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| Registrato il: 01/02/2002 | Sesso: Maschile | Moderatore | Conoscitore | Nuclearizzato da Praga | |
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Hei Hei Hei!
Pensavo ad un topic più tranquillo, ma quando c'è Souze di mezzo non si può mai dire.....:D
Scherzo naturalmente, ma mi trovo particolarmente d'accordo con Souze, anche se ritengo però che l'assegnazione dei punti sia fondamentale, anche se un po' "folkloristica".
I miei giocatori hanno ormai acquisito un premio che per il più bravo è stato del 10% del valore iniziale (10pts vs 100pts), il più "scarso" (non il giocatore, il premio!) è il 3% (3pts).
Ora, vi assicuro che le disparità non creano nessun problema ai giocatori, che anzi si divertono con un po' di sfottò....(:
Secondo il mio parere però, se si volesse essere realistici, l'assegnazione dei punti deve trascendere un pochino la realtà, anche i parametri di GURPS dicono "pochi punti per sessione, un massimo di 2...", ma anche con questa progressione siamo ben al di fuori della realtà (anche con una media di 0,35 pti per sessione, in 40 sessioni abiamo uno sviluppo decisamente sopra alla realtà); trovo però che sarebbe CRUDELE sottoporre i giocatori ad uno sviluppo che rispecchia appieno la realtà, una parte del divertimento deriva dall'interpretazione di individui "eccezionali", che a loro volta riescono a trascendere le normali leggi della realtà stessa.
Se poi questo si riflette in un apprendimento un po' più rapido del normale, ben venga!
utto sommato ciò fa parte della cultura GDR, a prescindere dal fatto di considerarla una cosa positiva o negativa (io credo che dipenda in gran parte dai giocatori...).
Personalmente ritengo l'assegnazione dei pti un aspetto secondario, ma irrinunciabile.
Yai!
Pkrcel
La vita è corta,L'arte lunga,
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