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[RPG-entrata libera] Red Rose Bar

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2005 21:33
25/06/2004 11:03
 
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"beato te, beato amico! Io invece ho una missione da compiere, lunga e faticosa.. se mi dedicassi a una sola donna, che ne sarebbe delle altre? Non potrei spezzare il cuore a così tante fanciulle"

dico con finto ardore cavalleresco

"A pensarci bene..." con aria pensierosa mi gratto il mento "...non mi ricordo nemmeno come si chiamava quella di ieri.. Jaqueline? Jocelyne? mah, qualcosa del genere..."

torno a fissare allegramente Fox

"ma chi sarebbe questa Marie? La tua compagna? Ha amiche?"
25/06/2004 16:29
 
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"Ahahahah, no cosa hai capito...Marie è la figlia di un mio vecchio amico. Le ho salvato la pelle e da allora si è affezionata a me come ad un secondo padre...forse è l'ultimo barlume di umanità che mi resta."

Alla parola missione, gli occhi si infiammano improvvisamente.

"Missione? Hai detto proprio missione? Che genere di missione?


28/06/2004 16:57
 
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Una luce in lontananza, un bar finalmente.
Spero che sia aperto, non mi piace dovermene stare in giro a quest'ora di notte.

Mi stringo nella mia giacca scura e mi avvio a passo svelto verso in bar.

Red Rose Bar... un bel nome, spero che abbia frequentatori più tranquilli dell'ultimo dove sono finito.
2 risse in una sera mi sembrano eccessive.

Mi tocca la mascella che mi duole e intanto mi aggiusto la fondina sotto l'ascella. La Colt è sempre li pronta a darmi una mano.
30/06/2004 10:54
 
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Arretro leggermente con la testa portando le mani con i palmi aperti in avanti tra me e Fox

"No, no, chomba, stavolta sei tu che hai capito male!! La mia missione è quella di far "felici" più donne possibile, non so se mi spiego. Non so nemmeno come funzionino tutti quegli aggeggi che avevate messo sul tavolo prima. La voce è la mia "arma" se vuoi considerarla tale e forse il palco è l'unico luogo in cui non mi sento un estraneo rispetto al resto del mondo.."
30/06/2004 16:46
 
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Spirito Guida
Simon
Gaurdo che per la strada non ci sia nessuno e poi mi avvio verso la porta.

La tiro leggermente e questa si apre senza sforzo sembra che sia stata oliata da poco, o meglio aggiustata da poco...

Mi affaccia all'interno e saluto con un cordiale : "Buonasera a tutti."

Un tizio rapato e un cappellone stanno parlando seduti ad un tavolo e un grosso barista mi fa cenno con la testa.

Kavoli ma io quel cappellone lo conosco... dove l'ho già visto?

Mentre ci penso mi avvicino al bancone e ordino un birra scura.

01/07/2004 11:21
 
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Sto finendo la frase, quando entra un altro tizio nel locale. Saluta cordialmente, dà una rapida occhiata al locale semivuoto, per un istante indugia sulla mia figura, poi si dirige verso il bancone dove il grosso barista sta pulendo alla buona qualche bicchiere.
Torno alla mia conversazione.

"Ma dimmi un po', di questa Marie, sembra una storia interessante"
e poi potrebbe venirne fuori un bel pezzo (penso tra me e me)


01/07/2004 16:07
 
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"Marie è solo una bambina...era stata rapita per ricattare suo padre da un paio di sgherri corporativi. Sono stato contattato da Silver per quel lavoro: purtroppo Doc non aveva le spalle coperte da nessuno e si arrangiava come bisturi di vicolo. Tutti sapevano che era in gamba, aveva anche lavorato per il governo per non so che diamine di esperimenti.
Ci aveva rimesso già la moglie in una sparatoria e non voleva perderci anche la figlia.

Non so cosa mi abbia smosso, non lavoro mai gratis, ma quella volta mi girò il grillo. Fu un lavoro abbastanza duro, fui braccato per mesi e mesi dopo quel fatto, ma non riuscirono a prendermi e alla fine rinunciarono. Avevano avuto quello che volevano da un altro bisturi, e sapevano che nè io e nè Doc avremmo mai parlato del loro progetto con nessuno.

Da allora mi considera un secondo padre, una specie di zio. Non è che ci sono proprio affezionato, ma è l'unico essere vivente con cui non abbia rapporti di affari. Un pò di umanità ogni tanto fa bene, aiuta a rilassare i nervi."


05/07/2004 11:34
 
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"Uh, allora mi devo ritenere fortunato se non mi hai ancora tagliato la gola" dico accennando un sorriso.
"E' una storia interessante chomba. In fondo in fondo tutti abbiamo bisogno di avere qualcosa o qualcuno per cui vivere... o per cui morire... dipende da che lato la vedi.. altrimenti saresti poco più che un automa, o un cyberschizzato della peggior specie"
06/07/2004 15:26
 
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"E perchè avrei dovuto aprirti la gola? Sei fra le persone meno arroganti che io abbia incontrato; tutti sono tutto, ma in realtà nessuno è niente. Uccidere senza motivo è come vivere senza motivo: va contro natura. Quando vedi uno psicopatico tutto metallo, spaccagli il cervello con un buon colpo di .45, non temere: avrai solo fatto un favore all'umanità."

Riprendendo fiato

"E non farti influenzare dalle sue fandonie; molto spesso non sa nemmeno di essere malato.
Certe volte iniziano a raccontarti la storia della loro vita, certe altre tentano di sgozzarti con gli artigli alla Wolverine...sono normale amministrazione, se hai almeno un paio di armi grosso calibro dietro e munizioni di scorta.
Buttati dietro un data terminale, li fanno più robusti del Kevlar! E scatena l'inferno contro il bersaglio!"


07/07/2004 12:08
 
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Ascolto interessato le parole di Fox, ma con la coda dell'occhio noto che il nuovo entrato mi lancia ancora un'occhiata furtiva.
Sussurro "ma che cavolo vuole quello?"

Una piccola scarica elettrica percorre la mia criniera azzurra, poi ancora un'altra, mano a mano che la tensione sale.

"Hei chomba, qualcosa non va?" dico con un tono il più controllato possibile rivolgendomi al tipo vicino al bancone.

07/07/2004 16:31
 
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Alle parole del tipo seduto mi giro del tutto e rispondo:

" No, no, è che sono convinto di averti già visto da qualche parte ma non sono sicuro... tutto qua."

Sorseggio lentamente la mia birra con lo sguardo pensoso di chi cerca di ricordare.
08/07/2004 11:04
 
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Un sorriso si apre sul mio viso, mi rassetto i capelli per l'ennesima volta.
A bassa voce dico rivolto a Fox "il peso del successo.."

Poi rivolto all'altro a voce più alta

"Dipende da che posti frequenti la notte chomba, magari mi hai visto al Moonshine o al Road Runner, oppure su qualche locandina in giro per la città, scusa, ma io proprio non mi ricordo, comunque alla salute!"

E sollevo il bicchiere come per brindare a distanza con lui.

[Modificato da Joliet Jake Blues 08/07/2004 11.05]

08/07/2004 13:08
 
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"Credo proprio sia stato al Moonshine. Suoni in un gruppo vero? Si, si al Moonshine di sicuro. Alla salute."

Alzo di rimando il calice al tipo con quei fantastici capelli e mi soffermo un attimo ad ammirarli, sono davvero bellissimi.
21/07/2004 14:08
 
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Noto lo sguardo ammirato dell'altro e con gesto civettuolo afferro una ciocca dei miei capelli rigirandomela tra le mani.

"Hei amico, vieni al tavolo con noi, tra poco me ne devo andare, ma una bevuta insieme si può anche fare!" gli dico cercando negli occhi di Fox un cenno di assenso... non che me ne importi poi molto però...

21/07/2004 15:43
 
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Notando l'occhiata di richiesta da parte del bluette, rispondo con lo sguardo che per me è tutto ok...non si rifiuta mai un posto al proprio tavolo, se non al proprio peggior nemico.

L'educazione vige ancora, di questi tempi.


21/07/2004 16:05
 
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" vi ringrazio dell'invito. Permettetemi almeno di offrirvi un giro del miglior whisky che il nostro barista può offrirci.
Non capita spesso di essere seduti allo stesso tavolo di una celebrità."

Mi avvicino con un largo sorriso.
22/07/2004 11:28
 
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"Celebrità, celebrità. Magari tra tre settimane, se andrà bene il concerto. Suoneremo al Sotaeum Plaza e forse saremo trasmessi da qualche emittente importante... ma sono discorsi che non portano fortuna con loro. Vedremo di fare il nostro meglio. I ragazzi sono carichi ed io non vedo l'ora di sentire la folla che ulula!" dico fissando negli occhi il nuovo arrivato

"Un buon bicchiere non si può certo rifiutare e comincio ad avere la gola un po' secca.. meglio inumidirla con qualcosa di buono" aggiungo ammiccando, poi una volta che il barista ci ha portato i bicchieri mi alzo in piedi.

Il locale è vuoto, la luce all'interno è abbastanza fioca. Fuori da qualche minuto sembra tornato un silenzio ovattato, classico di quando è appena finito un forte temporale. La situazione è strana, un uomo di cui non conosco nulla con cui mi sono intrattenuto fino a pochi secondi fa, un nuovo fan sconosciuto e gioviale, un barista scorbutico e silenzioso, tutto l'opposto di quando sono sul palco con i ragazzi che conosco praticamente da quando sono nato e con cui animo le serate di centinaia di ragazzi sovraeccitati.

Alzo il bicchiere tenendolo tra il pollice e l'indice della mano destra e con l'aria più solenne possibile accenno ad un brindisi:

"A che ognuno di noi possa raggiungere la sua meta e cammninare a testa alta incontro al proprio destino..." guardo Fox con la sua imperturbabile espressione malinconica e termino "qualunque esso sia" e mi tracanno il bicchiere in un sol fiato
22/07/2004 19:19
 
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"Prosit, choomba".

"Mmm, deve essere in gamba questo rockettaro - dico fra me e me - farò meglio a tenermi in contatto, potrebbe sempre avere bisogno di una guardia del corpo"

Lambisco appena appena il bordo del bicchiere, e lo riappoggio sul tavolo pieno. "Scusa se non lo bevo amico. Non è per maleducazione, è che non bevo troppo..l'alcol annebbia la mente ed i riflessi."


22/07/2004 19:53
 
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Mi unisco al brindisi sorridendo.

"Alla tua, che il concerto abbia un grande successo."

Mi volto verso il tizio rasato.

"Nessun problema amico, non sai che ti perdi, questo whisky è eccezionale!"


07/09/2004 11:03
 
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Improvvisamente squilla il cellulare; nessuna suoneria, solo una lieve vibrazione nella mia tasca dei pantaloni.
"Scusatemi un attimo". Mi allontano discretamente dal tavolo...rispondo con un mugugno al telefono.

"Kob? Sono io, Nigel. Senti abbiamo un Joe alla 25 strada, giù nello sprawl. Dovresti occupartene."
"Interrogatorio?"
"No"
"Capisco. Copertura?"
"McChinnok, NCPD. Contattalo"
CLICK

"Un altro Joe? Ci deve essere qualcosa di grosso in giro - componendo il numero dell'NCPD - McChinnok..capito"
Una languida voce femminile di mezza età risponde al centralino:
"Night City Police Department, dica"
"Ciao dolcezza, passami McChinnok"

...

"Pronto, qui McChinnok"
"Maggiore, sono Fox...abbiamo un Joe alla 25 strada. Devo occuparmene subito. Prepari la copertura"
"25 strada? Un attimo...sì, passi da me fra qualche minuto. Le consegnerò la leggenda personalmente. Salve"
CLICK

Ritornando al tavolo degli avventori "Scusatemi signori, ma ho un appuntamento urgente. Se avrete la voglia di aspettare, dovrei essere di ritorno in meno di tre quarti d'ora. Ci si vede Jake".

Uscito dal locale, mi infilo nel possente fuoristrada Hummer H3T: un modello non nuovissimo, ma robusto come un Hummer militare vecchio stile...e soprattutto non dà nell'occhio. Attacco gli spinotti che fuoriescono dalla leva del cambio agli occhi metallici dei draghi che ho tatuati sugli avambracci. Il consueto frizzichìo metallico mi percorre la spina dorsale..sono tutt'uno con la macchina. Via verso la stazione di polizia.

...

Sulle scale c'è McChinnok, un maggiore dell'NCPD afro-americano, di mezza età. Non è molto robusto, ma è dannatamente agile e scaltro...un vero leader. Appena intravede il mio fuoristrada, si avvicina al marciapiedi ed imbuca una busta per documenti nella cassetta postale. Rientra.
Mi avvicino alla cassetta della posta e la apro con la consueta chiave...dentro c'è solo la busta.
A parte il chip con il dossier sul Joe, ci sono tutti i dettagli per mascherare l'omicidio...purtroppo dovà essere molto sanguinoso, per mascherarlo da regolamento di conti fra bande rivali. C'e anche una busta con della vecchia coca per simulare meglio. La pistola è un vecchio modello, ma affidabile...probabilmente è stata trovata in qualche retata.
Inserito il chip sul Joe in uno dei miei 2 alveoli memoria liberi, mi avvio verso il bersaglio. Sono passati 15 minuti da quando ho ricevuto la chiamata.

...

25 strada. Sono arrivato. Il custode non c'è...uno in meno da ammazzare. Percorrendo le scale, cerco di cronometrare i tempi...sono 6 piani. "Ci vogliono almeno 40 secondi per uno che sale di corsa con il mio allenamento - penso - Quindi il portiere dovrebbe metterci un minuto buono. Ho un minuto".
Busso alla porta dell'interno 48. Attivo il superudito.
"Chi è?"
"..."
"Chi ca**o è?"
Il rumore dello spioncino che si apre...sta guardando fuori. Per fortuna queste catapecchie non hanno le videocamere per guardare fuori.
"Maledetti drogati. Ed io che pensavo fosse il ragazzo della pizza"
Passi che si allontanano dalla porta.
A questo punto metto in atto il mio piano: appoggio la canna della vecchia pistola allo spioncino. Busso di nuovo.
"Ma chi ca**o è. [e via una lunga serie di imprecazioni]"
"Pizza!"
"Un attimo"
Di nuovo il rumore dello spioncino. BANG! Ed il tonfo del corpo che cade. Improvvisamente una donna urla da dentro la stanza
"Porca miseria. Una prostituta...dovrò farla fuori".
Con uno spintone butto giù la porta...la serratura sembra un giocattolo per bimbi, tanto cede in fretta.

Sul letto c'è una donna sui 25 anni, molto carina. Appena mi vede, caccia un urlo bestiale e copre le sue nudità con il lenzuolo sudicio. Il corpo sembra molto bello, e anche lei non è male...sembra una donna di classe. Notando il mio sguardo interessato, capisce qual'è la sua salvezza: lascia cadere il lenzuolo e inizia ad ammiccare.
I miei nervi hanno retto intestini squarciati, gambe amputate e teste fracassate...ma il corpo di una bella donna...sento gli istinti risvegliarsi. Sono più di 5 anni che non tocco una donna.
Continua a farsi provocante, la bella sconosciuta...molto provocante...

Ma purtroppo per lei sono un professionista. 3 colpi e cade riversa in una pozza di sangue. "Niente di personale. E' solo il mio lavoro". Sono passati 28 minuti dalla chiamata. Scarico gli altri 3 colpi del caricatore sulla vittima dello spioncino, dall'occhio fracassato. Un regolamento di conti...la stanza è piena di schizzi di sangue. Spargo un pò di cocaina sul vassoio vicino al letto...stava sniffando. La copertura è buona, ma non delle migliori.

Scendo dalla scala anti incendio, mi infilo nel fuoristrada e via verso il dipartimento. Sul primo tratto rettilineo, stacco le mani dal volante e rimetto tutti gli arnesi nella busta per documenti. 35 minuti dalla chiamata.
McChinnok è già dietro i vetri. Imbuco la busta e riparto di carriera...dallo specchieto vedo il maggiore riprendere i documenti dalla cassetta.

...

Sono di nuovo al bar: 48 minuti. Giro l'angolo del palazzo dietro, e mi accingo a raggiungere il bar di Jake.


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