Armi, Armature ed Equipaggiamento

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Vykos
00domenica 22 febbraio 2004 19:20
qui ci occuperemo di tutte le armi, armature ed equipaggiamenti, con relativi danni, bonus ed effetti.
inizierei con il classificare le armi dal grande al piccolo, cioè prima facciamo le categorie generiche, poi andiamo nello specifico (mi pare che così si evitino i post a mitraglia con nomi diversi di armi più o meno conosciute).
le classi tipo sarebbero (credo):

-spade
-lance
-mazze
-pugnali
-archi
-fruste
-bastoni
-asce (c'erano?)
-falci

dimentico qualcosa?



Gabryk
00domenica 22 febbraio 2004 20:06
Io proporrei anche il sistema di classificazione di D&D, cioè Taglio, Contundente, Perforante, che in effetti è la più sensata.

Poi a questa andrebbe affiancata la classificazione per la dimensione: piccola, media, grande e magari aggiungerei una parte apposta per le armi esotiche (quelle non proprie dell'Egitto), cmq se pensate sia meglio non metterla per me fa lo stesso.

Quindi la classificazione alla fine sarebbe.

Taglio: spade, pugnali, asce, falci
Contundente: mazze, fruste, bastoni
Perforante: lance, archi

e per ogni arma (o quasi) esisterà la versione piccola, media o grande. Se qualcuno ha conoscenze più precise sulle armi usate nell'antico Egitto si faccia avanti [SM=g27777] cmq ora guarderò un po' di informarmi meglio.

Septienna
00domenica 22 febbraio 2004 23:15
Io so che l'arma più usata era la lancia e dato questo farei una gamma più ampia di quest'arma rispetto alle altre.

Le spade erano corte e la lama era larga oppure lame leggermente ricurve tipo sciabole.
Gabryk
00lunedì 23 febbraio 2004 08:09
Direi di organizzarci così x le armi:
prima buttiamo giù i nomi che ci vengono (meglio se ve li preparate sul pc finchè avrete una listal, così evitiamo di avere nomi sparsi qua e là... ovvio che se avete delle aggiunte potete aggiungerle in seguito...) poi li ordiniamo dal meno potente al più potente, decidiamo il min e il max di danni x le armi e li attribuiamo in ordine crescente alla lista... in questo modo ci semplifichiamo di molto la vita... che ne dite?
Rincewind
00lunedì 23 febbraio 2004 11:28
Una piccola nota al combattimento, mutuata da Alternity (un sistema di gioco che adoro!).
Il numero di punti vita non andrebbe commisurato alle caratteristiche fisiche?
Alternity ha un sistema a tre livelli di danno: da stordimento, da ferita e mortale, abbastanza simile a quello che state discutendo. Dà un numero di punti ad ogni categoria pari al punteggio di costituzione e la metà del punteggio di costituzione al danno mortale.
Le armi non si differenziano solo per il dado di danno, ma anche per il tipo di danno che infliggono.
Per esempio una spada infligge 1d6 danni ferita/1d8 danni ferita/1d4 danni mortali a seconda del livello id successo raggiunto. In questo modo uno spadaccino veramente esperto può facilmente bypassare tutta la serie di danni ferita ed infliggere direttamente danno mortale con un successo eccezionale. Questo simula una bella stoccata al cuore o un colpo al collo.
Magari si potrebbe studiare qualcosa di simile anche per questo GDR.

Ciao!
Fembren
00lunedì 23 febbraio 2004 12:12
La proposta di Rincewind è molta bella ma bisognerebbe rivoluzionare il sistema dei pf che abbiamo fatto fino ad ora, non so...

Comunque tornando alle armi le più usate erano le lance, le spade
(e relativi scudi) e gli archi, molto usati specialmente sui carri da guerra.


Gabryk
00lunedì 23 febbraio 2004 14:44
La proposta delle ferite uguali per tutti è per un discorso di veridicità, insomma secondo me (e credo anche secondo chi l'ha accolta) una spadata è una spadata, sia che me la becchi io o Fembren, la COS non è che faccia tutta questa differenza... potrebbe farla se i punteggi di COS fossero molto vari, cioè quando una persona è davvero una montagna di carne...
Ora, non voglio dire che non esistano persone particolarmnete robuste che resisterebbero meglio di altre ai danni, ma credo siano più che altro eccezioni... noi dobbiamo prendere in considerazione la media, la persona standard.

Cmq il TS su morte tiene in considerazione la diversità di COS, a mio avviso è più giusto così che non se la COS influenzasse alla radice il modo di beccarsi dei danni... ovvero: tutti si beccano i danni che gli vengono inflitti, poi se uno ha COS maggiore di un altro avrà più possibilità di restare in vita finchè non viene curato o stabilizzato...

Bastardi si nasce, ma col tempo si peggiora...

[Modificato da Gabryk 23/02/2004 14.45]

Gabryk
00lunedì 23 febbraio 2004 14:54
Difesa del soldato Egizio
Ecco qua uno stralcio di un documento trovato in rete (e ovviamente salvato sul mio PC [SM=g27775] ) è molto interessante:

L'arma di difesa per eccellenza è il caratteristico scudo egiziano rettangolare con la parte superiore ricurva, esso è costituito da una pelle d'animale, generalmente d'ippopotamo, ma anche d'antilope come quello di Tutankhamon, stesa su un leggero telaio di legno. La facile deteriorabilità di questo scudo e quindi la eccessiva richiesta costringono l'Egitto a farne una produzione a livello industriale, per cui in tante pitture del tempo si vedono decine di operai intenti alla loro fabbricazione. Durante la marcia lo scudo viene appeso alla spalla mediante una striscia di cuoio. Qualcuno ha parlato di uso da parte degli egiziani dello scudo rotondo, ma è in errore perché se in alcuni bassorilievi, specialmente del Nuovo Regno, si notano soldati con scudo circolare, queste raffigurazioni si riferiscono per lo più a contingenti mercenari assoldati dal faraone. E' il caso dei greci agli ordini di Psammetico I, e di Ramesse II con i suoi Sherdi.

L'uso delle corazze viene introdotto ai tempi del Nuovo Regno, ma esse resteranno sempre appannaggio della classe dei nobili. Le corazze egiziana di fattura molto semplice, con cuoio rinforzato da lamine di bronzo, devono essere molto efficienti se dobbiamo credere ad Erodoto, il quale scrive che esse sono richieste dagli ufficiali persiani, e quest'ultimi in fatto di armi non sono secondi a nessuno. Infine sono da citare gli amuleti, le sentenze su papiro, gli occhi mistici, gli anelli con lo scarabeo, le piume di animali sacri, che per il superstizioso soldato egiziano costituiscono l'estrema ultima difesa di fronte alle armi nemiche.

Povera come il vestimento è la razione di guerra che il soldato porta con sé in marcia: grano abbrustolito, acqua, pane di fichi pressati e uva secca, più cipolla ed aglio.


Gabryk
00lunedì 23 febbraio 2004 14:58
Armi di offesa
Arma di offesa, tenuta in somma considerazione dagli egiziani, è il grande arco ad una sola curvatura, esso è in dotazione agli arcieri, che sono, insieme con i conducenti di carri, anch'essi d'altronde arcieri, l'élite delle forze combattenti dell'armata. La predominanza degli arcieri sulla fanteria, quest'ultima armata sempre alla leggera con scudo, scarsamente resistente, e lancia di non pregevole fattura, è comune a tutta l'area dei popoli semitici ed è spiegabile con il tipo di guerra che si conduce nelle grandi e desertiche pianure afro-asiatiche.

Gli arcieri egiziani per i loro archi, nei primi tempi, si servono di frecce di giunco con punta di pietra o di osso. Tale pratica non verrà mai del tutto abbandonata perché, in un paese povero di materie prime qual'è l'Egitto, è uno spreco economico enorme usare, per la punta delle frecce, il bronzo o il ferro.

Altra arma d'offesa è la lancia con asta di legno non molto lunga, circa m. 1,60, e con punta e manicotto di bronzo, che più tardi sarà sostituito dal ferro. Infine abbiamo, per gli ufficiali, la spada ricurva atta a colpire di taglio, questa, chiamata "khopesch", sembra caratteristica dell'armamento egiziano, ma in realtà è assai diffusa anche nell'area semitica; come è confermato dalla stessa Bibbia, che usa sempre letteralmente la frase "colpire di taglio" e quando descrive una spada a due tagli, atta a colpire di punta, la menzione come una rarità.

Anche la doppia ascia è un'arma abbastanza diffusa tra gli ufficiali dell'esercito egiziano. Dalle pitture murali della tomba di Nakht (circa 1400 a. C.) si rileva l'uso, come arma di offesa, del boomerang. L'armata disponeva inoltre di un corpo di frombolieri.


Gabryk
00lunedì 23 febbraio 2004 15:00
Distretti militari, vita da soldato e prigionieri di guerra
Nella rigida gerarchia della società egiziana la casta dei guerrieri viene immediatamente dopo la prima, che è quella dei sacerdoti. Tra le due caste è permesso il matrimonio ed i figli appartengono alla stessa casta del padre.

Annualmente, in tempo di pace, i distretti sono tenuti a mandare al faraone complessivamente circa 2.000 guerrieri scelti, che costituiscono la sua guardia personale, a questi, dopo l'adozione del carro da guerra, si aggiungerà un reparto carrato forte di 600 veicoli. Sia in pace che in guerra ai soldati egiziani non viene corrisposta nessuna paga, d'altronde essi non conoscono la moneta, questa verrà adottata dopo Alessandro il Grande sotto i Tolomei.

Comunque i guerrieri godono di alcuni privilegi: dodici "arure" (circa tre ettari) di terra libere da imposte. Inoltre chi fa parte del corpo di guardia del faraone riceve ogni giorno un peso di cinque mine di grano abbrustolito, due mine di carne .bovina e quattro aristeri (più di un litro) di vino. Infine a tutto ciò va aggiunto l'eventuale bottino di guerra: i nemici vinti che diventano loro schiavi e, per i più valorosi, preziose asce d' oro offerte dallo stesso faraone.

Ogni "nomo" o distretto possiede da tempi remoti il suo emblema araldico, il quale viene dipinto o scolpito sulle insegne che si portano in guerra; per cui tutti i soldati originari di una stessa località marciano e combattono all'ombra dell'insegna, che ritrae l'animale o l'albero sacro del distretto di provenienza. Queste insegne militari sono generalmente delle lunghe aste di legno con sopra scolpita la divinità, come si rileva dal bassorilievo di una tavoletta di cosmetici, raffigurante la vittoria del mitico faraone Narmer. Tra le più famose ricordiamo l'insegna con la testa d'ariete, sotto la quale combattono i valorosi guerrieri del distretto tebano, il cui dio protettore è Amon adorato appunto nelle spoglie di ariete, e l'insegna con lo scarabeo dei battaglioni di Menfi, città in cui dimora Ptah il più antico degli dei, raffigurato in forma scarabeo. Con il tempo le insegne di combattimento si ridurranno alle cinque delle grandi divinità: Amon, Ra, Ptah, Sutekh e Phra. Esse daranno il proprio nome ad ognuna delle cinque grandi unità, ciascuna forte di circa 10.000 uomini, in cui durante il Nuovo Regno verrà suddivisa l'intera armata egiziana.

L'addestramento per chi risiede nei distretti, destinati alla leva militare, comincia fin da bambino, e non deve essere molto piacevole se da un testo del Nuovo Regno leggiamo la seguente descrizione: "…quando egli (il soldato) è ancora in tenera età, viene preso e portato in una caserma. Qui deve abituarsi alle dure fatiche militari e per ogni lieve trasgressione il suo corpo viene battuto come un papiro. Deve abituarsi anche a portare carichi più pesanti di una soma di un asino e a bere acqua putrida... tutto ciò in previsione delle lunghe marce nelle assolate terre siriane".

Il reato più grave di cui può macchiarsi un soldato egiziano è quello di diserzione. La pena è, come in tutti i tempi e per tutti gli eserciti, la morte, con l'aggravante però per il soldato egiziano che i suoi genitori vengono condannati al lavoro forzato nelle miniere. Malgrado ciò questo reato non è poi tanto raro, anzi sotto il regno di Psammetico si ha addirittura una diserzione in massa del corpo di guardia della piazzaforte di Elefantina, stanco, secondo quanto scrive Erodoto, di non essere rilevato dopo tre anni di guarnigione. I disertori, per sfuggire all'immancabile vendetta del faraone, si arruoleranno poi sotto le insegne del re etiope di Napata.

Per quanto riguarda il trattamento dei prigionieri di guerra e delle città conquistate, gli egiziani ignorano, nel modo più assoluto, la spaventosa crudeltà dei popoli semiti, difatti i prigionieri diventano semplicemente schiavi dei vincitori, il che non è poco se si pensi soltanto per un attimo all'impalamento o alla scorticazione della pelle, praticati sistematicamente dagli eserciti assiri nello stesso periodo. Una delle rare eccezioni a questa benevolenza verso i nemici vinti è quella del faraone Meremptah (l238 a. C.), che, dopo aver sbaragliato i predoni libici, ordina per rappresaglia l'indiscriminata decapitazione di tutti i prigionieri. Ma, a parziale discolpa di quel faraone, sta il fatto che quei feroci predoni si erano resi responsabili di orribili torture nei confronti di indifesi contadini egiziani.

Vykos
00lunedì 23 febbraio 2004 15:01
a) Sept ha ragione, anch'io sapevo che la lancia fosse la più diffusa.

b)IMO la costituzione non conta in caso di armi da taglio: una lama entra in ogni tipo di carne o muscolo, questo tipo di armi è stato inventato apposta per freddare i muscoloni...
per i danni non da taglio potremmo fare come nello STSystem, ma sarebbe TROPPO copiato, quindi preferirei modificare un po'.

c)secondo me i livelli di salute come li abbiamo progettati vanno bene, basterà aggiustarli dopo aver elaborato il danno delle armi. però (scusate la frase da moderatore, a volte mi capita) per i livelli di salute e i TS la discussione adatta è quella sulle caratteristiche...[SM=g27777]


Gabryk
00lunedì 23 febbraio 2004 16:36
Sono conscio di aver fatto dei post un po' lunghetti, ma vale la pena leggerseli perchè forniscono un sacco di spunti su questo argomento e non solo...


IMO la costituzione non conta in caso di armi da taglio



Non riesco a capire se citi la COS sempre in relazione ai TS o a qualcos'altro...

Fai benissimo a bacchettare anche tu ogni tanto, ha 2 aspetti positivi:
1) Gli altri non se la prendono solo con me se rompo le balle [SM=g27775]
2) Anch'io posso OTare ogni tanto senza accorgermene, ben venga un controllo anche per me [SM=g27777] (senza esagerare [SM=g27783] [SM=g27776] )
Vykos
00lunedì 23 febbraio 2004 18:18
no, dicevo solo che sarebbe un po' troppo "in più" stabilire quanto faccia meno male una lama a un mister muscolo...



Rincewind
00martedì 24 febbraio 2004 12:02
Non sono molto d'accordo sulla questione dei punti vita fissi, sopratutto per quello che riguarda i danni contundenti (e i colpi a mani nude). Se un altro peso massimo becca un pugno di Tyson lo incassa (almeno il primo), se lo becco io vado lungo disteso e posso anche morire sul colpo.

Lo stesso vale anche per le ferite da taglio ai livelli bassi (ferite lievi, ecc.). In questo caso l'effetto è un malus all'agire e penso che una persona robusta e in buono stato di salute (e magari addestrata) riesca a "sopportare" meglio le ferite più lievi senza perdere concentrazione. Ovviamente il danno mortale è mortale per tutti senza molte distinzioni, per cui lo terrei fisso.

Comunque se la line generale è quella dei PF fissi per me è ok!

Ciao!

Vykos
00martedì 24 febbraio 2004 13:23
OT
ehm... la discussione sulle caratteristiche, please...



Gabryk
00martedì 24 febbraio 2004 15:35
Tagliente: khopesh (spada ricurva a singolo taglio), spada (a doppio taglio, rara), pugnale, ascia, falcetto (avete presente quello di Paanoramix il druido?), frusta (la metterei fra queste), falce.

Perforante: lancia, arco (lungo e corto), pugnale da lancio, cerbottana (la mettiamo?), giavellotto, piccone (lo mettiamo?).

Contundente: bastone (di legno e con parti metalliche), mazza (di legno, di ferro, mista), randello, boomerang, frombola (è tipo fionda), fionda (la mettiamo?), martello (più e meno robusto).

Armature: armatura mista (cuoio e lamine di ferro), armatura di cuoio, armatura di ferro (rara e costosissima), armatura di pelle. (direi basta o magari qualche armatura minore, tipo corpetti di cuoio e cose simili)

Scudi: scudo di legno, di legno rinforzato (con ferro), telaio di cuoio (cuoio tirato sopra ad una intelaiatura di legno), di ferro (raro e costoso), di cuoio rigido, di pelle rigida (non chiedetemi come facciano ad essere rigidi...)

Cosa ne dite?
Vykos
00martedì 24 febbraio 2004 17:16
mi pare una classificazione valida. io sono per questa, poi vedremo i sotto-tipi di arma...

p.s.-in effetti anch'io vedrei meglio la frusta come tagliente...



Septienna
00martedì 24 febbraio 2004 18:06
La cerbottana è ok, magari con i dardi avvelenati è meglio...
Gabryk
00martedì 24 febbraio 2004 19:05
Certo certo, i dardi poi possono essere come vogliamo.
In D&D fanno così: indicano l'arma (tipo balestra) con la gittata, il costo, il peso, ma senza i danni... invece sotto all'arma riportano i vari tipi di munizione previsti con i danni, gli effetti, etc. farei così che ha molto senso... [SM=g27777]
Vykos
00martedì 24 febbraio 2004 19:09
essendo il nostro un gioco di interpretazione aggiungerei anche una caratteristica dello STSystem: l'Occultabilità, ovvero quanto si può nascondere l'arma in questione.
potrebbe essere necessario nasconderla per infiltrarsi da qualche parte, no?



Gabryk
00martedì 24 febbraio 2004 20:28
Ottima idea, anche in Cyb si usa ed è ottima! Decideremo dopo, arma per arma...
Gabryk
00martedì 2 marzo 2004 18:30
Allora, direi che ora è importante stabilire le proprietà delle armi... forse la cosa migliore per iniziareè stabilire i danni minimi e massimi prodotti dall'arma meno potente e più potente...
Per iniziare possiamo stabilire numericamente i danni (senza indicare il tipo di dado), che possiamo convertire in un secondo momento...
Avanti con le proposte [SM=g27777]
Se volete potete già indicare qualche proprietà speciale delle armi, insomma anche altri aspetti che non siano per forza i danni (occultabilità, etc.)

A proposito, per l'occultabilità stabilirei 3 "stati": Occultabile (tasca), Occultabile (Veste), Non occultabile. Se ve ne vengono in mente altri o volete modificare questi fate pure...
Vykos
00martedì 2 marzo 2004 18:45
l'occultabilità direi che va bene in quei tre livelli.

io prenderei indicativamente 15 come danno massimo e 4 come danno minimo. INDICATIVAMENTE.

poi, per l'occultabilità, direi:
lancia- Non Occultabile
spada- Veste
pugnale- Tasca
ascia- V
ascia bipenne- NO
arco piccolo- V
arco lungo- NO
bastone- V
mazza- V
falcetto- V
falce- NO



[Modificato da Vykos 02/03/2004 18.46]

Gabryk
00martedì 2 marzo 2004 18:57
Aggiungo:

frusta V
pugnale da lancio T
cerbottana V
giavellotto N
piccone N
randello V
boomerang V
frombola T (è composta esclusivamente da parti morbide)
fionda V
martello (se intendiamo il classico martello da chiodi direi V, un martello da spacca-pietre N)

Ok, danno minimo 4, massimo 15
Vykos
00giovedì 4 marzo 2004 12:03
bene, non vedo molte altre armi.
teniamo conto che le armi più specifiche verranno prese in esame dopo i concetti generali, e che comunque lasceremo libertà ai Master (com'è logico che sia) di inventarne di nuove.

forse un altro tipo di arma può essere l'artiglio, a cui darei occultabilità V.

quale arma vogliamo prendere a riferimento come "la più potente"?
e quale per "la più debole"?



[Modificato da Vykos 04/03/2004 12.04]

Gabryk
00giovedì 4 marzo 2004 13:50

Tagliente: khopesh (spada ricurva a singolo taglio), spada (a doppio taglio, rara), pugnale, ascia, falcetto (avete presente quello di Paanoramix il druido?), frusta (la metterei fra queste), falce.

Perforante: lancia, arco (lungo e corto), pugnale da lancio, cerbottana (la mettiamo?), giavellotto, piccone (lo mettiamo?).

Contundente: bastone (di legno e con parti metalliche), mazza (di legno, di ferro, mista), randello, boomerang, frombola (è tipo fionda), fionda (la mettiamo?), martello (più e meno robusto).



Allora... intanto eliminerei le armi speciali, quelle che non danneggiano direttamente: la prima è la cerbottana (cmq nemmeno i suoi proiettili danneggiano ma hanno effetti speciali...), poi fionda, frombola e arco.

Per quella che fa il danno minore sono indeciso tra pugnale, frusta e pugnale da lancio... forse la frusta... quindi 1d4

Il danno maggiore invece lo attribuirei all'ascia 1d12+3 (credo...)

Bastardi si nasce, ma col tempo si peggiora...

[Modificato da Gabryk 04/03/2004 13.51]

Vykos
00giovedì 4 marzo 2004 14:07
dipende da che frusta è... comunque io metterei il pugnale da lancio come 1d4, dopotutto non fa più male di uno shuriken giapponese... la frusta è comunque "appoggiata" dalla destrezza e dalla forza fisica diretta di chi la usa, darei forse 1d4+1, ma lasciamo pure 1d4.





[Modificato da Vykos 04/03/2004 14.08]

Gabryk
00giovedì 4 marzo 2004 14:27
Anch'io pensavo sta cosa sulla frusta... e forse è meglio il pugnale da lancio alla fine... (come arma meno potente dico...)

Una cosa: il tiro per il danno, ora come ora, dovrebbe essere FOR + dadi dell'arma... ma così non si rischia di fare troppi danni? abbiamo detto che il danno massimo delle armi è 15, come anche il limite delle caratteristiche... quindi sarebbero 30 danni nella migliore delle ipotesi... un po' tantini eh!?
Come si fa quindi?
Vykos
00giovedì 4 marzo 2004 16:30
secondo me il problema è l'incompatibilità dei Punti Ferita con il danno come l'hai pensato tu...

io non darei MAI nessun modificatore base all'arma.
cioè, un'arma farà un danno pari a Forza+il danno dell'arma, quindi il modificatore servirebbe solo a far diventare il calclo del danno un'espressione aritmetica.
esempio: io ho forza 5, colpisco con l'ascia come l'hai descritta tu, e il danno è 5+1d12+3?? vogliamo sommarci anche qualcos'altro, già che ci siamo?[SM=g27776]

io assegnerei questi danni:
spada corta: Forza+1 ; +1 Iniz.
spada normale: Forza+2
spada lunga: Forza+3
lancia: Forza+3 ; -1 Iniziativa
alabarda: Forza+4 ; -2 Iniz.
ascia: Forza+4 ; -2 Iniz.
ascia bipenne: Forza+5 (così si arriva al massimo di 15 che dicevamo prima) ; -3 Iniz.
frusta: Forza+1 ; +1 Iniz. (è flessibile)
martello da spaccapietre: Forza+5 (questi si assorbono); -3 Iniz.
martello da battaglia: Forza+4 ; -2 Iniz.
spadone: Forza+4 ; -2 Iniz.

stabilirei inoltre che si debba stabilire un'arma preferita in cui si avrà un +1 automatico nell'iniziativa, e altre 2 armi in cui non si sarà esperti e che daranno di conseguenza un -1 nella stessa.

così mi pare vada meglio, i danni non sono troppi.
la casualità del dado di cui tu parlavi tempo fa la lascerei al numero di successi nel tiro per colpire:
1-2 successi: danno normale
3-4 successi: danno +1
5-6 successi: danno +2 (massimo bonus al danno: l'arma è quella che è)

vedo questo sistema molto adatto alla situazione: se ci pensi bene la casualità dei danni causati da un colpo non è nel colpo in sè per sè, ma in come colpisce.



[Modificato da Vykos 04/03/2004 16.31]

Gabryk
00giovedì 4 marzo 2004 18:39
Scherzi? [SM=g27782]
Cioè fammi capire... se io ho FOR 4 e colpisco qualcuno con un ago gli faccio 5 danni (diciamo che l'agoè +1 [SM=g27775] ), ma se ho forza 10 gli faccio 11 danni! cioè praticamente l'arma non conta nulla e conta solo la forza... e allora mi chiedo: perchè bisogna usare le armi quando posso benissimo prendere a schiaffi qualcuno causandogli le stesse ferite che con un'ascia?
Non mi piace [SM=g27774]
La casualità è bella in un GDR (almeno, a me piace [SM=g27776] ), allora lasciamo stare la FOR e usiamo solo i dadi x i danni dell'arma... la FOR resta cmq indispensabile per colpire...

Cmq guarda che i danni che hai proposto sono davvero tanti... le ferite sono in tutto 20 (+5 mortali), uno con FOR 10 può facilmente procurare 15 danni... e son troppi! 2 mazzate e sei già all'altro mondo... ok il realismo, però credo che i giocatori si divertano di più a giocare un po' prima di trapassare...
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