10/05/2005 10:17 |
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| | | OFFLINE | Post: 9.837
| Registrato il: 03/07/2002 | Sesso: Maschile | Moderatore | Illuminato | Accolito della Fratellanza | |
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Hans
Sopra.
Sotto.
Ginocchiata nei testicoli.
Sopra, sotto, pugno, sottosoprasottosottosottosoprasoprasottosotto.
Mani che stringono il collo. Il mio collo. Le mani non sono mie.
Ho finalmente il tempo di guardare negli occhi il soldato che ho travolto con la mia carica: c'è una luce di semifollia in cui mi specchio all'infinito, in cui mi vedo diventare rosso non per il sangue che ho addosso ma per quello che ho dentro, che fatica sempre più a scorrere.
Le mie mani non hanno il tempo di cercare la spada che mi è scivolata chissà dove: stringono strngono stringono i polsi dell'Altro, cercano di allargare la sua presa...
Poi la luce dei sui occhi cambia, l'espressione prima stupita poi sorpresa poi chissàcosa, perchè non guarda più me - chissà cosa guardano ora quelle pupille che vedo spente - l'odore del sangue sempre più forte. Il suo sangue, il suo collo, il coltello di chissacchì.
Mi alzo, mi scrollo il suo corpo ormai cadavere.
Guardo in giro per capire a chi dir grazie, ma non vedo nessuno vicino. Sono stupito. Prendo il coltello salvifico, e lo porto con me. Forse troverò una spiegazione o un proprietario, un giorno.
.....
Mi unisco alla festa ed alle grida, ancora stupefatto degli accadimenti. Cerco con lo sguardo gli uomini che prima erano in pattiglia con me, sperando di poter continuare a festeggiare piuttosto che contare nuovi morti nei miei ricordi.
"Abbiamo un kraken... e gli occhi di krov ora ci cercheranno incesanti." sussurro con voce resa rauca dallo scontro e dalla stretta.
Mi aspetto novità scomode per i prossimi giorni, ma sorrido.
Sono vivo.
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