[TdG]Steel&Steam GUS Test di Gioco: L'occupante

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Gornova
00martedì 11 gennaio 2005 20:31
Questo sarà il posto dove finalmente avrà spazio il tanto agognato test di gioco.
Gli autorizzati a scriverci sono:

Kaos, Raiden e Il prode Bratt.

I post di tutti gli altri utenti verranno ignorati e cancellati.
Grazie.

[Modificato da Elwood Blues 11/01/2005 21.23]

Gornova
00martedì 18 gennaio 2005 21:32
Steel & Steam GUS Test di Gioco
L'Occupante



Prologo: Tenere gli occhi aperti

Era dell'Alleanza, 1047 FI (Fondazione Impero di Walesmatch), 218 EV (Era del Vapore)
In una zona imprecisata tra le montagne di confine tra Krov ed il Protettorato (Ex-Kubikistan)


L'aria é fredda, maledettamente fredda: é come uno schiaffo rifilato da una bella donna ad ogni sferzata. Ma non si limita ad colpirti il volto, no... ti entra dentro, nelle ossa, e ti lascia tremante a contemplare lo spettacolo davanti a te.
Ma che sia dannato Geshet, se la visuale che si ha da questo passo non é grandiosa.. nonostante il freddo.
C'è tutto quello che si può avere: un'ampia visuale, un rifugio chilometri lontano da ogni soldato nemico, e sopratutto, un freddo mostruoso.
Rientri nell'anfratto, lontano da quel pò di neve che ancora resiste quassù, mentre nel fondovalle, complice la primavera, é già scomparsa da tempo: il fuoco ti aspetta.. o meglio, quel pò di calore che quattro rami bagnati possono dare.
Si avvicina la sera, e pensi a quando Faust arriverà a darti il cambio, finalmente: uno strano tipo quel Faust, a detta di tutti. Figlio di un maestro giù nella città nella pianura, e di una contadina: un ragazzo normale, come tanti, insignificante, se non fosse arrivata la guerra a cambiarlo. Ora é pieno di dubbi.
E' opinione comune che Fausta avrebbe passato una decente vita di ignoranza, lavoro ed un pò di felicità, se Krov e Geshet non si fossero messi in mezzo al suo destino, iniziando una guerra che dura oramai da quasi cinquant'anni: ora, come tutti sanno, é un rompipalle tremendo, coi suoi dubbi morali, con i sui centomila interrogativi su quanto state facendo.
Anche la leggendaria pazienza di Marcus (pari quasi alla sua fortuna), sembrano nulla davanti ad un ragazzo che mina seriamente la sanità mentale dei suoi compagni. E' per questo che arriverà presto a darti il cambio, questa notte, qui sul passo, mentre tu te ne starai al comodo sotto le coperte nell'anfratto.
Una sferzata di vento gelido minaccia di cancellare quel poco di calore che proviene dal fuoco, e realizzi che stare sotto le coperte non sarà molto meglio stare fuori a fare la guardia con Faust.
Il sole scompare all'orizzonte: domini un'ampia distesa di montagne che si immergono nell'oscurità e nelle nuvole basse, ad est.. segno che forse domani pioverà.
Ma fare la guardia al passo, per un ribelle (o combattente per la libertà, o bandito, o criminale, o mercenario.. alla fine non fa tanta differenza) com te, é un compito come tanti.. forse sicuro di più che restare nella valle, sparpagliato in più gruppi, alla ricerca di eventuali soldati di Krov.. ma in fondo, per ora, quello che devi fare, pensi, mentre ti rialzi e torni verso la sporgenza che funge da luogo di osservazione, é scrutare nell'oscurità che avanza qualche luce, visto che in tutta la giornata nessuno si é visto arrivare dalla pianura.. ed aspettare Faust, ovviamente..


K4oS
00martedì 18 gennaio 2005 22:21
"Ma che rottura... Potevano metterci almeno una stufa a legna in quel buco che chiamano rifugio... Forse non e' stata una buona idea arruolarmi con quell'eccentrico di Allister. Aveva ragione il buon Enric, a volersi unire a quel De Rochefort... una testa calda anche lui certo, pero' almeno un tetto sulla testa e un'arma decente la da a tutti..."
Mi siedo sulla sporgenza di pietra che e' stata la mia sedia negli ultimi giorni "tra poco ci sara' l'impronta del mio culo sulla roccia".
Giocherello con l'otturatore del fucile facendolo scorrere sul carrello. I proiettili saltano fuori con un rumore metallico. Li reinfilo nel serbatoio e rimetto un colpo in canna. "Pero' niente male questo Sparviero. A Keld saranno anche degli idioti, pero' le armi le sanno costruire bene".
Rullo l'ennesima sigaretta, poi l'accendo sfregando l'ultimo fiammifero contro la parete di roccia accanto alla mia postazione.
Tiro qualche boccata.
"Ma dove si e' cacciato quell'impiastro di Faust?"

----
Guarda i siggilli di purezza sulla mia armatura figliolo... Anche tu puoi averne uno. Va e devia il fuoco di quel Profanatore.
Fiero sostenitore del Culto del Rotellone (+20 pti). Unisciti al Culto, disprezza l'avversario, gioca i terminator.

[Modificato da K4oS 18/01/2005 22.24]

[Modificato da K4oS 19/01/2005 13.44]

Gornova
00mercoledì 19 gennaio 2005 09:25
La sigaretta pare riscaldarti un attimo, mentre nei lunghi minuti in cui le ombre coprono tutta la valle e finalmente anche la tua postazione su questo passo.
Siete arrivati in questa valle da relativamente poco tempo, circa un mese, guidati da Marcus, il più ricercato "ribelle" da Krov, da quando il Re degli Uomini Liberi é stato ucciso, qualche anno fa. Non conosci tutti i particolari, ma sai che sulla testa di Marcus c'è qualcosa come cinque milioni di rubli di taglia, vivo o morto.. alla faccia dell'onore in battaglia predicato dagli ufficiali di Krov.
Perso nei tuoi pensieri, non lo senti arrivare: solo quando é a pochi metri, vedi Fausta alla fine del sentiero alla tua sinistra, che ti guarda, fermo anche lui col fucile in mano, in piedi come te.
E' un ragazzo di, quanto?, diciassette anni o forse diciotto. Ha capelli lunghi e scuri, occhi chiari, e una pelle molto chiara: porta con se, oltre al fucile, una sacca con dentro la vostra cena, e sulle spalle un grosso zaino, con dentro le coperte per la notte, e tutto l'occorrente per mangiare.
"Ciao! Come va quassù ?"
K4oS
00mercoledì 19 gennaio 2005 13:53
"E come deve andare" rispondo con la sigaretta tra le labbra portando la canna del fucile all'altezza dell'occhio, come per mirare contro un nemico immaginario "non succede niente quassu', non e' che i grandi capi stanno diventando un po' paranoici?".
"Comunque cosa c'e' di buono nella sacca?"
Gornova
00mercoledì 19 gennaio 2005 15:08
Re:
Faust ridacchia tra se e se, e porta la sacca nell'anfratto, lasciandola alle tue cure: dopo un attimo scopri che ci sono tre coperte pesanti, un pò di carne secca, ed un fiaschetto di vino e due pezzi di formaggio.
Faust si avvicina a te e fa:
"E' tutto quello che mi hanno dato, Bjorn.. domani sul tardi dovrebbero arrivare altri due a darci il cambio é quello che ha detto Marcus"
Ti guarda e diventa serio
"E non stanno diventando paranoici.. é solo che Krov ci da la caccia da mesi, lo dovresti sapere perfettamente.. ed é solo grazie alle montagne che ci difendono.. altrimenti le macchine a vapore ci avrebbero già fatto a pezzi"
Ricordi, le stesse identiche parole che ha detto Marcus, neanche un giorno prima..
K4oS
00giovedì 20 gennaio 2005 00:21
"E bravo soldatino, hai imparato bene la lezione" gli dico in tono di scherno.
Poi indicandogli la sporgenza di roccia: "sua maesta' vuole sedersi sul trono mentre l'umile servo va a desinare?".
Penso che questa frase e' proprio quella che avrebbe detto quel matto di Allister e sorrido.
Poi mi dirigo verso la sacca e tiro fuori le provviste.
Masticando la carne a gambe incrociate rivolgo il fiasco in direzione di Faust.
"Dammi un bel fucile pesante e un pugno di mercenari e vedrai come te le riduco in rottami le tue macchine assassine.
Oppure dammi un milione di ribelli e forse possiamo combinare qualcosa di buono.
Supporti, Faust, questo ci manca. Infrastrutture. Questi fucili sono buoni per tirare ai piccioni, magari agli uomini, ma proiettili di cosi' piccolo calibro rimbalzano innocui sulle macchine di Krov. E non ha senso stare qua sopra quando i nostri avversari controllano tutta la produzione delle citta'.
Alla fine i soldati di Krov sono pur sempre uomini. E c'e' di molto peggio a questo mondo."
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Guarda i siggilli di purezza sulla mia armatura figliolo... Anche tu puoi averne uno. Va e devia il fuoco di quel Profanatore.
Fiero sostenitore del Culto del Rotellone (+20 pti). Unisciti al Culto, disprezza l'avversario, gioca i terminator.

[Modificato da K4oS 20/01/2005 0.23]

Gornova
00giovedì 20 gennaio 2005 14:30
Faust di guarda, silenzioso, rapito dalle tue parole, mentre é lì seduto sul suo "trono", come tu stesso l'hai definito: il suo sguardo é perso ad osservare la vallata sottostante, e con essa l'unica strada che i soldati di Krov possono attraversare per arrivare fino a voi.
"Bjorn, dici così perché tu non sei vissuto abbastanza nel nostro regno. Il re era una brava persona, così diceva mia nonna, quando era ancora viva e tuttosommato ce la passavamo bene.. senza bisogno di mercenari come te, pronti a vendersi al primo per combattere."
Il suo sguardo si rivolge a te e dice, in tono supplichevole:
"Scusa, non volevo.. é solo che tu dici di attaccare, di procurarsi armi.. ma é quello che Marcus cerca di fare e lo sai benissimo.. sono due anni che siamo rintanati in queste montagne.. e chi é riuscito ad arrivare nelle città parla di coprifuoco la notte, pattuglie per le strade e la gente alla fame."
Smette per un istante di parlare, mentre il vento gelido parla per lui, e l'ultima luce del giorno se ne va:
"A te non interessa nulla delle persone del mio popolo, vero? Quello che vuoi é solo combattere, impugnare qualche arma più grossa, vero?"
K4oS
00venerdì 21 gennaio 2005 00:21
"Puo' essere ragazzo, puo' essere"
Preparo l'occorrente per un'altra sigaretta e la accendo prendendo dal fuoco un tizzone ardente.
"Liberta' come no... Se una persona ti comanda come fai a parlare di liberta'? Re, sovrani, dittatori, zar... Fanno parte tutti della stessa classe di persone. Non fraintendermi, c'e' sempre bisogno di qualcuno che comanda e che ti dice cosa fare, ma ubbidirgli dovrebbe essere solamente una tua scelta."
Tiro qualche boccata e sbuffo il fumo dal lato della bocca.
"Ma dimmi, cosa farete se un giorno sarete liberi? I morti premono ai confini orientali, quelle zone, a quanto ne so, sono difficilmente difendibili. Scaccerete un invasore per sottomettervi a un giogo ben peggiore. E allora cosa farete? Abbatterete le macchine dell'Impero di Geshet sotto i terribili colpi dei buoni propositi e degli ideali? Avrete bisogno di nuovo di armi, uomini, sacrifici... e il ciclo si ripete.
La liberta' e' qualcosa che bisogna comprare ogni giorno, a caro prezzo, nelle Contee capita quasi sempre.
Ma per lo meno noi combattiamo per noi stessi o per i soldi, ne' per un re, ne' per quelle linee sulle carte geografiche.
Se vuoi conquistarti un futuro devi pensare a quello che succedera' dopo."
Detto questo mi butto qualche coperta sopra e cerco di trovare una posizione comoda per fare qualche ora di sonno.
"Svegliami se ci sono problemi"
Gornova
00venerdì 21 gennaio 2005 09:07
L'ultima cosa che vedi, prima di scivolare nel sonno, é Faust che osserva la vallata sotto di se, e pensieroso, si stringe addosso una coperta.

La notte é gelida, ti svegli un paio di volte per il freddo che ti entra perfino nelle ossa, ma tuttosommato hai vissuto notti peggiori, molto peggiori.
E' Faust a svegliarti, la mattina, mentre riaccende per l'ennesima volta il fuoco con due pietre fuocaie, dicendoti:
"Ben svegliato, Bjorn.. é mattino, e la nottata é passata tranquilla.."
K4oS
00lunedì 24 gennaio 2005 00:28
Mi metto a sedere stiracchiandomi come un serpente per riaggiustare la schiena, infastidita dalla scomoda posizione.
"Non so dire se sia meglio il 'trono' o il pavimento" affermo, e guardo con dispetto la coperta gettata sulla nuda roccia.
Prendo la fischetta di grappa e ne bevo un sorsetto per vincere la rigidita' degli arti.
Poi arrotolo nella cartina l'ennesima manciata di tabacco.
"Speriamo che i nostri sostituti si facciano vedere in fretta. Voglio riposare su qualcosa che si possa chiamare un letto"
Gornova
00venerdì 28 gennaio 2005 10:06
Faust annuisce debolmente, si sistema le sue coperte, e si mette a dormire nell'anfratto.
Ti alzi, ancora addormentato, osservando il tempo: le nubi velocemente da est stanno avanzando sospinte da uno strano vento caldo. Sai che é giorno.. ma sembra notte: pioverà molto presto, e la visibilità si abbasserà una volta ancora di più.
Ti metti quindi di buona lena di vedetta sul trono, ed osservi, finché c'è visibilità, la vallata.
E' tutto tranquillo, a valle: alberi, alberi ed alberi, e la strada, lontana e fatta di grossi sassi che fanno saltare i carri dei contadini, che si inerpica su per la montagna, lontano dalla stretta gola nella quale scorre il freddo torrente che si deve superare per arrivare, dopo una lunga salita sul pendio della montagna, fin da voi.
La luce cala ancora, e dopo un paio di ore di vedetta, la prima goccia di pioggia ti colpisce in testa.. ed in pochi minuti inizia a cadere con sempre maggior forza..

[Modificato da Gornova 28/01/2005 10.07]

K4oS
00venerdì 28 gennaio 2005 13:56
Bjorn
Corro a ripararmi nella grotta per sfuggire all'impietoso battere della pioggia.
Mi siedo vicino al fuoco per asciugare i vestiti bagnati, tuttavia rimango all'erta.
I nemici colpiscono nella notte e nella tempesta, quando i loro avversari meno se l'aspettano.
Del resto i nostri cambi dovrebbero arrivare tra poco. Se succedera' qualcosa se ne renderanno conto mentre percorrono la strada.
Gornova
00lunedì 7 febbraio 2005 22:57
La tua vedetta Bjorn, non é difficile, nonostante la pioggia che scende fitta.. dopo un paio d'ore, durante le quali sei stato in silenzio perché Faust dormiva, senti il segnale del cambio.. tre lunghi fischi che provengono da sotto di voi.
Prepari il fucile e vedi arrivare i due cambi di oggi.. li conosci di vista, come tutti quelli del gruppi di Marcus.

Il primo, Hans é un tizio strano: il suo volto é giovane, come la sua età.. eppure il suo sguardo tradisce l'orrore che ha visto perpretato in questa terra. Indossa una vecchia giacca di cuoio della Lega delle città Libere, rattoppata in più punti, ma solida ed affidabile, e porta con se un fucile d'ordinanza di Krov, che avrà certamente comprato da qualche parte... é infatti una sorta di contrabbandiere che lavora con Marcus per procurare viveri, munizioni e tutti i generi di prima necessità che possono servire ad un gruppo come il vostro.

L'altro é John, un tizio duro, tutto d'un pezzo, grande e grosso, ma veloce come un puma. L'hai visto più volte fare a pugni e se la cava discretamente, anche se la sua specialità é il fucile.. col quale é un vero e proprio maestro.. Dietro la vecchia giacchetta di cuoio del Protettorato di nasconde un cacciatore di taglie, che lavora per qualche suo motivo per Marcus..

Faust é sveglio in pochi istanti, e quando vede i nuovi arrivati, che chiaramente mezzo addormentato non conosce, impugna il suo fucile ed urla:
"Fermi! Dannazione Bjorn.. chi diavolo é quello col fucile di Krov? Bastardo! Sei una spia?"
Raiden
00martedì 8 febbraio 2005 12:58
John H. Cooper
"Frena la tua irruenza, ragazzo. Non mi sono certo sciroppato questa camminata solo per farmi prendere a fucilate da un compagno!
Io sono Cooper, e l'uomo che vedi accanto a me è Hans. E siamo venuti a darvi il cambio. Ma se ritieni che la nostra compagnia sia sgradevole, non hai che da dircelo. Ti lascerò volentieri a fare compagnia a questa schifosissima pioggia."

K4oS
00mercoledì 9 febbraio 2005 08:35
Bjorn Balmoore
"Ma neanche per sogno!" esclamo "ne ho le tasche piene di stare qui a collezionare geloni. Non vedo l'ora di ardarmene da questo buco che osano chiamare rifugio. Per quanto mi riguarda cederei questo posto a chiunque fosse anche...
Ma lasciamo perdere. Visto qualcosa durante il percorso?"
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Sono il mio baluardo contro il Terrore.
Sono i difensori dell'umanita'.
Sono i miei Spacemarine ed essi non conosceranno la paura.

[Modificato da K4oS 09/02/2005 13.01]

Raiden
00mercoledì 9 febbraio 2005 09:19
Cooper
"Niente di niente. Sembrava stessimo facendo un'allegra scampagnata. Il turno dovrebbe filare liscio, ma terrò gli occhi aperti."
Gornova
00mercoledì 9 febbraio 2005 21:02
Faust abbassa il fucile, evidentemente imbarazzato, e lo getta lontano, come se fosse un oggetto malefico.
"Scusate.. non volevo.. Io, non so che mi prende, scusate."
Guarda per un attimo Cooper e poi dice:
"Lasciate qui la vostra roba.. é riparato dalla pioggia..", detto questo Faust guarda Bjorn e gli dice "Dobbiamo prepararci per tornare giù, giusto? E' meglio sbrigarsi, prima che il tempo peggiori..."
Raiden
00giovedì 10 febbraio 2005 08:26
John H. Cooper
Mentre prendo posizione passo rapidamente una sigaretta al giovane, dandogli una cordiale pacca sulla spalla.
"Non prendertela, ragazzo. Un eccesso di zelo non è mai troppo, te l'assicuro: qualche volta, in gioventù, ho persino sparato a bruciapelo a chi tardava a farsi riconoscere!
E questo tuo zelo con gli anni diverrà esperienza.

Ah, e comunque non crediate di poter alzare i tacchi. Marcus ci ha dato ordini molto chiari: dobbiamo restare tutti e quattro a tenere il passo. Spiacente, ragazzi."

[Modificato da raiden il redentore 10/02/2005 9.42]

K4oS
00sabato 12 febbraio 2005 11:30
Bjorn Balmoore
"Spero che ci siano motivi migliori degli ordini di Marcus. Per quanto riguarda stare qui sopra e' irrilevante. Come osservatore non sono tenuto a svolgere questo tipo di compiti. Mi auguro che succeda qualcosa di interessante da queste parti, o sara' solo tempo sprecato."
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Sono il mio baluardo contro il Terrore.
Sono i difensori dell'umanita'.
Sono i miei Spacemarine ed essi non conosceranno la paura.

[Modificato da K4oS 12/02/2005 11.31]

Raiden
00sabato 12 febbraio 2005 14:35
John H. Cooper
"Per quanto mi riguarda puoi fare quel che ti pare. Anche andare al diavolo, se vuoi, non sarò certo io a trattenerti. Io ti ho solo riportato quelli che sono gli ordini del gran capo in persona.
Se non ti vanno a genio vai pure a sottoporgli le tue obiezioni. Io mi metterò comodo comodo qui a svolgere il mio compito."
IL PRODE BRATT
00sabato 12 febbraio 2005 15:53
Hans

Hans assiste in silenzio allo scambio di battute, mentre il freddo della montagna cerca di pareggiare il conto con quello dentro la sua anima. Scruta i compagni con occhio attento, valutando dall'equipaggiamento e dal modo di fare la loro affidabilità in caso di "problemi", mentre estrae una sigaretta precedentemente torciata e la accende.

Poi, dopo l'utimo scambio di battute, interviente nella discussione.
"A nessuno di noi fa piacere svolgere certi compiti, soprattutto con questo gelo che penetra le ossa - dice con un sorriso amaro - ma gli ordini sono questi. Non so se Marcus abbia notizie fondate o si basi su una sua impressione, ma se chiede maggiore sorveglianza significa che la ritiene necessaria."

Tira una boccata dalla sigaretta che si consuma fra le sue dita, ed il suo volto viene illuminato dalla luce rossasta della brace.

"Per ora non si è sbagliato, e tanto mi basta per non far questioni." conclude, sottolineando la precarietà di quel "Per ora" con il tono di voce.

Poi, comincia a scrutare nella notte.
IL PRODE BRATT
00lunedì 14 febbraio 2005 15:53
"Approposito... da quant'è che siete quissù, voialtri? Avete visto qualcosa di rilevante durante il vostro turno?"

[Modificato da IL PRODE BRATT 14/02/2005 15.55]

K4oS
00martedì 15 febbraio 2005 12:05
BJORN BALMOORE
"Niente di che. A quanto pare dobbiamo solo aspettare che succeda qualcosa, sperando che non siano sorprese troppo brutte."

[Modificato da K4oS 15/02/2005 12.07]

Raiden
00martedì 15 febbraio 2005 12:39
John H. Cooper
"Ho sempre adorato le sorprese. Se volete, voi due che siete stati qui tutta la notte potete tirare il fiato per un'oretta. Ci pensiamo io ed Hans a fare la guardia."
Gornova
00mercoledì 16 febbraio 2005 16:55
Seguendo il consiglio di John, Faust e Bjorn si mettono a riposo, e i due nuovi venuti si mettono di vedetta sul passo.
La giornata trascorre tranquilla, tra qualche chiacchera innoqua su come sta andando la guerra ad est con Geshet, i movimenti delle truppe di Krov, e soprattutto, piccole perle di vita quotidiana che oramai avete lasciato dietro di voi molto tempo fa.
Il calore di un focolare, una famiglia che attende il tuo ritorno, cose di questo tipo.
Durante questi discorsi, Faust, che é il più giovane del gruppo e si é tenuto in disparte, esce dal suo isolamento e vi dice:
".. io nn capisco.. per la libertà, per la guerra, per il denaro combattiamo, daccordo.. ma che cosa vi spinge a fare una vita come questa?"
Raiden
00giovedì 17 febbraio 2005 20:39
John H. Cooper
"Perché faccio questa vita, dici?"

"Vedi, potrei darti una infinità di risposte: alcune filosofiche, altre realistiche. Ma in realtà non c'è una vera e propria risposta. Faccio questa vita perché è ciò che il destino ha lasciato in serbo per il sottoscritto.
Non ricordo neanche più la prima volta che ho impugnato un'arma da fuoco, né il luogo in cui l'ho fatto.
La mia vita è fatta di continui pericoli, duelli all'ultimo sangue, l'odore della cordite dopo lo sparo, il tintinnare del bossolo, l'acre sapore del sangue."

"Combatto perché mi sono sempre trovato in mezzo a teatri di guerra. Chissà, magari sono io che non potrei vivere senza. Ti confesso che non ho mai provato a vivere un altro tipo di vita."

Chiudo il mio discorso con un'ampia boccata dalla sigaretta. Il mio sguardo è perso in lontananza, e sta rievocando momenti passati. Duelli, nemici, compagni... tutte cose che sono ormai uno sbiadito ricordo nel mio cuore, e nulla più.

[Modificato da raiden il redentore 17/02/2005 20.41]

IL PRODE BRATT
00venerdì 18 febbraio 2005 16:46
Hans


"Nessuno fa questa vita perchè gli piace. Io la faccio perchè la vita che facevo prima mi è stata rubata... e chi me la ha presa ha lasciato un conto da saldare per quanto mi riguarda. Che lo saldi con sangue, con carne o con fuoco... per me l'importante è che lo saldi.
Ci sono tanti sentimenti che possono condizionare e dirigere la vita di un uomo. Io li ho persi quasi tutti, e l'unico che mi è rimasto è l'odio.
Forse un giorno consumerà anche me - già lo sta facendo pian piano, ogni volta che torno con la mente al prima - ma finchè quel giorno non arriverà io continuerò a cercare la mia vendetta."

Il mozzicone della sigaretta pende ormai spento dalle mie dita, ridotto dall'aria e dal tempo del discorso ad un tubicciolo di cenere, ma non paio accorgermene.
Po, come scuotendomi, scrollo le spalle ed afferro la bottiglia per fare un lungo sorso.
La abbasso lentamente, guardando i miei compagni ed allungandola verso Faust.
Sorrido mente gli dico: " Questa tua curiosità ti costerà una sigaretta, visto che ci stai facendo incupire!"
Gli strizzo l'occhio e torno a concentrarmi al mio compito.

[Modificato da IL PRODE BRATT 18/02/2005 16.47]

Gornova
00sabato 19 febbraio 2005 14:33
Faust vi ascolta in silenzio, e beve un piccolo sorso della fiaschetta che Hans gli ha passato.. e sorride, mentre tossisce un pò.
"Capisco.. ma vedete.. voi ne avete viste tante.. io ho visto solamente il mio paese ridotto in cenere da banditi di Krov, soldati in licenza che hanno bruciato tutto e hanno portato via gli uomini per usarli come schiavi"
Il suo sguardo é carico di un odio profondo, radicato
"Mio padre e mio fratello sono con loro.. chissà dove, in qualche oscura miniera a scavare per arricchire Krov per la sua sporca guerra"
Sputa per terra
"Se non fosse Geshet il nemico di Krov, combatterei con tutti i nemici di Krov, pur di veder morto lo zar e tutta la sua gente pazza e corrotta"
Faust pare calmarsi per un momento, ma continua e dice.. evidentemente il liquido contenuto nella fiaschetta gli ha sciolto la lingua, anche se il suo sguardo ora é triste:
"Cosa possiamo fare noi? Contro un nemico immortale, che trae giovamento da ogni nostro caduto?"
Gornova
00lunedì 14 marzo 2005 21:02
Restate in silenzio alla sua domanda.
E' effettivamente il problema di questa dannata guerra, e lo sanno tutti quelli che la combattono, compresi voi, e compreso Krov.
Ma non é un vostro problema.. Faust rida indietro la fiaschetta, e schifato torna a fare il solito lavoro... che fate tuti quanti a turno per tutta la notte...
Ma non é TUTTA tranquilla questa nottata.
Sono le prime luci dell'alba, quando in lontananza John avvista una piccola luce: subito tirate fuori il vostro canocchiale, e controllate. E' un istante... sarebbe bastato un attimo di disattenzione, per fare in modo che tutto fosse come prima: calmo.
In un attimo siete in piedi.. é una torcia che viene spenta, e nitidamente, prima che l'ombra della montagna renda scura la vallata, un raggio di sole mattutino colpisce nitidamente quello che può essere una cosa sola.

Un Kraken di Krov

Una macchina da guerra alta quattro o cinque volte un uomo normale, armata con grossi cannoni alimentati a vapore, e grosse lame adatte per macellare la fanteria nemica.. una macchina da guerra che in gruppo viene usata da Krov nelle battaglie nelle pianure, e che finora non era stata usata nelle battaglie sulle montagne..

[Modificato da Gornova 17/03/2005 11.26]

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