Scritto da: raiden il redentore 12/02/2005 10.33
OT: ehi Tyris, circa 150 post alla coppetta d'oro... complimenti! ;)
Che vuol dire? [SM=x77430]
Comunque non è assolutamente vero che i PG, una volta saliti di livello, non usano più la testa. Kal, ricordi quel gioco strategico maxi-pazzo che facemmo io ed il mago per recuperare quell'oggetto? Eravamo di 10+ livello quando lo facemmo.
In pratica andò così:
c'era un accampamento nemico, e dovevamo recuperare un medaglione dalle grinfie del cattivone asserragliato dentro. Siccome non potevamo rischiare di entrare alla Rambo, (come schede ce la saremmo potuta cavare, ma la testa ci disse che due tizi contro un intero accampamento avevano ben poche speranze), escogitammo un piano:
il mio cavallo da guerra (ero paladino), avrebbe dovuto fare un rumore infernale per attirare l'attenzione delle guardie verso un lato dell'accampamento, ed il famiglio del mago (gatto) sarebbe dovuto entrare dall'altro lato, prendere il medaglione e fuggire. Intanto il nostro grifone addestrato (la mitica Gippy), che il vecchio ladro del gruppo aveva "preso in prestito" molto tempo prima dal nido della sua mamma, sarebbe rimasto in attesa che il gatto uscisse per afferarlo al volo e portarlo in salvo.
Io (con addestrare animali) diedi istruzioni alla grifona di afferrare il gatto non appena fosse uscito dalla tenda, mentre i due animali "speciali" li controllavamo direttamente.
Tutto andò liscio: il cavallo fece un rumore d'inferno con gli zoccoli sulla legna secca, ed il gatto sgusciò nell'accampamento. Il mago lo guidava direttamente perchè, dato il livello, vedeva attraverso i suoi occhi. Entrato nella tenda, il micio afferrò il medaglione, ma il cattivone acciuffò il piccolo batuffolo di pelo per la collottola, minacciando di farlo fuori (in realtà non era così, ma noi non lo sapevamo).
Momento di panico.
"Il mio gatto!", urlò il mago (al di là della perdita dei PX c'era veramente affezionato al famiglio). Non sapendo come farlo lasciare, al mago venne un'idea che, io penso, sia stata una delle più geniali di tutti i giocatori che ho conosciuto: avendo "condividere incantesimi", lanciò "tocco del vampiro" su di se. L'incantesimo si trasmise direttamente al gatto che, toccando il cattivone, gli inflisse i canonici danni.
Ovviamente il cattivo si spaventò e ferito, istintivamente, lasciò il gatto.
La genialità, oltre che nel piano, fu nell'utilizzare un "effetto collaterale" dell'incantesimo che nelle regole non era descritto, ma che nella realtà era innegabile.
Fu un'esperienza bellissima (credo anche per il master), e con il mago eravamo una squadra formidabile. Attualmente ce l'ho come master, e spesso ci "scontriamo" su aspetti simili che esulano dai canonici +1 e +2, per sfruttare la testa del PG.
Proprio nella passata sessione, per uscire da un buco nel pavimento in cui eravamo caduti in 3, il master mi aveva suggerito di aspettare un giorno e caricarmi "movimenti del ragno".
Però volevo uscirne con le mie forze, quindi ho messo in campo un'altra strategia: siccome il buco era troppo largo perchè uno solo potesse passare (un pò come si vede nei film quando salgono su per la cappa del camino), ho fatto legare tutti con una corda in vita e, coordinandoci con le mani ed i piedi, ne siamo usciti. Abbiamo lavorato, in pratica, come se fossimo un grosso omone che usciva mani e piedi da un grosso camino.
Questo intendo: utilizzare la magia solo quando strettamente indispensabile, e anche quando lo è, usarla con furbizia. Altrimenti, davvero si riduce ad una partita di magic...(ad esempio, rallentare un nemico, svuotandogli un secchio d'acqua ai piedi e congelando tutto con qualche incantesimo da mago).