23/05/2006 21:43 |
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| | | OFFLINE | Post: 415
| Registrato il: 08/02/2006 | Città: FIRENZE | Età: 43 | Sesso: Maschile | Nuclearizzato | Eletto | |
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In effetti D&D è un gioco dove la magia fa da padrona (non solo quella dei chierici), ma è il gioco strutturrato cosi: i militari dopo 10 livelli in cui sono i padroni, diventano sempre + stupidi a favore dei maghi e dei sacercdoti. perfino i ladri possono leggere pergamene dal 10° e gli psionici possono fare poteri mentali.
Via via che il livello sale, in effetti il gioco perde di realismo x entrare in una cosa prettamente fantasy: chi è in grado di tirare giù 1 sacerdote che ha convocato 10 elementali del fuoco-terra-aria?
Io penso che siccome ogni gruppo ha 1 sacerdote, 1 mago e un guerriero, debbano essere fattibili anche loro come classi, magari limitando le pergamene. tuttavia (parlo della 2° edizione che è la mia preferita) un militare specializzato in un arco, attacca x primo nel round ed aggiunge i bonus della forza al danno con il risultato che i maghi con CA 10 muoiono e non fanno magie.
Nelle campagne di medio-alto livello in cui ho giocato, ho fatto pesare il fatto dell'invecchiamento del sacerdote per gli incantesimi che prevedono cosi come "risucchiio di energia", etc. o il risucchio di costituzione permanente x rianimare i morti. Questi 2 freni funzionano cmq.
In effetti i sacerdoti di 13° hanno gli inc di 7°. Limitare l'arrivo a tali livelli di potere è saggio, ma non penso che eliminando la magia sacerdotale o rendendola rara si possa rimediare. Allora x i maghi cosa facciamo?
Nelle terre a conduzione teocratica monoteistica ho bandito i maghi come "eretici" a differenza di dove viene praticata una religione pagana politeista. Di più non so che dire. voi che ne pensate? |
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