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[1] Scenario: La colonia

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    Gornova
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    00 16/04/2003 18:33
    Falco si allontana dalla scalinata, e si avvicina al resto del gruppo e lo stesso fa Caio, guardando con attenzione ogni movimento di Aracus.
    L'aria é diventata carica dell'odore del sangue dell'uomo, che oramai si é raggruppato in una pozza: le torcie crepitano lievemente, mentre una piccola parte della colonna crollata si muove, alzando un pò di polvere.

    Giusto

    Il cadavere dello straniero é steso sul pavimento, in un lago di sangue: la mano dalla quale ha lanciato il suo incantesimo, nera al suo culmine, ora é perfettamente normale.
    Il pugnale invece attrae la tua attenzione, essendo finemente lavorato, e quando lo prendi in mano, bilanciato molto bene, per quanto tu conosca l'arte della guerra.

    Aracus

    Aiutato da Detamargus, che ti é ancora vicino, ti avvicini allo strano oggetto caduto di mano allo straniero durante il vostro scontro.
    Vedi una piccola impugnatura che si adatta alla tua mano, sovrastata da un lungo tubo sopra il quale si trova un triangolo con il simbolo che sembra aver sconvolto Giusto.
    L'oggetto ti sembra incredibilmente solido, ma nel contempo leggero e facile da maneggiare.
    Ovviamente non ne comprendi l'utilizzo, e nemmeno come farlo funzionare.. però hai visto il terribile potere che si scatena da questo oggetto, e lo maneggi con attenzione.
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    pkrcel
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    00 16/04/2003 23:42
    Giusto
    <[incredibile, questo pugnale deve avere qcosa di particolare....]>

    Preso il pugnale, Giusto riporta la sua attenzione sul contenitore preso in precedenza...e decide di aprirlo mentre si rialza....

    <[deve esserci qcosa legato ai poteri di quello "straniero"...]>

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    lark
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    00 18/04/2003 10:15
    FALCO

    L'odore di sangue mi riporta alla mente il combattimento di pochi attimi prima.
    Io che stringo Ex-Lvce, la mia mano che cala sull'uomo, il suo sangue che mi spizza sul viso e sui vestiti, il suo urlo...
    Tutto mi rimbomba nella mente, facendomi barcollare.
    Per un attimo ho pensato di non farcela, ma ora è tutto passato... O meglio, questo è passato, chissà cosa ancora ci aspetta.

    Mi avvicino ad Aracus, preoccupato per le sue condizioni, per sincerarmi che stia bene e sia in grado di combattere (anche se lo dubito...)
    Dopo aver valutato l'entità del suo danno mi avvicino a Giusto.
    "Giusto, cosa reggi tra le mani? Hai trovato qualcosa di interessante addosso a quell'uomo?"

    "Ho controllato più avanti e ho trovato una scalinata che sembra scendere fino alle viscere della terra, verso una luce sinistra...
    Ho avuto l'impressione come se ci fosse qualcosa di estremamente malvagio che ci attende là sotto. Lei cosa ne pensa Detamargus?"
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    Badrel
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    00 20/04/2003 21:17
    Aracus
    Maneggio con attenzione l'oggetto, soppesandolo nella mano. Lo mostro al resto del gruppo:"Secondo voi come funziona?" dico guardando perplesso la strana e devastante arma dell'uomo.
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    AR ADUNAKHOR
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    00 20/04/2003 21:33
    Caio
    Mi avvicino al gruppo e dico:

    "Amici, probabilmente funzione grazie a qualche complesso meccanismo che non possiamo, per ora, comprendere. Tuttavia ritengo, dopo aver assistito a fatti così mirabolanti, che possa anche entrarci la magia."

    Passo il mio sguardo su tutti i presenti.

    "Permettetemi..."
    Porgo le mani per farmi passare l'oggetto:

    "Forse ho un'idea."
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    Gornova
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    00 23/04/2003 20:29
    Detamargus osserva attentamente i movimenti di Aracus, e sembra trarre un sospiro di sollievo, ma é solamente un attimo.
    Alle parole di Falco sposta la sua attenzione ed il suo sguardo sulla scalinata che si spinge nell'oscurità, si guarda attorno alcuni istanti e poi dice:
    - Questo luogo é molto antico, questo é chiaro, centurio Falco. Voi dite che qualcosa si cela in questa oscurità.. ma Apollo ci protegge!
    Detamargus prima parla lentamente, ma poi con vigore le sue parole tonanti risuonano per tutta la sala.

    Giusto

    Il contenitore si apre facilmente. Contiene delle pergamente scritte su uno strano tessuto, come una pelle di animale....
    Mentre tiri fuori dal contenitore le pergamene, comprendi subito che non é pelle animale quella che hai tra le mani.
    E' pelle umana.
    Sopra c'è scritto qualcosa, ti sembrano parole Aramaiche unite a qualche lingua molto più antica.. tutto non sembra avere senso, e ti convinci che dovrai spendere molto tempo per tradurre queste pergamene.

    Falco

    Aracus ti sembra non ferito, ne stanco: spossato, ma non nel corpo, ma nell'anima. Come se le sue forze fossero state prosciugate via, sotto il maleficio dello staniero dai capelli biondi. Al tuo occhio esperto ti pare comunque in buone condizioni: sicuramente non in grado di combattere (per ora, forse dopo un pò di riposo...), ma di camminare e muoversi si.
    Giusto stringe nelle mani un contenitore che ai tuoi occhi sembra essere davvero particolare: Giusto lo apre facilmente e ne tira fuori alcune pergamene, su cui sono scritti degli strani simboli.
    Ma non é tutto questo che attira la tua attenzione: é lo sguardo di Giusto, fisso sulle pergamene, che le fissa come immerso in una voglia di conoscenza senza nome ne limiti, e nel contempo, un grande orrore...

    Aracus

    Porgi la strana arma dello straniero a Caio, osservando perplesso ogni suo movimento.

    Caio

    Aracus ti porge lo strano oggetto: ora lo puoi vedere più da vicino.
    Vedi una piccola impugnatura che si adatta alla tua mano, sovrastata da un lungo tubo sopra il quale si trova un triangolo con il simbolo che sembra aver sconvolto Giusto.
    L'oggetto ti sembra incredibilmente solido, ma nel contempo leggero e facile da maneggiare. Ovviamente non ne comprendi l'utilizzo, e nemmeno come farlo funzionare.. però hai visto il terribile potere che si scatena da questo oggetto, e lo maneggi con attenzione.
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    pkrcel
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    00 28/04/2003 08:58
    Giusto
    .....lo sguardo di Giusto comunica orrore e raccapriccio, poichè ciò che stringe tra le mani è orribile, pelle di esseri come lui usati come mezzo per trascrivere chissà quali oscenità......ma questa oscenità è attraente, Giuto ha bisogno di sapere cosa c'è scritto in queste pergamene...

    <[dovrò spendere grande parte del mio tempo per tradurre queste macabre pagine, ma lo farò! ]>

    Notando poi lo sguardo di Falco, preoccupato, Giusto capisce di doversi concentrare su quanto li aspetta più avanti.....ma nonostante ciò, rimette a posto tutte le pergamente tranne una....il lavoro di traduzione, seppur sommariamente, si protrarrà in ogni momento libero....





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    lark
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    00 28/04/2003 12:07
    FALCO

    Rispondendo a Detamargus.
    "Lo spero, Sacerdote, lo spero..."

    Quindi fisso Giusto e mi avvicino a lui, poggiandogli una mano sulla spalla.
    "Cosa ti preoccupa, amico mio? Cosa c'è ti tanto terribile nelle pergamente che hai trovato?"
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    pkrcel
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    00 28/04/2003 15:08
    Giusto

    Sottraendo istintivamente la pergamena rimastagli in mano dal tocco del centurione, Giusto risponde con rinnovata franchezza

    "Ancora non lo so mio centurione, ma intendo scoprirlo....anche se già so che si tratta di qcosa di orribile e potente allo stesso tempo..."

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    lark
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    00 02/05/2003 09:48
    FALCO

    Osservo attentamente Giusto.
    "Mi raccomando, amico mio, fai attenzione con quelle pergamene. Un sinistro presentimento mi dice di non aprirle..."

    Poi mi rivolgo ad Aracus.
    "Aracus, mi duole ammetterlo, ma nelle tue condizioni non puoi nemmeno impugnare una spada... Non possiamo fermarci qui aspettando che tu ti riprenda, non vorrei che il nemico si organizzasse e ci tendesse un agguato."

    Quindi mi volto verso il gruppo.
    "Non lasciatevi incantare, l'uomo che abbiamo sconfitto non è che uno dei nemici... Non oso pensare a quanto ancora ci attende oltre quella scalinata, ma non abbiamo alternative.
    Raccogliete la vostra roba, si riparte..."

    Così dicendo mi avvio verso l'apertura che conduce al livello inferiore...
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    Gornova
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    Sciamano
    00 02/05/2003 11:19
    Il piccolo gruppetto, capeggiato da Falco e Caio con le armi sguainate, e seguiti da Detamargus che cerca di aiutare come può Aracus e seguiti da Giusto, comincia a scendere nella scalinata, verso l'oscurità.
    I gradini sono stretti, ripidi, ma la discesa é qualcosa di maestoso: le pareti sono ornate con incredibili intarsi nella roccia, anche se tutto sembra essere finito in pasto al tempo. Ovunque vi é polvere, e le torcie che avete con voi, possono ben poco contro l'oscurità di questo luogo.
    Ma tutto cambia ancora una volta.
    L'uscità, é qualcosa di incredibile.
    Qualcosa reagisce alla vostra presenza, forse alla luce delle vostre torcie: rimanete completamente allibiti da quello che si trova dinanzi a voi.
    Una immensa grotta, e al suo interno dei maestosi edifici, illuminati da tante piccole sfere sospese in alto, che illuminano tutto come se il sole stesso scaldasse questo angolo scuro dell'abisso sotto la terraferma.
    Al centro di tutto si trova una enorme piramide, alta cinque o sei volte un edificio romano, e su un "lato" di questa piramide una enorme apertura circolare. Tutto vi sembra strano, lontano, ma negli edifici che avete difronte a voi vedete l'opera dell'uomo. Le altezze, anche sono maestose, sono proporizionate alle dimensione umane, e improvvisamente vi rendete conto che non sentite nessun rumore.
    Tutto é tranquillo, come se questa città sotterranea, splendente e perfetta nel suo isolamento millenario, stesse aspettando solamente dei visitatori...
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    AR ADUNAKHOR
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    00 02/05/2003 17:09
    Caio
    Impugno l'oggetto in modo che l'impugnatura calzi perfettamente nella mia mano. Poi penso: quel raggio che è uscito da questo oggetto potrebbe essere una sorta di concentrazione luminosa particolare, come gli specchi ustionanti usati contro i romani a Siracusa. Eppure un calore in grado di bruciare la roccia non l'avevo mai visto.

    L'unica parte mobile sembra quel piccolo oggetto. Siccome la teneva avanti a se la deve aver azionata con qualcuna delle sue ormai chiare doti. Oppure muovenda tale piccola parte mobile.

    Siccome non do le doti che aveva lui, posso solo provare in un modo.

    Tengo salda l'impugnatura nella mia mano e protendo il braccio davanti a me. Poi con l'altra mano cerco di muovere la parte mobile in tutte le direzioni!!!
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    lark
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    00 02/05/2003 19:11
    FALCO

    Appena noto Caio giocherellare con la strana arma appartenuta al sacerdote atlantideo mi avvicino a lui e cerco di bloccargli il polso.
    "MA SEI PAZZO?!? Che diavolo stai cercando di fare? Non hai visto che potenza distruttrice ha quell'affare? Vuoi forse ucciderci tutti???"

    Lo fisso dritto negli occhi.
    "Non fare pazzie, Caio. Nemmeno quell'uomo con i suoi grandi poteri è riuscito a controllare quell'arma! Se per disgrazia colpissi qualcuno? O qualcosa e ci crollasse in testa tutto???
    Se proprio sei impaziente di provarla aspetta che ci sia un nemico contro cui lottare, non sappiamo nemmeno da dove tragga la sua forza distruttrice, magari la si può utilizzare soltanto un certo numero di volte..."

    Cerco Giusto con gli occhi.
    "Perchè non la fai esaminare a Giusto? E' lui quello che sembra saperne di più sul mito di Atlantide..."
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    Badrel
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    00 02/05/2003 20:34
    Aracus
    Scendo le scale cercando di reggermi da solo, ma talvolta sono costretto ad appoggiarmi a Detamargus quando le gambe mi cedono. Sono abbattuto, più che per il dolore al braccio, ormai sopportabile, per l'impossibilità di aiutare i miei compagni; mi sento inutile ed indifeso, cosa potrò fare se qualche essere mi attaccherà?

    I pensieri si bloccano all'improvviso, la bocca semi aperta in un'espressione di meraviglia, i miei occhi rapiti da quelle straordinarie costruzioni. Dopo qualche attimo, riesco a pronunciare qualche parola:"Che sia questa la famosa Atlantide?".





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    AR ADUNAKHOR
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    00 04/05/2003 18:11
    Caio
    Non mi faccio bloccare da Falco e faccio un passo indietro.

    Freddo ed impassibile dico: "Non provare a toccarmi. Sono stanco della tua stoltezza, Falco. Tu non sei nessuno ricorda, qui non stiamo guidando legioni o gruppi di pretoriani in missione. E' in gioco anche la nostra vita, vita di persone che NON sono ai tuoi ordini. Sono stanco delle tue ingerenze e prevaricazioni, abbassa il tono e cerca di parlrmi con rispetto, io non sono uno dei tuoi legionari."

    Lancio un'occhiata intorno a me, scrutando gli altri e in particolare l'amico Giusto.

    "Cosa proponi dunque? Il potere di quest'oggetto è palese, è la cosa più logica è capire come funziona e se siamo noi in grado di usarlo. Vuoi forse aspettare che delle belve artigliate fuoriescano dall'oscurità per straziarci, prima di applicarti a capire il suo funzionamento?
    Vuoi forse aspettare che ci siano addosso prima di imparare ad usarlo? E chi capirà poi qualcosa,dico, durante una mischia?? Tu forse, mentre agiti il tuo ferro? Non credo proprio."

    Lo guardo con tristezza e aggiungo con tono piatto:

    "E poi chi tidice che questo oggetto non finisca col rivoltarsi contro di noi nel momento più drammatico?
    Prima capire, poi agire....non mi sembra la prima volta che sono costretto a ripeterlo."

    In mente mia ovviamente mi riferisco anche all'episodio con il tizio vestito di nero.
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    AR ADUNAKHOR
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    00 04/05/2003 18:12
    Caio
    Non mi faccio bloccare da Falco e faccio un passo indietro.

    Freddo ed impassibile dico: "Non provare a toccarmi. Sono stanco della tua stoltezza, Falco. Tu non sei nessuno ricorda, qui non stiamo guidando legioni o gruppi di pretoriani in missione. E' in gioco anche la nostra vita, vita di persone che NON sono ai tuoi ordini. Sono stanco delle tue ingerenze e prevaricazioni, abbassa il tono e cerca di parlrmi con rispetto, io non sono uno dei tuoi legionari."

    Lancio un'occhiata intorno a me, scrutando gli altri e in particolare l'amico Giusto.

    "Cosa proponi dunque? Il potere di quest'oggetto è palese, è la cosa più logica è capire come funziona e se siamo noi in grado di usarlo. Vuoi forse aspettare che delle belve artigliate fuoriescano dall'oscurità per straziarci, prima di applicarti a capire il suo funzionamento?
    Vuoi forse aspettare che ci siano addosso prima di imparare ad usarlo? E chi capirà poi qualcosa,dico, durante una mischia?? Tu forse, mentre agiti il tuo ferro? Non credo proprio."

    Lo guardo con tristezza e aggiungo con tono piatto:

    "E poi chi tidice che questo oggetto non finisca col rivoltarsi contro di noi nel momento più drammatico?
    Prima capire, poi agire....non mi sembra la prima volta che sono costretto a ripeterlo."

    In mente mia ovviamente mi riferisco anche all'episodio con il tizio vestito di nero.
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    lark
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    00 05/05/2003 10:24
    FALCO

    [Ar, tu dici che NON ti fai bloccare il polso. Prima di parlare chiedi al master se ci riesci... ; )]

    Mi ergo in tutta la mia statura e punto Ex-Lvce verso il suo volto.
    "ADESSO STAI ESAGERANDO CAIO! Ma la vuoi smettere di comportarti come un bambino capriccioso!?!
    Non ti rendi conto che io voglio soltanto il bene di tutti? Credi forse che stia rischiando la mia vita e quella dei miei uomini per un mio capriccio?!?"

    "Chiariamo subito una cosa, QUI le decisioni finali spettano a me in quanto la spedizione è stata assegnata sotto la MIA responsabilità. Se tutto questo ti oltraggia o non ti va bene non sei obbligato a seguirci. Ne ho abbastanza della tua arroganza e della tua testardaggine..."

    Lo fisso dritto negli occhi.
    "Credimi, io me ne starei tanto meglio a Roma, sdraiato su di un letto attorniato dalle mie serve piuttosto che in questo posto sinistro a rischiare la vita combattendo contro esseri che sembrano essere usciti dal peggiore dei miei incubi.
    Ma è mio dovere far luce su quanto di oscuro sta accedendo qui a Cartagine... E lo sto facendo per il bene di tutta la gente che abita questa Provincia, anche per il TUO..."

    Guardo Aracus mentre una sensazione di rabbia mi pervade le membra. Ma si può essere così testardi? Come si permette un mercante di schiavi di rivolgersi in questo tono ad un Centurione? Fossimo a Roma ed avessi un altro carattere si ritroverebbe già morto e sepolto, sbranato dalle belve nell'Arena...

    Tiro un lungo respiro, per calmarmi, e abbasso la lama.
    "Caio, smettiamola di fare i bambini e cooperiamo. Questo non porta a nulla, anzi ci indebolisce dando solamente un vantaggio al Nemico...
    Non capisco perchè tu ce l'abbia con me e debba sempre insistere sul fatto che non accetti la mia autorità. Ti sei unito volontariamente a noi, nessuno ti ha obbligato. Sapevi come stavano le cose prima di fare la tua scelta e sapevi cosa rischiavi...
    Ora, gradirei che tu la smettessi di agire così impulsivamente senza avvisarci preventivamente delle tue intenzioni.
    Per gli Dei, prova a metterti dalla nostra parte e vedere uno che punta uno strano congegno, di una potenza terribile ed incontrollabile, verso il primo edificio che trova. Non ti agiteresti anche tu?
    Non dico di non provare e di trascurare le armi del Nemico, ma proprio perchè hanno una potenza terrificante e sono a noi sconosciute preferirei che queste decisioni venissero prese da tutti e non per capirccio del singolo...
    Inoltre, non è detto che ci abbiano individuati. Se ci mettessimo a fare rumore in men che non si dica ci ritroveremmo attorniati da nemici, chiusi in trappola come una mosca nella tela del ragno..."

    Guardo Giusto, un'occhiata mista a rabbia e rassegnazione. D'altronde non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

    "In ogni caso teniamo gli occhi aperti, ho la strana sensazione che qualcosa ci stia osservando da quando abbiamo iniziato la discesa della scalinata..."
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    pkrcel
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    00 05/05/2003 11:32
    Giusto
    "Caio io credo che quell'oggetto non funzionerà, almeno per ora, il dissenso espresso dal losco figuro nell'averci mancato con quello strano raggio, ed il non averlo usato un'altra volta rafforzano questa mia idea.....
    ....ma proprio tu m'insegni a non essere impulsivo nelle situazioni di pericolo, ma reattivo; cerchiano di capire quale possa essere il movimento che effettua la parte anteriore di questo oggetto, ma aspettiamo a cercare di utilizzarlo, come tu ben sai è inutile scatenare ciò su cui che non si piò esercitare alcun controllo.

    Ora vi prego di calmarvi e di collaborare, Caio te lo chiedo da amico....

    Falco, mio centurione, vi prego altresì di comprendere Caio, che ha tutte le ragioni del mondo di essere in una situazione di forte stress."

    Detto questo Giusto assume un'aria più grave e seria, una specie di tono di rimprovero (qualcosa di cui sarebbe assolutamente incapace): "Se invece protrarrete la vostra diatriba è evidente che sarà la nostra fine, il nemico non è tra di noi ma tutto attorno"



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    AR ADUNAKHOR
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    00 05/05/2003 17:44
    Caio
    Li guardo con estrema impassibilità e dico con voce fredda a Falco:

    "Mi dispiace vedere dei Romani di questa età farsi prendere dalla paura e dallo sconforto. Dici che mi comporto da bambino dunque? Dici di cooperare? Ma nemmeno riesci a comprendere il significato delle tue parole. Cooperare significa collaborare scambiandosi vicendevolmente opinioni e giudizi sul da farsi, quindi sei in contraddizione se poi affermi che le decisioni spettano a te. Collaborare significa PRIMA discutere di una cosa e poi cercare di farla. Ma mi semra che tu faccia tutt'altro allungando lestamente le tue mani verso la mia persona. Sei forse in grado di capire tu questo oggetto? Sei forse in grado tu di capire QUANDO e COME va esso usato? Potrebbe causare la nostra rovina, indubbiamente, ma potrebbe essere anche la nostra salvezza. Sei tu in grado di giudicare sin da ora a quale destino ci porterà? Vuoi forse scoprirlo nel momento in cui qualche bestia artigliata cercherà di strapparti la gola? Sarai in grado allora di determinarlo e poi accettare l'eventuale peggiorare della situazione?

    Dici di me che agisco con impulsività, il proverbiale bue che dice cornuto all'asino?

    Dobbiamo cooperare, quindi propongo di occuparci subito di questo oggetto, ora che apparentemente non corriamo altri rischi. O vuoi occupartene nel futuro incerto che ci aspetta? " faccio un cenno verso le costruzioni "...perchè, stai sicuro centurione, che dovrai occupartene prima o poi."

    "Asserisci dunque che io ho "puntato" l'oggetto in direzione di un edificio, dunque sei in grado di stabilire la direzione nella quale colpirà quest'oggetto? Sei dunque in grado di usarlo? Dubito, la tua è solo retorica. Tuttavia quest'oggetto non mi appartiene e proprio per il fatto che da ognuno di noi dipende la vita dell'altro, se voi dite che non volete che io ora provi ad utilizzarlo, non lo farò. Comunque sia propongo di trovare una situazione in cui metterci a lavorare per scoprirne il funzionamento e le doti, se non altro i pericoli. E a mio parere questa situazione è ora, visto che chiunque abiti queso luogo è conscio della nostra venuta, ve lo garantisco. O credete che i sonnolenti abitanti di questo posto restino indiffereti al nostro passaggio?
    Io sono dell'idea di fare una votazione su dove, come, quando, usarlo. Io mi atterrò a quello che la maggioranza stabilirà, e non agli ordini di uno solo."


    Poi lo guardo con sdegno e aggiungo a bassa voce:

    "Puntare le armi è un gesto assai infantile per un centurione, e avventato, quando avrai la mia età avrai affrontato la metà dei combattimenti che ho affrontato io nella prima metà della mia vita." sorrido
    "O forse la tua prepotenza e la fiducia nella tua giovinezza ti rende sicuro della vittoria contro un gracile vecchio? Ma questa cosa ha un altro nome...."

    Poi mi rivolgo a Giusto:

    "Amico mio, le tue parole sono sincere, e non violerò la tua volontà anche perchè se sono qui è in parte per aiutare te. Tuttavia devo aggiungere che non sono io, di certo, quello che si trova sotto pressione, i miei anni li ho ormai vissuti...."

    Lancio un'occhiata fredda al centurione

    [Modificato da AR ADUNAKHOR 05/05/2003 17.55]

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    lark
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    Registrato il: 07/05/2002
    Città: PINEROLO
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    Nuclearizzato
    Adepto
    The Last Larkman
    Discepollo Imperiale
    00 05/05/2003 18:06
    FALCO

    "Vecchio testardo!", dico alzando gli occhi al cielo.
    "Io non so più che diavolo fare con te... Discutere è inutile, vuoi sempre avere l'ultima parola.
    Fai un po' quel che credi, basta che tu non metta in pericolo la vita di noi tutti. In quel caso non avrò alcun riguardo per la tua età...", dico lanciandogli un'occhiata di ghiaccio.

    Mi rivolgo poi a Giusto.
    "Giusto, occupatene tu, con lui discutere è inutile... Spero tu riesca a farlo ragionare..."

    Poi mi rivolgo al resto del gruppo.
    "Io sono per non provare adesso questa strana arma. Ma mi atterrò alle scelte della maggioranza.
    Sacerdote, cosa ne pensate?
    Prendiamo una decisione in fretta e muoviamoci, non mi piace restare fermo qui in territorio nemico..."
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