Scritto da: Kalius 25/08/2004 19.38
E tu che ne pensi della vicenda? perchè non fai una dichiarazione? ;)
Ero in silenzio stampa, ma faccio un eccezione :D
Personalmente, tanto da giocatore quanto da master (più il primo) ODIO dal più profondo del mio intestino tenue la tipologia di campagna "romanzata". Se voglio fare una campagna dove tutto è deciso e predeterminato, comprese le azioni dei personaggi, che caspita gioco a fare di ruolo? Tanto vale che convoco gli amici e mi metto a parlare del nuovo libro che sto per scrivere (o del nuovo film che sto per girare, a seconda dei gusti). Io penso che il bello sia proprio nella "contaminazione" che il carattere del giocatore Lucio, opera sulle azioni del mezz'orco barbaro Krusk! Per questo detesto i codici di condotta, gli allineamenti e gli obblighi religiosi standard: penso vadano definiti caso per caso e in accordo con il master.
Purtroppo non sono molti i master che concedono grandi libertà su argomenti spinosi come quelli che ho citato; forse per loro incapacità di gestione, o per inesperienza (facile schermo), o semplicemente per pigrizia o chiusura mentale.
A me sono capitati sempre master abbastanza elastici mentalmente, ma io penso di esserlo molto, forse troppo: immaginate che faccio tirare i dadi ai giocatori per le statistiche a casa loro.
Perchè? Perchè percepiscano che mi fido di loro, e per invogliarli a fidarsi di me. Senza la fiducia nel master, la campagna va a rotoli!
Qualcuno mi dice: "Ma non hai paura che barino?". Embè?! Dovrei riunire tutte le sezioni della corte costituzionale perchè un PG ha scritto 18 invece di 16? Che se lo tenga il 18, se sta contento, a me interessa poco...Per me basta che un PG sappia interpretare bene e rispettare le regole del tavolo da gioco, per considerarlo un buon PG.
Rientrando nell'IT più stretto, qualcuno ha detto che dalle campagne romanzate devono astenersi i PowerPlayer: perchè?