29/11/2004 13:53 |
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| | | OFFLINE | | Post: 9
| Registrato il: 29/11/2004 | Età: 41 | Sesso: Maschile | Nuclearizzato | Apprendista | |
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Eheeh ho corretto! Adesso i devo picchiare le mani quando scrivo gli smile! Di danni sta mattina ne ho fatti talmente tanti! Che subito mi devo far riconoscere!
Comunque si è il concetto di Open Source!
Ciao,
Giò! |
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29/11/2004 14:53 |
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Riguardo l'autoinviarsi la raccomandata A.R. ho letto in giro cose non troppo confortanti al riguardo e che lasciano intendere che l'efficacia del metodo e' lasciata molto all'arbitrio del giudice che si troverà a dirigere un eventuale causa di plagio, copia o altro.
Dalla stessa fonte da cui ho tratto questa notizia, però, risulta anche la possibilità di inviare un A.R. all'attenzione del Presidente della Repubblica, il quale per legge è obbligato a mettere a protocollo tutto ciò che gli viene inviato; la data del protocollo, in tal caso, certifica l'esistenza dell'opera in se.
Su questo metodo, però, ne la fonte stessa ne le mie ricerche in internet hanno dato informazioni riguardanti il "come fare".
Questi i link:
http://www.anonimafumetti.org/faq3.asp?id=3
http://www.infoius.it/editoriale/faq_AUTORE.htm
http://www.creativecommons.it/wiki/index.php/Domande_frequenti_(Faq)
Buona lettura.
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La probabilità che un evento si verifichi è proporzionale alla sua indesiderabilità [Modificato da Mandible 29/11/2004 16.14] |
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29/11/2004 15:12 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.442
| Registrato il: 27/08/2003 | Sesso: Maschile | Moderatore | Veterano | Master per PbF | |
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Infatti la raccomandata R.R. è un metodo mooolto casereccio.
Volendo essere pignoli l'unico modo veramente ineluttabile per proteggere i "parti editoriali" della propria fantasia è quello di depositare il tutto presso la SIAE ... pagando ovviamente il dovuto ;)
Dwarfolo
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (Salvor Hardin, sindaco della Prima Fondazione)
[Modificato da Dwarfolo 29/11/2004 19.03] |
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29/11/2004 17:24 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.262
| Registrato il: 07/11/2001 | Città: TRADATE | Età: 51 | Sesso: Maschile | Moderatore | Adepto | |
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Scritto da: Dwarfolo 29/11/2004 10.19
Per come la vedo io i passi da seguire sono questi.
1) Ti autoinvii tutto il materiale che vuoi "proteggere" attraverso raccomandata R.R. Il timbro postale attesta la data CERTA. Poi prendi il materiale e lo metti sotto chiave (senz aprirlo mi raccomando)
2) Qui ci sono 2 possibilità
- Se hai intenzione di concedere ad altri la facoltà di usare il tuo lavoro e ti accontenti di essere citato o anche solo informato ti consiglio di rilasciare il tuo lavoro sotto licenza GPL. Questo tipo di licenza si applica al software Open Source, ma puoi adattarla anche ad un GDR. Per maggiori info ti rimando qui http://www.gnu.org/copyleft/gpl.html
ci sarebbe già questa
CC By-sa |
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29/11/2004 17:29 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.444
| Registrato il: 27/08/2003 | Sesso: Maschile | Moderatore | Veterano | Master per PbF | |
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Interesting!!!! [SM=x77418]
Non la conoscevo proprio.
Dwarfolo
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (Salvor Hardin, sindaco della Prima Fondazione)
[Modificato da Dwarfolo 29/11/2004 19.02] |
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29/11/2004 17:31 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.263
| Registrato il: 07/11/2001 | Città: TRADATE | Età: 51 | Sesso: Maschile | Moderatore | Adepto | |
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E sulsito ci sono anche altre interessanti combinazioni.
Io sto pensando di usarla X le prox versioni di Fresco
BTW, Dwarfolo.. Hardin è i lsindaco di Terminus, ovvero I Fondazione [SM=x77418] |
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29/11/2004 19:02 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.445
| Registrato il: 27/08/2003 | Sesso: Maschile | Moderatore | Veterano | Master per PbF | |
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OT
Hardin ... acc è vero!! Ho letto il ciclo tanto tempo fa ... memoria di EMME [SM=x77422]
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30/11/2004 09:33 |
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Ho dato un rapido sguardo al sito indicato, ma in sostanza come funziona? La licenza CC tutela comunque la paternità dell'opera ai fini legali?
[SM=x77430] |
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30/11/2004 09:48 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.451
| Registrato il: 27/08/2003 | Sesso: Maschile | Moderatore | Veterano | Master per PbF | |
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Si, in sostanza si.
Con quel tipo di licenza conferisci a chiunque la facolta di "riusare" il contenuto del tuo lavoro, PURCHE' ti venga riconosciuta la paternità del contenuto ORIGINALE stesso.
Per fare un paragone con i software e la GPL, si può prendere del codice e utilizzarlo modificandolo, purchè si indichi esplicitamente la'utore originale e si alleghi il codice originale o cmq si indichi come reperirlo (ad es. tramite un link).
P.S. La licenza pone i termini legali secondo il principio che se utilizzi il materiale "sottoscrivi" tacitamente e automaticamente i termini della licenza stessa.
Dwarfolo
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (Salvor Hardin, sindaco della Prima Fondazione)
[Modificato da Dwarfolo 30/11/2004 9.52] |
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30/11/2004 10:20 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.453
| Registrato il: 27/08/2003 | Sesso: Maschile | Moderatore | Veterano | Master per PbF | |
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Sempre e cmq alla SIAE.
P.S. Occhio a non confondere il "depositare" un opera, ovvero il rivendicarne la paternità, con la licenza attraverso la quale se ne concede l'uso a terzi.
La paternità è la paternità, la licenza d'uso (o riuso) è altra cosa.
Dwarfolo
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (Salvor Hardin, sindaco della Prima Fondazione)
[Modificato da Dwarfolo 30/11/2004 10.21] |
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30/11/2004 10:44 |
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Dove sarebbe, quindi, l'utilità della licenza CC? Mi sono perso qualcosa...
[SM=x77430] |
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30/11/2004 14:12 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.733
| Registrato il: 03/11/2001 | Sesso: Maschile | Nuclearizzato | Adepto | |
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Scusate ma la testimonianza di terzi non vale come prova della paternità di un'opera?
In teoria si .....anche perchè se ad una casa produttrice X viene in mente di fregare qualcosa da qui ad un membro X del Nucleo ....bè tutti gli altri potrebbero testimoniare a favore di quest'ultimo, non essendoci vincoli di parentela o altro tra i soci e quindi essendo considerati persone estranee a X la nostra testimonianza avrebbe senza dubbio rilevanza [SM=x77416] .....quindi in teoria il mostrare a più persone possibili le proprie creazioni ne attesta in automatico la paternità e quindi riduce notevolmente la possibilità che eventuali personaggi facciano i Furbi [SM=x77419]
Altro che SIAE [SM=x77401] la nostra forza è il nostro numero [SM=x77414] |
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30/11/2004 14:27 |
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Infatti, fra le pagine che ho linkato (quella dell'anonima fumetti) risulta che già la pubblicazione di materiale su un sito di pubblico dominio possa costituire prova che l'opera esisteva alla data di uploading. In pratica, è l'equivalente elettronico della pubblicazione su una rivista.
Inoltre, anche il supporto di una community pronta a testimoniare l'esistenza dell'opera è valida in eventuale causa legale; ma a quel punto vale il numero di testimoni portati... come accade con l'assicurazione auto.
Ora, a prescindere se l'autore del messaggio fosse o meno una persona affidabile nel campo, se anche questo fosse vero le opere multimediali possono essere uploadate più volte in base alla revisione, quindi non bisognerebbe mai sovrascrivere le versioni precedenti o uploadare esclusivamente la prima volta, o il server perderà memoria della registrazione.
Inoltre, correggetemi se sbaglio, se l'hosting cambia l'architettura dei server e sposta i file da uno storage all'altro la data di registrazione verrà inevitabilmente persa.
[SM=x77431] |
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30/11/2004 14:57 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.454
| Registrato il: 27/08/2003 | Sesso: Maschile | Moderatore | Veterano | Master per PbF | |
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Scritto da: Snogar 30/11/2004 14.12
Scusate ma la testimonianza di terzi non vale come prova della paternità di un'opera?
In teoria si .....anche perchè se ad una casa produttrice X viene in mente di fregare qualcosa da qui ad un membro X del Nucleo ....bè tutti gli altri potrebbero testimoniare a favore di quest'ultimo, non essendoci vincoli di parentela o altro tra i soci e quindi essendo considerati persone estranee a X la nostra testimonianza avrebbe senza dubbio rilevanza [SM=x77416] .....quindi in teoria il mostrare a più persone possibili le proprie creazioni ne attesta in automatico la paternità e quindi riduce notevolmente la possibilità che eventuali personaggi facciano i Furbi [SM=x77419]
Altro che SIAE [SM=x77401] la nostra forza è il nostro numero [SM=x77414]
Su questa cosa ci vorrebbe il parere di un avvocato (Tyris dove sei?). Cmq non credo che la testimonianza di anche tutti i membri del nucleo sia sufficiente in termini legali. Se proprio vogliamo vedere, che io sappia, le uniche persone "intitolate" a certificare l'autenticità di un documento sono i pubblici ufficiali (di qui ... le poste), non credo proprio bastino dei testimoni oculari. In questo caso particolare credo che un notaio, ad esempio, sia una terza parte inconfutabile. Ma ripeto ... ci vorrebbe un avvocato.
Il deposito presso la SIAE resta il solo modo che io conosca per garantire senza alcuna ombra di dubbio giuridico la paternità o il diritto d'autore.
P.S. Quello del quale parli tu Sno, se non erro va sotto il nnome di "pubblico dominio". Non credo che una comunità di 200 utenti di un forum costituisca pubblico dominio, ma ripeto ancora ... ci vorrebbe un avvocato.
Dwarfolo
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (Salvor Hardin, sindaco della Prima Fondazione)
[Modificato da Dwarfolo 30/11/2004 15.02] |
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30/11/2004 15:10 |
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Vi consiglio di leggere il secondo o terzo punto riportato qui: ci sono scritte tutte le procedure "convenzionali" per assicurarsi la paternità di un opera.
http://www.creativecommons.it/wiki/index.php/Domande_frequenti_(Faq)
Il deposito notarile, cosi come quello presso la SIAE, sono entrambi metodi molto validi, ma se stai semplicemente cercando di mantenere la paternità di un opera lasciando libertà su tutti gli altri punti relativi il diritto d'autore può davvero essere giustificata la spesa a cui andrai incontro?
Alla fine, economicamente non ti torna nulla... [SM=x77431]
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30/11/2004 16:43 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.455
| Registrato il: 27/08/2003 | Sesso: Maschile | Moderatore | Veterano | Master per PbF | |
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Infatti il problema non si pone in questi termini Mandy
Ne vale la pena se hai intenzione di tutelare un tuo "patrimonio", sia esso implicito o esplicito, realizzato o in pectore.
Se quello che ti interessa è soltanto che non venga disconosciuto o meglio che anzi TI SI RICONOSCA un merito su un dato parto di intelletto allora non ne vale sicuramente la pena.
Tutto sta a stabilire se valuti di più le potenzialità "patrimoniali" della tua opera o valuti di più le sue potenzialità come bene comune, da condividere con altri per migliorarlo, pretendendo cmq che ti si riconosca a livello meritorio la genesi (ma LOL) dell'idea, dell'opera, ecc...
Questa è la filosofia Open Source. Bada che essa non esclude che tu o altri si possa far soldi con la tua idea.... anzi! All'opposto questa filosofia pone il tuo ... "seme" (chiamiamolo cosi) come il punto di partenza. Tu lo hai piantato e tu, insieme a tutti quelli che lo coltiveranno (miglioreranno la tua idea usandola, modificandola, ecc..), godrete dei frutti della pianta che crescerà.
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30/11/2004 17:06 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.456
| Registrato il: 27/08/2003 | Sesso: Maschile | Moderatore | Veterano | Master per PbF | |
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Ti faccio un esempio (se son cose che già sai perdonami)
Tu scrivi il regolamento di Genesys e ti metti a venderlo.
Dwarfolo prende il regolamento e lo modifica in alcune sue parti, e si mette a vendere il sistema come una nuova versione.
Tu a tua volta, poichè l'Open Source ti consente di fare proprio questo, puoi prendere le modifiche fatte da Dwarfolo cosi come sono (o se non ti piacciono rimodificarle a tua volta) e metterti a vendere una nuova versione di Genesys.
L'importante, in tutto questo processo, è che sia Dwarfolo che Mandible espongano chiaramente da dove sono partiti per realizzare l'opera finale e a chi vanno i meriti (i credits) per tale punto di partenza.
Un altro possibile modello ti vede come unico detentore del diritto alla Distribuzione (leggi, vendita) del sistema Genesys. Puoi ancora se vuoi dare libertà ad altri di modificarlo, ma a questo punto devi scegliere due strade:
- ti fai pagare una roialty (un fee o % sulle vendite)
- obblighi chi riutilizza il tuo sistema a comunicarti le modifiche e, se ti stanno bene, le includi in una nuova versione corrispondendo tu una % a chi ti ha fornito le modifiche, rimanendo cmq l'unico intitolato alla distribuzione.
Questo secondo modello, ne converrai, è molto meno prolifico. Saranno molti di meno quelli disposti a darti una mano in questi termini, di quelli che invece potresti trovare con la prima soluzione.
Dwarfolo
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (Salvor Hardin, sindaco della Prima Fondazione)
[Modificato da Dwarfolo 30/11/2004 17.08] |
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30/11/2004 17:23 |
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Si il concetto mi era già chiaro... [SM=x77404] , ma vorrei proprio evitare che GeneSys potesse essere smerciato (come citato nelle note dell'ultima pagina). Del resto mi frega relativamente poco.
Grazie lo stesso. |
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30/11/2004 19:10 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.121
| Registrato il: 04/01/2003 | Sesso: Maschile | Amministratore | Adepto | |
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Credo che più che un guadagno una persona cerchi di tutelare appunto la paternità dell'opera.
Se vedo che uno sta vendendo il mio sistema o la mia ambientazione ok. Se vedo uno che sta vendendo il mio sistema o la mia ambientazione spacciandola per completamente sua non è ok.
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01/12/2004 08:42 |
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| | | OFFLINE | | Post: 11
| Registrato il: 29/11/2004 | Età: 41 | Sesso: Maschile | Nuclearizzato | Apprendista | |
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Non avete detto cose sbagliate nessuno di voi. Perchè devo essere costretto a pagare la pubblicazione alla SIAE? Questo mi dispiace, purtroppo ingiro non ci sono solo persone corrette, ma anche persone che non se ne fregano di fare carriera e guadagni sulle spalle di altri.[SM=x77423] Cioè nel mio caso sono riusciti a rovinare un'amicizia, per cosa? Ne valeva la pena?[SM=x77423]
Comunque c'è bisogno di un'avvocato.
Quanto costa l'iscrizione alla SIAE del prodotto?
Ciao,
Vas Quas |
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