00 04/05/2003 18:11
Caio
Non mi faccio bloccare da Falco e faccio un passo indietro.

Freddo ed impassibile dico: "Non provare a toccarmi. Sono stanco della tua stoltezza, Falco. Tu non sei nessuno ricorda, qui non stiamo guidando legioni o gruppi di pretoriani in missione. E' in gioco anche la nostra vita, vita di persone che NON sono ai tuoi ordini. Sono stanco delle tue ingerenze e prevaricazioni, abbassa il tono e cerca di parlrmi con rispetto, io non sono uno dei tuoi legionari."

Lancio un'occhiata intorno a me, scrutando gli altri e in particolare l'amico Giusto.

"Cosa proponi dunque? Il potere di quest'oggetto è palese, è la cosa più logica è capire come funziona e se siamo noi in grado di usarlo. Vuoi forse aspettare che delle belve artigliate fuoriescano dall'oscurità per straziarci, prima di applicarti a capire il suo funzionamento?
Vuoi forse aspettare che ci siano addosso prima di imparare ad usarlo? E chi capirà poi qualcosa,dico, durante una mischia?? Tu forse, mentre agiti il tuo ferro? Non credo proprio."

Lo guardo con tristezza e aggiungo con tono piatto:

"E poi chi tidice che questo oggetto non finisca col rivoltarsi contro di noi nel momento più drammatico?
Prima capire, poi agire....non mi sembra la prima volta che sono costretto a ripeterlo."

In mente mia ovviamente mi riferisco anche all'episodio con il tizio vestito di nero.