Il problema, caro El, non è da ricondursi tanto alla "cattiveria" di Mediaset, alla quale va riconosciuto in questi anni un grande sforzo per la diffusione degli anime (ok, loro lo fanno per guadagnarci, lo so, ma è pur sempre meglio di niente!). Il problema risiede obbligatoriamente nel merchandising e nei tempi tecnici di produzione. Assodato che un cartone animato va doppiato e va doppiato BENE (e quindi ci vuole il suo tempo), è giusto sapere che in Italia, proprio per questioni di adattamento, siamo sempre indietro di una serie rispetto ai paesi che trasmettono in madrelingua (vale anche per Friends, JAG, Beautiful, e per qualunque altra serie TV o animata vi venga in mente). Nello stesso Giappone trasmettono ONEPIECE a singhiozzo, sia per un migliore collocamento nei palinsesti, sia per evitare di raggiungere il manga che è tutt'altro che terminato. Questo serve a spiegare anche l'inserimento di episodi e storie in TV che non esistono affatto nel fumetto: si tratta di prendere tempo: se ricordate anche in Dragonball accadeva altrettanto.
La serie animata trasmessa in tronconi di 50 puntate circa permette poi di lanciare sul mercato tutti i gadgets del caso, oltre alla possibilità di replicarla nei tempi morti di programmazione. C'è da supporre che dall'anno prossimo vedremo su Italia 1 la fine della saga di Bibi e della Baroque Works.
Concludendo la tiritera stai pur certo che a settembre riavrai il tuo OnePiece inedito... se ho detto cose che tutti sapevano già perdonatemi, non volevo certo fare il saccente!
[Modificato da raiden il redentore 14/04/2003 19.11]