1 - L'ultimo viaggio della Maine Tai'

Mi avvio alla sala di controllo dell'hangar.
* Non riesco a credere di aver passato l'hangar; per anni non ho più creduto nella Forza, ma lei crede ancora in me *

Le parole riecheggiano nella mente di Maximilian; forse è un modo infantile di allonare la paura, ma è un modo che funziona

* Eccomi arrivato alla sala di controllo, che la Forza mi sostenga *

Osservo per un attimo i presenti: un ufficiale e due tecnici.

Procedo con la commedia, parlo con calma ed in filo di irritazione:
"Devo fare un controllo alle console ordine della sala comando, segnalano un guasto. Dai nostri sistemi non abbiam rilevato nulla, ma han dato l'ordine di controllare e han sfuriato col mio capo. Ci deve essere qualcuno molto nervoso tra gli ufficiali. Si arrabbieranno molto se li chiamate. Lasciatemi lavorare per favore. Grazie."
La forza scorre in quelle parole, la forza entra nelle loro menti e rende accettabile una cosa tanto semplice quanto inusuale.

"Si, certo. Un controllo e' proprio urgente. Si accomodi pure. Torniamo dopo" Quasi non riesco a credere a queste parole, il mio sollievo verrà probabilmente considerato felicità per un rimprovero in meno.

* PRESTO PRESTO PRESTO. Ho poco tempo, devo manomettere i comandi *
Guardo l'orologio: 65 secondi da quando ho iniziato.
* Un minuto!?! Credevo un secolo. *

Dopo aver ripreso fiato
* Perfetto. Ora se aumentano l'energia allo scudo questa deviazione lo spegne completamente *
Guardo per un secondo quanto fatto.
* Ora vediamo un pò che scherzetto combinare.
Non posso disattivare il campo di pressurizzazione: commettere una strage non è il mio fine, ma soprattutto ci vuole troppo per fare il bypass dei sistemi di soprivvivenza. *
Osservo i comandi.
* Forse è meglio chiudere tutto e filare...
IDEA!! Sistemo i circuiti in modo che 60 secondi dopo il tentativo di ripristino degli scudi questi vanno a tutta potenza, forse li rovina. Ma di sicuro impedisce loro di seguirci o spararci, spero. *

Rimettendosi a trafficare coi circuiti

* Vediamo un pò come fare e se ci vuole troppo... *

Un tempo interminabile scorre mentre modifico le routine di controllo degli scudi
* Fatto! Ma non ne sono sicuro. Al peggio ho 60 secondi di ritardo nell'attivazione degli scudi *

Sistemo la console e tutto ciò che ho toccato nella stanza.

Rispondo telepaticamente all'altro fuggitivo
* "Tra quanto arrivi?" *

Mi preparo ad uscire.
Mi ripasso il discorso che farò * "Finito il controllo. C'era una dispersione, ma dubito possa essere quello. Dalla manutenzione stanno facendo alcuni controlli. I comandi funzionano perfettamente, se vedete gli indicatori sballati è solo per test. Il test durerà al massino 5 minuti" grazie alla Forza dovrebbe funzionare *


Resto in attesa della risposta, pronto ad uscire in tempo per riferire agli addetti e portare il (finto) materiale a bordo del Maine Tai'

[Modificato da ZioLex 31/08/2006 10.38]

Il Sindo rimane per un momento indeciso, afflosciato contro la parete.
Cerca di riprendersi dalla stanchezza .
Sta per avviarsi verso il primo ufficiale, ancora riverso a terra, quando nota la bianca armatura di uno degli imperiali svenuti.
Un’idea si fa strada nella sua mente.

“Droide, sai andare all’hangar principale? ”

droide: “certo, signore. Vuole che le mostri la strada?”

“Dopo. Ora devo mettermi la corazza e parlare col capitano..”

* Far cessare l’allarme.. è la prima cosa.. certo, ma non posso indossare la corazza dopo aver svegliato il capitano..
E’ chiaro, dovrò farlo prima. Ma devo sbrigarmi. Farò in tempo? *

S’accorge di tremare.
Non è per il combattimento. Non è per la disperata incertezza della situazione o perché tutti là fuori lo vogliono morto. E da un momento all’altro potrebbe arrivare chiunque.
Nemmeno perché non sa come smontare i pezzi o perché ci sta mettendo un’eternità ad indossarli.
No, è ben altro, è qualcosa d’oscuro, interiore, inquietante; un’ombra che ora s’è annidata nella sua mente ancora più in profondità.

Finalmente l’armatura è pronta, ma dentro si soffoca, è chiusa, opprimente, senz’aria.
Raccolto il fucile del soldato della sicurezza, s’avvicina ai due capitani.
Non è ancora arrivato nessuno. sono entrambi in suo potere.
Potrebbe uccidere. Finire ciò che ha iniziato.
Perché non farlo? La lama è già sul collo del comandante.
Ma sente un improvviso senso di disagio.
Un brivido. Un avvertimento. Come la vertigine di un precipizio.
Tu sei più forte delle tenebre.
Si trattiene.

Inizia a frugare, li disarma entrambi, trova dei tesserini con le loro foto.
Affida al droide le sue cose, legate alle spade in un fagotto.
Intanto ripensa ai momenti di poco prima, mentre era ancora a colloquio, come ospite, e a quello che è successo.
un’improvvisa tempesta di pensieri s’abbatte di nuovo su di lui.

Li aveva già convinti.
Tutto stava andando per il meglio.
come aveva previsto.
E allora.. perché ?
Perché s’era lasciato trasportare in quel modo?
Perché rovinare tutto così?
Improvvisamente si sente fiacco, sfiduciato.. sospettoso, disperato.
Come aveva potuto? Come può essere successo tutto ciò?

* Io non perdo mai il controllo.. non mi era mai successa una cosa del genere..
è stato lo Jedi..
no, non può essere.
Si.. è stato lui...
LUI ti ha ingannato..
Se tu non avessi avuto quella visione di morte, non ti saresti abbandonato così all’ira.
La forza scorre potente in te..
L’ha fatto per manipolarti..
è una trappola..
ti vuole USARE..*

“NO!”

* Non è vero..Non devo ascoltare le tenebre..
non devo ascoltarle.. *

Fuinn, riscosso dalla sua stessa voce, cerca di concentrarsi di nuovo sull’ufficiale privo di sensi.

* La Forza.. credici.. ce la posso ancora fare. *

L’uomo riapre gli occhi.

“Capitano.. Ordini il cessato allarme.. La situazione è stata risolta.. Stiamo tutti bene…
Faccia rientrare le squadre. Non voglio disordine sulla mia nave.”

Il primo ufficiale sembra calmarsi.. è ancora confuso, ma obbedisce all’ordine, meccanicamente.
Poi Fuinn lo strattona, per allontanarlo dai comandi, facendolo rovinare sul pavimento, poco più in là.
E gli punta il fucile addosso, come ha visto fare ai soldati prima contro di lui.
Ma la dannata luce rossa non smette di lampeggiare. Perché non smette, quanto ci vuole?

* Ci mettono troppo.. è la fine.. stanno arrivando.. stanno arrivando.. e non ci cascheranno mai.. *

L’allarme rosso smette di lampeggiare.
Un attimo di silenzio.
Il respiro trattenuto. Anche le sirene tacciono in lontananza.
Gli occhi del capitano sono smarriti nel nulla.
Forse sta iniziando a realizzare qualcosa.

“ Ora, capitano, in piedi. Dobbiamo camminare, andare a visitare i tubi di stasi, nel relitto..
I droidi ci faranno strada. Io le farò da scorta.”

Il capitano sembra non capire.. il droide continua a tradurre.

“Capitano, niente scherzi, o le ricamo la schiena. Ha capito?
Comprendo abbastanza bene la vostra lingua, anche se non la parlo.
Non mi faccia arrabbiare sul serio, non mi piace essere contraddetto.
Potrebbe essere molto più doloroso di quanto crede, molto peggio di prima.
Si ricordi. Stiamo andando a visitare il relitto. Io sono la sua scorta.
Ora andiamo.. vada avanti lei..
Droide, fai strada. La via più breve e meno controllata, se possibile..”

* ARRIVO..*

[Modificato da Ashtarazor 01/09/2006 1.57]

Maximillian Bladesmith, Hangar Ventrale della ISD1 Conquest in orbita geostazionaria su Tatooine

La Forza. Il campo di energia mistica che tiene unita tutta la Galassia, l'origine della vita. C'e' una cosa che non ti spiegano al Tempio, quando sei un Padawan. Ti imbottiscono la testa di idee, su come sia bello usare la Forza, inebriante sentirsela scorrere dentro. Tutto vero, da un certo punto di vista. Nessuno, al Tempio, poteva spiegare come sarebbe stato usare la Forza a Maximillian Bladesmith, 22 anni dopo quella notte da incubo. Nessuno poteva sapere che usare la Forza, affidarsi ad essa dopo 22 anni di esilio, paura, terrore, fughe notturne, fame, freddo, tristezza, solitudine indescrivibile, senza parlare con nessuno per settimane, con le urla degli amici massacrati dal Maestro Skywalker, sarebbe stato...doloroso.

Ogni volta che Maximillian tenta di contattare questa strana creatura, cosi' potente nella Forza, cosi' primordiale nella sua connessione ad essa, ogni volta che influenza le semplici menti dei tecnici dello ISD, una fitta di dolore gli attraversa il petto.

*E' come essere attraversati da una scarica elettrica...La Forza, lei crede ancora in me, ma io non mi rendo piu' conto di quanto soverchiante sia il suo potere. Lei lo sente, e mi punisce per questo. E' come una madre severa, mi sta richiamando a se, dopo anni di distacco, si accorge che mi sto di nuovo affidando a lei, e mi castiga con una severa lezione. Mi fa sentire tutto il suo peso. Oh, per tutte le stelle, e' terribile! Non e' neanche divertente, usare il potere della forza. E' solo doloroso, e necessario. E' una sensazione opprimente, come avere per un istante una visione mentale del peso in tonnellate dell'universo intero...MALEDETTO SKYWALKER! E' colpa tua se adesso sono qui e mi sento cosi'...*

Maximillian, in piedi nello sgabuzzino, le mani e la fronte appoggiati al muro, colpisce la parete con deboli pugni. Ad occhi chiusi, lascia che la Forza ripari i danni che la stanchezza gli ha causato. La paura, piano piano, lascia il posto alla lucidita'.

*Presto ci sara' una battaglia, lo sento nelle ossa. Una battaglia come ai vecchi tempi, durante la guerra dei cloni...una battaglia jedi*

Pensa Maximillian toccando l'elsa della sua spada laser sotto la giacca da meccanico.

*I tecnici e l'ufficiale ci sono cascati. Se la fortuna mi assiste, forse abbiamo una speranza*

Maximillian guarda l'orologio digitale. Settato su 15:00 minuti, le cifre rosse e luminose segnano ora, nel buio della stanza, 9:56 minuti.

*Se la Forza ci assiste, chiunque egli sia, tra dieci minuti sara' qui. Devo iniziare a prepararmi*

Maximillian accende la luce. Il neon tintinna e ammicca per qualche istante, inondando la stanza di luce bianco azzurra. Rapidamente, raduna le sue cose, apre la porta che con un sibilo si apre, scorrendo verso l'alto.

*ARRIVO!*
E' la voce mentale di Fuinn. Non c'e' pu' tanto tempo...L'hangar e' davanti a Maximillian, in basso. Una lunga e nera rampa inclinata, per i carrelli con le ruote, porta vicino al vecchio vascello.

*E quello cos'e'? Ah si, un generatore...e' ancorato a terra ma e' bello pesante, ed e' vicino alla apertura ventrale. Devo ricordarmelo...*

Con la mente cerca la fulgida fiamma nella Forza che rappresenta il suo misterioso alleato.

*Hangar!!!* dice mentalmente.

Nascondendo il viso sotto la visiera del berretto, scruta le luci intorno al portello. Rossa e Verde. Rossa e Verde. Rossa e Verde. Rossa e Verde. L'orologio segna 2:47 minuti. E' tempo di andare. Maximillian si avvicina allo scafo della Maine Tai', passa sotto la cabina prodiera, piena di ammaccature e bruciature e scritte in una lingua familiare, ma diversa dal Basic. Davanti a lui, due stormtroopers. Uno dei due alza la mano guantata di bianco e nero.

TK01:"Alt. Identificazione, prego"

Maximillian perde un battito, per un attimo.

Maximillian:"Mi hanno incaricato di portare queste. Io le sistemo mentre voi lavorate".

TK01:"Qui non risulta. Spiacente ma non puo' passare"

*Devo risparmiare le forze per dopo. C'e' una tensione omicida nell'aria. LA SENTO. E' l'odore della battaglia, sento il Lato Oscuro. E' forte su questa nave, e mi distrae...*

Maximillian:"E' sicuro? Ma...come mai? Non capisco..."

La faccia piu' innocente ed ingenua possibile. Ma Max non e' un ladro o un furfante. Il travestimento, ormai, lo ha indossato troppo a lungo. Dentro di lui la maschera sta lentamente cedendo. Maximillian inizia a sudare e ad innervosirsi. Le armi del trooper gli appaiono potenti e minacciose. I due soldati lo notano e avanzano istintivamente di mezzo passo. La presa sulle impugnature dei loro blasters si fa piu' salda. Il ratto del panico sta uscendo dalla gabbia. Per il momento sta solo curiosando in giro ma presto iniziera' a mordere.

TK01:"La nave e' in allerta. Codice Alfa. Due fuggitivi dal blocco detenzione. Tutti gli acessi sono ristretti solo a chi ha una codice di tipo rosso"
Dice il trooper con voce sprezzante.

Maximillian:"Un codice come questo?"

Mostra il tesserino della mensa di servizio, velocemente, al trooper. Lo alza e abbassa con un gesto dolce, arcuato, elegante, carico di Forza...

TK01:"Precisamente! Puoi passare, marinaio"

I due trooper si spostano di lato e lasciano salire Maximillian. Poi, d'un tratto, tutte le sirene dell'Hangar partono all'unisono. Luci azzurre rotanti dalle lampade di allarme inondano l'hangar di ombre.

*Ci siamo...e' arrivato!*

Maximillian ha davanti a se, nelle sue mani, un oggetto speciale, quasi sacro. Un lungo tubo di titanio e ceramica, lungo circa 30 cm. Un bottone di attivazione vicino ad una apertura. Una clip magnetica presso l'altra estremita'...una spada laser.

[Modificato da Ossian77 01/09/2006 11.59]

Il Capitano Korathe, seguito da un assaltore imperiale e da un droide protocollare, avanza rigido e teso.

*Ha una paura infinita! Un sentimento cosi' forte che mi sta quasi nauseando...*

Pensa l'assaltore dietro di lui.

Droide:"Da questa parte signori. Il turboascensore ci portera' all'infermeria"

*Per quanto intelligente, mi sto affidendo ad una macchina! Speriamo bene*

Korathe:"Droide traditore. Stai aiutando una can..."

L'assaltore tocca la schiena di Korathe con la canna del blaster, interrompendolo. Il turboascensore inizia una lunga discesa verso il livello del ponte infermeria.

Droide:"Non capisco signore. I recenti eventi mi hanno mandato in confusione. E' ovvio che il signor Aldarien qui ci tiene in pugno. Suggerisco prudenza e di fare come dice, onde salvare le nostre vit..."

Entrambi:"E STA UN ATTIMO ZITTO!!!" dicono la voce metallica dell'assaltore, col suo microfono, e quella spaventata del capitano Korathe.

Droide (tra se e se):"Che modi...e dire che mi sto prodigando per loro, a rischio della...'pelle', per giunta"

L'scensore si apre ed i tre attraversano il ponte medico. Piu' in la', una sala ricreazione, abbastanza capiente da contenere una cinquantina di persone. Tra i tavoli deserti un droide di servizio sta facendo le pulizie. Arrivano quindi ad una giunzione. Una specie di punto nodale. In una vasta sala, otto turboascensori si aprono e chiudono in continuazione.

Droide: "Il numero 4, signore"
Korathe e Fuinn lo seguono verso il cilindro numero 4. Vi si stanno dirigendo anche due tenenti. Salutano entrambi il Capitano, che risponde rigidamente.

Tenente:"Prego capitano, prima lei. Noi prendiamo il prossimo"
Korathe esita, guarda a lungo i due ufficiali. Un colpo di tosse dell'assaltore.

Korathe:"Grazie signori. Buona giornata"

Anche questo ascensore si chiude. Korathe sta sudando visibilmente. Poi, dentro l'ascensore, le luci passano da standard a emergenza. Un sirena luminosa azzurra scende dal soffitto. Una voce grida negli altoparlanti.

"Attenzione. NON e' una esercitazione. Fuga dal blocco infermeria. Violazione del ponte comando! Tutto il personale in allerta Alfa! Sospetti ribelli a bordo, armati e pericolosi"

Korathe:"Il tuo piano e' miseramente fallito, feccia Jedi. Non lascerai mai questa nave. Se ti arrendi ORA, forse potro' intercedere per te"

Le porte si aprono di nuovo. Le lampade azzurre sono uscite dai loro alloggiamenti, e tutta la zona brulica di nemici...

*Ci sono quasi!!!*

Nella grande stanza di disimpegno, sui lucidi pannelli bianchi, c'e scritto in verde:

HANGAR 001

[Modificato da Ossian77 01/09/2006 18.27]

* "Fuga dal blocco infermeria? Violazione del ponte comando?" l'hanno scoperto, ma non hanno scoperto me.

"Sospetti ribelli a bordo, armati e pericolosi" Non sapete quanto...Ed ora vediamo quanta gente c'è qui dentro. *

Mi inoltro nella nave spingendo il carrello

[Modificato da Ossian77 01/09/2006 14.26]

Maximillian si accorge che nella stanza superiore, a cui si accede con una scaletta metallica, almeno due tecnici stanno lavorando ai tubi di stasi. Meticolsamente, prepara le sue cose e punta il carrello vuoto verso la rampa di discesa, dove i due trooper gli danno le spalle.

TK01: "Che succede?"
TK09:"Non so, chiamiamo il comando e sentiamo che dicono"

Uno dei due trooper si tocca il lato del casco, sembra in attesa di risposta da qualche fonte radio.

Un istante prima che le porte dell'ascensore si aprano

*Ci siamo*

Droide: "Penso che l'allarme si riferisca alla sua fuga ai danni del comandante Talidion, signore"

Il tropper alza la mano sinistra ed il capitano Korathe inizia a fluttuare e viene lanciato contro una parete, dove una forza invisibile lo trattiene.

Le porte, infine, si aprono

*Avverto la sua paura.. i suoi pensieri mi nauseano. *

Fuinn:"Non mi costringa, capitano Korathe...si diriga al relitto!"

A porte aperte, si vede una stanza grande come il Tempio di Ardan, un labirinto di ponti e passerelle, con un buco rettangolare al centro, grande come 5 Maine Tai', con le stelle bene in vista attraverso di esso!

Ci sono diversi assaltori e soldati in movimento, impossibile in un ambiente cosi' vasto dove siano e quanti siano. La nave di Fuinn e' a forse 80 metria avanti, 30 a sinistra e 10 in basso. Il percosono e' tortuoso, e passa per due rampe di una scala metallica. Da li' in poi', e' tutto spazio aperto, sebbene vi siano molti oggetti (casse, veicoli fermi ed in movimento, pannelli e console di controllo).

Korathe:"Va bene, va bene. Maledetto criminale. Ti scortero' al vascello...."

Intanto qualcuno sta gia' salutando militarmente il Capitano Korathe dal disimpegno.

*Sangue freddo! Sono ancora un imperiale*

Le due spade, intanto, sono li', invitanti, a portata di mano, tra le braccia del protocollare.

[Modificato da Ossian77 01/09/2006 15.21]

Fuinn-Trooper:"Tutti giu'!!!"

Il sindo piega in terra il comandante, assestadogli una gomitata nelle costole che gliele incrina. Korathe si accascia a terra senza fiato, coperto da Fuinn e dalla sua pesante corazza.

Fuinn-Trooper:"E' di la'!"

Fuinn tira il grilletto ed una scarica di energia rossa vola oltre la porta ad arco. Il tecnico li' vicino si butta a terra e i due soldati estraggono la pistola.

Soldato:"Visto! Fuoco! Fermatelo!!!"
Cinque colpi di blaster distruggono i pannelli di metallo davanti ai qualli i due soldati hanno visto il finto sindo in fuga.

Fuinn avanza, piu cautamente possibile, fino ad una cassa bianca. Intorno a lui, i soldati si muovono per accerchiare e finire l'immagine del 'ribelle in trappola'. Nessuno sembra fare caso al droide che, con i suoi vestiti e le sue spade in mano, lo segue. Da dove e', Fuinn crea un altra immegine in un altro punto, generando ancora piu' confusione e spari.

*Basta cosi', e' ora di concentrarsi sull'ultimo tratto di strada. Ma perche' quel droide e' cosi' lento?*

Fuinn fa un energico cenno al protocollare affinche' si sbrighi a raggiungerlo. La Maine Tai' e' solo a pochi metri, meno di 60 passi. Fuinn si concentra sulla Forza e la lascia scorrere abbondantemente dentro di se, per prepararsi all'ultimo scatto.

*Per tutti gli dei, nemmeno la so pilotare la nave!!! Pazienza, intanto proviamo a salirci!*

CRRRRAAAAASHHHHHHHH

Un rumore tremendo. Da dietro la rampa della Maine Tai', Fuinn vede due assaltori volare in terra. Uno di loro continua a rotolare con agilita' mentre l'altro resta dove e' atterrato rovinosamente e viene colpito da un grosso carrello di metallo che scivola giu' per la rampa a grande velocita'.

*Questo deve essere lui...*

Fuinn scatta verso la sua nave cercando di coprire quanta piu' distanza possibile. Uno dei due trooper e' in un angolo che cerca riparo, ancora stordito. L'altro, ripresosi dalla caduta, si piazza con un ginocchio per terra ed apre il fuoco contro la Maine Tai'. Almeno una mezza dozzina di colpi fanno volare scintille dalle vecchie lamiere della nave sinda.

Quando Fuinn, con la sua armatura da assaltore, e' ancora piu' vicino, vede che alcuni stormtrooper stanno accorrendo da dove la sua illusione era "nascosta" verso la Maine Tai', attratti dal suono dei blasters.

Fuinn: "Di la'!" grida il sindo, indicando l'ingresso dell'hangar

TK009: "Lo so, lo so! Stai attento! Ce n'e' uno anche li' dentro! Coprimi mentre avanzo! Fuoco!"

Fuinn spara, con riluttanza, una raffica di copertura verso la sua stessa nave mentre avanza col fucile in mano. I trooper ormai sono vicinissimi e presto circonderanno la nave.

*Sali!!! AIUTAMI!*

Un attimo dopo, il Trooper vola all'indietro, colpito da una mano invisibile. Resta immobile e privo di siensi nel punto dove atterra. Salve di blaster da ogni direzione bersagliano la zona del portellone della Maine Tai'. I trooper, una dozzina, sono ormai vicinissimi e gridano nel comlink al loro collega (Fuinn)

TK87, LEVATI DI LI!!!!!!!!!

Fuinn, con tutte le sue cose in mano, scatta verso la rampa. Non sa chi lo accogliera' ma non gli importa. Solo in quel momento si accorge che i motori della nave stanno in realta' ronzando!
Almeno i comandi di chiusura li trova istintivamente. Un uomo sta scattando verso la prua della nave ed e' seduto in plancia di comando

Maximillian: "Tieniti forte!"

Fuinn non capisce quello che ha detto, ma si aggrappa ad una maniglie mentre la sagoma di gabbiano della Maine Tai' con un rombo assordante si alza, strappando gli ormeggi ed i cavi di interfaccia. I trooper sparano ancora delle salve ma senza effetto. Dalla sua sedia, Maximillian si accorge che almeno i comandi di base non sono troppo alieni e anzi, sono abbastanza intuitivi, sebbene goffi e lenti. Un urto tremendo sul fianco, quando la scarica di uno E Web si abbatte sulla carena della Maine Tai. Dall'oblo' Maximillian vede il carrello col generatore vicino al portellone ventrale. Un gesto con la mano ed il carrello si libera delle sue ganasce, precipitando nel vuoto. Immediatamente tutte le luci di emergenza della baia di carico impazziscono

"Scudi a energia radiante in attivazione! Tutti i veicoli a distanza di sicurezza dallo scafo!"

Dice la voce del computer di bordo.

La Maine Tai imbocca l'apertura e si dirige a tutta velocita' verso il basso, verso Tatooine. Una fiammata, e tutti i sistemi, all'attivazione dello scudo secondario, si grippano. I quadri comando della baia di carico esplodono in una cascata di scintille bianche. La Maine Tai' vola a rotta di collo verso la salvezza...

[Modificato da Ossian77 01/09/2006 19.46]

* Siamo fuori ! *
" SIAMO FUORI ! "

Esplodo con un urlo di soddisfazione, che si ripete quando mi accorgo che il trucchetto ha funzionato.

" Per un pò non possono spararci e i caccia son bloccati. "
Osservando il livello dell'energia
" Siamo messi male, vediamo quanto consuma girando intorno al pianeta; dovrei riuscire a far due conti. Certo che è proprio un rottame. "

Punto a tutta velocità verso l'altro lato del pianeta, dove SPERO i sensori della Conquest non arrivino

La Maine Tai' picchia verso l'emisfero nord di Tatooine in direzione opposta ala rotta dello Star Destroyer, dritta verso il Terminatore della Notte. Dietro di lei, nel giro di meno di 10 secondi, vengono esplosi decine di colpi di turbolaser. Concentrandosi sulle schivate, Maximillian riesce ad evitare la maggior parte delle salve. Alcune esplodono a poche decine di metri dalla cabina, vicino alle ali, e le vibrazioni costringono i due occupenati della nave a tenersi con tutte le loro forze ai comandi ed ai sostegni che trovano.

*Energia per il balzo...quasi zero. Tra un minuto gli scudi dello ISD saranno di nuovo aperti...*

Max:"Tieniti a qualcosa!"
Dice mimando il gesto di aggrapparsi ad una maniglia.

*Devo usare l'istinto, percepire e non pensare, e lasciare che la Forza faccia il suo corso*

Maximillian programma un balzo iperspaziale, con l'uscita a meno di 40 mila km di distanza. Un mezzo suicidio. A questa distanza dall'atmosfera di TAtooine e su un relitto di nave del genere, e' come passare un fiammifero sulla carta vetrata e sperare che non si accenda. Maximillian imposta ad intuito tutti i parametri e tiene il dito sospeso per un attimo sul tasto di conferma.

"Attivare!"

La nave scompare in un lampo azzurro. Sulla Conquest cercano immediatamente di capire quale sia il vettore di uscita, un vettore inesistente.

DIIIIIIIIIIII

Il tempo sulla Maine Tai', nel mezzo secondo di balzo, e' bloccato

SAAAAAAAAAAA

Un istante di troppo, e la nave diventera' cenere

TTTTIIIIIIIII

I colori sono sfocati, i contrni delle cose piegati

VVVAAAARRRREEE

Un altra esplosione e sotto di loro ricompare Tatooine, ma in una posizione completamente diversa. Maximillian sta sudando copiosamente mentre Fuinn si regge ad una console con tutta la sua forza. Dentro l'armatura da assaltore sta soffocando.

Max:"Ora dobbiamo scendere"

La nave sta andando in pezzi, l'iperguida e' completamente sciolta, volano scintille e si sente una tremenda puzza di plastica bruciata. Lo scafo si incendia a contatto con l'atmosfera ma Maximillian, affidandosi all'istinto ed alla Forza, la pilota con successo nella bassa atmosfera. Un canyon, ad ovest della loro posizione, e' un buon nascondiglio, o meglio una buona Tomba per la gloriosa nave. Atterrando verticalmente, la Maine Tai' si posa sulle incandescenti rocce di Tatooine. La cabina e' inondata da una abbagliante luce bianco-gialla. La temperatura anche dentro la nave sta gia' salendo. E' la prima alba, a Tatooine...