Maximillian Bladesmith, Hangar Ventrale della ISD1 Conquest in orbita geostazionaria su Tatooine
La Forza. Il campo di energia mistica che tiene unita tutta la Galassia, l'origine della vita. C'e' una cosa che non ti spiegano al Tempio, quando sei un Padawan. Ti imbottiscono la testa di idee, su come sia bello usare la Forza, inebriante sentirsela scorrere dentro. Tutto vero, da un certo punto di vista. Nessuno, al Tempio, poteva spiegare come sarebbe stato usare la Forza a Maximillian Bladesmith, 22 anni dopo quella notte da incubo. Nessuno poteva sapere che usare la Forza, affidarsi ad essa dopo 22 anni di esilio, paura, terrore, fughe notturne, fame, freddo, tristezza, solitudine indescrivibile, senza parlare con nessuno per settimane, con le urla degli amici massacrati dal Maestro Skywalker, sarebbe stato...doloroso.
Ogni volta che Maximillian tenta di contattare questa strana creatura, cosi' potente nella Forza, cosi' primordiale nella sua connessione ad essa, ogni volta che influenza le semplici menti dei tecnici dello ISD, una fitta di dolore gli attraversa il petto.
*E' come essere attraversati da una scarica elettrica...La Forza, lei crede ancora in me, ma io non mi rendo piu' conto di quanto soverchiante sia il suo potere. Lei lo sente, e mi punisce per questo. E' come una madre severa, mi sta richiamando a se, dopo anni di distacco, si accorge che mi sto di nuovo affidando a lei, e mi castiga con una severa lezione. Mi fa sentire tutto il suo peso. Oh, per tutte le stelle, e' terribile! Non e' neanche divertente, usare il potere della forza. E' solo doloroso, e necessario. E' una sensazione opprimente, come avere per un istante una visione mentale del peso in tonnellate dell'universo intero...MALEDETTO SKYWALKER! E' colpa tua se adesso sono qui e mi sento cosi'...*
Maximillian, in piedi nello sgabuzzino, le mani e la fronte appoggiati al muro, colpisce la parete con deboli pugni. Ad occhi chiusi, lascia che la Forza ripari i danni che la stanchezza gli ha causato. La paura, piano piano, lascia il posto alla lucidita'.
*Presto ci sara' una battaglia, lo sento nelle ossa. Una battaglia come ai vecchi tempi, durante la guerra dei cloni...una battaglia jedi*
Pensa Maximillian toccando l'elsa della sua spada laser sotto la giacca da meccanico.
*I tecnici e l'ufficiale ci sono cascati. Se la fortuna mi assiste, forse abbiamo una speranza*
Maximillian guarda l'orologio digitale. Settato su 15:00 minuti, le cifre rosse e luminose segnano ora, nel buio della stanza, 9:56 minuti.
*Se la Forza ci assiste, chiunque egli sia, tra dieci minuti sara' qui. Devo iniziare a prepararmi*
Maximillian accende la luce. Il neon tintinna e ammicca per qualche istante, inondando la stanza di luce bianco azzurra. Rapidamente, raduna le sue cose, apre la porta che con un sibilo si apre, scorrendo verso l'alto.
*ARRIVO!*
E' la voce mentale di Fuinn. Non c'e' pu' tanto tempo...L'hangar e' davanti a Maximillian, in basso. Una lunga e nera rampa inclinata, per i carrelli con le ruote, porta vicino al vecchio vascello.
*E quello cos'e'? Ah si, un generatore...e' ancorato a terra ma e' bello pesante, ed e' vicino alla apertura ventrale. Devo ricordarmelo...*
Con la mente cerca la fulgida fiamma nella Forza che rappresenta il suo misterioso alleato.
*Hangar!!!* dice mentalmente.
Nascondendo il viso sotto la visiera del berretto, scruta le luci intorno al portello. Rossa e Verde. Rossa e Verde. Rossa e Verde. Rossa e Verde. L'orologio segna 2:47 minuti. E' tempo di andare. Maximillian si avvicina allo scafo della Maine Tai', passa sotto la cabina prodiera, piena di ammaccature e bruciature e scritte in una lingua familiare, ma diversa dal Basic. Davanti a lui, due stormtroopers. Uno dei due alza la mano guantata di bianco e nero.
TK01:
"Alt. Identificazione, prego"
Maximillian perde un battito, per un attimo.
Maximillian:"Mi hanno incaricato di portare queste. Io le sistemo mentre voi lavorate".
TK01:
"Qui non risulta. Spiacente ma non puo' passare"
*Devo risparmiare le forze per dopo. C'e' una tensione omicida nell'aria. LA SENTO. E' l'odore della battaglia, sento il Lato Oscuro. E' forte su questa nave, e mi distrae...*
Maximillian:"E' sicuro? Ma...come mai? Non capisco..."
La faccia piu' innocente ed ingenua possibile. Ma Max non e' un ladro o un furfante. Il travestimento, ormai, lo ha indossato troppo a lungo. Dentro di lui la maschera sta lentamente cedendo. Maximillian inizia a sudare e ad innervosirsi. Le armi del trooper gli appaiono potenti e minacciose. I due soldati lo notano e avanzano istintivamente di mezzo passo. La presa sulle impugnature dei loro blasters si fa piu' salda. Il ratto del panico sta uscendo dalla gabbia. Per il momento sta solo curiosando in giro ma presto iniziera' a mordere.
TK01:"La nave e' in allerta. Codice Alfa. Due fuggitivi dal blocco detenzione. Tutti gli acessi sono ristretti solo a chi ha una codice di tipo rosso"
Dice il trooper con voce sprezzante.
Maximillian:"Un codice come questo?"
Mostra il tesserino della mensa di servizio, velocemente, al trooper. Lo alza e abbassa con un gesto dolce, arcuato, elegante, carico di Forza...
TK01:"Precisamente! Puoi passare, marinaio"
I due trooper si spostano di lato e lasciano salire Maximillian. Poi, d'un tratto, tutte le sirene dell'Hangar partono all'unisono. Luci azzurre rotanti dalle lampade di allarme inondano l'hangar di ombre.
*Ci siamo...e' arrivato!*
Maximillian ha davanti a se, nelle sue mani, un oggetto speciale, quasi sacro. Un lungo tubo di titanio e ceramica, lungo circa 30 cm. Un bottone di attivazione vicino ad una apertura. Una clip magnetica presso l'altra estremita'...una spada laser.
[Modificato da Ossian77 01/09/2006 11.59]