Ascensori orbitali, stazioni spaziali, gates e astronavi

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Max Power
00martedì 14 gennaio 2003 16:33
Ho finalmente letto tutto il documento! Ottimo Fabiuzz!

Seguono alcune mie domandine:

Nel paragrafo 2 dici:

Per questo la Luna verrà esclusa: il suo AO dovrebbe essere lungo milioni di km, troppo! Anche Venere e Mercurio soffrono lo stesso problema, ma tanto non sono abitabili. Marte va ancora bene, per fortuna. Ha infatti un giorno di 25 ore circa.



Per pure curiosità personale mi piacerebbe vedere un pò di calcoli o di esempi. Basterebbero anche degli esempi limite di fattibilità di un SO (si potrebbero fare delle tabelle che permettono di sapere quanto deve essere distante da un pianeta a seconda della sua rotazione, massa, etc??)

Sempre nel paragrafo 2 dici:

Si può sfruttare la quota geostazionaria sopra ogni punto del globo, ma in tal caso NON E' REALMENTE geostazionaria, nel senso che i satelliti compiono delle oscillazioni sinusoidali sopra e sotto l'equatore. Si chiama geostazionaria solo perchè il satellite compie un giro in 24ore, a quella quota. Purtroppo la stampa scientifica non ha mai divulgato questo chiarimento!!! Non oso immaginare quante persone hanno imparato a memoria il concetto sbagliato. Spero che siate convinti: l'AO DEVE essere ancorato all'equatore.



Non ho ben capito. LO dici pure tu che esistono satelliti geostazionari non sull'equatore. Vuoi forse dire che tali satelli in verità non stazionano su un solo punto effettivamente ma piùttosto vi oscillano intorno essendo in “media” stazionari su quel punto? Sono curioso! [SM=x77733]

Ancora nel paragrafo 2:

e) La SO dev'essere molto massiccia, poichè fornisce la forza netta necessaria a mantenere in equilibrio l'intera struttura.



Insomma la SO più è massiccia più facilmente sta in orbita? Una so troppo leggera non ci starebbe? Non è il contrario? :confused: (scusa la mia ignoranza in fisica!)

Ancora:

E' necessario fornire una forza aggiuntiva, allungandolo un po' e agganciando all'estremità libera un corpo massiccio, cioè la SO (anche se un piccolo asteroide a questo punto andrebbe altrettanto bene). Di quanto va allungato? Ho fatto qualche calcolo. La risposta non vi piacerà. Il problema è che meno lo allunghiamo, e più massiccia dovrà essere la SO, poichè la forza centrifuga dipende direttamente dal prodotto (massa della stazione)*(raggio dell'orbita), una volta fissata la velocità angolare (1 giro in 24 ore). Vi darò le cifre precise nei prossimi paragrafi, ma vi avviso: sotto i 50.000km non si va!
A meno di non agganciare un altro pianeta alla Terra, naturalmente!



Sarebbe utile fare qualche esempio con delle masse arbitrarie. Questo per capire quanto effettivamente deve essere grande la SO. Intendo dire... Grande quanto una balena o quanto la sicilia?! Facciamo degli esempi per chiarirci le idee [SM=x77750]

Nel paragrafo 3:

La stazione terrestre avrà una massa pari a 150milioni di tonnellate, mentre quella marziana circa 300000.



Mi rifaccio a quello che ti ho detto prima.. Quante sono 150milioni di tonnellate in termini che io possa capire? Per me non significa niente un numero così grande! [SM=x77733]

Nel Paragrafo 5:

i potrà addirittura contenere il costo del trasporto di 1 kg di carico utile sotto i 3$. Dipende da quanto verrà usato l'AO. Questo calcolo non è mio ma di un tecnico della Nasa, quindi sarei propenso a prenderlo per buono.



Interessante! Alla Nasa hanno già ipotizzato un AO! C'è qualche articolo che possiamo leggere?

Ancora nel Paragrafo 5:

Una caratteristica arbitraria dell'AO è la seguente: il senso unico in salita per le NS. Perchè? Per il semplice motivo che le navette si muoveranno a velocità elevate lungo il cavo, e un incidente va escluso a priori. Il rischio di uno scontro ad alcuni km/s diventa letale. Inoltre il vero problema è la salita, non la discesa; quest'ultima può benissimo essere effettuata planando sul pianeta con shuttle avanzati ma convenzionali, praticamente a costo zero.



Si ma per far scendere grosse quantità di materiali e merci a terra alla fine non è comunque conveniente usare l'ascensore? Gli shuttle che planano giù cmq qualcuno li deve portare su con dispendio energetico! La stessa levitazione magnetica potrebbe essere usata per “frenare” gli ascensori che scendono giù. Si possono poi prevedere sistemi di sicurezza, anche meccanici che prevedano la possibilità per le navette di arrampicarsi fisicamente sul cavo! No?!

Paragrafo 6:

una piccola gravità "artificiale"(dovuta alla forza centrifuga netta), circa 1/25 di quella normale, ma diretta verso lo spazio. In pratica, i soffitti della stazione "guarderanno" il pianeta, mentre i pavimenti saranno verso lo spazio; un effetto curioso, non trovate?



Non si potrebbe creare una gravità artificiale con la rotazione della stazione stessa? Basterebbe che la stazione avesse una forma a ciambella e che ruotasse intorno all'asse dell'ascensore. Si può fare no?


Ok! Queste sono le mie domandine!
Ciao!

"...ogni atto di autorità di uomo a uomo che non derivi dall'assoluta necessità è tirannico..."

[Modificato da Max Power 14/01/2003 16.34]

Fabiuzzz
00martedì 14 gennaio 2003 17:38
Nell'ordine rispondo

Max:"Per pure curiosità personale mi piacerebbe vedere un pò di calcoli o di esempi. Basterebbero anche degli esempi limite di fattibilità di un SO (si potrebbero fare delle tabelle che permettono di sapere quanto deve essere distante da un pianeta
a seconda della sua rotazione, massa, etc??)

Sarebbe veramente complicato fare una tabella generica con formule adattabili a ogni pianeta, dati massa, rotazione, etc.
Purtroppo bisogna calcolare fastidiosi integrali, e la maggior parte dei master non credo ne abbia voglia. Tu si?

Max:"Non ho ben capito. LO dici pure tu che esistono satelliti geostazionari non sull'equatore. Vuoi forse dire che tali satelli
in verità non stazionano su un solo punto effettivamente ma piùttosto vi oscillano intorno essendo in “media” stazionari
su quel punto? Sono curioso!

I satelliti che stanno sulla verticale dell'equatore (ma non ce n'è neanche uno di questo tipo, in realtà) vi stanno sempre;
gli altri passano sopra tutti i punti del globo compresi tra 2 paralleli Nord e Sud simmetrici (esempio 30°N e 30°S)
periodicamente, compiendo delle curve sinusoidi. Ripassano sopra un certo punto ogni tot orbite. Non sono mediamente stazionari rispetto a nessun punto, salvo che per metà del tempo sono sopra l'equatore e per metà del tempo sotto.

Max:"Insomma la SO più è massiccia più facilmente sta in orbita? Una so troppo leggera non ci starebbe? Non è il contrario?

No, in questo caso non è il contrario. La SO ha il compito di tenere su il cavo. Se è troppo leggera non ce la fa.
Come un peso su una bilancia.

Max:" Sarebbe utile fare qualche esempio con delle masse arbitrarie. Questo per capire quanto effettivamente deve essere grande la SO. Intendo dire... Grande quanto una balena o quanto la sicilia?! Facciamo degli esempi per chiarirci le idee
Mi rifaccio a quello che ti ho detto prima.. Quante sono 150milioni di tonnellate in termini che io possa capire?
Per me non significa niente un numero così grande!

Una portaerei americana stazza approssimativamente 100000tonn: 150milioni di tonnellate corrispondono a 1500 portaerei.
Oppure a una collina alta circa 350metri.
La SO marziana, del resto , sarebbe molto più piccola, come hai potuto leggere: circa 3 portaerei

Max:"Interessante! Alla Nasa hanno già ipotizzato un AO! C'è qualche articolo che possiamo leggere?

Su un numero di scientific american di 4 anni fa , per esempio.(quale?? booohhh?)
Oppure al link (che ho trovato or ora)
liftoff.msfc.nasa.gov/Academy/TETHER/SPACETOWERS.HTML
In cui è spiegato tra l'altro che l'AO lunare dovrebbe essere troppo lungo (oltre 500000km): come sospettavo (non mi crederai, ma me l'ero calcolato da solo)

Max:"Si ma per far scendere grosse quantità di materiali e merci a terra alla fine non è comunque conveniente usare l'ascensore? Gli shuttle che planano giù cmq qualcuno li deve portare su con dispendio energetico! La stessa levitazione magnetica potrebbe essere usata per “frenare” gli ascensori che scendono giù. Si possono poi prevedere sistemi di sicurezza, anche meccanici che prevedano la possibilità per le navette di arrampicarsi fisicamente sul cavo! No?!

1)Non sarebbe necessario portare grosse quantità di materiali su un pianeta (in teoria ne dispone già).Comunque, uno shuttle
in discesa non costa niente, mentre il frenaggio elettrodinamico è costoso se non si usano i superconduttori.
2)Gli shuttle che tornano su, come abbiamo già detto nei messaggi successivi, sono gli stessi che vanno su.
3)Sistemi di sicurezza meccanici a velocità orbitali??? scordatelo, troppo lenti e fragili. nessun contatto tra navette e
cavo, ripeto, nessuno!

Max:" Non si potrebbe creare una gravità artificiale con la rotazione della stazione stessa? Basterebbe che la stazione avesse
una forma a ciambella e che ruotasse intorno all'asse dell'ascensore. Si può fare no?

Comunque la componente verso il basso non si eliminerebbe, ma si sommerebbe a quella centrifuga.
Agli abitanti della ciambella sembrerebbe di trovarsi su una pista lievemente parabolica.
Ma questo è il meno. La SO, (che, ricordiamo, è molto massiccia) agirebbe come un enorme giroscopio, creando tensioni enormi nel cavo nel corso della rotazione del pianeta, ben superiori a quelle tollerabili. Problema insolubile, per quel che ne so. E ad ogni modo la gravità artificiale è più uno svantaggio che un vantaggio, se devi solo scaricare merci e passeggeri.
E' più facile manovrare un carico che pesa quasi zero. Anche un bambino potrebbe spingere un buldozer, sebbene lentamente! E ricorda, l'AO è solo un punto di passaggio, non una colonia spaziale (dotata di gravità come di altri confort)

Max."Ok! Queste sono le mie domandine!

E queste le mie risposte
pkrcel
00mercoledì 15 gennaio 2003 09:08
Sui sistemi di sicurezza
E la sicurezza si attivasse a navetta ferma?

Es. la navetta corre a velocità folle verso la SO.

Per un qualche motivo del menga viene a mancare la spinta levitativa e la navetta comincia a rallentare in maniera naturale.

Una volta ferma il sistema di sicurezza le impedisce di ricadere indietro verso la terra o di continuare verso la SO se è oltre la "metà" (so che non è la metà.....)

Pensi sia fattibile Fab?

Per es potrebbero esserci punti di escape casomai il "blocco" si protraesse troppo nel tempo? (qui sono dubbioso).


Max Power
00mercoledì 15 gennaio 2003 09:51

1)Non sarebbe necessario portare grosse quantità di materiali su un pianeta (in teoria ne dispone già).Comunque, uno shuttle
in discesa non costa niente, mentre il frenaggio elettrodinamico è costoso se non si usano i superconduttori.



Su questo non mi trovo daccordo. I minerali estratti sulla luna e/o dagli asteroidi sarebbe merce preziosa da portare a terra! (senza considerare metano e chissà che altro!).

Inoltre la navetta potrebbe usare nella sua fase discendente oltre il freno elettromagnetico anche un freso a paracadute! Utile per isparmiare tanta energia! No?
Max Power
00mercoledì 15 gennaio 2003 09:53
Dimentivo. Per quanto riguarda l'arrampicata meccanica sul cavo: capisco che a velocità elevata sarebbe dannosa ed inutile ma utilizzata come sistema di sicurezza o mezzo di trazione alternativo in caso di emergenza potrebbe cmq risultare utile.
Fabiuzzz
00giovedì 16 gennaio 2003 09:19
Rispondendo a pkrcel:

I punti di fuga erano già previsti, se ben ricordi. Comunque in caso di navetta ferma basta attivare delle normali "pinze" e agganciarla ai 3 cavi guida, ma solo a navetta ferma o quasi.
Questo vale per la prima "metà" del percorso. nella seconda "metà", la navetta corre a velocità molto elevata (superiore a quella di fuga dal pianeta), quindi la cosa più semplice, se viene a mancare la corrente, è quella di sganciare la navetta dal binario elettromagnetico e lasciarla "correre" nello spazio, dove viene recuperata con comodo da una nave di soccorso. Il gioco delle forze è tale che la navetta, se privata del vincolo elettromagnetico, si allontana in modo naturale dal binario.


Per max:
1)mi aspetto che i sistemi di riciclaggio planetari ci liberino dalla necessità di "importare" troppo materiale, ma comunque non capisco perchè dovremmo a tutti i costi impiegare la soluzione più costosa (in termini di risorse e complicazione) anche per la discesa che, in planata, te lo ripeto, è a costo quasi zero, anche con la tecnologia attuale.
2) un paracadute serve a ben poco nello spazio, oltre i 100 km di quota. E l'AO, te lo ricordo, è lungo parecchie migliaia di km. Risulta più semplice quanto ho detto sopra.
3) vedi quanto ho risposto a pkrcel. Comunque, se devi percorrere 10.000km in salita, che mezzo "meccanico" proporresti? Una cremagliera? L'idea è, non offenderti, ridicola.


pkrcel
00giovedì 16 gennaio 2003 09:29
Grazie per la risposta Fab, mi aspettavo qcosa del genere.

Ma la navetta, se nella seconda "metà" del percorso si sgancia, a questo pto potrebbe tornare da sola sulla terra no?

Tanto è progettata apposta per essere in grado di planare.....


Fabiuzzz
00giovedì 16 gennaio 2003 11:43
Dovrebbe prima frenare in qualche modo, poichè è troppo veloce in quel momento per tornare spontaneamente sul pianeta. Equivale a dire che dovrebbe possedere anche un propulsore. Ma vogliamo proprio complicarci così la vita? Allora continuiamo a usare gli shuttle e freghiamocene.sigh.tanta fatica per nulla.
pkrcel
00giovedì 16 gennaio 2003 12:43
Beh, immaginavo che un sistema di propulsione senza troppe pretese dovesse in ogni caso esserci....cmq non è un problema se rimane in orbita finchè non la reucuperano no?

Dai non ti abbattere.....[SM=x77660]


Fabiuzzz
00giovedì 16 gennaio 2003 13:28
e io che cosa ho detto?
pkrcel
00venerdì 17 gennaio 2003 09:00
La stessa cosa, no?

Io mi rivolgevo un po' a tutti mica solo a te!

[SM=x77737]


Fabiuzzz
00venerdì 17 gennaio 2003 14:23
Ok. ciò mi tranquillizza.[SM=x77754]
HarRen
00martedì 25 maggio 2004 03:16
Per il materiale con cui costruire i microtubuli penserei al Fullerene la terza, non troppo datata come scoperta, forma del C. Ha formula C(64) ovvero è costituita da 64 atomi di carbonio uniti in una forma simil sferica (diciamo simile ad un pallone da calcio) ed ha sia resistenza che elasticità (ora non ricordo bene ma se volete m'informo) e che ancora non si sa bene come sfruttare in modo pratico.
[SM=x77678] [SM=x77737]
Fabiuzzz
00martedì 25 maggio 2004 08:56
ci hai quasi azzeccato...
dopotutto lo scienziato che ha scoperto i primi nanotubi stava cercando di produrre proprio dei fullereni.
Ad ogni modo non ti devi preoccupare di quale forma del carbonio verrà usata, voglio dire, sempre carbonio è![SM=x77711]

ehi, sono contento che questo forum sia di nuovo attivo
Snogar
00martedì 25 maggio 2004 11:21
Re:

Scritto da: Fabiuzzz 25/05/2004 8.56
ehi, sono contento che questo forum sia di nuovo attivo



Propio ieri Max mi stava dicendo di voler riprendere col progetto una volta terminati gli esami ....ha bisognoi di tempo per riorganizzare le informazioni e tutto il resto

P.s. io mi sono proposto per farvi il Database per immagazzinarvi le info e cose del genere quindi se cominciate a pensarci qundo ve lo dovrò fare ci impiegheremo meno tempo .


Fabiuzzz
00martedì 25 maggio 2004 12:01
ok,basta che mi dici più o meno come verrà organizzato tanto per avere un'idea di cosa c'è da fare.
poi cancella pure i messaggi OT
Snogar
00martedì 25 maggio 2004 12:05
ot
Appena Max fa una capatina sul forum magari ci illumina lui [SM=x77660]


CrociataGDR
00martedì 3 agosto 2004 16:16
Re:


Non ho ben capito. LO dici pure tu che esistono satelliti geostazionari non sull'equatore. Vuoi forse dire che tali satelli in verità non stazionano su un solo punto effettivamente ma piùttosto vi oscillano intorno essendo in “media” stazionari su quel punto? Sono curioso! [SM=x77733]




Son satelliti Geosincroni non Geostazionari. cioè hanno un periodo di 24 ore ma disegnano uan specie di otto nel cielo.La GEO è solamente sopra l'equatore.




i potrà addirittura contenere il costo del trasporto di 1 kg di carico utile sotto i 3$. Dipende da quanto verrà usato l'AO. Questo calcolo non è mio ma di un tecnico della Nasa, quindi sarei propenso a prenderlo per buono
Interessante! Alla Nasa hanno già ipotizzato un AO! C'è qualche articolo che possiamo leggere?



Si la hanno ipotizzata ma secondo me è più qualcosa di "pubblicitario" che altro. La realizzazione è molto molto lontana.

rigelpd
00sabato 20 novembre 2004 03:27
un saluto a tutti, sono nuovo del forum, sono studente di astronomia all'università di padova

vorrei fare qualche domanda a Fabiuzzz:

hai fatto calcoli per quanto riguarda la trazione che subirebbe la corda lungo tutta la sua lunghezza?

ci ho pensato un'pò e sono giunto alla conclusione che la trazione subita dalla corda è pari al doppio della differenza (in modulo) tra forza centrifuga e forza peso

+ precisamente per calcolare la trazione a un'altezza x della corda dobbiamo fare:

2(Fp(x) - Fc(x))

dove:

Fp(x) = integrale di GmM/r^2 da R a R+x (dove R è il raggio terrestre)

Fp = GmM(1/R + 1/(R+x))

Fc(x) = integrale di w^2mr da R a R+x (dove w è la velocità angolare della Terra in radianti al secondo)

Fc = mw^2(R^2/2 - (R+x)^2/2)

a questo punto basta conoscere la densità della corda in kg a m^3 (metrocubo) e possiamo sapere se i nanotubi ce la fanno


altra domanda:

a un certo punto tu dici che la stazione deve essere massiccia per far si che la struttura sia stabile

con stabile intendi x rendere minime le oscillazioni dall'orbita geostazionaria che subiscono normalmente anche i satelliti di adesso e che non si possono eliminare?

oppure la vuoi fare massiccia per controbilanciare il peso della corda?

nel cas fosse questo il motivo direi che basterebbe fare una fune lunga 72000km che cioè abbia il centro di massa nell'orbita geostazionaria (36000km) e tutto si risolve

logico che se si vuole fare una fune + corta bisogna aumentare la massa al di la dell'orbita geostazionaria


Fabiuzzz
00domenica 21 novembre 2004 18:12
Piacere rigelpd, anch'io studio qui a padova, se civediamo ti mostro i conti che ho fatto [SM=x77750]
Ma io studio ingegneria e pertanto li faccio meno precisi lol
risposta prima domanda:
tutto giusto, ho fatto così, salvo una complicazione: la sezione del cavo è variabile, per poter limitare il peso, e quindi al posto della densità ci va una funzione di x che salta fuori dai calcoli con un po' di analisi differenziale, ponendo come condizioni al contorno un'area minima iniziale.

seconda domanda:
la massa (+cavo oltre 36000km) controbilancia il cavo da 0 a 36000km, non smorza niente, perchè del resto non sarebbe possibile impedire le oscillazioni sinusoidali sopra e sotto l'equatore. Comunque, vanno dette due cose
la prima è che la forza centrifuga resta piccola anche a quella distanza dalla terra, per cui un cavo di 72000 km con densità costante non sarebbe in equilibrio (la forza peso cala più rapidamente rispetto all'aumentare della f.centrifuga)
la seconda, cui ho pensato molto dopo aver scritto questo testo, è che un materiale ultraresistente e leggero è in effetti necessario solo per la prima parte del cavo , oltre i 40000km si può impiegare magari un buon cavo acciaio che dovrà essere collegato al resto dell'AO, e avrà comunque una sezione molto maggiore della parte in nanotubi. Il vantaggio però consiste nel costo inferiore rispetto ai primi, e naturalmente, avendo l'acciaio una densità superiore, potrà contribuire in misura significativa a una riduzione della stazione spaziale.
Non ho rifatto i calcoli per questa configurazione, comunque si tratta solo di perderci un pomeriggio al max (meno se ritrovo i fogli con le formule già pronte)
Ripeto, se vuoi possiamo vederci un giorno qui all'Università
Ciao



--------------
Caution:
Breathing may be hazardous to your health
--------------

[Modificato da Fabiuzzz 21/11/2004 18.17]

rigelpd
00lunedì 22 novembre 2004 02:42
hai ragione, non so come ma ho sempre pensato che il centro dimassa dovesse essere nell'orbita geostazionaria, eppure da quelloc he ho scritto è palese che il campo di forze non è ne uniforme ne speculare all'orbita geostazionaria

non so se è stato scritto nel tepic ma una buona idea sarebbe di costruire una serie di stazioni anche non al vertice della corda

mi spiego:

esaminiamo la corda solo nei primi 36000km, una persona che si trovi a camminare su una stazione posizionata sulla corda tra 0 e 36000km sarà sottoposta ad un'accelerazione di gravità (che però in realtà è prodotto della differenza tra Fp e Fc) verso il basso

per esempio in una stazione che si trovasse ad altezza 300km (l'altezza attualmente + trafficata dagli astronauti) dal suolo un uomo subirebbe un'accelerazione verso il basso pari a 8.70m/s^2 (ap = 8.73 ac = 0.03) una gravità più che accettabile sarebbe un modo per rendere "abitabili" le orbite basse

difatti se ci fai caso si potrebbero realizzare stazioni con gravità artificiale sfruttando proprio questo sistema

al limite potrebbero anche non essere attaccate a Terra basterebbe che fossero dotate di contrappeso

mi spiego:

adesso non parlo + dell'ascensore orbitale:

immagina una stazione che tu vuoi posizionare a una altezza desiderata, ad esempio 200km

e vuoi che tale stazione sia dotata di un'accelerazione di gravità verso il basso (dove il basso è il centro del pianeta)
pari a x dove x non può ne raggiungere ne superare g (accelerazione di gravità al suolo)

ovviamente se la stazione orbitasse alla velocità circolare dell'orbita sarebbe in caduta libera e si avrebbe assenza di peso

quidi bisogna farla ruotare + lentamente, quanto? lo decidiamo noi, con il solo appunto che + vogliamo che sia grande la gravità artificiale (che come ho detto nonpotrà mai raggiungere la gravità terrestre) + lentamente dobiamo fargli compiere l'orbita

ma se compie l'orbita + lentamente della sua velocità circolare precipita sul pianeta con moto a spirale

per evitare questo si usa la stessa tecnica usata per l'ascensore orbitale: applichiamo un contrappeso

immagina una stazione formata da un modulo abitativo (la stazione stessa) collegato a una corda molto lunga che a sua volta è collegata a un contrappeso massivo

il contrappeso occupa un'orbita molto + alta ma si muove velocemente della velocità circolare della sua orbita questo provoca una forza centrifuga che controbilancia la forza peso


in pratica nella stazione vince la forza peso, nel contrappeso vince la forza centrifuga e il tutto risulta bilanciato

bisogna però dire che se vogliamo far girare la stazione con la velocità angolare terrestre (per contenere la forza centrifuga che in tal caso sarebbe un centesimo di quella gravitazionale) il contrappeso dovrà essere posto almeno al di la dell'orbita geostazionaria

a questo punto abbiamo una corda lunga quasi quanto l'acscensore orbitale quindi potremmo domandarci "xchè non aggiungiamo anche gli altri 300km di corda e colleghiamo la struttura a terra?
giustissimo ma si può immaginare tali stazioni orbitino a inclinazioni diverse e quindi non siano geostazionari per altri motivi

punto.

tu a che anno sei? io quest'anno ho seguito un corso di fisica spaziale (Prof. Bernacca)(anche se ho saltato diverse lezioni) che per metà si è tenuto a ingegneria

lo seguivano astronomi, fisici e ingegneri

ho da poco dato l'esame con una tesina sulle vele solari se interessa l'argomento ve ne parlo

attualmente non vado a Padova in quanto ho seguito già tutti i corsi quindi studio a casa, magari + in la ci vediamo


rigelpd
00lunedì 22 novembre 2004 03:06
facendo un rapido calcolo se volessimo avere una stazione che orbiti a 300km di altezza e possieda per i suoi occupanti un'accelerazione di gravità pari a 5.18m/s^2 (circa metà di quella terrestre, in questo caso la stazione orbita compiendo 10 giri al giorno) il contrappeso dovrebbe essere messo a + di 2200km di distanza (immagino almeno 3000-4000)


se però vogliamo una stazione posta a 300km di altezza che possieda per gli occupanti una gravità pari a quella lunare (1.6m/s^2, in questo caso la stazione orbita compiendo 15.2 giri al giorno) il contrappeso dovrebbe essere messo a + di
178 km di distanza, realisticamente diciamo 300km

non mi pare tanto irrealizzabile questa cosa con le tecnologia attuali, non servirebbero neanche i nanotubi


Fabiuzzz
00lunedì 22 novembre 2004 14:17
grande....perchè sei arrivato da solo a un'idea che hanno già avuto alla Nasa (rotfl)
in effetti, io l'ho letta in un pdf solo molto dopo aver scritto qui, quindi ritenni che non valesse la pena rifare il lavoro, comunque quella è la proposta più realistica che hanno avanzato per rendere realizzabili gli AO.

Il punto è che se ne potrebbe costruire uno sganciato da terra, con le caratteristiche che hai descritto qui sopra (loro ne proponevano di diverse lunghezze, per esempio 2000km), con la parte terminale che gira rapida sopra il cielo, fuori dall'atmosfera, o almeno dal 90% di essa, per evitare l'attrito dell'aria il più possibile (chiaro che anche la stazione ISS sente un po' di attrito, perchè non è che poi ci sia un limite ben definito, no?)
Ovviamente, "arrampicandosi" lungo il cavo una navicella potrebbe passare da un'orbita bassa LEO,(che so, 300km) a una MEO o GEO, facendo scendere un poco il centro di massa dell'AO
(che è comunque molto più massiccio). Ma, facendo contemporaneamente scendere un altro carico si evita questo problema (si può pensare a un certo scambio di merci tra la terra e le stazioni in orbita, al limite si fa scendere qualche carico "morto" tipo sassi o rifiuti destinati al riciclaggio, boh, comunque dovrebbe essere meno costoso che non usare propulsori per la navicella)

Rimane il problema di far arrivare merci e persone all'estremità bassa dell'AO, tramite mezzi più tradizionali, shuttle o altre idee più fantascientifiche. (Al limite lanciatori maglev, scramjet, e chi più ne ha più ne metta!)
Veniva suggerito di costruire una rampa alta una 15ina di km (sembra tanto, in effetti, ma sarebbe abbastanza fattibile ingegneristicamente parlando), dalla cima della quale lanciare le navicelle tramite maglev per farle poi arrivare con quel tanto di quota e velocità per agganciare la parte terminale dell'AO.
Vedremo...


Fabiuzzz
00martedì 30 novembre 2004 15:51
se vi interessa
www.affordablespaceflight.com/spaceelevator.html
ecco un link interessante[SM=x77673]
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