Fortunatamente è andata, nessuno si è accorto di nulla.
Mi premunisco immediatamente di far sparire le tracce più grossolane provocate dalla colluttazione, prima di tutto il sangue.
E mentre noto i miei compagni assorti nella perquisizione e nell'occultamento del cadavere, bisbiglio loro sottovoce: "Non muovetevi. Vado avanti di qualche metro a verificare se è tutto a posto. Se non abbiamo altri mosconi alle costole vi faccio un segno. State in campana."
Mentre, circospetto, avanzo oltre la radura di pochi metri, non posso fare a meno di pensare alla guardia che ho appena ucciso. Stando al diario letto da Bjorn, era un poveraccio... esattamente come noi. Tante volte avrei voluto evitare spargimenti di sangue, ma sicuramente avrei ricevuto in cambio brutte sorprese... no, la mia strada è questa. Un giorno pagherò il conto direttamente all'inferno per i miei peccati, ammesso che me ne importi qualcosa.