Kastar, Fuinn, Max e Aaclay vagano per la radura dei baffor, ammirandone le maestose proporzioni, il soffitto lontano, il fresco e l'umido, e dialogando con la mente collettiva creata dagli alberi.
Dorn e Anomander, nel frattempo, si fanno aiutare da Momaw a inserire i codici delle bio-bombe nel computer del galeone, contattato via terminale. Dopo qualche minuto di studio della procedura, per essere completamente sicuri che non si attivi qualche interruttore di emergenza, Anomander invia il segnale coi codici. Da Dorn, davanti a lui, e da Aaclay poco lontano, sembra provenire per un istante un ronzio che cresce e diventa sempre piu' acuto. L'umano ed il Mon Calamari, cosi' come gli altri ex schiavi dentro il galeone, per un istante si congelano sul posto. Poi il ronzio si inerrompe e sul terminale portatile lampeggia in verde la scritta
"DISPOSITIVO DISATTIVATO CON SUCCESSO
DISPOSITIVO DISATTIVATO CON SUCCESSO
DISPOSITIVO DISATTIVATO CON SUCCESSO"
Dorn, finalmente libero dalla tensione, si lascia andare e si sdraia beatamente sulla fresca erba
"Grazie alle stelle...e' finita..." commenta a bassa voce, fissando la lontana canopea.
"Ottimo lavoro ragazzo!" dice Momaw mettendo una mano sulla spalla di Anomander.
"Amici, credo sia tempo di andare. So quanto sia bello stare qui, ma non e' ancora il momento. Questa radura e' solo l'inizio, ed il nostro dovere e' lasciarla, velocemente, ed assicurarci che nessuno ne sia a conoscenza. Difenderla per quando, un giorno, ci sara' pace nella Galassia". E' stato il Mon Calamari a riportarli alla realta'. Sembra diverso, adesso che la bio-bomba e' stata disinnescata, come se avesse riacquistato la dignita' e la sicurezza perdute.
"Aaclay ha ragione" dice Dorn. L'umano, da sdraiato si chiude come un riccio, con le ginocchia vicino al viso, e torna in piedi con un rapidissimo colpo di reni.
"Che meraviglia. Non mi sono MAI sentito cosi' bene...deve essere la liberta'!"
Il gruppo riprende posizione sull'elevatore e, silenziosamente, mentre sale al livello della grande porta-valvola, ammira per un ultima volta la maestosa radura di alberi di Baffor.
Momaw e' l'ultimo a lasciare il laboratorio. Guardandolo con soddisfazione quasi paterna, attiva un codice di sicurezza e,in un attimo, tutte le luci si spengono, tutti i macchinari e le componenti biomeccaniche si mettono in stand by.
Le possenti radici dell'albero di Vasuvague si richiudono alle loro spalle, sigillando il passaggio sotto la terra. Davanti a loro, il campo imperiale, il veicolo da trasporto, la tenda ed il galeone di Centa. Tutte cose che li riportano ad una pericolosa realta'. Per fortuna e' notte, e il passaggio dalla Radura all'esterno non e' drammatico come se fosse giorno. Le stelle che brillano sopra di loro sono piu' minacciose che altro, perche' una di loro potrebbe essere semplicemente il riflesso del sole sulla chiglia della ISD1-Conquest.