È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!





Forum News Regolamento Play by Forum Progetti GdR Free MagMa MagMa Forum
Addio Arjuna, addio Poeta fantastico e creativo... che la terra ti sia lieve.
"Sai cosa scrivere? Allora posta! Non sai cosa scrivere? Allora spamma!"


Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Armi, Armature ed Equipaggiamento

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2005 16:15
23/02/2004 15:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.246
Registrato il: 19/11/2001
Città: GENOVA
Età: 40
Sesso: Maschile
Moderatore
Veterano
Accolito della Fratellanza
Distretti militari, vita da soldato e prigionieri di guerra
Nella rigida gerarchia della società egiziana la casta dei guerrieri viene immediatamente dopo la prima, che è quella dei sacerdoti. Tra le due caste è permesso il matrimonio ed i figli appartengono alla stessa casta del padre.

Annualmente, in tempo di pace, i distretti sono tenuti a mandare al faraone complessivamente circa 2.000 guerrieri scelti, che costituiscono la sua guardia personale, a questi, dopo l'adozione del carro da guerra, si aggiungerà un reparto carrato forte di 600 veicoli. Sia in pace che in guerra ai soldati egiziani non viene corrisposta nessuna paga, d'altronde essi non conoscono la moneta, questa verrà adottata dopo Alessandro il Grande sotto i Tolomei.

Comunque i guerrieri godono di alcuni privilegi: dodici "arure" (circa tre ettari) di terra libere da imposte. Inoltre chi fa parte del corpo di guardia del faraone riceve ogni giorno un peso di cinque mine di grano abbrustolito, due mine di carne .bovina e quattro aristeri (più di un litro) di vino. Infine a tutto ciò va aggiunto l'eventuale bottino di guerra: i nemici vinti che diventano loro schiavi e, per i più valorosi, preziose asce d' oro offerte dallo stesso faraone.

Ogni "nomo" o distretto possiede da tempi remoti il suo emblema araldico, il quale viene dipinto o scolpito sulle insegne che si portano in guerra; per cui tutti i soldati originari di una stessa località marciano e combattono all'ombra dell'insegna, che ritrae l'animale o l'albero sacro del distretto di provenienza. Queste insegne militari sono generalmente delle lunghe aste di legno con sopra scolpita la divinità, come si rileva dal bassorilievo di una tavoletta di cosmetici, raffigurante la vittoria del mitico faraone Narmer. Tra le più famose ricordiamo l'insegna con la testa d'ariete, sotto la quale combattono i valorosi guerrieri del distretto tebano, il cui dio protettore è Amon adorato appunto nelle spoglie di ariete, e l'insegna con lo scarabeo dei battaglioni di Menfi, città in cui dimora Ptah il più antico degli dei, raffigurato in forma scarabeo. Con il tempo le insegne di combattimento si ridurranno alle cinque delle grandi divinità: Amon, Ra, Ptah, Sutekh e Phra. Esse daranno il proprio nome ad ognuna delle cinque grandi unità, ciascuna forte di circa 10.000 uomini, in cui durante il Nuovo Regno verrà suddivisa l'intera armata egiziana.

L'addestramento per chi risiede nei distretti, destinati alla leva militare, comincia fin da bambino, e non deve essere molto piacevole se da un testo del Nuovo Regno leggiamo la seguente descrizione: "…quando egli (il soldato) è ancora in tenera età, viene preso e portato in una caserma. Qui deve abituarsi alle dure fatiche militari e per ogni lieve trasgressione il suo corpo viene battuto come un papiro. Deve abituarsi anche a portare carichi più pesanti di una soma di un asino e a bere acqua putrida... tutto ciò in previsione delle lunghe marce nelle assolate terre siriane".

Il reato più grave di cui può macchiarsi un soldato egiziano è quello di diserzione. La pena è, come in tutti i tempi e per tutti gli eserciti, la morte, con l'aggravante però per il soldato egiziano che i suoi genitori vengono condannati al lavoro forzato nelle miniere. Malgrado ciò questo reato non è poi tanto raro, anzi sotto il regno di Psammetico si ha addirittura una diserzione in massa del corpo di guardia della piazzaforte di Elefantina, stanco, secondo quanto scrive Erodoto, di non essere rilevato dopo tre anni di guarnigione. I disertori, per sfuggire all'immancabile vendetta del faraone, si arruoleranno poi sotto le insegne del re etiope di Napata.

Per quanto riguarda il trattamento dei prigionieri di guerra e delle città conquistate, gli egiziani ignorano, nel modo più assoluto, la spaventosa crudeltà dei popoli semiti, difatti i prigionieri diventano semplicemente schiavi dei vincitori, il che non è poco se si pensi soltanto per un attimo all'impalamento o alla scorticazione della pelle, praticati sistematicamente dagli eserciti assiri nello stesso periodo. Una delle rare eccezioni a questa benevolenza verso i nemici vinti è quella del faraone Meremptah (l238 a. C.), che, dopo aver sbaragliato i predoni libici, ordina per rappresaglia l'indiscriminata decapitazione di tutti i prigionieri. Ma, a parziale discolpa di quel faraone, sta il fatto che quei feroci predoni si erano resi responsabili di orribili torture nei confronti di indifesi contadini egiziani.

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:11. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com