(personaggio giocante)
Fotografia
Nome in Codice: L'Uomo che Fuma
Dipartimento: Intelligence
Archetipo: Shadow
Luogo di Nascita: Sconociuto
Età apparente: 45 anni
Aforisma: "La beffa più grande che il Diavolo ha fatto agli uomini è fargli credere che non esiste."
Voci di Corridoio
"Quello stupido nome? Non farti fregare, l'ha scelto con ironia, dopo aver visto una puntata di X-Files. La cosa lo diverte. Ma, in realtà, Mr. Reznik è affilato come un rasoio. Il suo passato è un buco nero. Sa coprire bene le sue traccie. La Compagnia (e noi siamo i migliori figli di puttana
nel mondo, per quanto riguarda lo spionaggio) è riuscita ad ottenere qualche informazione, comunque. Pare che sia il figlio dell'agente CIA che ha orchestrato la strage di Portella delle Ginestre, nel '47. La sua prima apparizione ufficiale è a Dallas, nel Texas. L'anno in cui Kennedy è stato fatto fuori. Lui aveva 3 anni. Si pensa che suo padre sia coinvolto. Poi, tutte le traccie spariscono. Ricompare anni dopo, nell'esercito. Carriera brillante, una testa fantastica. Venne contattato dalla CIA ed arruolato. Successivamente, Fidel Castro subisce otto attentati consecutivi, tutti sventati per puro miracolo.
Le tecniche sono le stesse di Reznik Senior, e questo ci da da pensare. Anche perché al tempo era già morto. Tutti i nostri analisti concordano nell'attribuire quegli atti a Reznik figlio. Inoltre, pare che siano state le sue manine silenziose a far evadere quel turco che ha sparato al Santo Padre. Poi c'è l'affare Escobar, ovviamente. Non crederete che la CIA sia
veramente riuscita a sconfiggere i cartelli sudamericani?
Non siate ridicolo. Sarebbe stato come mandare dei coniglietti a combattere un T-Rex. Reznik era già fuori dal circuito CIA, si era messo a disposizione del mercato. A quanto pare, tutta questa cocaina non faceva piacere agli emiri arabi che controllavano le piantagioni d'oppio. Ed abbiamo rintracciato un conto segreto di Reznik che, in quel periodo, testimonia i suoi investimenti per azzerare Escobar e soci. Venne avvistato per l'ultima volta negli anni '80, in Vaticano, pochi giorni prima che Calvi venisse impiccato a Londra.
E poi è entrato nella Compagnia, che ha contribuito ad eliminare totalmente il suo passato. Ora come ora, Zacharias Reznik non esiste."
-parla un Black Op del Dipartimento dell'Intelligence
"Io
odio l'Uomo che Fuma. Ricordo una volta... questo imprenditore si era messo in testa di evocare non so che divinità aliena per radere al suolo Manhattan. Faceva parte di una setta. Prima che potessimo eliminarlo, viene arrestato dal NYPD e sbattuto in una cella. Carcere di massima sicurezza. Aveva fatto a pezzi sua moglie con un coltello sacrificale.
E, mentre noi grugni pianifichiamo un rapido e sporco raid nel carcere, salta fuori questo tizio. Principianti, ci dice. Butta sul tavolo un mazzo di documenti sui carcerati che pareva un elenco telefonico, in cui erano elencati tutti i dati possibili sulle loro personalità. Srotola cartine dettagliate. Parla per due ore. Da solo, aveva architettato un piano complicatissimo per scatenare una rivolta in carcere, entrare senza essere visto, simulare il suicidio dell'imprenditore, uscire e bersi un caffé. Dato che si stava annoiando, ci dice, l'aveva compiuto da
solo.
Cioè il lavoro era
già stato fatto. Quel monologo era solo per spiegarci
come. Maledetto infido figlio di puttana."
-parla un Black Op del Dipartimento della Guerra
"Zak Reznik è un figo. Ogni tanto, nel tempo libero, ci piace giocare alla Cancellina. Prendi uno dell'Intelligence ed uno della Tecnologia. Il primo usa le sue abilità spionistiche, il secondo usa le sue tecniche da hacker. Lo scopo del gioco è identificare un membro della Loggia a caso (quella cospirazione di maghi, stile massoneria, sai?) e cancellarlo dall'esistenza, senza però ucciderlo.
Entro due settimane, l'Uomo che Fuma ci porta un album di fotografie che mostrano come ha eliminato i dati che lo riguardavano facendo scoppiare incendi "fortuiti" nei giusti uffici, come lo ha rapito, gli ha bruciato la memoria con il Cocktail, lo ha rieducato tramite l'ipnosi, l'ha fatto abbronzare e l'ha scaricato a Tijuana.
Alla fine, quel mago sfigato era assolutamente convinto di essere un pescatore messicano. Ho sentito che ora si è sposato con una del luogo. Ha pure due figli."
-parla un Black Op del Dipartimento della Tecnologia
"L'Uomo che Fuma è un genio, questo lo sanno tutti. Comunque ha quell'aria tetra che fa venire i brividi. Insomma, fa ogni tipo di cosa, ma senza passione, senza interesse. Ti dico che è pericoloso: si comporta come se fosse talmente disperato che per lui niente di quello che fa abbia importanza. Quindi, visto che nulla ha significato, è come se fosse un gioco. L'ho visto assassinare mutaforma inflitrati nel M16 semplicemente perché
poteva, anche se non ce n'era bisogno. Lui non vuole salvare il mondo: vuole solo tenersi occupato, per non annoiarsi. Cazzo, mi ricorda Sherlock Holmes."
-parla un Black Op del Dipartimento della Scienza
"L'Uomo che Fuma è un'ombra. Entra ed esce dalle fortezze più sorvegliate, impersona con facilità ogni tipo di ruolo, si sottopone spesso alla chirurgia facciale per avere un volto che non rimane mai uguale per più di tre mesi. Chi credete che abbia diffuso la credenza che Elvis sia ancora vivo? Lui, quando non ha missioni da svolgere. E' la spia perfetta. Sa come dare soddisfazioni alla Compagnia."
-parla un Black Op del Dipartimenti della Sicurezza
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“Si svuotino gli arsenali, si colmino i granai."
-Sandro Pertini
[Modificato da Squarepusher 05/01/2005 22.23]