Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!





Forum News Regolamento Play by Forum Progetti GdR Free MagMa MagMa Forum
Addio Arjuna, addio Poeta fantastico e creativo... che la terra ti sia lieve.
"Sai cosa scrivere? Allora posta! Non sai cosa scrivere? Allora spamma!"


Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Assegnazione punti personaggio

Ultimo Aggiornamento: 30/05/2002 09:32
11/04/2002 19:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 141
Registrato il: 13/12/2001
Età: 37
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Conoscitore
propongo il discorso per estremi perchè non voglio perdermi nel dettaglio con la spranza di andare alla radice delle azioni. E' chiaro che per tutti, me compreso, la realtà è ricca di sfumature ed esigenze diverse che moderano l'idea sull'azione.

Tendenzialmente comunque il fenomeno è osservabile, coloro che "resistono" e continuano a giocare o vanno per inciso diretti verso la strada dei punti (perdendosi prima o poi preferendo alla simulazione la realtà) o comunque sono mossi dal sacro fuoco dell'interpretazione (non so poi che fine facciano)
11/04/2002 19:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
La mia domanda invece è: come fai a spingere un giocatore ad interpretare un personaggio senza un PREMIO dietro? Se manca un premio dietro (i PX appunto), perchè mi devo sbattere, a che senso interpretare al limite un personaggio? In questa maniera, sia che giochi bene che giochi male...è la stessa cosa!!! I PX introducono il concetto di premio, di merito, e di CRESCITA. Come fai a dire che il personaggio si evolve, se resta sempre lo stesso???? Senza PX non c'è evoluzione: io posso pagare via svantaggi mentali, posso prendere nuove abilità che mi permettono di interpretarmi in maniera nuova.
Se il pg resta sempre quello...dov'è l'evoluzione?

E' vero che gli svantaggi più gravi non li vuole nessuno, ma è cosa normale, chi vorrebbe interpretare un pg zoppo??? Sai da quante scene d'azione (e non) ti tagli fuori se sei zoppo? Io gioco per creare un pg eroico, un mio alter ego più forte, mica per creare relitti ambulanti! Accadrà prima o poi, anche nelle tue partite, di combattere, ed allora che si fa? Bello interpretare, se poi muori alla prima occasione!

Pensiamo poi alle avventure: il bello della crescita del pg è anche creare avventure più complesse e difficili, proprio perchè la potenza del pg è adeguata al livello di sfida. Se sei sempre uguale, potrai affrontare sempre le stess cose, ed è molto noioso. Non posso affrontare goblin tutta una vita, voglio pure spaccare il culo ad un drago; non voglio sempre fare una semplice avventura cittadina, voglio salvare il regno, viaggiare in posti pericolosissimi, etc...

I PX sono una cosa basilare del RPG, devono essere dati, soprattutto per premiare o punire i giocatori. Puoi darne tanti o pochi (oppure una media, come facciamo quasi tutti), ma non puoi non darli!!!

And then there was silence, just a voice from the other world
11/04/2002 22:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 8
Registrato il: 04/04/2002
Città: COMO
Età: 44
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Apprendista
Beh, vedo che il discorso si sta affinando...
Ormai le reciproche posizioni si sono definite.
Voglio dare ragione a Souze quando dice che l'interpretazione è un fine più nobile e duraturo del miglioramento; secondo me però le due cose non si escludono a vicenda.
Tutto dipende se si considera il gioco più simulazione o avventura.
A Jotaro dico che i punti servono ma non sono indispensabili.
In una campagna breve si può anche non darne, ma nel lungo periodo se non si danno si figurerebbe un immobilismo paradossale che potrebbe frustrare i giocatori.
Il valore di un personaggio non si misura però solo in combattimento.
Evolversi non significa solo che prima affrontavo gli orchi e ora i draghi, è una visione riduttiva. Un personaggio cresce soprattutto perchè diventa più importante, più determinante nella storia. Avere più punti non significa avere vita più facile, arrivano onori ma anche oneri e responsabilità.
Le tue decisioni sono più importanti ma potresti pestare i piedi a qualcuno, farti dei nemici.
Ovviamente assegnare i punti è molto utile al master per indirizare e incentivare i giocatori; per questo penso che Souze deve essere un master molto bravo per riuscire a farne a meno.

11/04/2002 22:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Ovvio che in campagne brevi i PX non hanno senso, ma nel lungo periodo, le normali campagne che immagino facciamo tutti, DEVONO essere dati, magari pochi, ma ci devono stare.

Concordo con Artù che l'interpretazione non esclude il miglioramento, anzi, vanno a braccetto. Molti miei giocatori spingono al massimo l'interpretazione perchè c'è una ricompensa (oltre a divertirsi, ovvio), e viceversa il miglioramento spinge ad interpretare meglio, perchè il giocatore si trova con un pg che lo soddisfa.

L'esempio di draghi e goblin riguarda solo il combattimento, l'ho fatto per semplicità, potrei farne altri in molti campi, soprattutto le abilità. I miei giocatori all'inizio comprano solo le abilità strettamente utili alla sopravvivenza (e ti credo, con solo 100 punti!), poi, con l'arrivo dei PX, danno forma al pg comprando quelle abilità specifiche che completano l'idea originaria del pg. Se non dai i PX che si fa, si tira sempre sul default??? No, dico, bel divertimento....

Combattere poi è sempre una cosa importante, perchè anche metti caso ti capita una volta sola in tutta l'avventura (cosa non rara in GURPS, dove il combattimento è letale), se non hai messo neppure dei punti sulle abilità delle armi, sei morto! Hai dei gravi svantaggi fisici? Sei morto! Per fare una bella interpretazione hai preso Manico depressivo e sei nella fase sbagliata? Sei morto! Cosa ci fai di una bella interpretazione se muori un combattimento si e uno no???

And then there was silence, just a voice from the other world
12/04/2002 08:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 190
Registrato il: 01/02/2002
Sesso: Maschile
Moderatore
Conoscitore
Nuclearizzato da Praga
Viviamo di esempi sbagliati....

No, non intendo quelli di Jotaro :D :D :D.

Parlo delle esperienze COMUNI che abbiamo sui GDR(noi quattro intendo, per Arthur faccio supposizioni ma credo di esser nel giusto).

Tutti abbiamo avuto esperienza con D&D o equivalente, breve o lunga ch'essa sia stata (per me breve).
Tutti siamo stati giocatori almeno per un po' (non solo master, è questo che intendo).
Abbiamo visto nelle prime esperienze che nel DNA del GDR c'è il combattimento (è una dura realtà, forse per certi versi è pure sbagliato, ma tant'è, a me piace così).
Abbiamo visto che chi non se la sa cavare con lame&affini è destinato ad una breve esistenza (il mago 1° livello di D&D?).

E qui chiedo:
Abbiamo avuto un master "sbagliato"?

Io sì, distribuiva punti in proporzione di 10:1 rispetto a King Arthur (che dalla discussione sembra il più generoso, ma non voglio alludere a nulla con questo [seriamente]), ed ogni sessione o quasi, uccideva un personaggio [seriamente!!].
In un tipo di gioco come questo, GURPS non c'entra nulla, ed anzi, frustra i giocatori che si impegnano, che a loro volta si difendono giocando passivamente, giusto per vedere come va avanti la storia, ma dopo un po' neanche quello.

Qcosa di simile sarà capitato anche a voi, presuntuosamente presumo.....

Ognuno ha reagito diversamente.

A tutti ora però piacciono le campagne di un certo spessore....

Mi piacerebbe sentire anche altre campane riguardo questo topic.

Sciao

P.S.
Ogni riferimento a fatti o persone reali è puramente voluto, sentitevi liberi di tenervi per voi i commenti:) :) :)

Ri-Sciao

Pkrcel
La vita è corta,L'arte lunga,
L'esperienza fallace,Il giudizio difficile.
12/04/2002 08:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 142
Registrato il: 13/12/2001
Età: 37
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Conoscitore
"Come spingo un giocatore a interpretare un personaggio a interpretare senza un premio dietro... sia che giochi bene sia che giochi male è la stessa cosa"

il Gdr è una sfida di intelligenze tra master e giocatori, i miei giocatori sono incentivati inanzitutto a sopravvivere, hanno un attaccamento quasi paranoico (come un uomovero e proprio, come è nella realtà) a sopravvivere. Nel mio gruppo siamo diventati tutti un po' fanatici della precisione. Per preparare il personaggio ci vogliono varie sedute, la definiizione dei dettagli, l'adeguamento della vita a ogni singola abilità posseduta, a ogni svantaggio. La parte sociale, le amicizie, la famiglia ecc...
A muovere i personaggi è l'orgoglio di poter dire che il loro personaggio, preciso fin nei minimi dettagli, è riusscito a sopravvivere. I rapporti sociali del personaggio sono fondamentali, una cattiva interpretazione prima o poi ti uccide, ecco la spinta ad intepretare. Lì dove l'intepretazione potrebbe essere carente si inserisce il master.

L'evoluzione è nel dinamismo: un personaggio combatte... prima o poi si beccherà uno svantaggio fisico, pesterà i piedi a qualcuno e si prenderà nemico personale, salverà la vita o conquisterà la fiducia di qualcuno di importante: alleato o patrono, viaggierà: sopravvivenza a un ambiente. Parteciperà ad una guerra, aumenterà la sua arma, la tattica o imparerà i primi rudimenti di pronto soccorso.

Il giocatore non si aspetta nulla alla fine della seduta, durante il gioco però alcune cose della sua scheda potrebbero cambiare: attenzione però!!! non cambiano se lui gioca bene o male (non cambiano per l'interpretazione) cambian solo per ciò che fa nel gioco, il master non conta questi cambamenti in punti personaggio, il master traspone le conoscenze che può aver appreso in abilità, vantaggi e svantaggi senza preoccuparsi del fattore numerico, ma partendo da una base realistica. Generlamente però questi miglioramenti non avvengono, non sono molto presenti nel gioco, come avviene anche nella nostra realtà.

Non finisci con l'uccidere goblin tutta la vita. Ci sono personaggi che nella mia vecchia campagna hanno ucciso un mostro soltanto in 1 anno di gioco, o addirittura nessuno. Altri ne hanno uccisi molti e diversi.
Il punto è che affrontare un mostro non è una cosa normale, ma una cosa eccezionale, cui si arriva perchè altrimenti non si sopravvive, o dopo un'attenta preparazione, o per una evidente superiorità che impedisce di correre rischi.
Si possono uccidere anche mostri potenti con personaggi scarsi, la sfida è nella preparazione, nella meticolosità delle contromisure, nelle vie di fuga, non sempre nel combattimento.
Una delle cose più belle del GDR è riuscire in imprese che sono fuori dalla tua portata del personaggio. Al di là di cosa sconfiggi, se sei cosciente di aver superato una difficoltà enorme per il potenziale del tuo personaggio sei ugualmente divertito e felice. Fosse anche solo un goblin astuto contro un personaggio da 30 punti.

12/04/2002 11:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Ah, adesso ti ho capito Souze, tu giochi al GDR fantasy come se giocassi al Richiamo di Ktulu, si spiega tutto. Fai pure, dato che è la tua campagna, e finchè ci si diverte è tutto ok, però a me non piace giocare al fantasy in stile Ktulu.

Ogni campagna, ogni ambientazione, porta con se regole e stili differenti. Quello che tu dici è più adatto ad una campagna Horror/Ktulu dove i giocatori (dei comuni umani che devono lottare contro forze moltoooooooo superiori) vanno in paranoia al minimo fruscio del vento.

Ma la campagna fantasy si basa su regole e concetti diversi, nella campagna fantasy i pg sono forti abbastanza per lottare contro mostri, ed incontrarne uno NON è un evento eccezionale, ma piuttosto una routine.

Sto conducendo ora una campagna SUPER, che il fantasy all'ennesima potenza sotto certi aspetti, vita normale per altri. Siamo partiti da 250 punti, do 10 punti a partita, le regole sull'acquisizione delle caratteristiche al doppio dell'inizio sono sospese, i giocatori si sgrugnano con nemici potentissimi, esseri di altre dimensioni, New York (dove giochiamo) sembra una città sotto assedio, si incontrano eroi come i Fantastici Quattro e l'Uomo Ragno. Ovviamente ci sono anche gli intermezzi di vita reale, la scuola, le partite di football, le ragazze, le cause per danneggiamento....

Insomma, ogni campagna ha le sue regole ed un suo stile, e lo stile fantasy NON è quello che i mostri sono rari o fanno paura....

And then there was silence, just a voice from the other world
12/04/2002 12:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 192
Registrato il: 01/02/2002
Sesso: Maschile
Moderatore
Conoscitore
Nuclearizzato da Praga
Alterazione e semplificazione, la nostra discussione sta virando verso delle prese di posizione su cui non si può discutere... vi prego di cambiare registro....

Per il resto: c'è stile e stile, perchè nel fantasy un mostro non dovrebbe far paura?

Sciaoooo!

Pkrcel
La vita è corta,L'arte lunga,
L'esperienza fallace,Il giudizio difficile.
12/04/2002 15:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 9
Registrato il: 04/04/2002
Città: COMO
Età: 44
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Apprendista
Sono pienamente d'accordo col penultimo post di Jotaro e anche col penultimo di pkrcel.
Il sistema di Souze è perfettamente coerente, pur essendo diverso da quello tradizionale che usiamo io e Jotaro.
Non sono molto d'accordo con le ultime affermazioni di Jotaro, per me fantasy voul dire semplicemente LT 3 con elementi soprannaturali, tutto il resto può variare liberamente.
Rispetto lo stile di gioco di Souze, anche se così è facile correre il rischio di frustrare i giocatori.
Una domanda a Souze: assegni DIRETTAMENTE vantaggi svantaggi e abilità?
12/04/2002 17:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 143
Registrato il: 13/12/2001
Età: 37
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Conoscitore
"Perchè un mostro nel fantasy non dovrebbe far paura"...

io credo che qualunque cosa attenti alla vita faccia paura, probabilmente in qualsiasi ambientazione (forse non in supers).

Posso sicuramente affermare che il fantasy come ambientazione può anche non essere D&D come a quanto pare afferma Jotaro.
Insomma concordo con la definizione di King Arthur su cosa sia il fantasy.

Non dubito che molti giocatori (il 75%) di ruolo si appallerebbero a giocare una campagna come quella descritta (non dico campagne come le faccio io per il semplice fatto che so masterizzare in modi molto diversi, non solo in maniera realistica).
Spero non dubiate che anch'io mi possa appallare giocando 2 o più combattimenti di media a sessione.

Insomma "DE GUSTIBUS", tenendo presente che lo stile di una campagna dipende molto dai gusti dei giocatori.

L'assegnazione di vantaggi, svantaggi e altro:
facevo tirare qualche dado quando i pg utilizzavano le abilità e tenevo conto di queste come ore di studio.
generlamente se si trattava di svantaggi di tipo sociale: reputazione, nemico personale, nemmeno avvertivo il gruppo, lo scoprivano in gioco (come è normale).
Per altre cose, non so generalmente ne parlo con il giocatore, cercando di capire le sue pretese, come preferirebbe evolvere il suo personaggio, però la scelta per il giocatore è ristretta, 1 o 2 alternative, molto dipende anche da come si è coportato il suo personaggio, dal realismo di alcune acquisizioni ecc..
Per esempio: non ho mai alzato l'intelligenza, generalmente nella realtà non avviene, ma in gioco una persona ha acquistato un livello di ATT.Magia, perchè il suo personaggio superati i timori iniziali si è dedicato interamente alla magia usandola spesso, ad altri è capitato che alzassi forza, perchè Pg sedicenni che affrontano ogni genere di difficoltà fisiica e ambientale è normale che migliorino sotto certi aspetti ecc.. tenendo sempre presente che il gruppo in ogni caso era composto da Pg adolescenti o uomini molto giovani, con capacità di crescita fisiologica del proprio organismo. Con personaggi maturi, oltre i 35 anni, ferite con cui si sfiora la morte costavano 1 punto Cos permanente. Per il resto alcuni hanno acquistato svantaggi come Nemico Personale, più di una volta, Alleati, raramente... hanno aumentato e diminuito reputazione, 1 è riuscito a curare uno svantaggio. Insomma non è che fosse poi così statica, anche con questo sistema, la crescita dei personaggi era se non esponenziale perlomeno variegata ma andava sia in alto che in basso.
12/04/2002 22:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Ognuno può fare la sua campagna come gli pare, su questo non si discute, ma non puoi dire, Souze, che noi facciamo power play, noi ci atteniamo alla media, sei tu che giocando in stile Ktulu il fantasy abbassi troppo il livello. Dal tuo punto di vista strettamente personale sembra power play, ma il vero power play è ben altro, non il concedere 3 micragnosi punti sudatissimi a partita!

And then there was silence, just a voice from the other world
13/04/2002 07:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 144
Registrato il: 13/12/2001
Età: 37
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Conoscitore
forse non mi ero spiegato Jotaro, io non dico che voi siete Powerplayers, io dico che, al di là della misura, giocate anche per i punti.
13/04/2002 12:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Che intendi con al di la della misura?
Io gioco per diverirmi (e così i miei giocatori), questa è la regola base. Ed il divertimento, per noi, come penso per quasi tutti, è ANCHE la crescita del pg tramite i PX.

Toglimi una curiosità, se non usi PX come fai a giudicare un giocatore, a premiarlo, o a dirgli "guarda, stai giocando male il tuo ruolo"? Come fai a "punire" un giocatore codardo che fa l'eroe senza i PX?

Per tornare alle ambientazioni, credo che ogni ambientazione è data anche dal rispetto di certi cliché. Su alcuni si può passare oltre, ma non su tutti, pena lo snaturamento.

And then there was silence, just a voice from the other world
13/04/2002 15:44
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 145
Registrato il: 13/12/2001
Età: 37
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Conoscitore
con "al di là della misura" intendo tralasciando il problema di quella che può essere definita una misura accettabile tale che non sia powerplayer il vostro stile... ovvero al di là del fatto che considero la vostra misura nell'assegnazione dei punti comunque moderata e equa tale da essere ben lontani dal definirla powerplayer....

per il rapporto con il giocatore basta ricordarsi queste regoline:

1. Il GM non ti giudica ma si mette a tua disposizione per rendere la campagna divertente per te, giocatore, secondo i tuoi standard, compatibilmente con gli standard di divertimento degli altri giocatori e del GM stesso

2. Il GM non ti premia per il tuo operato ma ti arbitra, il giudizio sulla tua interpretazione è di tua competenza

3. Il Gm non si espone nel giudicare l'operato del giocatore nell'interpretazione del ruolo ma si premura di aiutare il giocatore a intepretare il suo personaggio in maniera compatibile e razionale con tutti gli aspetti che caratterizzano il personaggio

N.B. non ho capito la questione del giocatore codardo che fa l'eroe senza px

Che dirti: giocherò un fantasy snaturato, però sarebbe bello discutere su quale FAntasy, tra il mio e il tuo (considerando anche l'evoluzione dei personaggi) è più vicino al Fantasy Tolkeniano, che se non erro, dovrebbe essere il primo (e canonico) Fantasy.
Tu che dici?
14/04/2002 00:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 193
Registrato il: 01/02/2002
Sesso: Maschile
Moderatore
Conoscitore
Nuclearizzato da Praga
Fosrse per quanto riguarda il fantasy epico, ha ragione Souze, mentr eper il fantasy Eroico (Conan & C.) è più indicato lo stile "classico".

Tutto sommato le regole che cita Souze giustificano apieno il suo "stile", ma a parer mio un pochino di Giudizio da parte del master è obbligatorio.

Il GM non è solo "arbitro" nella mia visione......

Yai!

Pkrcel
La vita è corta,L'arte lunga,
L'esperienza fallace,Il giudizio difficile.
14/04/2002 10:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 11
Registrato il: 04/04/2002
Città: COMO
Età: 44
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Apprendista
Secondo me criticare le ambientazioni è un po' come discutere sul sesso degli angeli, l'importante è preservare coerenza e bilanciamento.
La differenza tra un giudice e un arbitro è sottile.
L'arbitro definisce i limiti che devi rispettare; disincentivandoti o incentivandoti a fare qualcosa, implicitamente esprime un giudizio sul tuo operato.
Vorrei riportare la discussione sul metodo di evoluzione del personaggio ( espressione più generale , che contiene l'atto pratico dell'assegnare i punti ).
Con l'assegnazione dei punti solitamente si ottiene che il valore dei personaggi del party si mantiene entro un certo range.
La variazione diretta, pur essendo più realistica può determinare uno sbilanciamento interno al gruppo che potrebbe frustrare qualcuno.

Esempio.
Col sistema "classico" può accadere che io mi ritrovo con 120 pp e un mio compagno con 130 e allora dico "pazienza, forse non mi sono impegnato abbastanza".
Col sistema "diretto" potrei trovarmi con 90 pp rispetto a qualcuno con 130, ... probabilmente mi attapirerei un attimino...

Vorrei sottoporvi un esempio che chiarifica come ci comportiamo nelle nostre parti.

Dopo qualche avventura due guerrieri hanno accumulato 10 punti liberi a testa, il primo viene proposto per la nomina a cavaliere, decide di accettare e spende i suoi punti per acquisire 2 livelli di status sociale.
Il secondo si complimenta col primo, ovviamente lo invidia ma non se la prenderà più di un tanto, potrà sempre spendere i punti per comprarsi PF aggiuntivi, o per migliorarsi qualche abilità.

Secondo me così si preserva il realismo senza compromettere il bilanciamento e il divertimento.

14/04/2002 11:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Rispondo a Souze: mettiamo che un pg scelga lo svantaggio Codardo, però, al momento di agire se ne dimentica (volutamente?) e fa l'eroe. Quando si arriva al dunque, ai PX, questo giocatore, pure se il suo atto ha salvato il gruppo non becca manco 1 PX, e così forse capisce che deve interpretare diversamente il ruolo.

Il GM non è solo arbitro, quindi, è anche giudice, ed ANCHE per questo servono i PX. Se sei solo uno spettatore passivo dei giocatori, allora perchè non fargli giocare pg da 500 punti??? Sicuramente è quello che vogliono tutti i giocatori, se al GM non deve interessare, perchè limitare i punti, sei al servizio dei giocatori...

And then there was silence, just a voice from the other world
14/04/2002 16:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1
Registrato il: 14/04/2002
Età: 44
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Apprendista
Gente , vi siete scaldati parecchio...
Ormai sono più di 5 anni che gioco di ruolo usando come sistema gurps, 5 anni nei quali ho sperimentato sia la parte del giocatore che quella del master.
Per essere sincero ci ho messo parecchio a trovare un mio criterio di assegnazione dei punti, anche perchè il manuale su questo non è molto di aiuto...
Di solito la mia assegnazione dei punti è una premiazione del rendimento "ruolistico" dei giocatori.
Io assegno 0.5 punti a sessione per la presenza, più una media di 1.5 punti per il raggiungimento di particolari obbiettivi.
Perchè?
Perchè mi sono reso conto che in un anno si gioca forse 35 volte, che per 2 punti di media fà: 70 punti ad ANNO di gioco dei giocatori .
E qui nasce la solita domanda ...ma 70 punti non saranno troppi?
Certo che se uno si spende 70 punti in morso di ghiaccio con un maestro, fanno 35 livelli di abilità...un bel 50 nell'incantesimo morso di ghiaccio non è male, peccato che forse é una barata colossale....
Se invece un personaggio guadagna 70 punti in una maniera verosimile, probabilmente riuscira ad alzare di un punto una caratteristica, di due livelli un paio di abilità mentali o una fisica, levarsi uno svantaggio o aquisire un vantaggio.
Io dico che non è poi molto, anzi mi sembra abbastanza equilibrato.
Comunque io gestico anche partite dove NON assegno punti perchè sono avventure "Brevi" (che durano cioè meno di 15 sessioni).
Secondo me la differenza nella qualità di una partita non è nell'essere più o meno verosimile, ma nell'essere più o meno divertente.
Nelle campagne io assegno punti per rendere il personaggio diverso da come è partito, nelle avventure brevi non avrebbe senso farlo.
Il fatto è che i giocatori delle avventure NON SI DIVERTONO DI MENO se migliorano poco o per nulla, perchè le trame sono più immediate ed avvincenti.
Non si ha il dubbio di cosa fare e cosa essere perchè di solito il master presenta dei "ruoli" già pronti, che non necessitano di ulteriori miglioramenti.
Si sa che si recita E BASTA.
Il fatto e che si gioca per divertirsi, e ci si diverte se si fa la differenza.
Se uno non riesce mai a fare la differenza è molto triste; se uno si accorge che non la farà mai direi che è un pò frustrante.
Se si danno pochi o nessun punto, non si riesce a far crescere la forza del personaggio.
Nelle camagne di solito si parte che la differenza la si fa poco, se dai TROPPI pochi punti la situazione non cambia, finisce che uno si scazza di essere sempre quello che deve mirare a "vedere un'altra alba", a prendere calci nel culo.
Giocare di ruolo un pò è come recitare, con la sola differenza che non lo si fa per divertire un pubblico ma per divertire se stessi.
C'e chi si diverte a diventare sempre più forte, e chi alla forza del personaggio (nei suoi vari aspetti)non dà alcun peso.
Per fortuna (o purtroppo )la maggioranza delle persone vuole avere la sensazione di crescere durante il gioco, o per citare Re Artù "il bello sta nel divenire e non nell'essere".

P.S. Forse è bene dire che io gioco con King Artù da molto tempo, quindi le mie e le sue opinioni tendono ad assomigliarsi...Hail to the King (se si scrive cosi...)






wlf
14/04/2002 20:24
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 146
Registrato il: 13/12/2001
Età: 37
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Conoscitore
sui punti personaggio, se uno ne ha di più uno di meno non me ne faccio un gran problema, anche perchè non è che si incide solo con i punti in una campagna, oltretutto anche con meno punti se si vuole si trova il modo di incidere. Nella vecchia campagna andando avanti il party continuava a rimanere equilibrato eppure i valori in punti personaggio, quando per sfizio ce li siamo ricalcolati avevano variazioni grosse...

rispondo a Jotaro: la descrizione che tu hai citato è impossibile in una mia campagna, al momento: volutamente se ne dimentica e fa l'eroe, l'arbitro lo ha già bloccato minimo 7 volte consigliandogli vivamente di rispettare il suo ruolo, giocando con persone intelligenti: al secondo richiamo il giocatore riporta il Pg nei binari di interpretazione che gli competono. In soldoni, non occorre giudicare alla fine: interpretare (così) male non è contemplabile proprio come possibilità, anche perchè prima di giocare, il significato degli svantaggi e del personaggio in generale, viene chiarito bene. Un giocatore che prende una toppa così viene stoppato, non si gioca proprio, finchè non gli si richiarisce nuovamente il significato dei suoi svantaggi.

Non è affatto vero che i giocatori vogliono interpretare pg da 500 punti, ecco perchè dicevo che l'impostazione mentale è importante. I miei giocatori vogliono una bella storia, cui rapportarsi in prospettiva umana (non superumana), in cui ritagliarsi il loro spazio interpretativo. Questo aspetto, più dl numero dei punti personaggio, incide sull'ambientazione e sullo stile di gioco.

Per me e il mio gruppo lo svantaggio è un'occasione di divertimento che consente la possibilità di creare situazioni di pericolo e rischio da gestire, non un modo per avere forza più alta. Conseguenza di tutto questo è che la gente a casa si prepara come rapportarsi caratterialmente ai propri svantaggi e interpretarli correttamente e nemmeno sa quanto danno fa con la sua arma. Abbiamo inizato da poco una nuova campagna in cui faccio il giocatore e abbiamo speso un sacco di tempo a prepararci all'intepretazione e quando abbiamo inziato e dopo 3 sedute ci è capitato di tirar fuori la spada, non sapevamo quanti danni facesse perchè non ci avevamo pensato (stiamo giocando con OPERA e le tabelle di Gurps non andavano bene).


14/04/2002 22:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 196
Registrato il: 01/02/2002
Sesso: Maschile
Moderatore
Conoscitore
Nuclearizzato da Praga
Questa ,me l'aspettavo!

Però rimaniamo sempre intorno ad una questione di "stile", non solo interptretativo....

Forse sarebbe corretto mettere sul piatto della discussione i giocatori stessi, (cioè la loro "forma mentale"): ci sono giocatori che si soddisfano se e solo se riscono a diventare "fortissimi" (qualunque sia il significato di questa parola), altri si tuffano nell'interpretazione OLTRE i limiti....
Ma non vi è capitato mai un gruppo un po' *misto*? Non avete dovuto conciliare le esigenze di tutti?
Il mio lo è, e devo in qualche modo far divertire tutti... cioè riformulo: devo fare in modo che il divertimento sia generale, e non "mirato".

Dopotutto il fattore principale è il divertimento, e lo sviluppo del personaggio è un fattore importante.
Il METODO di sviluppo di adatta allo "stile" dei giocatori, con buona pace dei powerplayers: i gruppi power si divertono portando all'estremo lo sviluppo del personaggio, in primo piano davanti a tutto il resto.

Souze, ti devo muovere una critica: il tuo ultimo post mi fa pensare che la tua avversione allo stile "power" sia da attribuirsi al fatto che adotti uno stile agli antipodi, lo definirei REAL-PLAYER (non il famoso lettore multimediale :)), o stile "abs-role", dove è il RUOLO a soffocare tutti gli altri aspetti.
Questo però non ti impedisce di divertirti, anzi, è il vero e proprio motore del tuo diveritmento.
Così però è anche per i powerplayers, solo che l'aspetto dominante è quello inverso.
Per questo lo squilibrio esagerato di punti non ti ha creato problemi! la vostra predisposizione vesro l'interpretazione assoluta "filtra" l'incidenza dei punti.

Nulla di male ovviamente....solo che credo che questa si la dimostrazione che tutti abbiamo un aspetto "Power" nel GDR ;).

Sciao!
Pkrcel
La vita è corta,L'arte lunga,
L'esperienza fallace,Il giudizio difficile.
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:34. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com