00 05/05/2003 17:44
Caio
Li guardo con estrema impassibilità e dico con voce fredda a Falco:

"Mi dispiace vedere dei Romani di questa età farsi prendere dalla paura e dallo sconforto. Dici che mi comporto da bambino dunque? Dici di cooperare? Ma nemmeno riesci a comprendere il significato delle tue parole. Cooperare significa collaborare scambiandosi vicendevolmente opinioni e giudizi sul da farsi, quindi sei in contraddizione se poi affermi che le decisioni spettano a te. Collaborare significa PRIMA discutere di una cosa e poi cercare di farla. Ma mi semra che tu faccia tutt'altro allungando lestamente le tue mani verso la mia persona. Sei forse in grado di capire tu questo oggetto? Sei forse in grado tu di capire QUANDO e COME va esso usato? Potrebbe causare la nostra rovina, indubbiamente, ma potrebbe essere anche la nostra salvezza. Sei tu in grado di giudicare sin da ora a quale destino ci porterà? Vuoi forse scoprirlo nel momento in cui qualche bestia artigliata cercherà di strapparti la gola? Sarai in grado allora di determinarlo e poi accettare l'eventuale peggiorare della situazione?

Dici di me che agisco con impulsività, il proverbiale bue che dice cornuto all'asino?

Dobbiamo cooperare, quindi propongo di occuparci subito di questo oggetto, ora che apparentemente non corriamo altri rischi. O vuoi occupartene nel futuro incerto che ci aspetta? " faccio un cenno verso le costruzioni "...perchè, stai sicuro centurione, che dovrai occupartene prima o poi."

"Asserisci dunque che io ho "puntato" l'oggetto in direzione di un edificio, dunque sei in grado di stabilire la direzione nella quale colpirà quest'oggetto? Sei dunque in grado di usarlo? Dubito, la tua è solo retorica. Tuttavia quest'oggetto non mi appartiene e proprio per il fatto che da ognuno di noi dipende la vita dell'altro, se voi dite che non volete che io ora provi ad utilizzarlo, non lo farò. Comunque sia propongo di trovare una situazione in cui metterci a lavorare per scoprirne il funzionamento e le doti, se non altro i pericoli. E a mio parere questa situazione è ora, visto che chiunque abiti queso luogo è conscio della nostra venuta, ve lo garantisco. O credete che i sonnolenti abitanti di questo posto restino indiffereti al nostro passaggio?
Io sono dell'idea di fare una votazione su dove, come, quando, usarlo. Io mi atterrò a quello che la maggioranza stabilirà, e non agli ordini di uno solo."


Poi lo guardo con sdegno e aggiungo a bassa voce:

"Puntare le armi è un gesto assai infantile per un centurione, e avventato, quando avrai la mia età avrai affrontato la metà dei combattimenti che ho affrontato io nella prima metà della mia vita." sorrido
"O forse la tua prepotenza e la fiducia nella tua giovinezza ti rende sicuro della vittoria contro un gracile vecchio? Ma questa cosa ha un altro nome...."

Poi mi rivolgo a Giusto:

"Amico mio, le tue parole sono sincere, e non violerò la tua volontà anche perchè se sono qui è in parte per aiutare te. Tuttavia devo aggiungere che non sono io, di certo, quello che si trova sotto pressione, i miei anni li ho ormai vissuti...."

Lancio un'occhiata fredda al centurione

[Modificato da AR ADUNAKHOR 05/05/2003 17.55]