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Il Nucleo - GdR Il Forum della Comunità Italiana che tratta solo Giochi di Ruolo in ogni loro aspetto.

[1] Scenario: La colonia

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    SteeJans
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    00 01/05/2002 18:56
    Valerio Massimo
    "Andiamo!" la curiosita' si mescola con una sorta di inquietudine che pervade il mio animo. Cosa si nasconde dietro ad un'avvenimento cosi' strano? "Tito, Aristide, state attenti. Di notte a Roma bisogna fare testamento prima di girare per queste vie buie." e poi penso tra me e me: <> Poi prendo il medaglione tra le mani e lo esamino attentamente mentre mi incammino verso il palazzo imperiale.
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    Gabryk
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    Accolito della Fratellanza
    00 02/05/2002 16:23
    Falco
    "Signore... faremo come dite, ma dobbiamo partire domani al più presto! Questa storia deve finire subito! Roma non può permettersi errori di sorta, e non sarò certo io a tirarmi indietro quando la Mia Signora ha bisogno di me... di noi. Fateci un favore allora: mandate un vostro servo ad acquistare provviste per il viaggio, dato che noi non possiamo muoverci..."
    Penso all'assurdità di ciò che sta accadendo... ancora non voglio crederci, poi passo una mano tra i capelli bianchi e sospiro profondamente abbattuto, rassegnato all'evidenza.
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    00 03/05/2002 17:57
    Marco Bellero
    Rimanere li' al freddo della sera non e' consigliabile nemmeno per il piu' robusto degli uomini, avrebbe potuto ammalarsi in vista del suo viaggio e cio' non era consigliabile, si ritiro' dalla finestra lasciandola semi aperta, qualche goccia d'acqua varco la finestra per andare a bagnare il pavimento, ma non ci fece molto caso, accese una candela e ando nella sua libreria privata, inizio a prenderne qualche testo... libri vecchi che forse mai aveva toccato, libri arcani.. che non sapeva come mai si trovavano li.. eppure adesso li aveva fra le mani

    (nota: non credo che esistano libri come noi li conosciamo oggi.. per libri intendo una o piu' pergamene arrotolate insieme :)

    Sarsha Link di Turlam
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    Gornova
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    00 04/05/2002 09:33

    Falco e Aracus

    Il senatore vi guarda, e lentamente riprende il controllo di se, dicendovi:
    "Non preoccupatevi per il vostro viaggio, verrà preparato con la dovuta perizia.. sarà meglio, Centurio Falco, che uno schiavo avverta la vostra centuria.."
    Il senatore posa lo sguardo su Aracus e dice:
    "Il termine persone non é esatto: non so nemmeno io chi sono, in verità: sono coloro che hanno distrutto quel villaggio, e che ora vogliono nascondere qualcosa"
    Il vecchio senatore sospira e poi dice:
    "Dovete sapere che l'imperatore Augusto non aveva preso in considerazione le richieste di queste persone, e allora loro gli hanno mostrato la loro forza, distruggendo il villaggio... Augusto non é uno sciocco e sa benissimo che la forza di Roma gli é ancora superiore... finché si rimane all'interno dell'impero.."

    Marco Bellero

    Le pergamene che trovi parlano per lo più dei miti romani: Romolo, Remo, la lupa..ma non é quello che cerchi.
    E' un attimo, e una pergamena finisce sotto il tuo sguardo: una pergamena che reca un nome antico come il tempo, narrato quando ancora la gloriosa civiltà greca dominava il mondo..

    ATLANTIDE

    "Al di là di quello stretto di mare chiamato Le Colonne d'Ercole, si trovava allora un'isola più grande della Libia e dell'Asia messe insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole, e da queste isole alla terraferma di fronte (...). In quell'isola chiamata Atlantide v' era un regno che dominava non solo tutta l'isola, ma anche molte altre isole nonché alcune regioni del continente al di là: il suo potere si spingeva, inoltre, al di qua delle Colonne d'Ercole; includendo la Libia, l'Egitto e altre regioni dell'Europa fino alla Tirrenia". A parlare è Crizia, parente del filosofo Platone, il quale racconta che un secolo prima, nel 590 anni fa, il legislatore Solone si era fermato nella capitale amministrativa dell' Egitto, Sais. Qui aveva cercato di impressionare i Sacerdoti di Iside illustrando le antiche tradizioni greche, ma uno di loro aveva sorriso, affermando che quello greco era un popolo fanciullo nei confronti di un altro su cui gli Egizi possedevano molta documentazione scritta. Secondo il sacerdote egiziano, una civiltà evoluta era esistita per secoli su "un'isola più grande della Libia e dell Asia messe insieme" l'isola era stata distrutta novemila anni prima da un immane cataclisma insieme a tutti i suoi abitanti. Le parole di Crizia sono riportate nei "Dialoghi" Timeo e Crizia, scritti da Platone attorno al 340 anni fa. Ecco come il filosofo greco descrive l' isola, sempre per bocca del sacerdote egiziano. "Dal mare, verso il mezzo dell'intera isola, c'era una pianura; la più bella e la più fertile di tutte le pianure, e rispetto al centro sorgeva una montagna non molto alta (...)."

    Valerio Massimo

    La strada verso il palazzo imperiale é sgombra di persone: anche le guardie attorno al palazzo sembrano quasi immerse in un sogno.
    Poi vedete alcune guardie che si corrono di quà e di là, vicino al palazzo del senato.
    Senti chiaramente che dicono che qualcuno é stato ucciso, ma non ci fai caso più di tanto (al senato sono cose normali che muoia qualcuno.. come fu per Cesare).
    Tito e Aristide si guardano, e poi ti seguono correndo, senza dire nulla.
    Il medaglione é molto bello, ma c'è qualcosa nella sua forma che non ti convince: é come se spingesse il tuo sguardo all'esterno della sua figura triangolare, mentre un'altra misteriosa forza spingesse il tuo sguardo dentro il triangolo, e anche oltre.
    Hai una vertigine improvvisa, e Aristide ti prende al volo, chiedendoti:
    "Capo, che succede?"
    Tito, la faccia bagnata della pioggia, é l'impersonificazione della preoccupazione.
    Il medaglione, é ancora nelle tue mani...
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    SteeJans
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    00 04/05/2002 13:54
    Valerio Massimo
    "Niente...sto bene"...sospiro e saldo sulle gambe dico a Tito e Aristide: "C'e' qualcosa...questo medaglione...e' come se ci fosse...un vortice...una forza. Dobbiamo andare da Marco Bellero. Solo gli dei sanno cosa nasconda". E poi guardando Tito nella sua apprensione:"Vedo che la faccenda di preoccupa molto...Anch'io sono inquieto, ma devo andare fino in fondo. Ma...cosa e' successo qui? Chi avranno assassinato? E poi e' possibile che quel pretoriano sappia qualcosa di LORO...Cerchiamolo!" Rimetto immediatamente il medaglione in tasca cercando di non posarvi lo sguardo sopra e fermo un passante: "Scusate, cosa e' successo?"
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    Gabryk
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    00 05/05/2002 21:03
    Falco
    "Già... finchè saremo nell'impero! Questa storia mi piace sempre meno" e faccio una smorfia di disapprovazione, "Comunque se voi dite che possiamo riuscire nell'impresa mi fido... Centurio Falco non si tira indietro di fronte al nemico!" e osservo Aracus.
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    Badrel
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    00 06/05/2002 17:41
    Aracus
    Guardo Falco e poi il senatore dritto negli occhi: "Contate su di me senatore, non vi deluderò!"
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    00 07/05/2002 17:52
    Marco Bellero
    Il Pretoriano rimane ancora qualche tempo con quella pergamena in mano, la legge e la rilegge piu' volte, quasi la impara a memoria, ma non ne comprende il significato appieno... richiude la pergamena e si stiracchia il sonno e' ormai completamente passato, ma lui continua a non essere completamente rilassato, anche se di solito dopo una lettura... non si meraviglia piu' di tanto... si alza ed esce dalla stanza, si dirige in un'altra parte della casa, scansa una grande e pesante tenda rossa e li' appare una porta, la apre ed entra torcia alla mano, accende grazie al fuoco le altre torcie e la stanza sembra quasi essere illuminata a giorno, si guarda attorno, e' una palestra, ci sono vari blocchi di pietra di diverse grandezze e peso accatastati in una parte, una grossa griglia di legno alla parete che e' possibile scalare e al centro un robusto tronco con due rami, dalle sembianze di un manichino.. si avvicina al trondo li' accanto c'e' una spada e' di metallo ma non e' affilata come si deve e quasi non taglia, la prende in mano la gurda la impugna saldamente ed inizia a tirare fendenti al tronco, ha bisogno di scaldare i muscoli prima della missione

    Sarsha Link di Turlam
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    Gornova
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    Sciamano
    00 08/05/2002 12:35

    Valerio Massimo

    Tito e Aristide si guardano preoccupati, ma non dicono nulla.
    Il passante che fermi, occhi azzurri, alto e con i capelli biondi inzuppati dalla pioggia, ti dice con un accento straniero, ma comunque in perfetto latino:
    "Non ne ho idea"
    e continua per la sua strada: dall'altra parte della stessa vedi che sta arrivando un drappello di soldati, correndo verso il senato.
    "Deve essere successo qualcosa di grosso" dice Aristide, preoccupato.

    Falco e Aracus

    Il senatore vi osserva con i suoi occhi verdi, e abbozza un gelido sorriso, poi vi prega di lasciarlo da solo per un pó.
    Vi sentite calmi e al sicuro, mentre vi vengono mostrate le stanza per questa notte dai servitori.
    Il senatore é nella sua stanza, e vi ha detto che se vi serve qualcosa non dovete esitare a domandarlo ai servitori.
    Siete nella stanza di Aracus, e se volete parlare tra di voi questo e' il momento buono.

    Marco Bellero

    Continui, da solo, i tuoi allenamenti, fino a quando vuoi (o quando sei troppo stanco per continuare...), mentre la pioggia, fuori, continua a cadere.
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    Gabryk
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    00 08/05/2002 19:05
    Falco
    "Aracus, amico... cosa ne pensi di tutta questa storia? Non so più cosa sta accadendo intorno a me... e questo mi spaventa... sono abituato a studiare strategie e a fare imboscate, sono abituato a seguire la preda implorante pietà... ma ora mi sento preda a mia volta... e ciò mi disorienta..." mi abbandono sfinito sul letto, solo a sedere e incrocio le braccia sulle gambe, completamente rilassato, continuo a fissare il pavimento.
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    Badrel
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    00 10/05/2002 20:08
    Aracus
    "Sono molto confuso, è tutto troppo misterioso e neanche il senatore ne sa più di noi a quanto sembra" dico con tono un po' sconsolato. Poi aggiungo:" Più che altro, tu come stai? Ti ho visto molto scosso...".
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    Gornova
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    Sciamano
    00 14/05/2002 17:38

    25 ac - Roma - 8.00

    La pioggia se ne é andata da Roma, portata via da un vento caldo che viene dal sud: la città come al solito, é già viva e piena di vita, attorno a voi.
    I commercianti già da ore hanno invaso le vie della città, e messi e viaggiatori da ogni parte dell'Impero si trovano oggi a Roma.
    E' una giornata come tante, forse, migliore di quella appena passata


    Falco

    L'immagine dello striciante, quella bestia orribile ed inumana ti é passata davanti agli occhi, mentre parlavi con Aracus, ieri sera: ora ti senti riposato e, mentre ti sistemi un ciuffo dei tuoi nuovi capelli bianchi con le mani, rabbrividisci al solo pensiero del ricordo che si cela dentro il tuo cuore.
    La notte passata non é stata certamente una passeggiata, ma ti senti tutto sommato bene, e, benedicendo gli dei, non ricordi gli incubi che sicuramente hanno affollato i tuoi sogni.
    Ti vesti, ti preparari prendendo con te la EX-LVCE , e in breve tempo ti rechi nel salotto del senatore, che si trova ancora lì, nello stesso punto dove lo avevi lasciato.
    Con un cenno della mano ti saluta, mentre ti presenta sua nipote Lucilla, la quale con un breve inchino ti rende onore, mentre ti guarda, curiosa, con i suoi occhi scuri, come del resto i suoi bellissimi capelli.


    Aracus

    Falco ieri sera si é addormentato di colpo, e tu, per non disturbarlo dopo una giornata così intensa, lo hai lasciato da solo, e sei andato a dormire, nella camera che il senatore ha fatto preparare dai servitori.
    Hai passato una buona notte, tranquilla e senza incubi: sai che per il tuo centurione non é stato lo stesso.. ma anche tu hai visto lo strisciante e, anche se sei riuscito a mantenere il sangue freddo richiesto dalla situazione, hai paura, nel profondo del tuo cuore, una paura cieca e sorda.
    Esci dalla tua stanza e vedi che Falco é appena arrivato nel salotto del vescovo, dove ti trovi anche tua adesso, assieme al senatore ed ad una splendida donna dai capelli neri.


    Valerio Massimo

    La testa ti pulsa, mentre riapri gli occhi.. sei a casa, a casa tua, o meglio, il luogo a Roma che oggi chiami "casa".
    Tito e Aristide ti guardano, e ti sorridono, mentre ti porgono un bicchiere d'acqua, che accetti avidamente.
    I tuoi due fedeli amici e servitori sono i primi a parlare, tutti e due insieme.
    Scoppiate a ridere tutti e tre, e poi, Tito dice:
    "... ecco.. beh ieri dovevi essere davvero stanco.. per poco non finivi a terra con un sasso"
    Aristide aggiunge, serio:
    "Già, se non ti avessimo preso in tempo.. comunque il medaglione é ancora qui"
    Aristide apre la mano, e rivedi il medaglione del pretoriano, e ti senti come perdere in un mare vuoto, dove nemmeno l'aria esiste... osservi il centro di quel triangolo e barcolli, insicuro.. chiudi gli occhi e quando li riapri il medaglione non é più lì, ma é nascosto nel pugno di Aristide.
    Tito, preoccupatissimo, ti dice:
    "Tutto bene?"


    Marco Bellero

    Ti sei allenato per quasi tutta la notte, e poi, dopo un rapido bagno, sei tornato nella tua stanza, ed esausto, hai cominciato a dormire: ora sei sveglio, e ti senti decisamente meglio, mentre i raggi del sole illuminano la tua stanza.


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    Gabryk
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    00 14/05/2002 18:07
    Falco
    Accenno un inchino, "Salute a voi, gentil donzella" e le bacio la mano, "Per Roma è un bene avere dame così belle in questi tempi bui..." aggiungo, e sorrido compiaciuto.
    Mi volto di scatto verso il senatore "Signore... vorrei partire al più presto quest'oggi... l'equipaggiamento è pronto?" e guardo Aracus arrivare nella sala, lo saluto con un cenno del capo per non interrompere l'anziano uomo.

    [Modificato da Gornova 15/05/2002 10:13]

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    00 15/05/2002 17:39
    Marco Bellero
    Il duro allenamento della sera precedente era servito moltissimo a rilassare i muscoli dell'uomo, Morfeo lo aveva subito accolto nelle sue braccia, quasi senza che se ne rendesse conto, e adesso un nuovo giorno illuminava le vie di Roma, un giorno caldo e senza pioggia, il pretoriano si rivesti con abiti lindi, prese la sua spada, il pugnale e lo scudo e li sistemo' addosso, sapeva bene che non era ancora il giorno di partire ma lui era gia' pronto, si guardo' attorno riflettendo alla giornata precedente, la chimata a parlare con il senatore, poi la chimata dello strano uomo, l'ordine di Augusto in persona e... si porto una mano al collo, sperava di sentire il freddo metallo, ma si sbaglio... si guardo' attorno come un disperato e si reco nel bagno, cerco da ogni parte sperava che fosse li' che lo avesse tolto poco prima di fare il bagno ma non ebbe successo... Usci rapidamente dalla porta penso' al giorno prima era sicuro di averlo quando era entrato da madame Idra ma dopo ?... i tre uomini che fossero dei ladri.. non ricordava i loro nomi e poco le loro faccie, ma sapeva che quel medaglione era il suo lavoro avrebbe dovuto trovarlo, cosi' si reco immediatamente al luogo dell'incontro della sera prima

    Sarsha Link di Turlam
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    00 16/05/2002 10:05
    Aracus
    Rispondo con un cenno del capo a Falco poi rivolgendomi al senatore:"Salve senatore, la stanza preparatemi era perfetta!". Poi pongo i miei occhi sulla ragazza e inchinadomi dico:"E questa bella fanciulla chi sarebbe?".
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    00 16/05/2002 12:57
    Valerio Massimo
    "Quel medaglione...e' stregato" Sorrido . "Dobbiamo andare da Marco Bellero...quell'uomo mi deve delle spiegazioni. Presto!"
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    Gornova
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    00 18/05/2002 12:56

    Falco e Aracus

    Il senatore abbozza un sorriso divertito per i commenti rivolti alla donna presente nella stanza, la quale, dalla sua parte, vi guarda divertita, per poi parlare con una voce che definire soave é troppo poco:
    "Piacere mio Centurio Falco, e lei soldato di Roma... il mio nome é Lucilla Caio io sono la nipote di questo vecchio brontolone.."
    Il senatore ridacchia un momento, per poi invitarvi a sedere, assieme a sua nipote, che ascolta distrattamente i vostri discorsi. Il senatore, mentre parla é di nuovo serio e dice:
    "Se ben ricorda, Centurione, la nave per l'Africa sarà pronta tra quattro giorni.. che cosa contate di fare fino ad allora? "


    Marco Bellero e Valerio Massimo

    Tutti e due tornate, assieme ad Aristide e Tito, nel luogo del vostro incontro, il giorno prima, sicuri che li troverete le risposte che cercate.
    Infatti, in mezzo alla folla che di giorno affolla le vie della città eterna, vi vedete a distanza: notate con stupore che vi sono molte più guardie rispetto al solito, vicino al senato.

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    Gabryk
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    00 18/05/2002 13:57
    Falco
    "E cosa dovremmo fare? Pazienteremo fino allora... lei ha altre idee?" e lo guardo, poi penso "Accidenti a te, vecchio! Quand'è che la smetterai con tutta questa diplomazia e ci manderai finalmente a menar le mani? Quest'attesa mi snerva!"
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    00 18/05/2002 14:31
    Marco Bellero
    La confusione al senato era grande ma gli uomini della notte prima spiccavano agli occhi del pretoriano, la spada gli premeva contro la coscia ed era pronto ad usarla, non avrebbero avuto scampo, troppi soldati sarebbero intervenuti nello scontro pur di aiutare un pretoriano e quei ladri avrebbero tirato subito fuori il medaglione... ma non era subito intenzionato ad attaccarli, si avvicino loro e quando furono uno di fronte all'altro, disse con voce autoritaria << Voi tre avete qualcosa di mio ? >>

    Sarsha Link di Turlam
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    SteeJans
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    00 18/05/2002 15:11
    Valerio Massimo
    Faccio cenno a Tito ed Aristide di non intervenire e affermo:"Pretoriano...avete perso l'ducazione? Cos'e' questo tono? Non ci ringgraziate neanche per l'aiuto che vi abbiamo offerto ieri sera...e poi, se ci tenete cosi' tanto...ecco il vostro medaglione". Il mio compagno porge la mano con il medaglione al pretoriano, ma prima che possa prenderlo aggiungo:"...voi, però mi dovete delle spiegazioni. Il povero Gaio Valerio Massimo, qui presente davaqnti a voi, ha intuito che questo amuleto non e' qualcosa di comune...sembra stregato...non e' un oggetto...e' un aporta, un vortice. E3 qualcosa da togliere il fiato. E comunque se volete saperlo, ieri, nella fretta di tornare al vostro alloggio l'avete lasciato qui a terra. Siamo venuti fin qui proprio per restituirvelo. Ma, siete sicuro di stare bene?".Nel frattempo lo scruto da capo a piedi, guardando poi, dietro di lui la moltitudine di guardie:"A quanto pare ieri sera e' successo qualcosa di grosso qui a Roma...avete notizie?" Poi penso:"mmm...Marco Bellero, ho sentito parlare di lui nelle Arene Gladiatorie?"
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