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Intervista Aperta sui GdR

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2004 21:18
11/09/2004 14:44
 
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Registrato il: 10/01/2004
Città: BERGAMO
Età: 40
Sesso: Maschile
Moderatore
Adepto
Discepollo Imperiale
1.Di dove sei? Quanti anni hai? Cosa studi o che lavoro fai?
Bergamo, 21, studio ingegneria informatica alla Facoltà di Ingegneria di Dalmine

2.Quando hai conosciuto il primo GdR e come?
Nel 1995. Era AD&D 2° edizione e l'ho conosciuto leggendo articoli sui GdR nella rivista di videogiochi Consolemania.

3. In quanti GdR giochi? Come si chiamano?
Ho cominciato con AD&D 2° edizione, ho provato Basic, qundi sono passato a Gurps... in seguito ho cercato di provare il deludente D&D 3.x, ho testato anche Mutant Chronicles (o come diavolo si chiamava) ed ho dato un'occhiata a Vampiri per vedere se c'era qualcosa di interessante dentro... bhe, una volta provato Gurps tutto il resto -così limitato e ristrettivo- perde qualunque attrattiva.

4.Quante ore giochi?
Poco. Quando "siamo attivi" facciamo 1 o 2 sedute alla settimana di 3 ore circa, ma ci sono interi mesi in cui non organizzo partite.

5.Perché ti sei avvicinato ai GdR, perché li trovi divertenti?
Mi sono avvicinato ai GdR perché ero incuriosito dalla buona pubblicità che ne faceva Consolemania e per la mia passione per il fantasy.
AD&D in particolare mi era stato consigliato dal negoziante perché "più adatto per iniziare".
Li trovo divertenti perché la vittoria è questione di "astuzia" e recitare un ruolo (recitarlo davvero) è un'ottimo allenamento per la vita reale in cui "tutti, in fondo, recitano".

6.Il gioco ha degli effetti sulla tua vita reale (positive o negative)? Ha cambiato la tua vita in qualche modo? Ti ha aiutato o ti ha isolato? Ad esempio ha contribuito a risolvere dei problemi nella vita reale a riflettere e rielaborare esperienza passate, a capire meglio te stesso ecc..(riflettici bene!)
Il gioco di ruolo mi ha stimolato ad interagire con gli altri in "modo differente" (quante volte nella vita di tutti i giorni capita di alternare nel discorso minacce e lusinghe per estorcere ciò di cui si ha bisogno?).
GURPS in particolare per la sua natura differente da quella degli altri giochi mi ha portato ad interessarmi di cultura armiera, storia militare, criminalità organizzata, prostituzione ed anarchia... argomenti che considero molto interessanti ed appaganti.
Il GdR mi ha permesso di vincere parzialmente la timidezza... in fondo se "la vita è un palcoscenico" (Shakespeare... e Mussolini) per non essere timidi basta "recitare" il ruolo del non timido.
Quando di desidera apparire tracotanti e minacciosamente sicuri di sé, allora si cerca di "impersonare" il tipico Thug mafioso assumendone lo sguardo, la postura ed il passo deciso di chi è "padrone di tutto ciò che lo circonda"....
Quello che ho capito grazie al GdR (e a Pirandello) è che la vita è davvero una gigantesca recita di buffoni.

7. Usi sempre lo stesso nik o lo cambi? Come è avvenuta la scelta del/i tuo/i nik?
Il nome del personaggio? Se sto usando un gioco per pc uso sempre "Carraronan", altrimenti il nome del PG in un GdR vero si adatta all'ambientazione ed al tipo di personaggio che deve rappresentare.
Suoni duri per personaggi duri (Korran, Gontar...) e così via.
Cmq di norma faccio il Master: avere a disposizioni più PNG mi permette di variare l'interpretazione aumentando il mio divertimento.

8. Che razza, allineamento e classe ti piace più giocare? Perché?
Se parliamo in questi termini "vetusti"... direi Umano Caucasico (volevi la razza oltre alla "specie", no?), guerriero (perché la magia è roba da bari: muscoli e cervello è tutto ciò che serve ad un uomo)... ciò che meglio descrive il mio allineamento tipico è Caotico Buono.

9.Cosa suscita in te giocare il tuo personaggio?
Usare il mio PG (e in modo minore impersonare i PNG) significa per me pensare a cosa farei se avessi quella personalità e mi trovassi in quella situazione.
Ciò che suscita dentro di me è quindi il "desiderio" 1) di mettere in campo un bello spettacolo / una bella interpretazione, 2) di saper essere all'altezza della situazione dando ai agli altri giocatori il massimo sia come PG che come Master.

10.Quanto si avvicina il tuo personaggio al tuo io reale?
Dipende. I primi personaggi per niente.
I personaggi degli ultimi anni sono invece psicologicamente simili a me per rendere più realistica la recita del ruolo affidandomi ad aspetti per me facilmenti imitabili: solitari, introspettivi, sprezzanti con i vigliacchi, sensibili al dolore degli oppressi ed allo stesso tempo amanti del potere e della sopraffazione dei "non meritevoli" (sono un convinto sostenitore della giustizia privata secondo il principio per cui "dove lo Stato non arriva è tempo che agisca il cittadino")
Recitando ruoli per me famigliari la partita diventa MOLTO più riposante.

11. Ti è mai capitato che il tuo personaggio venisse ucciso o morisse per altre ragioni? Come hai reagito, come ti sei sentito?
I miei personaggi mi piacciono, ma che vivano a muoiano mi interessa poco. Se muoiono, evidentemente se lo sono meritato (sfortuna, stupidità, presunzione, superficialità nei piani di attacco ecc...).
Il successivo non farà le stesse cazzate.
Di norma le nostre partite premiano la capacità organizzativa e le strategie adottate... il colpo di sfiga è sempre in agguato, ma di norma da noi chi "pianifica e prepara vince".
Giocando a Gurps e puntando pochissimo sull'equipaggiamento tutto ciò è facilitato.
Chi muore non perde "tonnellate" di esaltante paccottiglia magica (stile D&D), ma solo del normale "equipaggiamento" acquistabile nei negozi... non ci sogniamo nemmeno di inserire "artefatti magici potenziatori" per non sviare l'attenzione dalla pianificazione accurata di ogni mossa.
Se non c'è "corsa agli armamenti" magici, tutto ciò che resta è semplice raziocinio e la soddisfazione per i PG di trionfare con il proprio cervello e le proprie forze.. non grazie ad un qualche trucchetto magico di bassa lega.

12. Il GdR rappresenta per te un’esperienza sociale significativa? Lo consideri un mezzo di socializzazione importante?
Si. Il GdR è per noi un momento di confronto, ragionamento, pianificazione e recita.
Di fronte al tavolo siamo tutti interessati a pianificare al meglio ogni mossa, acquisire informazioni e procedere nel modo migliore possibile.
Ognuno secondo le proprie intuizioni e le capacità del proprio PG collabora al conseguimento dello scopo.
Non c'è nemmeno un "capo squadra" o un leader tipico in tanti gruppi di PG: ognuno collabora al massimo, senza gerarchie che non siano dettate dai "meriti" delle proprie idee vincenti.

13.Fa un confronto fra giochi di ruolo dal vivo e online, se hai avuto modo di provare tutte e due, indica le differenze se ci sono secondo te.
Per me GdR significa l'odore della carta, il rumore dei dadi, le conversazioni di sottofondo dei giocatori "non in azione", le lattine di birra che "sembrano svuotarsi da sole" durante la serata, la puzza dei peti e delle patatine fritte, le discussioni quasi paradossali dei giocatori, il Master (di norma io) sull'orlo di una crisi di nervi per via della disarmante stupidità dei giocatori ecc...ecc...

Tutte sensazioni che il GdR online non dona.
Soprattutto dal punto di vista olfattivo.
Lì il "Master" sono una CPU, quattro algoritmi in croce ed un motore grafico! [SM=x77406]

Inoltre la libertà d'azione non è mai totale nel gioco online ...ed intendo poter fare qualunque cosa, anche il crimine più laborioso ed efferato.

14. Hai tratto qualche insegnamento utile per la tua vita quotidiana giocando? Ad esempio nuovi sentimenti, valori, qualità che non credevi di possedere ecc… Certo! Grazie al GdR ho imparato a fingere atteggiamenti volutamente sprezzanti e da spaccone, sempre utile nei più disparati contesti, e ad usare continuamente il sarcasmo come arma verbale.
Ho imparato che dentro di me, un ragazzo esternamente gentile, si nasconde un odio profondo verso il sopruso ed un desiderio pulsante di criminalità e sopraffazione.
Il tutto unito ad un culto "fanatico" della forza fisica.


15.Che cosa ne pensi della fantasia e dell’immaginazione? Fai delle considerazioni personali.
L'immaginazione è fondamentale sia per "staccare" dalla vita quotidiana inventando mondi "diversi" sia come necessario prerequisito all'invenzione, alla programmazione ed all'intuizione delle possibili conseguenze.
Qualunque carriera che necessitti dell'uso del cervello (incluso il brigantaggio urbano) necessita di grande fantasia ed immaginazione per essere fatto bene e con stile.
Avere la personalità di un sasso e l'immaginazione di un tronco non è utile in nessun campo, che sia esso lo svago o il lavoro.

16.Hai incontrato o incontri delle difficoltà mentre giochi il tuo pg?
No. Io l'ho forgiato per recitarlo e lo intrepeterò al meglio a costo di farlo ammazzare. Nessun indugio che lui stesso non avrebbe.

17.Com’è il tuo rapporto con i giocatori e con il master?
Master, giocatori... i ruoli non sono così "definiti". Ognuno influisce a suo modo nel creare la storia ed il mondo, il "Master" è soltanto chi all'occorrenza sta gestendo i PNG per mandare avanti la partita che ha creato.
Io mi trovo benissimo con i miei giocatori che mi sono "forgiato" attorno nel corso degli anni scoprendo i loro punti forti e deboli e le loro capacità di saper "entrare nel ruolo".
Ognuno è lì per dare il proprio meglio... Master e giocatori interagiscono l'un l'altro creando attorno un mondo di "azioni e reazioni".
Se qualcuno ha problemi "personali" con qualcun altro fa meglio a tenerli per se o a levarsi dalle scatole: per fare i buffoni attaccabrighe c'è il Parlamento.

18.Quanto ti lasci coinvolgere mentre giochi?
Recito: è detto tutto. Non deve esserci posto per ciò che non riguarda il PG che si è deciso di guidare.

19.Quanto è importante per te il gioco di ruolo nella tua vita quotidiana?
Ci penso continuamente, sempre dal punto di vista "creativo" del Master.
Se fare il giocatore è "divertente", fare il Master è un "orgasmo intellettuale".
Il ruolo migliore in assoluto.

20. Ti capita di pensare spesso alle vicende che ti succedono e al tuo personaggio?
Ho già risposto sopra.

21.Nel tuo cerchio di amicizie nella vita quotidiana ti confronti sul tema dei giochi di ruolo? Che opinioni emergono?
"Confrontarsi"? Riguardo ad un gioco di intelligenza ed interpretazione? No.
Ma se per questo non ci confrontiamo neppure riguardo "la settimana enigmistica" o gli "scacchi"... tutti sanno cosa sono ed io invito a partecipare chiunque mi sembri interessato a giochi simili.

22.Se vuoi puoi fare altre considerazioni libere, puoi esprimere qualsiasi cosa, dire la tua.
E' inutile spappolarsi il cervello stando ore e ore a giocare in multiplayer!
Meglio partecipare ad un GdR ("serio", non tipo "gdr da pc fatto coi dadi") e giocare usando il proprio cervello e la propria immaginazione.


[SM=x77409] GURPS REGNA: MORTE AGLI INFEDELI! [SM=x77409]



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