È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!





Forum News Regolamento Play by Forum Progetti GdR Free MagMa MagMa Forum
Addio Arjuna, addio Poeta fantastico e creativo... che la terra ti sia lieve.
"Sai cosa scrivere? Allora posta! Non sai cosa scrivere? Allora spamma!"


Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Economia del mondo medievale

Ultimo Aggiornamento: 01/11/2005 17:46
01/11/2005 17:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 3.499
Registrato il: 10/01/2004
Città: BERGAMO
Età: 40
Sesso: Maschile
Moderatore
Saggio
Discepollo Imperiale
La questione non va posta in "cambio" di monete, ma in peso del materiale prezioso costituente e % dello stesso nelle monete.

Motivo per cui storicamente i mercanti giravano con bilancie ad alta precisione e set di pesini... e fogli del cambio "attuale" (l'ultimo da loro consciuto) dei metalli preziosi.
Oltre a foglio con valore in metallo prezioso delle principale monete.

Il metallo prezioso dentro la moneta vale, non il nome della moneta in sé. Non esistono nel Medioevo scorte di oro a garanzia della valuta "non preziosa" come tra Ottocento e Novecento o, ancora più anomalo, valute scisse dalla garanzia in oro del paese (come dopo gli anni '70).

Esistevano però, e di vastissimo uso, le lettere che facevano da "assegno" garantendo la copertura monetaria e la possibilità di riscossione presso una filiale internazionale di una banca/casa commerciale.
Vedesi i Fugger, in particolare, con le loro filiali che nel primo '500 abbracciavano tutto il mondo.

Personalmente consiglio di adottare nomi per le monete per dare sapore all'ambientazione (magari ricalcando i nomi storici per dare affinità tra i popoli della propria ambientazione simili a quelli realmente esistiti e le loro monete).
Ma al momento dei "conti" per semplicità consiglio di usare una valuta numerica di comodo per fare i calcoli (in Gurps si usa affiancare ad un oggetto un valore in $ per conteggiare meglio al di là del nome delle monete).
Sapere quanto valgono oro e argento (e rame) è invece utile per sapere il peso trasportato dai giocatori.

Un rapporto storicamente sensato per la prima età moderna / basso medioevo è di 20 a 1 circa tra oro e argento.

Per quanto riguarda la riscossione delle tasse, oltre al fatto che il concetto di "tassa in % sul reddito" era pura fantascienza per molti popoli, bisogna rilevare che gli stessi regni non avevano un'idea chiara di uanto potessero ottenere dalle tasse in quanto i dati demografici erano tutto meno che precisi e convincere le città a pagare le tasse "per il Re" fosse talvolta una vera missione impossibile.

Cito Hale:
"Ad esempio, una sovvenzione di guerra votata dal parlamento per Enrico VIII, che avrebbe dovuto rendere 100 mila sterline, non raggiunse le 60 mila. Vi sono altri elementi oltre all'ignoranza, che spiegano il verificarsi di questo genere di errori. I catasti delle proprietà, dei beni mobili e del reddito erano spesso in aretrato di anni, talvolta di generazioni; i funzionari addetti alla registrazione e all'esazione delle tasse sovente erano corrotti; anche il contrabbando, ovunque endemico in Europa, contribuiva a ridurre i cespiti dei tributi doganali e delle imposte sopra determinati prodotti. Inoltre, nonostante che il pagamento delle tasse fosse presentato come un dovere pubblico, e benché si riuscisse ad ottenere un qualche tipo di consenso, da parte delle assemblee rappresentative, per la maggior parte delle imposte straordinarie, la riluttanza a pagare era pressoché universale."

Le tasse, prosegue Hale, erano considerate come qualcosa di non necessario che il governo centrale poteva pretendere solo in caso di grave pericolo (guerra, epidemie) e solo se strettamente necessario.
Ergo, le città e le assemblee rappresentative non erano ben disposte ad aprire le borse.

Lo stesso Erasmo, parlando al giovane Carlo d'Asburgo (futuro imperatore col nome di Carlo V) gli disse che il governo deve vivere imponendo al popolo tributi lievissimi, ma tassando invece pesantemente i ricchi (non nobili) ed i beni di lusso (spezie, seta, smalto ecc...).

Questi consigli vennero poco seguiti proprio grazie alla centralizzazinoe statale ed al maggior controllo sul territorio poiché i governanti scoprirono di poter riportare in vigore tasse su ogni genere di bene anche di largo consumo.

Vi furono anche casi grotteschi di power-playing della tassazione. [SM=x77404]
Ad esempio:
"Nel Palatinato si costringeva i contadini a piantar vigne in modo da poter poi riscuotere le salate tasse sui vigneti."

Fu proprio la possibilità di incrementare le entrate (disponendo di dati più chiari ed una burocrazia più efficiente... ovvero non completamente corrotta e inebetita) a dare una forte spinta verso la centralizzazione statale nel primo Cinquecento.

Diversamente da come diceva Erasmo al futuro Imperatore Tedesco, la Francia tartassò pesantemente non solo i beni di lusso, ma anche i beni di largo consumo del popolo: carne, pesce, carbonella, materiali da costruzione.
Questa imposta era la taille, una tassa straordinaria permanente che forniva l'83% delle imposte francesi.... il terzo stato letteralmente manteneva in vita il 1° ed il 2°.

Però anche le tasse avevano i loro problemi giacchè i governi, mancando di funzionari pubblici, non erano in grado di riscuoterle direttamente e dovevano appaltare la riscossione sacrificando la potenzialità tassativa a favore di una entrata regolare.

Cito Hale:
"Avendo, inoltre, solo una vaga idea del conceto di pianificazione congiunturale, i governi ricorrevano a prestiti, spesso a interessi esosi o garantiti da determinate voci delle entrate statali. Perfino quando le assemblee rappresentative si dichiaravano a favore delle tasse di guerra si doveva ricorrere di solito a prestiti per colmare il divario temporale tra approvazione del tributo e sua riscossione pratica, e sul totale da raccogliere venivano anche a gravare i profitti dei finanzieri privati. La relativa stabilità fiscale dei tempi di pace contrastava fortemente coi mezzi che invece erano impiegati per finanziare le guerre. Estremamente diffuso era il pegno dei valori."

E, come nota di colore sullo stato finanziario dei Grandi della Terra, la superba collezione di ori e argenti (un patrimonio artistico senza pari) di Massimiliano I d'Asburgo era interamente impegnata al momento della sua morte.

Nota che accumunava tutti i paesi era un forte protezionismo/mercantilismo ed una spinta autarchica per evitare l'emorraggia di metalli preziosi tramite la produzone interna autosufficiente.

Scusate la brevità e l'incompletezza del post, ma vado di fretta!
Ciao!
[SM=x77418]

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:46. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com