allora io pratico kendo da dieci anni e di spada giapponese ne sò qualcosa
il peso di un katana si aggira attorno a 1-2kg, poi antiche spade da battaglia si aggiravano sui due e mezzo senza contare che esistevano spade di lungezza ecezzionale (anche 170cm) usate da scuole particolari come la kageriu
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a me non sembrano delle piume!
sulla fabbricazione delle lame i fabbri giapponesi procedevano pressapoco in questa maniera:
(vi sono enormi differenze tra scuola e scuola) si procedeva battendo un blocco di ferro grezzo per purificarlo dalle scorie (purtroppo non potevano avere la disponibilità di ferro di alta qualità che invece avevamo noi in europa), poi dalla massa così ottenuta procedevano a appiattire e ripiegare (come con l'acciaio di damasco) il blocco per circa una decina di volte ottenendo così circa un miliaio di strati alternati,questo inoltre creava una struttura a "microprismi" che permettreva di ottenere un'affilatura ecezzionale,
le varie scuole si distinguevano poi per le complicatissime tecniche di tempra, che permettevano di ottenere spade con un cuore di acciaio tenero racchiuso in un guscio rigido(per cementazione), adirittura riuscivano a distinguere la tempra, sul filo e la punta destinati al taglio in un acciaio duro e imprimere al dorso destinato alle parate e all'esecuzione di tecniche di controllo una tempra che lo rendeva più elastico
queste tecniche dopo un periodo oscuro dopo la fine della seconda guerra mondiale sono rifiorite, gli armaiuoli certificati dal governo possono fabbricare un numero limitato di lame e il loro costo parte dai 3000 euri arrivando a costi esorbitanti [SM=x77420]
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i giapponesi hanno fatto della tecnica di taglio un'arte allucinante eseguendo per generazioni esperimenti su come migliorare il taglio
esiste un insieme di esercizzi detti battò, tameshigiri o anche suemonogiri in cui il praticante esegue tagli su diversi materiali, il punto è che la forza non è assolutamente determinante nella riuscita di un taglio "ecellente" quanto invece lo è la tecnica
scaricatevi questo filmato per comprendere meglio
www.dojoofthefourwinds.com/video/cuttingdemo.rm
i giapponesi non amano puntare sulla potenza ma sulla versatilità e "l'eleganza" inteso come massimo risultato con il minimo sforzo (vedi combattere ininterrottamente per ore) e lo sviluppo dello spirito combattivo (mi fermo prima di entrare nel "mistico")
quindi le armature giapponesi si sono adattate a questa maniera di intendere il combattimento proteggendo principalmente le parti più esposte e vulnerabili e lasciando massima mobilità al samurai (è anche da dire che questo tipo di scelte sono state supportate dalla particolare conformazione del territorio profondamente differente dalle vaste pianure dell'europa centrale)
per un eventuale scontro tra samurai e cavalieri teutonici c'è chi sostiene che un katana non può attraversare la blindatura offerta da un' armatura medievale
io nutro i miei bei dubbi
nella seconda guerra nondiale gli americani rimasero scioccati quando gli ufficiali giapponesi si lanciavano all'arma bianca tranciando di netto le canne alle mitragliatrici!!!!
cito un evento storico: nel 1800 un maestro di kenjitzu diede una dimostrazione di come potevano gli antichi samurai uccidere un uomo in assetto completo da battaglia, egli tagliò in due (per l'asse verticale) un antico elmo (il tutto alla presenza dell'imperatore)
per chi non lo sapesse l'elmo giapponese è costituito nella parte superiore di una calotta in acciaio dello spessore di un centimetro e mezzo, mi risulta che le antiche armature occidentali fossero molto più sottili
[Modificato da O-KAMI 28/06/2004 15.16]
[Modificato da O-KAMI 28/06/2004 15.35]