Allora prendiamo l'esempio di una battaglia in cui siano coinvolti nuomerosi avversari... da 50 in su.
In questi casi può divenire difficile per il master portare avanti lo scontro.
Si assumerà quindi che un pg può essere attaccato in contemporanea al max da 4 avversari il cui valore d'attacco è la media dei loro valori (in uno scontro su vasta scala è facile per il Narratore stabilire una media in base alla qualità degli avversari). Fatto questo per ogni attaccante (max 4) si aggiunge un +1 a tale valore.
Quindi se un pg viene attaccato da 4 armieri, che assumiamo abbiano valore d'attacco medio 8, questi attaccheranno con un 12.
Ora la media del lancio di 2d6 è 7, quindi si somma anche tale valore (nel caos degli armieri arriviamo a 19) e si ottiene il tiro per colpire degli avversari.
Il pg attaccato calcola la media tra il suo valore d'attacco e la schivata e usa tale valore per superare quello degli attaccanti.
Se il pg supera il valore di difficoltà non subisce danni, e per ogni punto in più elimina un avversario, altrimenti subisce 1d6 per ogni punto sotto il valore di difficoltà.
Riassumendo il Narratorre dà un valore di difficoltà al pg (ottenuto come spiegato sopra), il quale deve superarlo tirando 2d6+(media fra attacco e difesa).
Per ognui punto in più mette fuori combatt un avversario, per ogni punto in meno subisce 1d6 punti danno.