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[RPG-entrata libera] Red Rose Bar

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2005 21:33
04/06/2004 13:26
 
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Ash
Giro lievemente la testa verso il mio interlocutore...

poi volto nuovamente la testa verso la porta:

"Sete... ho sete... devo bere qualcosa... qualunque cosa..."

Subito un'ondata di ricordi confusi mi investe con il fragore di una tempesta mentre un tuono illumina la strada.
Torture durante l'ultima guerra contro i baroni della droga nel Centro America, i miei compagni con cui cantavo a squaciagola scolando birra nelle notti dopo una battaglia, un lampo, un'esplosione, le gambe... non sento più le gambe... i laboratori, tutti gli esperimenti e gli implanti, l'incursione dei nemici, la fuga, tutti morti e tanto sangue.

I nervi di acciaio del braccio cybernetico con cui sto stringendo la maniglia scattano a quel terribile ricordo e la porta si frantuma...

Diavolo non sono di nuovo riuscito a controllarmi, maledizione non volevo ma... ho troppa sete...

Entro nel locale che al momento sembra vuoto, mi dirigo dritto verso il bancone, appoggio gli eurodollari insanguinati di quelli che ho appena ucciso e mi attacco alla bottigli di Whisky appoggiata li sul tavolo. i soldi sono molti di più di quello che sarebbe costato questo whisky ma la porta... spero che bastino.

Sento il whisky colare giù per la mia gola facendomi sentire di nuovo vivo e lucido...

04/06/2004 19:34
 
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Notando il nuovo tizio irrompere nel locale, faccio appello a tutta la mia freddezza per non entrare e crivellarlo con il RAL alle spalle.

"Fanculo Jake, quando ti muovi? Stasera si balla...dal tombino non posso rientrare, non posso farlo fuori di qui...merda!"

Accendendo il super udito, cerco di captare i movimenti all'interno del locale...

"Fruscio di soldi...quel bastardo deve essere un rapinatore. L'altro tizio sembra tranquillo. Forse un impiegato o un giornalista, non mi sembra sballato. Meglio il condizionatore"

Apro lievissimamente la grata di aerazione, prendo i binocchiali dal cruscotto dell'Hummer e mi infiltro pianissimo nel condotto.

"Gli anni passati nella jungla mi sono serviti...diamine, non riesco quasi a sentirmi respirare - e un sorrisetto di compiacimento mi sfiora le labbra - Ma ora ci vuole calma e sangue freddo."

A 2/3 del condotto mi fermo ginocchioni ed imbraccio il fucile d'assalto; estraendo i cavi dal fucile, li attacco agli occhi del drago tatuato sul mio braccio destro e indosso i binocchiali attaccando lo spinotto dietro l'orecchio. La visione termica mi permette di vedere il tizio da dentro il condotto. E' con la faccia rivolta verso l'alto.

"Mmm, sembra stia bevendo qualcosa. Diamine, la traccia termica è minima...quanto metallo ha in corpo?"

Sul times square dei binocchiali lampeggia la scritta FIRE, e la crocetta rossa è proprio sulla testa del tizio.

"Bene, se fa casini lo stendo. Jake mi farà un bello sconto se gli ripulisco il locale."


05/06/2004 04:26
 
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Ash
Il Whisky sta finalmente dando sollievo alla mia gola riarsa.

Ma ecco che improvvisamente il collegamento al biomonitor sulla cyberottica destra comincia a lampeggiare, pare che il cyberudito e il rilevatore di movimento abbiano captato qualche cosa.

Alzo la testa di scatto e le mie quattro mani vanno subito a posizionarsi sulle armi senza però estrarle.
C'è del movimento qui attorno, e non si tratto del tizio qui fuori... è qualcuno di molto in gamba, è agile, silenzioso e presumo letale. Ho visto solo i ninja mutanti dell'Arasaka e le Teste di cuoio russe muoversi in quella maniera...

Ahhhh di nuovo una fitta terribile alla testa... di nuovo ricordi... un generale sorridente davanti al mio letto di ospedale che mi offre un bel paio di gambe nuove velocizzate in cambio di qualche "missione speciale"... la strage in quella piccola cittadina... donne e bambini trucidati... l'ennesimo compagnio perduto...

Il braccio destro cybernetico e quello sinistro ancora di carne vanno verso la testa sringendola e un gemito mi esce dalla bocca... la bottiglia ormai vuota cade sul tavolo vicino ai soldi che ho appoggiato prima. Le mani stringono il cappuccio come nel disperato tentativo di strappare via il dolore, poi tutto passa e ansimante mi guardo in giro.

Normalmente avrei già crivellato tutto il locale alla ricerca di quello che mi sta probabilmente osservando o peggio, tenendo sotto tiro. Ma le munizioni all'uranio impoverito che mi sono rimasto sono troppo poche, devo risparmiare...




"Fletto i muscoli, e sono nel vuoto."

[Modificato da Fembren 05/06/2004 14.28]

05/06/2004 18:23
 
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"Dannazione, ha le orecchie lunghe. Devo aver fatto casino con gli spinotti...non mi ci abituerò mai! Oh, sta abbassando le mani; purtroppo non riesco a vedere con la termica cosa stringe."

Il cyberudito mi riporta i rantoli lamentosi dell'uomo che sto tenendo sotto tiro: "Dannazione, deve essere proprio fritto di cervello quello lì...ed io che mi lamento del Kerenzikov! Ci scommetto 2 casse al teflon che ha più metallo che carne in corpo. Vediamo se l'ultimo gingillino di Silver funziona."

Sempre con il FIRE lampeggiante, sposto leggermente gli occhi verso la sinistra del Times square. Il menu appare. Le opzioni sono 4: Thermal, Electric, X-Ray, High Res

"Bene, allora con il thermal ho visto che non ha le gambe. Vediamo quanta elettricità ha in corpo" e scorro gli occhi fino alla scritta Electric che si illumina. Chiudendo le palpebre, sento il suono di conferma della selezione.

"Boia mondo! Ha altre due appendici elettriche sotto le braccia. Vuoi vedere che ha altre due braccia attaccate?"

Ripetendo la procedura, passo alla modalità X-Ray: "Tombola! Scheletri metallici sotto le braccia. Mmm, ha degli shotgun...sembrerebbero...oddio...mi pare Sternmayer, ma non ne sono sicuro.
Wow, questo gingillo è una favola! Spero che alla Arasaka non si arrabbieranno se l'ho, come dire, preso in prestito. Vabbè, tanto il "ladro" loro l'hanno acciuffato. Eh eh."

Resto in modalità X-Ray. Il mirino, sempre rosso, prende posizione al centro del teschio che sembra mi stia guardando. I giroscopi del fucile dialogano con il mio neuralware, interrogandolo se quella sia la testa...il mio cervello risponde di sì...ecco, ricompare la scritta FIRE, ma ora è fissa.

"Bene, non sembra molto pericoloso, ma tutto quel metallo in corpo non gli è di certo salutare. Meglio continuare a tenerlo sotto controllo. Ah, quanto vorrei avere un Walther, invece di questo schifoso RAL...tuttavia, i confettini al teflon sono una bella invenzione"

Un sorriso sadico sfiora le labbra, ma un brivido di disgusto percorre la schiena all'idea di un cranio spappolato e grondande di materia cerebrale...bleah!



05/06/2004 19:35
 
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Ash
Quel condotto di areazione... deve essere li dentro...

Attivo il termografico e infatti è li e dalla posa in cui si trova mi sta tenendo sotto tiro.
Se mi scaricasse addosso tutto il caricatore probabilmente riuscirebbe a farmi fuori, il mio polyderma è un groviera e quelle maledette nanomacchine non si danno una mossa a ripararlo.

Mi ricordo solo ora del ragazzo che era fuori e che ora sta sulla soglia...

Senza voltarmi dico:

"Ragazzo non so chi tu sia ma se ci tieni alla pellaccia ti consiglio di uscire di qui alla svelta."

Un nuovo spasmo al braccio destro mi costringe a fare un leggero gemito. Dannazione devo assolutamente riparare il secondo processore nuerale che gestisce il mio sistema nervoso in fibra ottica, non posso andare avanti così.

"E tu dentro quel condotto hai intenzione di restare li ancora per molto?"

Di nuovo la mia voce metallica mi fa rabbrividire... è l'unica cosa che non sono mai riuscito ad accettare di perdere dopo l'umanità...

"Ho pagato quello che ho bevuto e i soldi che ho appoggiato dovrebbero bastare anche per la porta, non ho intenzione ne di morire ne di far saltare per aria te e questo locale, ma dipende molto da te..."

Mentre dico questo estraggo lentamente i 2 mitragliatori Sternmayer da sotto il cappotto senza puntarli verso di lui mostrandoli in tutta la loro splendida mortalità. Fili che partono da essi e si vanno ad infilare dentro le mie braccia mentre il mirino sull'ottica individua la zona in cui eventualmente sparare. I 2 caricatori più lunghi del normale, la canna dilatata, i rinforzi in titanio... quando li ho rubati dal laboratorio non pensavo a quanta potenza avevo nelle mani.

Le 2 braccia inferiori restano inerti lunghi i fianchi ma con una ho già caricato una granata mentre nell'altra il lancifiamme è pronto.

Ahi, un altro spasmo al braccio destro... dannazione alla volta che mi sono prestato a questo fottuto esperimento, non che avessi scelta in effetti... ricordo ancora la "chiacchierata" con il dottore che mi diceva che non era poi così difficile sostituire i nervi di un uomo con dei nervi artificiali più veloci e resistenti...
Sicuramente più veloci e resistenti ma anche dannatamente legati ad un processore che se danneggiato mi rende "instabile".

06/06/2004 02:45
 
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Jake



Vedo la vettura, ma non vedo chi mi doveva aspettare.

"Porca zozza, proprio ora si doveva incastrare quell'argano della malora... dovrò cambiare qualche pezzo prima di rimanere bloccato in quella lattina vita natural durante."


Mi avvicino alla portiera posteriore, apre senza problemi.

Carco a fatica le casse.

"Dannato"
Penso tra me e me...
"La fatica lo sapevo che me la dovevo fare da solo... carogna!"

Appena finito, mi asciugo il sudore con il solito straccio che porto con me.

Crash

Mi giro di scatto, in direzione del locale. Un beep parte alla velocità del lampo dal led luminoso che ho sul polso.

"Lui no, lo sa che è dotata d'allarme la porta, anche se non è blindata: qualche fottuto questa sera ha intenzione di cambiarmi la porta."

Scendo alla svelta con il montacarichi. Riblocco il tombino. Arrivato nella stanza dove conservo confetti e pasticcini, tiro su un Militech M31A1 (N +2 ST 150 3/30).

"Ottimo gingillo d'assalto, non ho nessuna intenzione di usarlo, ma basterà a spaventare il topo di fogna che è venuto a farmi visita".

Mi avvicino all'apertura segreta, guardo il monitor:
"Perfetto. Un topo davanti al bancone e un altro topo nell'impianto di areazione.... ma perchè lì..... evidentemente non sono insieme. Il topo pare avesse sete.... Bastardo... se mi ha segnato il bancone mi ci diverto nel tunnel-poligono qui sotto per una settimana....
Andiamo a fare la sopresina, qui è insonorizzato e schermato, credo proprio che non gli piacerà la mia faccia di colpo."

Aziono laporta, una volta che scorrendo mi rivela l'interno del locale ho già il fucile puntato alla testa del tipo al bancone.

"E' chiuso... forse questo te lo spiegherà meglio... Non mi piace la gente che fa il suo porco comodo entrando in casa d'altri solo perchè magari ha un processore o uno spinotto di troppo nel culo. Faccia a terra e mani sulla testa, poi parliamo... o non troverai la lingua tra i rimasugli che ti schizzeranno sul mio pavimento...!"





06/06/2004 11:38
 
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Ash
Un altra voce, un altra persona che mi minaccia, non deve essere proprio serata questa sera...

Sto perdendo anche la pazienza però, e questo è male sia per loro che per me...

"Come ho già detto all'altro infilato nel condotto ho già pagato quello che ho consumato e anche la porta, non voglio far saltare per aria tutto il locale ma non mi piace avere dei fucili puntati addosso..."

Adesso la mia voce sembra più il ringhio di un cane intrappolato che mostra le zanne.

Alla velocità a cui mi muovo potrei scappare facilmente ma rischio che un paio di proiettili mi raggiungano lo stesso, dannazione che brutta situazione per un pò di whisky...
06/06/2004 14:43
 
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"Bene, vedo che mi hai visto e probabilmente mi senti, pieno zeppo di neuralware come sei. Allora te lo dirò con le buone: metti le armi a terra. ORA!"

Vedendo i movimenti stentatamente furtivi del mio bersaglio:

"No no, chomba, forse non mi sono spiegato. Ascolta, anche se sono qui dentro, ti vedo come fosse pieno giorno...vedo quei cosi che punti verso il basso, vedo le tue braccia cibernetiche, vedo la granata, vedo un altro coso che stringi nell'altro braccio. Forse non hai capito che hai un fucile d'assalto puntato alla testa; ti tengo sotto tiro già da una ventina di secondi, posso ammazzarti prima che tu possa nemmeno pensare di muoverti."

Il cyberudito mi rimanda la voce di Jake, incazzato come un caimano svizzero.

"Jake, dove ca$£o eri finito?! Sono io nel condotto di aerazione. Questo tizio è entrato e sta sfasciando tutto. Penso di avere la cosa sotto controllo, lo tengo sotto tiro da un pò. Se si muove è metallo morto! Stai attento, sembra un cane idrofobo."

Rivolgendomi di nuovo al "metallizzato"

"Bene, chomba, ricapitoliamo la situazione: hai due mitragliatori, una granata e un'altra arma...puoi fare un bel pò di casino. Però hai due fucili d'assalto puntati alla testa: se premiamo il grilletto ti ritroverai una sessantina di confettini al piombo nel cranio. Riflettici. So che è difficile, ma non hai nulla da guadagnare facendo casino, solo la morte.
Potresti essere tentato di buttare la bomba e scappare, ma non credo che usciresti vivo da questo buco, perchè sarebbe pieno di mosche al titanio. Pensa, chomba. Ci vuoi morti tutti e tre?"

In questo momento, subvocalizzando l'amplificatore adrenalinico, mi preparo al peggio.

"Mettiamola così: nessuno vuole farti del male, altrimenti ti avremmo già fatto fuori...lascia tutto l'armamentario sul terreno e fai 3 passi indietro. So che quelle gambe cibernetiche sono veloci, ma non andranno mai più veloce di una pallottola. Rifletti CHOMBA!"

E passo il selettore del fucile d'assalto dalla posizione "singolo", a quella "triplo", fino al "fuoco automatico". In quel momento, mi arrivano le parole del tizio...sembra stia davvero male.

"Chomba, sembri messo male. So che vuol dire l'impulso di spaccare tutto, io ci sono passato.
Facciamo così, tu metti giù tutto l'armamentario, ed io ti do una bella mano ad uscire da quella merda, ok? So chi può aiutarti, è una persona di fiducia...è lo stesso che ha fatto uscire me. Sei davanti ad un bivio: da un lato una nuova vita, una vita normale; dall'altro una body bank, per quel poco che ti rimarrà attaccato se non metti giù le armi. Rifletti, chomba. E non fare mosse avventate, calmati. Stai rischiando la vita."

Detto ciò, mi preparo a far fuoco, qualsiasi movimento faccia il tizio, a parte mettere giù le armi.

"Non scherzo. Conto fino a tre. Uno, DUE..."


06/06/2004 15:49
 
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Ash
"AHAHAHAHAHAH, mettere giù le armi? Mi dispiace molto deluderti ragazzo ma non posso per 2 motivi:
Il primo è che non sono stupido e il secondo è che anche se volessi non potrei metterle a terra, mi hai visto per caso agganciare gli spinotti a questi gioiellini tu che vedi tutto?
Inoltre da come parli credo che anche tu sia stato in guerra e se lo sei stato dovresti sapere che la granata che ho nel braccio in questo momento è ferma solo perchè la sto tenendo io.
Voi mi fate fuori? La granata cade e saltiamo tutti per aria. Io non ho molto da perdere ma voi 2 credo di si."

Sospiro un attimo...

"Quindi vediamo di rifare i conti, il tuo compagnio lo vedo bene, continua a tenermi sotto tiro e vieni fuori anche tu, se fossi completamente bruciato come credi che io sia avrei già distrutto tutto. Come puoi vedere non ho sfasciato assolutamente nulla a parte la porta, ma anche li non l'ho fatto apposta. Inoltre non è così semplice come credi 'aiutarmi', nessuno può mettere le mani nel sistema che mi hanno impiantato addosso tranne le persone che l'hanno creato, e purtroppo queste ultime non sono più al mondo."

Sorrido sadico sotto il cappuccio.

"Quindi o rimaniamo qui tutta la notte in attesa che un altro fottuo spasmo non mi faccia cadere la granata oppure venite fuori entrambi mettiamo via tutti le armi e ne parliamo, ho già ucciso troppe persone questa sera... inoltre vorrei sapere se il contante che ho messo sul bancone è suffciente per ripagare la porta. Non sono ancora in cyberpsicosi, è inutile che mi parli come uno dei contrattatori della SWAT."


"Fletto i muscoli, e sono nel vuoto."

[Modificato da Fembren 06/06/2004 15.56]

[Modificato da Fembren 06/06/2004 16.01]

06/06/2004 18:56
 
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"Ti vedo ma non del tutto. Se hai notato, non ho nemmeno identificato l'arma che hai nell'altra mano...volpone! Immaginavo che un pazzo come te avesse una granata del genere, ma non ne ero sicuro...come fai a sapere che sono stato in guerra? Io non l'ho mai detto!"

Riporto il selettore su singolo. Sparo un colpo di avvertimento...la mosca d'acciaio trancia di netto un cavo di interconnessione degli Sternmeyer.

"Il prossimo te lo piazzo in testa. Rimetti la sicura alla granata e rinfodera le armi...ho ammazzato per molto meno, credimi. Persino quelli della Arasaka hanno smesso di darmi la caccia, dopo che gli ho tirato giù 33 uomini in tutto. Figurati se mi impressiona un punk con il neuralware corto-circuitato..."

Il mirino ritorna sulla testa. Strani pensieri mi assalgono.

"Cristo, perchè dovrei ammazzarlo? In fondo ha sfasciato la porta del locale di Jake, che mi frega. SWAT? Perchè mi chiama agente SWAT? Che sappia del mio passato? Dannazione, spero di non tenere sotto tiro un mio ex-compagno...ne ho vista di gente come lui in Centro America...era a loro, ai reparti segreti d'assalto che noi aprivamo la strada da dietro le forze nemiche"

Il sudore inizia a imperlarmi le sopracciglia scure, sotto gli occhiali intelligenti. I ricordi mi assalgono: 8 anni di guerre, l'assalto, il midollo spinale tranciato in due da un kalashnikov...due anni di sedia a rotelle, la laurea breve in psicologia...poi il neuralware, l'entrata in polizia come "agente speciale SWAT"...la caccia ai cyberpsicotici, la mia cyberpsicosi...la cura, Doc, l'infermiera Mary...il sesso, l'amore, il tradimento, il mio primo omicidio a sangue freddo...poi Silver, Jake, la vita come killer solitario. Che debba finire tutto oggi?

"Ah, non sei sull'orlo della psicosi? Buon per te, choomba. Io volevo darti una mano...posso fartelo riparare quel chip. Conosco uno in gamba, se ti fidi. Non sto negoziando, la SWAT non negozia da moltissimo tempo con quelli a 4 braccia come te: li stende e basta. Siamo tutti nella stessa merda, se non ci aiutiamo affoghiamo. Chiedi a Jake se sono uno sbirro...ma metti giù quelle armi. Nessuno vuole farsi male.
Tu dici che non sei uno stupido? Ma non lo sono nemmeno io...e siccome siamo due contro uno, devi cedere. Sei stato tu a fare irruzione nel locale, come facciamo a sapere che volevi scolarti solo il Martini? Io ce l'ho un motivo per ammazzarti, lo sconto che mi farà Jake per avergli ripulito il locale. Non farmi perdere la pazienza, altrimenti ci faremo male tutti quanti."

La freddezza comincia ad abbandonarmi...l'indice inizia ad abbassarsi sul grilletto...il cervello inizia a pensare...

"Cristo, se ci sei, fagli mollare quelle armi. Non voglio ammazzarlo e non voglio che lui ammazzi me. L'ultimo che ho ammazzato voleva da me dei soldi...non vorrei dover ripetere lo stesso errore. Lascia quelle armi, lasciale, lasciale..."

E gli ultimi pensieri si fondono con lo scricchiolio lieve del grilletto...è a 1/3 della corsa..."Dio, molla quelle cazzo di armi. Non c'è ragione per fare tutto questo casino."

"Allora, le rimetti a posto o devo aprirti il terzo occhio?"


06/06/2004 19:46
 
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Ash
Vedo il proiettile tranciare uno dei cavi dei mitra... non avrebbe dovuto farlo.

"Aaaaarrrgghhhhh...." un urlo...

Di nuovo un'ondata di ricordi che mi investe violenta... l'addestramento nei corpi speciali... le lezioni di Ninjitsu... un boia che torura e uccide un mio compagno davanti ai miei occhi... lo stesso boia morto a terra con il collo squarciato e la mia bocca insanguinata...

Ondeggio pericolosamente senza poterne fare a meno poi mi riprendo.

Guardo verso il condotto di areazione, mi sto arrabbiando e questo non va assolutamente bene, finire la mia vita a causa di una mia granata, buffo...

"Dannato idiota! Punk a me... mpf... ne avevo sentite di tutti i colori ma nessuno mi aveva mai dato del punk. Forza sparami in testa allora granduomo così finiamo definitivamente questa farsa."

Mentre lo dico il braccio che regge la granata esce da sotto il lungo soprabito, una Cluster potenziata. Basterebbe per ridurre in briciole questo bar e buona parte della strada qui attorno in pochi istanti.

"Beh se ti può interessare adesso mi hai appena dato un buon motivo per farti fuori, vuoi che abbassi le armi e intanto mi spari contro... questa volta sono io che avverto te, un altro colpo e non vedrai l'alba di domani... nessuno di noi la vedrà.
Ho pensato che tu sia stato nell'esercito per come ti muovi, anche il tuo amico non è un novellino, si vede da come tiene quel fucile. E siccome penso che tutti e due abbiate riconosciuto il gingillo che ho in mano non credo che vogliate ancora fare storie.
E' sufficiente che tu mi dica dove posso trovare un buon tecnico che se ne intende di cybernetica e io uscirò da questo bar con le mie armi in pugno senza aver immolato me stesso e voi ad una bottiglia di Martini. Prima di morire ho ancora un paio di cosette da fare qui a Night City, dopodichè potrò morire come un vero soldato perchè avrò portato a termine la mia missione."
07/06/2004 00:58
 
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Jake



"Allora fottuto cyberdrogato... sentimi bene perchè non sprecherò troppe parole come quell'altro...

Vuoi disfarmi il locale, poco male, lo rifarò per la quarta volta.

Credi di disfarlo tutto con quel gingillo? Questo mi fa pensare che sei nuovo di queste parti...
Poco mi frega se farai saltare la facciata, un passo indietro e sarò protetto e schermato anche contro il tuo gingillo, ho la cantina dei vini foderata, sai?
Ora, questa è casa mia. Non mi va di raccogliere rifiuti organici per i tavoli, nè sono felice al pensiero di dover ristrutturare....
Ma se non ascolti quello che il padrone di casa ti sta consigliando entro un nano secondo... bè, che tu ti faccia saltare o che la tua testa salti per altri motivi... poco importa.
....
Posa le armi, siediti ed identificati.
....
Ora se sei furbo ci potresti anche guadagnare un altro sorso, se sei troppo fatto... bè amico... le cose che vorresti ancora fare.... le rimanderai al prossimo...."

Poggio il gomito alto alla tastiera interna del caveau del bar, pronto a chiudere. L'indice della mano destra accarezza dolcemente il grilletto.

Se il tizio riattacca con la voce grossa, dopo un paio di parole senza aspettare di capire il suo ennesimo concetto (quanti ci avran provato in tutti questi anni di vita ai margini della legalità...) premo il grilletto per far partire un colpo alla testa, il gomito contro la chiusura per isolarmi nel rifugio.

07/06/2004 08:33
 
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Ash
Clack...

La prima delle 2 sicure salta via e cade a terra con un rumore secco, il timer della granata è settato su 1 sec.

"Perchè non mi lasciate in pace...."

Scuoto la testa.

"Ho rotto la porta o ho pagato, ho bevuto ed ho pagato, che volete ancora da me? Non ti rendi conto forse di quello che tengo in mano... la tua cantina foderata non basterà mi dispiace..."


07/06/2004 08:47
 
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"Era per farti capire che non scherzavo. Come vedi posso tranciare un filo da dietro una grata. Immagina cosa posso fare alla tua testa se mi salta la mosca al naso."

Mi preparo anch'io sulla testa nel caso Jake dovesse sparare.

"In fondo è suo il locale - penso - spetterà a lui sparare per primo. Spero solo che la blindatura si estenda fino al muro dietro cui mi trovo, altrimenti finisco arrosto. Un momento.."

Il neuralware cerca nel chip-database delle armi. Cluster...frammentazione...incendiaria...danno...tempo di esplosione. Tombola! Esplode 2 secondi dopo aver toccato terra. "Credo di potercela fare - penso - a saltare fuori da questo buco se gli spara Jake. Spero solo che le mura esterne reggano...voglio sperare che Jake abbia blindato anche quelle."

"Tu parli di morire da soldato, vero? Beh allora di certo non è questo il modo. Segui le istruzioni di Jake e tutto andrà bene, altrimenti sarai l'unico a rimetterci le penne. Te lo trovo io il tecnico, te l'ho detto."

E riattivo l'amplificatore adrenalinico che nel frattempo si era spento.
Non appena dovessi sentire il cannone di Jake sparare, mi precipito fuori dal tunnel e mi butto, nel vicolo, verso la parte posteriore del locale. Se c'è un caveau dovrebbero reggere anche le mura esterne.


07/06/2004 09:10
 
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" Come vi ho già detto non vi lascio le armi anche perchè non posso staccarle, e a quanto pare non avete mai visto una di queste... non è una normale cluster. Comunque..."

Il terzo braccio viene fuori stringendo alcune banconote di grosso taglio.


" lascio qui anche questi, dovrebbe coprire del tutto le spese della porta. E ora me ne vado, a voi la scelta se morire con me nell'esplosione o lasciarmi andare. Comunque la mia opzione di reinfoderare le armi e sederci al tavolo a bere qualcosa è sempre valida."

Metto via i 2 mitragliatori sotto il cappotto e muovo alcuni passi indietro.
07/06/2004 12:40
 
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Accenno a fare due passi verso il locale. Improvvisamente il tizio che ho di fronte si volta verso la porta. Ancora quel gracchiare incomprensibile, poi sfonda l'ingresso del locale come se fosse di carta velina.
Rallento il passo e quando sono ancora lontano dall'entrata sento una voce metallica e fastidiosa che mi intima di fermarmi.

"MA esiste in questa dannata città un posto in cui si possa bere qualcosa in santa pace?? Già bisogna aspettare che sia notte fonda per girare senza essere riconosciuti ad ogni passo, poi si deve andare negli angoli più imboscati e anche qui si fanno certi incontri" penso tra me e me. Comincio ad innervosirmi. Nell'oscurità scintille azzurrognole cominciano a sprizzare da sotto il cappuccio.

Comunque casini non ne voglio, la settimana prossima con i ragazzi faremo una serata memorabile, ci sarà una marea di pubblico tutto per noi, il primo grande concerto, non voglio mandate tutto a pu***ne.

Arretro di qualche passo. Da dentro mi sembra di sentire un'altra voce, ma non mi arrivano chiare le parole.
Ora un terzo uomo si è aggiunto.. e quando chiedevo se c'era qualcuno manco rispondevano 'sti bastardi!

Sembra che i toni si stiano scaldando, parte un colpo. Meglio mettersi da parte. Però una scena del genere non l'avevo mai vista. Da dietro un angolo rimango ad ascoltare quello che succede. Le tre voci si alternano, poi d'un tratto il silenzio.
peccato che con quelle tende così spesse non si veda nulla dentro e, sinceramente, davanti all'ingresso non ci andrei per nulla al mondo.
Resto in attesa ancora qualche minuto. Sento un tonfo abbastanza pesante. Forse uno l'hanno steso... e seduto nell'oscurità mi accendo una sigaretta aspettando di capire cosa sta succedendo.

07/06/2004 13:50
 
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Uscendo dalla grata di aerazione mi volgo verso il tipo metallizzato. Sempre puntandogli il fucile verso la testa:

"Bene, ci siamo calmati. Ok, ora tocca a me."

Abbasso il fucile, staccando gli spinotti.

"Siamo stati soldati tutti e due, dovremmo intenderci. Non sono della SWAT nè uno strizzacervelli, solo uno che è stato nella m%&$a e non vuole vederci più nessuno. Ci sediamo?"


07/06/2004 13:59
 
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Spirito Guida
Ash
[Ehm... sarebbe esploso tutto, e se ti muovevi ti beccavo comunque non è un problema va bene lo stesso [SM=g27768] ]

Sento un peso che mi cade addosso la granata è volata via e non so per quale motivo non sia esplosa, forse era danneggiata, ma nel tempo di rimettersi in posizione io ho estratto i mitra e li ho puntati addosso ai 2 tizi. Siamo faccia a faccia. Lui punta il suo RAL alla mia testa, io ho un mitra e un lanciafiamme puntato su di lui mentre l'altro sul suo compagno che tiene in mano la granata ed è quindi disarmato.


" Giusto come la mettiamo? Pare proprio che non mi vogliate fare uscire di qui in santa pace. Ora che siamo ad armi pari vediamo chi è più veloce a sparare? Se tu uomo o io... praticamente macchina. Sai benissimo anche tu che non hai speranze contro di me uno contro uno senza vantaggi logistici."

Il Kereznikov sta fremendo e i nervi in fibra stanno mandando i loro impulsi in tutto il mio corpo ad una velocità spaventosa.
Questi dannati implanti mi salveranno la vita ancora una volta.

" Al primo movimento vi faccio fuori entrambi..."
07/06/2004 19:02
 
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Eletto
[Veramente avremmo dovuto tirare per l'iniziativa...visto che io avevo l'adrenalinico attivo, l'ho presa io per semplicità. Se avessi voluto spararti, saresti morto da un pezzo. Mira alla testa -4, 3 round di mira +3. Inutile dire armi intelligenti +2, mirino +1...tu non potevi mirarmi perchè non guardavi attraverso il mirino dell'arma. [SM=g27777] Comunque è un RPG, non un PbF. Se la smettiamo di giocare a "Il mio è più grosso del tuo..." forse qualcosa di bello salta fuori. Comunque ho cancellato la mia risposta circa l'azione da commando quando ho postato alle 13.50...quindi tutto quello che ho detto non ha valenza. So che era un pò da film, ma rischiavamo di bloccarci in quella situazione e di lasciare Joilet Jake Blues troppo fuori del bello. L'avevo fatto per quello. Poi visto che finalmente la cosa sembrava sbloccarsi, l'avevo tolto. Si modifichino le azioni susseguenti di conseguenza. Grazie]

[p.s.: essendo un RPG, evitiamo situazioni troppo scontrose. Il mio personaggio non ha sparato per non estromettere Fembren dall'RPG...pertanto si cerchino di evitare situazioni limite. Gli altri fuori dell'azione potrebbero risentirne. [SM=g27768]]


[Modificato da Tyris 07/06/2004 19.07]

07/06/2004 19:40
 
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Spirito Guida
Ash
[E' esattamente quello che penso io, ed è per questo che sono 6 post che cerco di metterci seduti ad un tavolo a bere qualcosa e parlare ma mi avete continuato a minacciare per tutto il tempo... se proprio vogliamo dirla tutta ad iniziativa non avevi speranza e non avevo bisogno di mirarti per colpirti. Come ti ho detto questo PG è realmente esistito e nemmeno i borg riuscivano a tirarlo giù, tu non mi avresti mai potuto cogliere di sopresa, diversa è la situazione di El. Il suo problema non è il combattimento (nel quale è difficilmente eguagliabile) è la psiche, solo che non ho potuto interpretarlo decentemente perchè se no avrei dovuto farvi fuori e non ci sarebbe stato gioco. Non voglio fare "il mio è più grosso del tuo" non ha senso in un gioco di interpretazione (e nemmeno in un GDR seduti ad un tavolo). Era per cavarci dalla situazione limite che volevo uscire dal bar e magari tornare qualche giorno dopo malconcio a chiedervi una mano. [SM=g27768] ]

" Finalmente... magari se tiri via quel cannone da davanti alla mia faccia potremmo anche parlarne, sempre che non ti disturbi parlare con un punk metallico come me."

Mi chino lentamente per raccogliere la sicura della granata e la rimetto al suo posto, ora potrebbe spararmi, ma non credo che lo farà... o almeno spero.

Un nuovo scatto al braccio destro mi costringe a rimanere di nuovo inginocchiato per un lungo istante, poi mi rivolgo al barista che mi sta ancora puntando il fucile addosso.

"E' così che ho rotto la porta, non l'ho fatto apposta, stavo solo girando la maniglia per vedere se era aperta."

Una goccia di sudore che mi imperlava la fronte cado da sotto il cappuccio toccando il pavimento polveroso del locale.
Era da molto che non mi trovavo in una situazione così brutta.
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