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2 - L'orlo della tempesta

Ultimo Aggiornamento: 07/12/2006 23:14
06/09/2006 13:28
 
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Maximilian Bladesmith
Prima di stordirli mi assicuro che i medici sentano bene le parole "Muoviti, ho una piccola nave a poca distanza da qui, in meno di ora siamo lontani da questa palla di fango"
Per quel che riesco mi assicuro non muoiano, sistemando portello e quant'altro.

* Dovrebbe andare, non li voglio morti *

Ci infagottiamo per evitare il sole
* L'acqua dovrebbe bastare. Naim ha bisogno di bere, ma grazie all'armatura è quello messo meglio. *
Ripensando ai suoi trascorsi
* Nel deserto bisognava... coprire la testa è bagnare poco il copricapo dall'interno. Si era questo. *

Guido il rover lungo il canyon, fichè dopo aver superato un pendio affrontabile, siamo nel deserto.
Non potendo parlare a causa della polvere i pensieri corrono veloci
* Il deserto è a suo modo stupendo.
Quante volte mi son fermato ammirato, meraviglioso ogni volta.
Ma oggi ci è nemico, dobbiamo arrivare presto in città o per Naim non ci sarà più nulla da fare. *


Continuo a guidare tenendo bene a mente i punti di riferimento che ho visto sulla mappa ed orientandomi col sole.
* Il sole ci darà ancora poco tempo, poi dovremo fermarci. * controllo spesso gli indicatori del rover e non segnalano nulla di buono.

Mi fermo in una rientranza alla base di piccolo dirupo, il luogo è ombreggiato, un poco ventilato e soprattutto è difficile vedere il rover dall'alto.
" Sono le ore più calde. Dobbiamo fermarci. "
Dopo esser sceso mi avvicino a Fuinn
" Come sta Naim? " parlo con tranquillità, se ci fossero problemi mi avrebbe avvisato.

Ci sistemiamo alla meno peggio per mangiare. L'acqua è calda, ma è ugualmente benvenuta.
" Dobbiamo aspettare circa 4 ore. Abbiamo bisogno di dormire, ma da queste parti è meglio che uno resti di sentinella. Prima dormi tu, ti sveglio tra circa 2 ore.
Posso controllare le tue spade nel frattempo? "


Fuinn per un attimo torna presente a se stesso.
*Le spade?*
Il sindo, per un attimo, e' perplesso. Poi risponde.
Fuinn:"Si, non c'e' problema"

Maximillian estrae ed esamina entrambe le armi. Due spade, due armi arcaiche, in un fodero di legno laccato, con una stoffa simile a seta sull'impugnatura. La decorazioni sono sublimi, sembra esserci una piccola storia disegnata a qualche millimetro dal filo delle lame.

*Potrebbero benissimo essere simboli rituali, e donare facolta' inaspettate alla lama. Per questo popolo, Forza e stregoneria sembrano mischiarsi in modo sorprendente. Sembrano lame moderne, comunque. Forgiate non piu' di qualche anno fa. E...si, sono state usate. Anche se il filo e' perfetto non inganna il mio occhio. Queste lame hanno tagliato ed ucciso. La Forza e' stata coinvolta nella loro forgiatura, e sono sicuro che possono tagliare a livello molecolare. Ma dove...dove possono aver imparato questa tecnologia? Sembra l'equivalente in chiaro della tecnica che usavano i Sith per forgiare le loro lame Alchemiche, quattro millenni fa*

Perso nei suoi pensieri, Maximillian si stringe nel suo poncho e scruta il chiarore dorato dello Jundland intorno a se.

*La nave. E' antica di qualche secolo, ed e' ovvio che i suoi occupanti sono digiuni completamente di tecnologia spaziale. Sembrerebbero una civilta' arretrata, eppure sono possenti nella forza...e la spada laser. Nell'attivarla sono sicuro che Fuinn l'ha riconosciuta, come se l'avesse vista prima in altri contesti. Mentre parlava a Naim diceva qualcosa...la chiamava frusta, o striscia di energia...e ne parlava come di una scoperta. Sanno cosa sono ma non le hanno mai viste. Il mistero si infittisce*

Faccio quel poco che posso con gli strumenti a disposizione, non ricavandone molto. Contemplo il deserto, ora ho tempo.
Il tempo passa e quando riesco finalmente ad avvertire una sensazione di pace, il Bip Bip del timer mi distrae.

Controllo Naim
* Se è coscente di certo gradisce dell'acqua *

Maximillian gentilemente e con rapidita' apre la finestrella davanti al filtro dell'aria dell'elmetto bianco. Inserisce una cannuccia nella bocca di Naim e la unisce ad una borraccia. Armeggiando un po', riesce a far bere il suo compagno di viaggio.

*E' debole.* pensa Maximillian.

Sveglio Fuinn in modo deciso; è stanco, ma devo dormire anche io
" Forza amico, è il tuo turno. Quando questo fa BipBip svegliami "

Osservo Fuinn sistemare le sue lame e dare un controllo a Naim
* Ed ora dormire. Meditazione profonda, trance, sonno. *
Come in un rituale mi abbandono al sonno. Scene del passato passano nei sogni, ricordi belli e brutti, amici e problemi, speranze e tradimenti; IL tradimento. Scatto seduto mentre afferro la spada, mi ci vuole un attimo per ricordare dove sono.
Il BipBip interrompe qualsiasi cosa voglia chiedermi Fuinn. E cui io non ho voglia di parlare.

Il sole è in calo.
* Bene tra un ora o due la temperatura sarà sopportabile, ma per il momento basta che sia sopportabile al rover. *

Chiedo a Fuinn di aiutarmi a sistemare quanto abbiamo scaricato.
"Bene. E' tutto a posto. Possiamo ripartire. Ma prima toglimi una curiosità: Da dove venite? Non ho mai visto una nave come la vostra, ne lame come le tue. "

Il sindo replica nel suo incerto Basic.
Fuinn:"Non so...fuori da questa galassia, credo. Talidion ha detto....oltre il sistema di Lamarodd? Si, esatto. Ha detto MOLTO oltre. Sembrava davvero emozionato""

Le parole di Fuinn sono come macigni che mi piovono addosso.
" COME HO FATTO AD ESSERE TANTO STUPIDO?!? "

Mi appoggio al rover

"Dovevo fondere tutto, accidenti "
Le parole di Fuinn non mi sono di conforto, ormai il danno è fatto. In modo brusco gli dico di salire. Ora guido in maniera ossessiva, controllando nella mia memoria il percorso, credendo di averlo sbagliato più e più volte.

* Che stupido. Che idiota. Dovevo controllare prima. Speriamo almeno di raggiungere la città. *

Allo scadere tempo previsto non vedo ancora nesuna città.
*Dannazione. Ho sbagliato. Siamo finiti. *
Un tormento di pensieri mi invade: stanchezza, sfiducia, rabbia.
Finchè non scorgo all'orizzonte qualcosa.
" LA CITTA'!!! "
*Siamo fuori strada, ma non abbastanza da mancare la città*

Giro il rover nella direzione giusta, il sollievo è indescrivibile. Mi fermo dietro una duna.

"Ora può succedere di tutto. Sei pronto?"

[Modificato da Ossian77 06/09/2006 15.39]

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