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    smrole
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    00 30/03/2003 18:31
    Giocare nella terra di mezzo non è una gran rottura? Voglio dire, l'ambientazione è bellissima, molto curata, logica e tutto il resto, però c'è una cosa che rovina veramente tutto: il fatto che sia l'ambientazione di un libro.
    Si corre troppo il rischio che i giocatori (soprattutto se novellini, come (spero) nel mio caso) vogliano re-interpretare il libro... A questo punto, o li si lascia fare (con loro grande scorno, visto che comunque il protagonista rimane solo frodo), oppure ci sono dei problemi.

    Se siamo alla fine della terza era, o addirittura nella quarta (dopo che Frodo ha distrutto l'anello e Sauron è morto) manca un nemico supremo, un qualcuno che sia in grado di organizzare anche solo piccoli gruppi di orchi e troll contro "i buoni". Inoltre gli elfi sono quasi tutti partiti, e gli ent stanno scomparendo. Il mondo si sta "umanizzando", e questo sicuramente non piacerebbe a dei novellini... almeno, sono certo che la mia ragazza non mi parlerebbe più! :).

    Si potrebbe giocare nella seconda o addirittura nella prima era, ma, sinceramente, credo che le informazioni a disposizione del pubblico (e del master) siano un po' pochine...

    A questo punto, scatta la magagna! (Vale a dire una bella idea).

    Avete presente Moria? Lo scontro con il Balrog?
    E se la compagnia dell'anello fosse morta lì?
    Pensateci!
    Sauron si chiederà dov'è finito l'anello... ma ci metterà un pochetto prima di capirlo!
    Giusto il tempo per permettere ad un gruppo di soccorritori mandati da Elrond (oppure dei nani che perlustrano le miniere alla ricerca della spedizione di Gloin (era lui? non ricordo affatto, sorry!), oppure un'altra cosa) di ritrovare l'anello, scappare a gambe levate e vedersela con orchi, maghi, semidei, eccetera eccetera.

    In questo modo si darebbe l'opportunità ad un intero gruppo di portare a termine la missione di distruggere l'anello.

    Che ne dite?

    PS: non prendetemi a pernacchie!!! :)
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    Alonzo Ruppetti
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    The Powerman
    00 30/03/2003 19:19
    Ti dico che...hai ragione!

    Per quanto l'ambientazione della Terra di Mezzo sia favolosa da leggersi, tanto più difficile è giocare in simili ambientazioni, tanto più dettagliati sono i libri e la storia. Non a caso si parla di ambientazioni "chiuse" (un altro ottimo esempio èla saga di DragonLance).

    Quali sono allora le alternative (oltre quella a rinunciare a giocare con questa ambientazione)?

    In MERP si giocava nella Terra di Mezzo, vero, ma molto decontestualizzata in un certo senso. C'erano avventurieri, mostri da uccidere e tesori da saccheggiare, un pò come D&D. Si accettava insomma il fatto che l'ambientazione potesse essere rimaneggiata per permettere una migliore giocabilità, ma non solo, MERP, traducendo l'acronimo, era un GDR ambientato nella Terra di Mezzo, non il GDR del Signore degli Anelli. Sul piano degli avvenimenti ci si manteneva sul vago, e si inventava molto a livello di ambientazione. Insomma, io ho giocato al MERP come un qualsiasi altro GDR.

    Il nuovo GDR è molto più "chiuso" rispetto a MERP, riuscire a trovare spazio per le storie dei pg è certamente più difficile. Nondimeno, tra le varie opzioni, non esclude "storie alternative", come quella che suggerisce smrole.
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    pkrcel
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    Nuclearizzato da Praga
    00 31/03/2003 10:07
    Concordo, soprattutto per i "novellini", un mondo come la Terra di Mezzo intesa in senso "stretto" può essere difficile da digerire, soprattutto se hanno trascorsi in qche altro fantasy più "terra-terra".

    Le storie "alternative" sono sempre possibili, e sono SICURAMENTE un ottimo spunto per il gioco....;)


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    pagolo81
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    00 31/03/2003 18:40
    Mmm
    Scusate ma la terza era non è che dura pochi anni.
    E' mooolto lunga ed effettivamente mi sembra per giocarci. La prima e la seconda hanno dei personaggio troppo forti ed il mondo è ancora in sobbuglio.
    Invece la terza, oltre che ha contenere molti fatti, a mio avviso è giocabilissima.
    Contiene tutti i personaggi famosi (elfi e istari), ha un nemico, Sauron e a seconda del periodo ci sono molti spunti per fare una bella avventura, se non campagna.
    Certo è che se si vuole sconfiggere Sauron beh, magari li se ne può parlare.

    Invece di uan cosa sono quasi sicuro. E' difficile (per l'ambientazione non solo del libro ma di tutto il mondo) fare delle campagne in cui i pg non siano buoni (non che siano cattivi, ma una via di mezzo, insomma dove anche loro abbiano dei difetti) e dove non ci sia una certa nobiltà di fondo dei pg.
    Questo sarà un problema mio ma fare un pg che non combatta le forze del male mi è difficile, così come fare un mago che non rispecchi la saggezza di Gandalf o di altri.

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    MyZaEl
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    00 31/03/2003 19:38
    Devo dire che l'idea di smrole mi ha:

    1 disorientato.

    2 affascinato.

    3 lasciato parecchi dubbi.

    Allora alcune domande:

    Non sarebbe meglio che il gruppo fosse il portatore del "falso anello"?

    Uccidendo il gruppo di frodo, non "snaturalizzi" il SdA?

    Perchè non fare una campagna sulla liberazione di Moria invece?

    E l'epoca del Silmarilion? non è adatta?
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    Panoramix Il Druido
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    00 31/03/2003 20:36
    IMHO il problema di emulazione non sussiste, se il master vede che i giocatori copiano il libro fa una cosa semplice, sposta indietro nel tempo la campagna. Ci sono molti periodo che si prestano benissimo ad essere giocati, mi riferisco al 1900 TE se giochi la caduta dei vari reami di Arnor vinti da Angmar, oppure al periodo delle crisi di Gondor, oppure al periodo della Pace Vigile (ottima per giocare nelle Terre Selvagge), insomma il problema dell'emulazione non esiste...

    Più complesso è ambientare avventure nella 2 età e ancor di più nella 1, ma cmq è fattibile basta un po' di "tatto" da parte del master...
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    pagolo81
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    00 01/04/2003 10:14
    Panoramix a ragione. Nella terza era ci sono tanti spunti.
    Il regno di Angmar, l'Arnor distrutto e saccheggiato, l'apice della potenza di gondor.
    Oppure la lotta per le stirpi in gondor, dove intrighi regnano sovrani.
    E Moria è ancora splendente nella terza era, prima dell'arrivo del Balrog.
    Oppure nel mondo dei rohirrim, prima che arrivassero a rohan.
    O gli hobbit, che durante la guerra di angmar mandarono pure una schiera di arcieri e che non erano dimenticati come durante i tempi del libro.
    Insomma, basta leggere le appendici infondo al libro e possono nascere non solo avventure ma intere campagne
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    smrole
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    00 02/04/2003 09:43
    Ammetto di essere partito da un presupposto preciso, che però non vi ho comunicato ([SM=x77400]): l'idea di "cambiare la storia" del libro mi sarebbe utile soprattutto per introdurre 3 nuovi giocatori (3 persone specifiche, non 3 a caso) al gioco di ruolo.
    Se ambientassi le avventure in un'altra era (cosa d'altro canto possibile), li deluderei un po'.

    Questa gente vuole partecipare alla storia del libro, non vedersela con invasioni, carestie, e compagnia brutta! Sinceramente, non credo che accetterebbero di giocare a qualcosa non direttamente connessa alla distruzione dell'anello. Non è che siano scemi o cos'altro: è solo che, essendo assolutamente novizi, hanno bisogno di qualcosa di facile visualizzazione. Inoltre nessuno di loro sa nulla di (tanto per fare un nome) Angmar, e non credo sarebbero disposti a fare dei "compiti a casa" per saperne di più prima di giocare.

    Dopo le prime partite, magari, saranno loro a chiedermi qualcosa di diverso, per continuare.

    Si protebbe mandarli in missione con un falso anello, ma a che scopo? La storia un po' la conoscono, e quindi saprebbero che il loro anello è falso. Forse non accetterebbero di fare da bersagli mobili!

    Detto questo, lasciatemi aggiungere due cose.

    Innanzitutto, per chi ha detto che, cambiando la storia si "snaturalizza" il signore degli anelli: secondo me non è affatto vero. Alla fine, quella di Tolkien, è la storia del bene che trionfa contro il male, a patto di rimanere fedele a se stesso. Boromir, ad esempio, che voleva utilizzare l'anello "a fin di bene", crea un sacco di problemi, e muore (seppur compiendo un'azione eroica che lo riscatta).
    Ad un altro livello, il libro potrebbe essere letto come la saga degli umili: un misero piccolo hobbit ed il suo giardiniere riescono dove maghi, guerrieri, re e demoni hanno fallito.
    Io credo che sia soprattutto per questo secondo livello di lettura che Il signore degli anelli è una favola senza tempo, che continua ad affascinare grandi e bambini. Dragonlance (per esempio) non è allo stesso livello. Magari è una saga ben scritta (può piacere o no, non discuto), ma non è affatto comparabile con le storie di Tolkien, in quanto a poesia.

    Poi: Per quanto io sono certo che si possa giocare nella terra di mezzo così com'è, devo anche ammettere che, come giustamente ha fatto notare Alonzo, essa è un'ambientazione chiusa. Anche se io gioco nella Prima Era, tutti i giocatori che hanno letto Tolkien sapranno che la Storia dell'ambientazione andrà un un certo modo. Cambiare la storia (magari in piccoli dettagli) servirebbe a tenere tutti più eccitati e contenti.
    Sapere di poter cambiare il mondo, anche in minima parte, è un grosso incentivo ad essere determinati e a seguire le regole che ognuno decide di darsi. E questo non solo nei giochi di ruolo, ma anche nella vita!
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    pagolo81
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    00 02/04/2003 10:19
    Ben detto riguardo alla filosofia del libro ma tieni a mente anche che, persino gli "umili" Hobbit hanno un livello di nobiltà che li contraddistingue e non sono certamente persone comuni: loro sono degli stereotipi che mostrano solo una piccola gamma di emozioni umane e da appunto da questo fatto che nasce la difficoltà, secondo me, di introdurre personaggi con una diversa gamma di emozioni.

    Il fatto di far rivivere il libro è una bella idea, classica ma bella. Scusa ma quante persone giocano?
    E fargli fare gli stessi personaggi del libro con la stessa storia? Quando dico la stessa storia intendo dire che non è ugauale perchè se ad esempio invece di prendere la strada x prendono la y, beh, allora cambia tutto.

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    Panoramix Il Druido
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    00 02/04/2003 12:24
    mi spiace deluderti Smrole, ma imho non stai dicendo cose esatte...
    Io masterizzo 3 novizi di GDR, e della TdM, adirittura fino alla terza partita, uno di loro non aveva neanche visto La Compagnia dell'Anello, eppure semplificando, sono riuscito a raccontargli poche cose, molto schematiche, su Numenor, su Arnor, su Angmar, non è stato complicato, ho solo cercato di ridurre al minimo indispensabile i dettagli...

    I tuoi PG dovrebbero pur capire che giocare un avventura che conoscono già non li divertirà (fare il film) e che magari giocare dalle Parti della Contea, e mettere i bastoni tra le ruote ad un Nazgul li divertirà molto di più!

    Insomma cerca di fargli capire, che rigiocare il libro (o il film), oppure partire da quello e modificarlo, non è fattibile, oppure è molto difficile, e che magari non li diverirà poi così tanto, mentre invece giocare in un tempo di cui si sa poco e niente, potrebbe essere mille volte più bello e divertente!
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    smrole
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    00 02/04/2003 15:25
    Re:

    Scritto da: pagolo81 02/04/2003 10.19
    Il fatto di far rivivere il libro è una bella idea, classica ma bella. Scusa ma quante persone giocano?



    Giocherebbero 4 persone, una delle quali gioca di già. Il condizionale è d'obbligo, visto che credo che salterà tutto per mancanza di tempo (mia!)


    Scritto da: pagolo81 02/04/2003 10.19
    E fargli fare gli stessi personaggi del libro con la stessa storia? Quando dico la stessa storia intendo dire che non è ugauale perchè se ad esempio invece di prendere la strada x prendono la y, beh, allora cambia tutto.


    Bhè, giocare la storia così, con gli stessi personaggi mi sembra un po' troppo sterile... voglio subito fargli capire che non siamo a teatro, per quanto l'interpretazione sia importante!
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    Emc2
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    Apprendista
    00 09/04/2004 17:02
    Mah...
    Innanzitutto mi presento, sono un giovane master che ha cominciato con ben 6-7 PG completamente estranei ai GdR (escluso uno...), di cui la maggior parte ha soltanto visto la Trilogia di film... Quando abbiamo iniziato a giocare (circa 2-3 settimane fa), mi sono trovato in grandi difficoltà x decidere l'avventura da fargli intraprendere... Ho pensato da subito ke, visto la loro precaria idea di LOTR, era meglio ambientare l'avventura nell'Epoca della Guerra dell'Anello, o poco prima... Sul web l'unica avventura ke ho trovato è stata la Campagna d'Arthedain, ambientata ai tempi della Guerra di Angmar ecc... Ovviamente nn sarebbe andata bene x il mio caso... Scandagliando le appendici ho letto la cronologia e ho trovato, in corrispondenza dell'anno 2933 TE, un avvenimento ke poteva fare al mio caso... In quell'anno, infatti, muore Arathorn II, trafitto da una freccia che gli trapassa un occhio, e suo figlio Aragorn II viene trasportato insieme alla madre a Gran Burrone... Mi è sembrato un viaggio un po' assurdo... Una donna e un bambino che riescono da soli ada rrivare a Gran Burrone, attraversando tutti i pericoli possibili... Perciò, Erlond ha mandato i miei PG ad eseguire questa missione nella + o quasi assoluta segretezza (xciò niente magia...)... Ora, siamo al 10° incontro e i PG sono da Dama Galadriel a festeggiare bevendo birra e fumando canne... Quindi si può dire ke vada tutto bene... La missione va avanti e i miei PG nn si sono mai lamentati, soprattutto grazie al miraggio della lauta/ricca (kiamatela come volete...) ricompensa offerta da Elrond...
    Penso ke modificare il libro sia una cosa un po' azzardata, anke se cmq una buona idea alla quale nn avevo mai pensato...
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    Vykos
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    00 09/04/2004 17:10
    non sarebbe possibile far vincere Sauron contro Rohan e Gondor, far portar via l'anello da Gollum (che si nasconderebbe ricercato da tutti i malvagi del mondo), far morire Frodo durante il suo viaggio, e giocare in una TdM sotto il dominio di Mordor e Isengard?
    cioè, a quel punto potreste inventarvi tutto quello che volete...



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    SirLuke
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    00 03/05/2004 22:32
    Leggetevi questo "villain" che ho inventato in questo periodo e poi ditemi se la Terra di Mezzo è così limitata!:D [SM=x77419]

    ps: io a prescindere da tutto, al max inventerei qualcosa di nuovo, ma non mi permetterei mai di disfare un opera Tolkeniana. Quindi è meglio al massimo mettere cose nuove(che siano in sintonia con la Terra di Mezzo è chiaro), ma non stravolgere quelle che già ci sono.(fare morire frodo e la compagnia!!???!![SM=x77400] [SM=x77400] [SM=x77420] [SM=x77405] )





    Daegor (in Sindarin “Ombra di Terrore”)


    Un empio nome
    Chiamato anche “Morgaur” ( in Sindarin: “scuro lupo mannaro”), è uno degli ex servitori più temibili di Sauron, forse ancora più forte e terribile del signore dei Nazgul. È il Demone della Paura, colui che divora le anime degli esseri viventi.

    L’origine

    Ai tempi della prima era, era ancora uno spirito maligno incorporeo. Bisogna tornare ai tempi in cui Sauron si traformò in un grosso lupo mannaro per affrontare Huan(il cane dei Valinor), raccontato nell’avventura di Beren e Luthien. Nel momento in cui Sauron venne sconfitto da Huan, prima che il servitore di Morgoth si tramutasse da lupo mannaro a vampiro, accadde qualcosa di tetro e oscuro. Quando il Nemico venne afferrato per il collo dalle fauci di Huan, alcune tracce del suo spirito malvagio lasciarono il corpo della bestia malefica. Questo spirito malvagio minore, si staccò dal corpo del lupo e si andò a rifugiare oltre i confini del mondo, e lì attese………..

    La forma

    Passò la prima era dei tempi antichi quando Sauron riuscì a scoprire questa entità malefica, nata in qualche modo da lui stesso. In essa vide Potere e Terrore, e decise di farlo divenire suo servo. Sauron lo rese più forte e più terribile nutrendolo della sua stessa malvagità e corruzione. Da spirito incorporeo divenne Demone, in grado di cambiare forma e aspetto quando Sauron stesso lo desiderava. In forma di lupo mannaro, Morgaur (così lo avevano soprannominato gli elfi di quei tempi) vagò nella Terra di Mezzo seminando terrore e distruzione. Le sue azioni dipendevano solamente dalla volontà di Sauron. Senza il sostegno di Sauron, Morgaur non riusciva a sopravvivere a lungo, la sua essenza vitale si estingueva quando egli era privo della corruzione della quale il suo padrone lo nutriva.

    L’insurrezione

    Ultimamente Sauron lo teneva rinchiuso nella fortezza di Dol Guldur nascondendolo al mondo esterno e, mentre il Demone della Paura diventava immenso e la sua potenza quasi confrontabile con il più forte dei Balrog ancora esistenti, il Signore Oscuro attendeva il momento più propizio per usarlo come arma segreta contro le forze del bene. Ma attese troppo. Daegor diventava sempre più forte e più grande, quanto arrogante e insolente. Egli voleva continuamente Potere e Terrore e non ne era mai abbastanza sazio, voleva di più, pretendeva di più. Era arrivato ad un tal punto che si ribellò addirittura al suo Signore. Sauron vide in tale entità malefica, troppa potenza per essere governata e controllata ed era diventato anche una minaccia troppo grande per il suo Dominio di Potere. Decise quindi di disfarsene con le sue stesse mani. Ma Daegor riuscì in qualche modo a fuggire dalle segrete di Dol Guldur, nascondendosi e tramando nell’ombra….

    Il Divoratore

    A poco a poco, il traditore di Sauron stava perdendo la sua forma corporea, siccome privo della volontà del suo ex Padrone. Ma grazie alla sua astuzia e alla sua crudeltà trovò un modo, orribile quanto la sua malvagia esistenza, per rimanere in vita. Come il parassita si attacca alla linfa e il Vampiro al sangue, scoprì che la sua essenza vitale poteva perdurare se egli prosciugava quella di altri esseri viventi. Venne così chiamato dagli uomini “Il Divoratore”, colui che mangia mai sazio le anime delle forme di vita terrene.

    La guerra

    Daegor era diventato così influente tra gli orchi e gli altri oscuri servi di Sauron che riuscì a raggruppare un pugno di ribelli e a muovere guerra alla schiera opposta ancora fedele al suo padrone. Fu una mossa imprevista dal Nemico, e Morgaur ottenne la vittoria con facilità nelle prime battaglie di questa guerra civile. Sembrava quasi che Daegor fosse diventato più potente anche dello stesso Sauron. Ma quest’ultimo non voleva certo farsi sopraffare così facilmente: mentre il Demone della Paura continuava a lottare contro i suoi servi e raggiungere il suo ex padrone nella fortezza di Dol Guldur per poterlo spodestare e ottenere la Potenza suprema, Sauron meditava a un piano astuto e malvagio che potesse fermarlo definitivamente.

    Lo scontro finale

    Fu così, che quando Morgaur arrivò nei pressi dei cancelli di Dol Guldur, si scatenò la battaglia finale che decideva le sorti della presa del Potere Oscuro che avrebbe minacciato in futuro la Terra di Mezzo. Nel bel mezzo di questa battaglia avvenne lo storico scontro tra Sauron, l’Oscuro Signore e Daegor, un tempo suo servo ora una concreta minaccia per il male stesso.
    Sauron, tra le calca e la confusione dei due eserciti che si scontravano, scorse Morgaur che rompeva i suoi schieramenti in forma di lupo mannaro. Anche Daegor vide Sauron e con un grido terrificante si lanciò contro il Nemico. E l’Oscuro Signore, com’era già accaduto nei tempi passati, si tramutò in un enorme Pipistrello Vampiro. Le due orribili creature si scontrarono in una lotta all’ultimo sangue quasi senza fine. Alla fine fu l’Oscuro Signore a sopravvalere, addentandolo per la gola e prosciugando completamente la sua essenza vitale. E così lo spirito di Morgaur con un ultimo verso lacinante si separò ancora una volta dal suo corpo, andandosi a rifugiare nel cuore di Bosco Atro sotto le viscere delle sue montagne………