Scritto da: M.A.X.76 03/02/2007 1.09
1 Si perde un monte di tempo per rifare il PG, visto che le operazioni non sono certo tra le più snelle
2 E'pressochè impossibile il reinserimento del nuovo PG, almeno per i gruppi più avanzati
3 Il sistema degli avanzamenti è piuttosto lento in D&D, ci vuole parecchio tempo perchè i PG possano veramente compiere gesta degne di nota. Non fà piacere a nessuno perdere un PG con cui giochi da uno o due anni, ma in altri giochi, con approcci più rapidi, non torni ad essere una merda di 1° livello..che per inciso avrà a che fare per parecchio tempo con scheletri e goblin.
Scusa max, non vorrei sembrarti professorale, però credo che i tuoi ricordi di D&D forse un pò ti tradiscano...o la tua esperienza non sia stata approfondita. :)
I problemi che tu lamenti, nei miei gruppi di gioco (praticamente 5-6 anni) erano l'esatto opposto.
1) Qui è solo questione di abitudine e di capacità del master: io ricordo le prime schede di AD&D, con un master non focalizzato su AD&D, andavano via interi pomeriggi. Nella mia ultima mastering, durata un anno, le facevo praticamente a mente, comprensive di punti abilità, denaro, equip, privilegi e modificatori. Se proprio la cosa risulta pesante, ci sono degli ottimi generatori di PG, con cui il master può o delegare ai giocatori, o farla lui stesso. I tempi più lunghi sono per i maghi (ovvio).
2) Anche qui ti posso citare una esperienza personale. La mia prima vera campagna di D&D, master Kalius (chissà se ancora bazzica), inserì quando il party era di 10-12 livello, dei PG di primo. Il sistema di D&D dei PX li favoriva tantissimo...in capo a un paio di mesi erano 2-3 livelli dietro di noi. Nelle regole per la spartizione, c'è scritto che è stata fatta attenzione proprio a questo aspetto (anche se io non credo...è un risultato ovvio). Anche nella mia ho inserito dei PG di 5-6 livelli più bassi, e non ho avuto alcun tipo di problema reale.
3) Ho dei forti dubbi. Una delle cose di cui sono abbastanza certo, è che D&D faccia salire velocissimamente...anzi era una delle cose che, in questo forum, è stata più volte oggetto di discussione nel senso di "ridimensionamento". Ovvio dipende sempre dal numero di sessioni e quindi dal tempo "reale" di gioco. Però, se non ricordo male, il calcolo in D&D è :
1 liv X 13 GS
Cioè per ogni livello, è previsto un numero medio di incontri con GS del proprio livello pari a 13. Un PG di 1 ammazza 13 scheletri/orchi e sale.
Per quando riguarda l'adrenalina (??) il discorso banale sarebbe "E che vuoi avere davanti ad un foglio di carta?!"; però posso portare la mia esperienza, che è di segno totalmente opposto.
Molti miei giocatori, in particolare uno, si lamentavano di come in combattimento si rischiasse troppo. Come? TS. O passi o crepi.
E' ovvio che qui dipende moltissimo dalla gestione del master...anzi, forse sarei portato a dire che sia tutto sulle sue spalle. Perchè rendere difficile un combattimento in un sistema reale, ci vuole relativamente poco: un colpo alla testa e via. Tuttavia D&D non è così facile...per avere lo stesso effetto di un colpo alla testa bisogna passare per tutta una serie di operazioni che, è da ammettere, richiedono una conoscenza approfondita del sistema di gioco.
Se io voglio far cagare sotto il guerriero del gruppo, per dirla facile, non gli metto mica il carro armato. Gli metto il mago ammaliatore che lo acchiappa in volontà e lo schiavizza. Se voglio terrorizzare il mago, metto una creatura (e ce ne sono) con RI altissima e magari dissolve a volontà (le mitiche ombre..).
E ritorno al discorso di prima: ovvio che se si risolve un gioco "complesso" come D&D nel tiro-acchiappo-danno, non da nessuna soddisfazione. Tuttavia migliorando e approfondendo tiro-acchiappo-danno, con gli strumenti che lo stesso d20-D&D mette a disposizione, i risultati non tardano a venire.
Stesso sulla morte: in D&D si è immortali se il master gioca in un certo modo. Le pergamene sono costose, e quelle di resurrezione pura, praticamente introvabili (chr 17...); ovvio che se io rifornisco ogni negozio di magia con tutti gli incantesimi che i PG cercano, non tenendo conto del livello di lancio e della conseguente rarità, poi non mi posso lamentare degli highlander... (anche questo dicordo vecchio).
Tuttavia un punto resta essenziale, come ho tentato di dire più su e ha sottolineato vigorosamente M. Rayne.
Il problema è D&D o il d20? A me sembra che si salti dall'uno all'altro con molta disinvoltura, finendo per confonderli.
Ma come dicevo, e ha ribatito con più competenza Rayne, esistono giochi d20 in cui la resurrezione non è affatto contemplata (ri-dico star wars)