa sai di me?"
11/09/2006 18:28
 
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Kastar Fabar
La metamorfosi del suo interlocutore colpisce l'attenzione di Kastar che capisce di non essere il solo a giocare a carte coperte..

"Vedo con piacere che questo uomo rossiccio non è poi così indifeso e...nuovo dell'ambiente o no? Iniziamo male però Anomander se non ti fidi nemmeno del mio nome come posso darti le informazioni che vuoi? Dici che il tuo nome potrebbe mettermi nei guai con l'impero ma devo mostrare i documenti per dimostrarti chi sono..sarebbero modi da imperiale no? E poi credimi non mi serve affatto il tuo nome per quel tipo di...guai"

Anche Kastar cambia tono, il lei è scomparso e ora c'è un tu..diretto..deciso

*Non è affatto un simpatizzante dell'impero, bè meglio così..Spero capisca che remiamo nella stessa direzione in questa occasione*


Mostrando dei buoni riflessi l'umano prende al volo la bottiglia e si reca verso il lavabo da dove si dà un altro occhiatta in giro

"Mi piace tenermi informato e mi interesso un pò di tutto dei Baffor so che sono degli alberi molto molto particolari, capaci di creare collegamenti telepatici tra loro, in grado di creare una rete neurale in una grande foresta e si trovano..Si trovano sul pianeta Ithor no? Casa degli Ithoriani no? Creature...magre e alte o sbaglio?"

Un sorriso irriverente è disegnato sul viso di Kastar mentre tiene in mano i due bicchierini e li porge ad Anomander

"Di Te invece..So che ti tieni in forma e che ti piace fare domande in giro..Tanto basta"
12/09/2006 17:28
 
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Anomander Reik
*beh, non c'è dubbio che sia un attento osservatore, per quanto non è difficile capire le cose che ha capito lui. spero mi sia utile a ritrovare Momaw*

il rosso sorride di rimando all'umano, e tira fuori da una tasca posteriore il taccuino che prima fingeva di cercare.

"ah, ecco dove lo avevo messo... vediamo, m'ero segnato delle cose... ecco qua. la tua amica Ingah è stata notata qualche giorno fa e per più di un giorno con Centa Sonhan, un gamorreano per l'appunto, che, in caso tu non lo sapessi, è a capo di una delle organizzazioni criminali più attive su Tatooine... è ricco da fare schifo, ha persino un veliero a vento solare, dello Junland non so nulla, mi spiace."

il rosso prende il bicchiere e picchiettandolo con l'altro fa un rapido cin con l'umano per poi iniziare a sorseggiare il caldissimo liquora.

"acc... è incredibile come questa poltiglia mantenga in tutte le condizioni la sua temperatura, pensa che si può bere solo in ambienti molto caldi perchè in caso contrario lo shock termico ti ucciderebbe..."

appoggia il bicchiere vuoto con noncuranza sul tavolo e si dirige al terminale come folgorato da un'idea...

"vediamo di raccogliere qualche informazione sugli imperiali presenti in città... dunque... si, com'è che... ah! ecco..."

in mezz'ora di attività sulla rete Anomander riesce a delineare in maniera abbastanza precisa i caratteri dei comandanti imperiali di Mos Eisley e quello che viene fuori è che il Prefetto Eugene Talmont e' molto alto in grado, probabilmente si tratta del comandante imperiale locale. la popolazione locale lo odia, come odierebbe chiunque nella stessa posizione, ma si raccontano dicerie riguardo alla sua disposizione a "trattare" anche fuori dai canali ufficiali.
il Luogotenete Harburik è formalmente sottoposto a Talmont, atteggiamento rude, finanche intollerante ed intransigente fino all'estremo, non ha certo paura di farsi odiare e se potesse attuerebbe una politica quanto più imperiale possibile.
Ingah Muloha, braccio destro di Harburik è la quint'essenza dell'ambizione, non guarda in faccia a nessuno se si tratta della sua carriera e sembra disposta ad ogni compromesso pur di raggiungere i propri obiettivi. nonostante sia inferiore ai primi due in grado non sembra risentirne e fa più o meno tutto ciò che più le aggrada.

"sono personaggi difficili da col... incontrare, non escono spesso e quando lo fanno hanno una quantità di scorta tale da tenere lontano chiunque per centinaia di metri, devi vedere a che velocità sfrecciano i loro mezzi in centro città..."

il rosso emette rumore con le nocche delle dita e si gira a guardare il suo nuovo amico.

"per tornare al nome, amico mio, non mi interessa affatto quale sia quello vero, e non dovrai mostrarmi nessun documento di identità. per quanto mi riguarda tu sei Olis e così ti chiamerò fin quando non deciderai diversamente"

[Modificato da Mumak 12/09/2006 17.29]

12/09/2006 18:10
 
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*Adoro le persone ambiziose, ne ho conosciute tante e tutte erano così facili da..Manipolare*

Come nella cantina l'umano sorseggia con molta calma gustandosi ogni goccia del liquore accompagnandolo alle notizie che Anomander gli riferisce

"Tutte queste cose sono molto interessante e non voglio che si dica in giro che non pago i miei debiti..Ti ho promesso informazioni e informazioni avrai ma non dà me"

Gli occhi di Olis cercano quelli di Anomander per cercare quel barlume di interesse che porta le persone a pendere dalle sue parole, come gli è stato insegnato in passato.

"Sono felice di vedere che finalmente ti fidi di me o almeno è questo che mi mostri, bè renderà tutte le cose più semplici: Sono a conoscenza dell'esistenza della persona che fa al caso tuo, è in grado di rintracciare il tuo amico naturalista o chiunque tu voglia se è per questo. Devo organizzare un incontro con lui, non è così facile avvicinarlo ma una volta trovato al giusto prezzo avrai le tue risposte..."

Ancora una volta Olis tenta di incrociare lo sguardo con il rosso mentre pronuncia la parola "prezzo"

"Ma tu mi hai già pagato..Naturalmente sarà tutto a mie spese..."
12/09/2006 18:48
 
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*ecco una cosa che non mi piace, dovrò espormi, ma il rischio vale la candela... ho necessità di ritrovare Momaw altrimenti in poco tempo sarò costretto ad abbandonare Tatooine... costui sembra a posto, ma i suoi modi non sono del tutto chiari, magari ha solo un carattere diverso dal mio... però...*

"mmm, mi sembra adeguato come pagamento, ma dubito davvero che questo tuo amico possa sapere dove trovare l'Ithoriano..."

Anomander legge compiacimento negli occhi di Olis, più che giusto in fondo, il ragionamento non faceva una piega...

"...si, avevi ragione. come preferisci agire? io non ho un solo minuto da perdere quindi se non ti dispiace preferirei contattare il tuo amico quanto prima..."

*...un momento! ma chi su Tatooine può rintracciare chiunque senza nessun problema?*

"...a meno che questo tuo amico non si chiami Jabba..."
12/09/2006 18:54
 
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La risata di Olis potrebbe sembrare fuori luogo ma in quel clima spezzo in maniera definitiva la tensione

"Anomander caro, ho si lavorato molto su Nar Shadda ma non conosco nessun Hutt personalmente e non credo proprio che io sia in grado di pagare loro in alcun modo. Sono un mercante no? Ho i miei metodi per comprare e vendere merce e arrivare a questo tizio sarà come fare un buon affare e ne sono portato credimi..."


Un attimo di pausa, come a riordinare le idee, come a ragionare affondo per la prima volta da quando ha incontrato Anomander..

"Se la fortuna mi assiste in un paio d'ore potremmo sederci di fronte a questa persona..E' amico di amici quindi l'accoglienza dovrebbe essere tranquilla.Credo tu possa aspettare qui, verrò a prenderti quando ci sarà l'incontro"


*Speriamo si fidi e non gli salti in testa che voglio scappare senza averlo "pagato"...Non mi interessa nulla di questo Ithoriano ma manterrò la mia parola, è abile e potrebbe essermi utile in altre occasioni ma mi piacerebbe muovermi liberamente con i miei contatti...*
12/09/2006 19:14
 
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*uhmm, contatti... amici di amici... caro Olis, non devi essere molto "pultio" e questo non fa bene alla salute...meglio che io non sia con te quando li cercherai...*

il rosso guarda l'umano un momento più a lungo come se stesse decidendo se fidarsi o meno, infine si scioglie in un sorriso allarga le mani e fa spallucce.

"sono nelle tue mani Olis, ho bisogno di quelle informazioni e chiunque possa darmele non ha da dirmi come mi devo comportare. però non aspetterò qui, chiamami sul com-link con il codice che ti ho dato e ci vedremo qui. nel frattempo che tu azioni le tue leve io andrò di nuovo in cantina per liberarmi di quest'arsura... e per finire qualcosa che ho iniziato."

il rosso digita il codice e la porta scorre aprendosi, ma prima di separarsi dall'umano gli tende la mano

"mi sembra che possiamo esserci utili a vicenda, quindi perchè non suggelliamo un solido rapporto d'affari con una bella stretta di mano? mi farebbe stare decisamente più tranquillo"

stavolta la mano è forte e la presa è decisa, di un uomo abituato alle arrampicate libere, di un uomo che è conscio delle proprie potenzialità.
12/09/2006 19:23
 
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"Di solito stringo la mano al mio acquirente solo quando l'affare è concluso ma sono sicuro che ti darò presto la merce che vuoi..Ti contatterò prima di quel che pensi"

La mano di Olis si tende verso quella di Anomander e la stringe, ci sono più calli di quanti se ne dovrebbero trovare su un uomo con quei vestiti e con quell'occupazione e la presa risulta salda e sicura. Dopo aver stretto la mano al rosso un sorriso e un piccolo gesto di saluto concludono questo incontro almeno per il momento

*Sono solo ora..Devo riattivare un pò di leve, infondo di informazioni davvero utili ne aveva poche ma è un bene che creda di avermi accontentato, forse non poteva fare di più ma l'aver scoperto la grande voglia di fare carriera di quell'Ingah mi riempie di sicurezza, ci guadagneremo in molti alla fine di tutto questo*


La direzione intrapresa dall'uomo ben vestito lo porta verso il centro cittadino, verso vecchie conoscenze.
13/09/2006 12:33
 
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Mos Eisley. Deserto intorno alla citta'.

Un rover, dalle superfici metalliche ormai intoccabili per il calore, e' nascosto dietro un cumulo di macerie, quel che resta di un vecchissimo vaporatore. Su di esso, Fuinn e Maximillian si affrettano a camuffare Naim come meglio possono. Il caldo e' intollerabile, e sudano entrambi copiosamente. Fuinn, ora anche senza tunica, sente un calore impossibile staccargli letteralmente la pelle dalla schiena.
Maximillian registra nel suo cilindro elettronico delle brevi frasi, da usare per dare una voce a Naim in caso di posto di blocco.

Quando ormai l'orologio segna quasi le 19.00, i due decidono di entrare. Il calore e' diventato quasi tollerabile, sebbene i due siano un poco storditi dalla giornata, dal colpo di calore, dalla fatica e dalla disidratazione.
Attivato il rover, si recano verso la periferia della citta'. Mos Eisley, a quest'ora, e' quasi bella. I due soli colorano la pietra delle case di un debole color rosa ed una parvenza di vento, tutto meno che fresco, da almeno un po' di movimento all'aria. Mentre attraversano, con circospezione e molto lentamente, le vie della citta' verso il centro ed il relitto della Dowager Queen, i due notano come gli abitanti del luogo, dopo una giornata di fatiche e, in certi casi, pericoli, approfittino dell'ombra che aumenta e del vento della sera per dare un ultima sistemata alla bottega e poi recarsi in giro per la via principale. Ci sono diverse bancarelle, chioschi che servono cibi e bevande economici, persino alcuni negozi di souvenir. Anche se e' un posto letale come un campo di asteroidi, Mos Eisley e' comunque una citta'. E la gente esce, si diverte, e fa finta di nulla anche qui, immaginando per un attimo di non essere in un covo di cacciatori di taglie, contrabbandieri, assassini e spacciatori.

Proprio mentre sono in vista della piazza, Max e' costretto a far sbandare il rover. Un dug, camminando sulla sue due zampe anteriori, gli ha tagliato la strada. Subito, la piccola ma aggressiva creatura salta sul cofano del rover, sputando insulti in huttese. Tenendosi sospeso sulle mani, minaccia Fuinn con dei calci che sembrano meno pericolosi di quanto in effetti siano.

Dug:CHUBADA BANTHA PUDOO!!

Il colpo fa cadere le bende che coprono ilcasco da assaltore di Naim. Per un attimo il dug lo guarda perplesso. Poi, un gesto della mano di Fuinn gli fa credere di aver visto il volto dormiente di Naim. Il dug, torna a guardare Maximillian

Dug:CHUBADA BANTHA PUDOO!!!Chess ko !!!!

Maximillian:"Certo, lei ha ragione, ma ora abbiamo cose piu' importanti da fare..."

Dug:"Na tenga! Echuta SEBASSA! CHUBA DA, Soottoo!"(1)
(1)[Tienile in tasca quelle mani, deficiente! Con le tue scuse mi ci pulisco!]

Il dug, tenendosi al rollbar del rover, stuzzica Maximillian con una serie di rapidi e decisi calcetti. Fuinn, concentrandosi sulla Forza, manda verso di lui delle onde di energia positiva, sperando di far presa sul suo animo gretto ed aggressivo.

Fuinn:"Lasciaci...non vedi? Sta male"
dice sistemando le bende addosso a Naim ed interrompendo l'illusione. Il Dug, per un attimo, fissa con disprezzo Fuinn, poi gli sputa sulla maglietta e se ne va per la sua strada, bestemmiando tra se e se in Huttese.

[Modificato da Ossian77 15/09/2006 12.39]

13/09/2006 14:33
 
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stanno per arrivare le 19:00, anche oggi, l'ultima possibilità per il contatto di farsi vivo, dopodichè Anomander abbandonerà Mos Eisley per mettersi in cerca di Momaw, con o senza le informazioni di Olis.

stavolta ha optato per una semplice spremuta di godak, frutto acre ma molto dissetante, al punto da essere richiestissimo per i viaggi nel deserto. il problema, pensa Anomander, è che toglie la sensazione della sete ma non reidrata nulla, quindi in un deserto è meglio non averne di quei cosi perchè prima o poi ti ritrovi morto essiccato senza sapere neanche il perchè...

gente entra ed esce ma sono tutte persone già viste nel locale negli ultmi 3 giorni, il suo contatto non arriva e ormai dispera di poterlo incontrare, ma come al solito non se ne da per inteso ed aspetta fino all'ultimo minuto.

*un contrattempo può sempre capitare no? beh, aspetterò fino alle 19:30 poi mi muoverò, non è sano rimanere troppo tempo nello stesso punto qui a Mos*
13/09/2006 16:01
 
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* Fortuna che Fuinn riesce a trattare meglio di me con certa gente.* penso mentre il dug si allontana.

" Andiamo si è fatto tardi "

Parcheggio il rover vicino agli altri mezzi in modo che sia il meno visibile.

Scendo dal posto di guida e sussurro a Fuinn " Dammi 5 minuti "

* Ecco la Cantina finalmente, speriamo che ci sia ancora il mio contatto; altrimenti la situazione si fà ancor più dura. *

Entro dalla porta principale; ci vuole tempo per abituare gli occhi reduci da una giornata nel deserto, ma il bancone riesco a distinguerlo abbastanza bene ed è quanto basta per avviarsi

Mi sforzo di controllare ogni passo, sapendo che cadere qui attirerebbe troppo l'attenzione.
* Bene ed ora vediamo se c'è ancora il contatto. * penso con molta speranza (quella della disperazione)

Mi siedo sullo sgabello al centro bancone, in modo da esser meglio ascoltato mentre parlo.
* Cominciamo. * prendo fiato.

" Un Amber Milk Shake e bello freddo. Grazie. " alle rimostranze del barista aggiungo " Dai cerca meglio in quell'affare Amber Milk Shake. " scandisco bene le ultime parole.

" Nulla? Come nulla? Ok lasciam stare. Dammi una birra corelliana "
Sorseggio la birra con lentezza; vorrei scolarmela in un colpo, ma la prudenza non è mai troppa.

* 5 minuti e poi chiedo un paio di borracce e qualcosa di adatto a questo clima. Anche Fuinn avrà sete. E se il contatto non arriva che la Forza sia con noi perchè è l'unica cosa che ci resta. * sorseggio piano come se non avessi altro da fare.

[Modificato da ZioLex 13/09/2006 16.13]

13/09/2006 16:37
 
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Kastar Fabar, albergo "Crescent" di Mos Eisley.
H. 18:23


Kastar ha salutato da poco Anomander e ora si trova nel suo albergo, la Hall è piena di elementi poco raccomandabili, delle razze più esotiche e un fumo intenso permea la stanza riscaldando ancora di piu' il già torrido luogo. Non ci sono finestre aperte, la luce solare non è ben accetta e il lento ventilatore a soffitto ben poco può contro la forza dei due soli. Il sudore imperla la fronte di Kastar ma nel suo volto non c'è alcun segno di tensione o nervosismo mentre appoggiato al muro compone un numero sul terminale. L'immagine che dovrebbe raffigurare l'interlocutore è criptata ma Kastar lo sapeva, dall'altra parte una voce femminile, fredda, umana.

Voce:"Questo numero non è più usato, ha sbagliato numero, chiuda ora"

Kastar:"Non ho sbagliato numero Elly, sono io e ho bisogno di te"

Elly:"Zitto! Non devi fare il mio nome, mai, non ne sei all'altezza"

Kastar:"I miei crediti però lo sono vero?"

Elly:"Cosa vuoi?"

E' un solo attimo di pausa, ma un attimo in cui la soddisfazione invade Kastar; tutto sta iniziando a girare per il verso giusto.

Kastar:"Mos Eisley,Devaroniano, Lamiyya"

Elly:"Ti costerà il suo numero"

Kastar:"Pagherò come ho sempre fatto e sai che ti conviene darmi il numero esatto, senza i miei crediti andresti avanti?"

Elly:"250 crediti, e ora apri bene le orecchie, ti serve una sorta di parola d'ordine...'Lode alle tue corna e ai tuoi occhi' "

Ancora una volta la donna non ha risposto alle pungenti battute di Kastar, successivamente il numero che cercava viene scandito in fretta dalla voce di Elly che chiude subito dopo la conversazione, senza convenevoli.

*Va così, andrà sempre così ma l'importante è che il numero sia valido*

Prima di comporre il nuovo numero Kastar si occupa del versamento sul conto del suo informatore. Qualche secondo e l'ennesima transazione tra i due giunge a buon fine. Il fumo inizia a diradarsi, la gente inizia ad uscire per vivere la sera nella confusione del centro di Mos Eisley; lui, l'umano ben vestito, è ancora al terminale.
Ancora immagini criptate, questa volta silenzio, sarà Kastar a fare la prima mossa e la sua voce cambia per l'occasione, diretto come un colpo di blaster e tagliente come la lama di una vibrospada:

Kastar:"Lode alle tue corna e ai tuoi occhi"

L'immagine cambia, i contorni si delineano, l'ha trovato.
Il suo interlocutore è un Devaroniano, un maschio dalle lunghe corna e dalla pelle scura lo guarda con aria famelica, quando inizia a parlare il suo basic è fortemente influenzato dall'accento del suo pianeta.

Lamiyya:"Che vuoi?"

*Non chiede chi sono, conosce il suo lavoro*

Kastar:"Che mi trovi qualcuno, qualcuno di UNICO a Mos Eisley, e che avrai sicuramente notato"

Lamiyya:"Costerà"

Kastar:"Saremo in due all'incontro"

Lamiyya:"Costerà ancora di più"

Kastar:"Se rintracci chi devi rintracciare in fretta potresti trovare un ottimo..cliente"

Lamiyya:"Tra sei ore, vicino al chiosco degli snack al molo 54 dello spazioporto. Avrai tutto quello che si può sapere sui tipi unici in giro per la città"

Kastar:"Vicino al chiosco? Hai voglia di uno spuntino?"

Niente risposta, la conversazione si chiude all'istante proprio come Kastar si aspettava, ancora un ultima chiamata per oggi. Il numero viene composto in fretta, la voce torna ad essere amichevole, torna a essere Olis.

Kastar:"Anomander? Sono Olis. Ho trovato chi può darti le informazioni che vuoi. Incontriamoci e ti spiegherò tutto"

[Modificato da Ossian77 14/09/2006 10.31]

13/09/2006 17:19
 
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il rosso ascolta le parole dell'umano dall'altra parte del com-link, sembra che le cose si stiano mettendo a posto, ma lui non ha ancora finito, sono le 19:00, si è dato mezz'ora e, come al suo solito, manterrà i propositi.

"benissimo Olis, non perdi tempo a quanto pare. dammi mezz'ora, ci vediamo al mio appartamento... uh, un'altra cosa, le speranze sono scarse ma potrei non essere solo quando ci vedremo..."

Anomander chiude la conversazione, un'altra cosa che ha imparato a Mos Eisley è che le conversazioni troppo lunghe danno nell'occhio, in fondo qui nessuno si aspetta altro che affari sporchi e le conversazioni lunghe puzzano lontano un miglio. gli affari si fanno in fretta.

il tempo passa, la cantina sta svuotandosi perchè la sera si può anche affrontare all'esterno e anche perchè Chalmud ha dei prezzi esagerati per la cena. mentre sorseggia il suo succo, lentamente, Anomander indugia sui fianchi di una delle cameriere al tavolo, si chiede quando avrà di nuovo occasione di fare la conoscenza di una donna.

"...in quell'affare, Amber Milk Shake... nulla? come nulla? ok, lasciamo stare, dammi una birra corelliana"


per un momento Anomander non si rende conto di quello che le sue orecchie hanno sentito, ma il cervello, da troppo tempo abituato a riconoscere segnali improvvisamente lo fa tornare alla realtà. per poco non cade dallo sgabello.

guarda l'umano che ha fatto la richiesta, ordinario, forse un pò sporco, un pò troppo a dire il vero. il viso è bruciacchiato dal sole, paonazzo in verità, come per una esposizione prolungata. i suoi abiti sono leggermente sdruciti e polverosi...

*sei davvero tu il mio contatto amico? in fondo sei in ritardo di un giorno buono, potresti aver avuto problemi con l'impero ed io potrei ora ritrovarmi in una situazione senza uscita...*

in qualsiasi caso il tempo sta passando troppo rapidamente, l'umano ha già in mano la birra corelliana e Anomander non ha ancora deciso cosa fare, ma uno sguardo preoccupato che il tipo si lancia intorno lo rasserena un poco. se fosse un imperiale non avrebbe paura, o no?
tanto vale rischiare, altre volte è uscito da situazioni difficili, anche più di questa. scende dallo sgabello, si avvicina all'umano con un sorriso stampato.

"ehi, non pensavo che qualcuno conoscesse quel cocktail, amico... sei il primo che incontro che ne chiede qui su Tatooine, ma ti sarà difficile trovarlo, queste sono bettole amico, non bar raffinati come quelli che frequentiamo noi..."


la mano del rosso si appoggia alla spalla del contatto e da due rapide strizzatine, un cenno di intesa, una cosa del tipo -ok, sono io-

"...ehi, sai dove ho bevuto l'ultimo Amber Milk Shake amico? su di una nave da commercio Ithoriana... una ciofeca, dannazione, anche perchè il barista non sapeva assolutamente come prepararlo e devo ammettere che non sono bravissimo a dare le indicazioni. però nell' appartamento di un mio amico ho il necessario per prepararlo e se tu ti ricordi con precisione la ricetta potremmo ottenere un discreto risultato... che ne dici amico? dannazione, ho una gran voglia di berne un pò!"

[Modificato da Mumak 13/09/2006 17.22]

13/09/2006 18:17
 
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* FINALMENTE UN PO' DI FORTUNA, ma meglio essere prudenti *

" Senti amico di quel drink ho solo sentito il nome, sono qui per scommessa coi miei fratelli; sostenevano che non avevo il coraggio di entrare qui a farmi una birra. " a voce più bassa, ma non troppo " ed infatti preferisco il deserto a stare qui dentro. "
rivolto al barista " Senza offesa"

Con la telepatia, ben sapendo che lo sforzo mi stancherà
" Stai al gioco, ci sono casini, siamo in due più un ferito. Sono sul rover. Insultami ed esci. "

Passa qualche secondo e non noto nessuna espressione
* Ecco cosa succede ad abusare della Forza *

Gli prendo la mano e la torco con poca forza per avvicinarlo a me; e con poco più di un sussurrò " Stai al gioco, ci sono casini, siamo in due più un ferito. Sono sul rover. Insultami ed esci. "

A quel punto mollo la mano del 'contatto'.

" Per favore lasciami in pace, ho ancora 2 minuti da passare qui dentro e poi me ne vado "

Torno alla mia birra sperando che il 'contatto' sia affidabile

Dopo il tempo detto bevo in un sol sorso la birra rimasta
" Dammi 2 borracce con qualcosa di dissetante per i miei fratelli "
Pagato e preso le borracce mi avvio all'uscita.

* Spero di aver recitato bene, ma d'altronde qui tutti si fanno gli affari propri *

All'esterno allungo la borraccia a Fuinn mentre cerco il 'contatto'

[Modificato da ZioLex 14/09/2006 10.03]

14/09/2006 10:54
 
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Uno sputo. Il sindo non aveva fatto una piega, e mentre finiva di sistemare l’amico, non aveva degnato nemmeno di uno sguardo il Dug che si allontanava sbraitando nella sua rozza lingua incomprensibile.

* essere spregevole.. mi ha sputato addosso.. hai fatto bene ad andartene.. e a non rimanere solo con me.. come può una creatura così piccola e insignificante essere tanto impudente? “Sebassa!” continuava a ripetere.. dev’essere un insulto.. glie lo farei rimangiare molto volentieri.. magari dopo avergli staccato quella stupida e inutile testa che si ritrova. Ma non sarebbe onorevole, è soltanto un insetto.. in fondo ci ha solo provocato, non sarebbe uno scontro alla pari.
E poi è meglio non dare nell’occhio, questo è un posto che non mi piace.. creature strane e sfuggenti... e là in fondo altri imperiali.. spero che lo Jedi si muova, là dentro..

*

Le ombre della sera si sono allungate. La strada e' debolmente illuminata dalla luce del tramonto e da qualche lampada appesa fuori dalle case. Il vento e' forte, tiepido, quasi piacevole.
Fuinn è in piedi, appoggiato al rover, nell'ombra, una pistola infilata ben in evidenza nella cinta, gli occhi sonnecchianti che seguono con discrezione ogni movimento sospetto nel vicolo o nella piazza. Le sue spade sono sempre a portata di mano. La veste, grigia e sporca di polvere, e' chiusa al collo e sulla vita con lacci legati, ma da lontano sembra una maglietta moderna.
Per adesso la serata è tranquilla.
In lontananza alcune delle bancarelle in piazza, gente che contratta, forse un piccolo litigio.
Frettolosi passanti sfilano con indifferenza a poca distanza senza fare domande.
Si avvicina qualcuno. È lo jedi, ha portato da bere ed e' solo.
Il sindo, dopo un cenno di ringraziamento, sorseggia lentamente dalla borraccia. È un liquido fresco, dissetante, leggermente aspro e pizzica piacevolmente la gola e il palato.
"Non male questo succo.."
commenta a bassa voce, poi torna sul rover per assistere e dissetare l'amico.

[Modificato da Ashtarazor 14/09/2006 11.17]

14/09/2006 16:49
 
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*maledizione! non si riesce una sola volta a stare tranquilli! a fare le cose come vengono previste! ci sono casini? che diavolo vuol dire che ci sono casini? vediamo di risolvere in fretta questa faccenda altrimenti potrei perdere l'unica occasione di ritrovare Momaw*

"...stupido bifolco... bah, e io che pensavo di fare amicizia, non ci si può fidare di gente che entra in un bar come questo... e non fare quella faccia amico, sai benissimo cosa intendo."


il rosso si rivolge al barista che ha sostituito il wookie dietro al bancone con parole strascicate, lente, come a dare l'impressione di essere stanco

"sarà meglio che rientri prima di notte, le strade di Mos Eisley sanno essere pericolore a volte..."

Anomander si avvia all'uscita dopo aver lasciato i crediti necessari a pagare ciò che ha bevuto, saluta con lo sguardo gli avventori con i quali saltuariamente ha scambiato due chiacchiere, proprio per non sembrare un pesce fuor d'acqua, ed esce nella sera della città con la luce che va acquietandosi e così anche la calura eccessiva. nota immediatamente il veicolo ad otto ruote, completamente impolverato di rosso, terra del deserto, c'è una grossa quantità di fagotti a bordo e due persone, una distesa ed un'altra che se ne sta prendendo cura. tira fuori una sigaretta e si guarda intorno con fare interrogativo, poi si dirige con passo deciso verso il rover.

"ehi amico, hai da accendere?" dice a voce appena più alta del normale avvicinandosi

il tipo sul rover, che non è il contatto appena incontrato, lo guarda un attimo interdetto ed inizia a frugarsi nelle tasche, nel tempo che lo fa Anomander dice a bassa voce:

"muovetevi con il mezzo fino alla strada in fondo alla piazza con l'astronave, voltate a destra, proseguite fino ad un incrocio con un rigattiere, voltate di nuovo a destra, dopo poche decine di metri vi troverete in un'altra piazza. parcheggiate li, ho un appartamento, scenderò a prendervi in pochi minuti, non date confidenza a nessuno e se possibile nascondete il ferito, non rispondermi, allarga solo le braccia, queste strade hanno occhi acuti e bocche larghe."

il nuovo contatto allarga le braccia per indicare che non ha da accendere, però dagli occhi sembra aver capito tutte le istruzioni. il rosso saluta con un cenno del capo e dà un'occhiata anche al passeggero. umanoidi, certo, ma probabilmente non del tutto umani, hanno tratti più delicati ma nel contempo forti e decisi. quello in piedi sul rover ha uno sguardo indecifrabile, come se lo stesse studiando. ad Anomander ricorda un nobile, o comunque una persona di alto rango.

*altro che casini, questi stanno scappando da qualcuno... scommettiamo che so anche da chi? spero che il terzo non sia ferito gravemente, non ho attrezzature mediche a casa*

il rosso scuotendo la testa come per un riflesso condizionato si avvia lungo il viale, si ferma ad accendere la sigaretta da un altro passante, poi continua il tragitto verso l'appartamento.

"ed ora pensiamo ad Olis*

se qualcuno lo guardasse adesso potrebbe notare un leggero velo di preoccupazione sul suo volto. aveva pensato che tutto stava andando a rotoli all'inizio della giornata, non aveva previsto che i pochi sassolini che cadevano si sarebbero trasformati rapidamente in una frana.

[Modificato da Mumak 15/09/2006 15.32]

15/09/2006 03:39
 
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*Un umano dai capelli rossi..
passo deciso, fisico allenato..
tiene qualcosa tra le dita.
si avvicina. vuole del..
non capisco, forse dovrei..
ah.. conosce lo jedi.
ci sta dando istruzioni.

gesti accorti.. sguardo limpido..
è prudente, sa come muoversi in questo posto infido.
non mente. non fa domande. solo qualche rapida occhiata.

ma sembra che non segua la via della Grande Forza..
eppure..
tra i suoi simili, la sua luce splende più intensamente..
In qualche modo Essa è presente e lo sostiene.
e la sua volontà è più forte.
*

Fuinn osserva per gli ultimi istanti il rosso che si allontana nella piazza.

"Si.."

dice, come rivolto a sè stesso,

"..possiamo fidarci."

* ah.. ecco lo jedi.. è tornato, con le altre borracce e del cibo..
gli riferirò le indicazione dell'umano..
*



[Modificato da Ashtarazor 15/09/2006 19.15]

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