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[INFO] Necronomicon: esiste?

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2004 14:27
12/05/2003 14:13
 
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ke cosa triste...
12/05/2003 15:33
 
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Perchè? Se stavi li crepavi dalle risate![SM=x77568]
15/05/2003 00:48
 
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ehm io sarei piegato sulla sedia....
[SM=x77568]
02/06/2003 22:01
 
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Precisazione: il Necronomicon non esiste, tuttavia esistono diverse versioni del Necronomicon scritte in seguito al successo di H.P. Lovecraft, ovvero alcuni autori, francesi, inglesi, greci ed altro, fiutando l'affare, hanno scritto i loro bei libri spaccianodoli per Necronomicon. Ovviamente oltre a vendere un fottio di copie hanno fomentato il mito del libro in questione, attribuendo maggior credibilità agli scritti del maestro.
03/06/2003 03:44
 
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Quello che ha scritto Gabryk è tutto vero. In giro per la rete ho trovato questo.
Necronomicon
“Il Libro dei Morti”
Storia del Necronomicon

Il titolo originale dell'opera è Al Azif: "Azif" è l'allocuzione usata dagli arabi per indicare gli strani suoni notturni (dovuti agli insetti) che si supponevano essere l'ululato dei dèmoni.
L'autore è Abdul Alhazred, un poeta folle di Sanaa, capitale dello Yemen, che si dice sia vissuto nel periodo dei Califfi Ommiadi, nell'ottavo secolo dopo Cristo. Fece molti misteriosi pellegrinaggi fra le rovine di Babilonia e le catacombe segrete di Memphis, e trascorse dieci anni in completa solitudine nel grande deserto dell'Arabia meridionale, il Raba El Khaliyeh, o "Spazio vuoto" degli arabi antichi, e Dahna, o "Deserto cremisi" dei moderni, ritenuto dimora di spiriti maligni e mostri mortiferi. Di questo deserto coloro che pretendono di averlo attraversato, narrano molte storie strane ed incredibili meraviglie.
Nei suoi ultimi anni di vita Alhazred abitò a Damasco, dove venne scritto Al Azif, e del suo trapasso o scomparsa (nel 738 d.C.) si raccontano molti particolari terribili e contraddittori. Riferisce Ibn Khallikan (un biografo del dodicesimo secolo), che venne afferrato in pieno giorno da un mostro invisibile e divorato in maniera agghiacciante di fronte ad un gran numero di testimoni gelati dal terrore.
Anche la sua follia è oggetto di molti racconti. Egli affermava di aver visitato la favolosa Irem, la Città dalle Mille Colonne, e di aver trovato fra le rovine di un innominabile villaggio desertico le straordinarie cronache ed i segreti di una razza più antica dell'umanità. Non seguiva la religione musulmana, ma adorava delle Entità sconosciute che si chiamavano Yog e Cthulhu.
Intorno all'anno 950, l'Al Azif, che era stato diffuso largamente, anche se in segreto, tra i filosofi dell'epoca, venne clandestinamente tradotto in greco dall'erudito bizantino Teodoro Fileta, col titolo Necronomicon, cioè, letteralmente: "Libro delle leggi che governano i morti".
Per un secolo favorì innominabili esperienze, finché non venne soppresso e bruciato intorno al 1050 dal vescovo Michele, patriarca di Costantinopoli. Dopo di ciò il suo nome fu solo furtivamente sussurrato ma, nel tardo Medioevo (122[SM=x77403], il danese Olaus Wormius ne fece una traduzione latina, basata sulla versione greca di Fileta, che vide la stampa due volte: una alla fine del quindicesimo secolo, in caratteri gotici (evidentemente in Germania), e una nel diciassettesimo (probabilmente in Spagna).
Entrambe le edizioni sono prive di qualsiasi segno di identificazione, e possono essere localizzate nel tempo e nello spazio solo in base a considerazioni riguardanti il tipo di stampa.
L'opera, sia in latino che in greco, venne posta nell'Index Expurgatorius sin dal 1232 da papa Gregorio IX, cui era stata mostrata la traduzione di Wormius. A quell'epoca l'originale arabo era già andato perduto, come mostra la prefazione alla prima versione latina (vi è tuttavia un vago indizio secondo cui una copia segreta sarebbe apparsa a San Francisco in questo secolo, e sarebbe andata distrutta nel famoso incendio del 1906).
Nessuna notizia si ebbe più della versione greca - che fu stampata in Italia fra il 1560 e il 1570 - fino al resoconto del rogo cui fu condannato nel 1692 un cittadino di Salem con la sua biblioteca. Una traduzione in inglese fu fatta dal dottor John Dee intorno al 1580, non venne mai stampata, ed esiste solo in alcuni frammenti ricavati dal manoscritto originale.
Delle versioni latine attualmente esistenti, una (del quindicesimo secolo) è custodita nel British Museum, mentre un'altra (del diciassettesimo secolo) si trova nella Bibliothèque Nationale a Parigi. Altre edizioni del diciassettesimo secolo sono nella Widener Library ad Harvard, nella biblioteca della Miskatonic University ad Arkham e presso l'università di Buenos Aires. Comunque esistono certamente numerose altre copie presso dei privati, ed in proposito circola con insistenza la voce che un esemplare del testo in caratteri gotici del quindicesimo secolo faccia parte della collezione privata di un celebre miliardario americano.
Sembra anche che presso la famiglia Pickman di Boston sia presente una copia del testo greco stampato in Italia nel sedicesimo secolo: se è vero, questa è comunque certamente svanita insieme col pittore R. U. Pickman, di cui si sono perse le tracce dal 1926.
Il libro è posto all'indice da tutte le religioni del mondo. La sua lettura determina conseguenze terribili. Si dice che sia appunto da vaghe notizie su quest'opera (della cui esistenza una ben piccola parte della gente è al corrente), che lo scrittore R. W. Chambers abbia tratto lo spunto per il suo celebre romanzo The King in Yellow, il cui filo conduttore è un libro iniziatico la cui lettura provoca la follia.

I sette libri

Sette sono i libri che compongono il Necronomicon; non si tratta di singoli libri separati, il tomo è uno solo, li si potrebbero intendere come sezioni che vanno a comporre un singolo volume. Essi sono:

1. Libro dei Nomi Perduti:
Questo libro racconta il viaggio intrapreso dall’autore e di come gli sono stati rivelati gli arcani segreti contenuti nei libri seguenti.
2. Libro degli Antichi:
Chi sono gli Antichi, da dove provengono, dove dimorano e come richiamarli.
3. Libro dei Luoghi:
Questo libro parla di determinati luoghi terreni ed ultraterreni, posti reali ed altri leggendari, dove sono e come raggiungerli.
4. Libro delle Evocazioni:
Quali rituali usare e quali Cancelli aprire per evocare gli Antichi ed altre “presenze”.
5. Libro dei Materiali:
Attrezzature, materiali e protezioni che l’evocatore dovrà utilizzare.
6. Libro dei Segni:
Simboli, segni e linguaggi da conoscere per eseguire l’evocazione.
7. Libro dei Rituali:
Cerimonie e rituali da eseguire per conoscere gli eventi passati e futuri ed i segreti dell’Arte Evocativa.

Da questo punto in poi la forma narrativa passa in prima persona, ovvero come se fosse stato lo stesso Abdul a scrivere. In alcuni punti può risultare farneticante e confuso, ma in fin dei conti si tratta sempre della traduzione del diario di un poeta pazzo.



03/06/2003 09:12
 
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ma é quello che ho io...
03/06/2003 09:38
 
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E pensare che da ragazzini ci credevamo a queste cose...

P.S. ieri sera hanno fatto la Casa 2, dove c'era il nostro caro Necronomicon. Quando ero piccolo quel film me la faceva fare sotto, ieri sera invece, purtroppo, mi sono così annoiato che manco l'ho visto tutto.
03/06/2003 10:12
 
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io invece ho visto la mossa del diavolo..

piacevole...
03/06/2003 18:43
 
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Be io ci credo e non sono un ragazzino [SM=x77398]
03/06/2003 21:35
 
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Io credo fermamente che in ogni leggenda c'è un fondo di verità, anche ingenua che sia...io credo che esista un libro simile al Necronomicon, che poi non abbia tutti questi effetti deleteri posso anche essere d'accordo...
Ho visto anche io la Casa2 e ovviamente mi ha fatto zero impressione...una cosa mi dà sempre fastidio: gli occhi binchi delle persone, ma è un fastidio come l'aracnofobia...
03/06/2003 22:16
 
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Scusate, se qualcuno avesse una copia del cosiddetto Necronomicon, potrebbe inviarmela? L'avevo ma non la trovo più... cmq mi ricordo praticamente tutto. il mio indirizzo è gabryk91@hotmail.com

X SdD: ma non hai capito bene secondo me, non esiste alcuna leggenda sul Necronomicon! L'unica leggenda è quella messa in piedi dallo stesso H.P. Lovecraft e dai suoi discepoli, è tutta un'invenzione letteraria (delle migliori!)
Tanto che il Necronomicon è stato citato nei racconti di Lovecraft prima della stesura di quella che vorrebbe essere la sua storia.

Fate una prova: andate su un motore di ricerca e provate a cercare Necronomicon, vi verranno fuori un sacco di pagine, non tutte conterranno quello che cercate. Però se avete fortuna troverete almeno una decina di pagine che riportano pari pari la stessa storia che ha riportato Midnight nel suo post, e perchè? Perchè è stata scritta da Lovecraft in persona nel suo "Storia e origini del Necronomicon".

Repetita juvant: il Necro non esiste! Non è mai esistito se non nella fervida fantasia di HPL, così come non esistono leggende antecedenti le opere dell'autore che parlino del libro...
Spero di avervi convinto adesso... [SM=x77409]
04/06/2003 08:20
 
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Sorry ma non la penso così, a "LOVE" piaceva giocare e potrebbe anche averci ingannato dicendo che il Necronomicon non esisteva. E' vero che la sua famiglia in passato ha avuto problemi mentali non indifferenti ma mi sembra quanto mai impossibile che abbia partorito dalla sua sola fantasia i suoi mostri, miti e leggende.
Cmq sono solo mie considerazioni personali, poi ognuno creda in quello che vuole [SM=x77419]
04/06/2003 17:23
 
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Il phanteon di dei da lui creato è solo frutto di una mente "diversa" e oltremodo sensibile. Va ricordato che HPL subì diverse privazioni nell'arco della sua vita, la prematura scomparsa del padre e in seguito dei nonni, nonchè dell'unico nipote incisero profondamente il suo spirito. Aggiungiamo che visse le prime esperienze con la morte quand'era molto piccolo, la madre per "difenderlo" lo convinse di essere talmente orripilante (era estremamente soffocante e iperprotettiva) che i suoi coetanei sarebbero fuggiti alla sua vista.
Lui cercò uno sfogo proponendosi volontario nell'esercito, ma la madre riuscì a farlo escludere per via della sua inadeguatezza fisica. Questa delusione peserà moltissimo a HPL tanto che in alcuni suoi racconti immaginerà un alter-ego militare che combatte contro mostri immaginari, ad esempio in Polaris (in Italia "La stella polare").

Dopo questa sconfitta bruciante decise che avrebbe creato un suo mondo su cui essere padrone, ma non fu solo l'esclusione dall'esercito. Credo che la madre gli avesse inculcato grandissimi complessi d'inferiorità, etc.

Tutto questo è aggravato dalla precarietà fisica derivante da una caduta dal primo piano di un palazzo in costruzione.

Indubbiamente l'idea di creare una propria mitologia di dei e creature non è completamente sua, gli fu suggerita dalla lettura di un antico tomo della libreria dello zio, "Gli altri dei" credo sia il titolo. Era l'opera di uno scrittore di qualche secolo prima che aveva abbozzato un'operazione simile.

In più HPL prese spunto dagli scritti e dallo stile di Poe, suo eterno mentore spirituale.
Il fatto che tutto fosse una sua idea è provato dalla corrispondenza che tenne con i suoi migliori amici, dalla quale emerge che addirittura prendesse spunto dai terribili sogni che faceva!

Ha avuto una vita particolarissima, difficile sostenere che non fosse in grado di creare l'invenzione letteraria del secolo. In fondo il Necronomicon non è alcunchè di speciale (a parte che in teoria dovrebbe permettere di comunicare con i Grandi Antichi), dovrebbe essere un normale tomo esoterico.
Inventarsi la storia di un libro in fondo è come scrivere un romanzo, se HPL ebbe una così fervida fantasia nel creare i suoi racconti, perchè non avrebbe dovuto averne per inventarsi la storia di un libro? In fondo aveva a disposizione una ricca biblioteca per avere esempi di libri esoterici!
05/06/2003 21:55
 
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Gabryk tesoro,quello che volevo dire io è che, non ho mai avuto dubbi che quella mente malata di Lovecraft si sia inventato tutto, ma che si sia ispirato come nome e come tipologia di libro, da un antichissimo libro sumero o babilonese mi sembra, che era un Necronomicon pure quello...
Capito mi hai?[SM=x77415]
06/06/2003 16:11
 
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Va be però così è scorretto... se continui a usare tutte queste paroline dolci mi sciolgo! [SM=x77402]
E poi non posso far altro che darti ragione milady... [SM=x77415]
06/06/2003 16:49
 
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E' entrato in azione l'effetto charmante della Signora, inchinatevi!

Comunque anche io avevo letto che l'ispirazione gli era venuta da un antico testo sumero trattante questi argomenti.
06/06/2003 19:43
 
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ovvio..
di grimori famosi durante il periodo dell'inquisizione ce ne saranno stati, no?
qualcuno ne sa, almeno il nome, di un grimorio... magari da usare durante una sessione a cthulhu?
06/06/2003 19:49
 
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Gabryk 6 uno zerbino............ [SM=x77400]
06/06/2003 20:50
 
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Per la mia signora sono anche un'attaccapanni se vuole... o uno stendino... [SM=x77402] :?: [SM=x77404] [SM=x77568] [SM=x77410] [SM=x77400]
08/06/2003 12:51
 
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Secondo me state giocando a non capirvi...[SM=x77404]

comunque anche a me risulta che le cose siano andate come ha descritto Midnight...in pratica:

- Il "Necronomicon" descritto da Lovecraft NON ESISTE, è una "bufala funzionale" su cui ha basato i suoi romanzi...ed è stato aiutato da altri scrittori con cui aveva una fitta corrispondenza.

- Difficilmente Lovecraft ha inventato tutto dal nulla...si è sicuramente ispirato ad antichi testi di varie civiltà, quindi nulla vieta di pensare che "altri" Necronomicon (anche se non con questo nome) siano realmente esistiti...quindi sono d'accordo anche con la corteggiatissima Signora dei Draghi!!!
[SM=x77402] [SM=x77402] [SM=x77402] (ce provano tutti, ce provo pure io...aò! [SM=x77568] )
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