Mmm direi che organizzare la società in caste è in effetti ben più impegnativo di quello che avevo fatto finora, ho sempre solo accennato alla cosa e quindi ogni consiglio in proposito è più che gradito!
Venendo a noi... io farei una cosa di questo tipo: dalla classe più "feccia" a quella più importante abbiamo
1) Casta dei lavoratori: come hai detto tu, dagli zappaterra agli operai passando per tutti i ruoli che richiedono di usare le mani. Sono gli sfruttati, quelli con meno diritti e tenore di vita più basso. Potrebbe essere interessante magari pensare di mettere anche i medici in questa categoria e sviluppare una concenzione della medicina come aspetto secondario nella società... E magari i medici potrebbero essere gli unici di questa casta ad avere il permesso di toccare membri di altre caste, per esempio.
2) Casta degli armaioli: presso i fielas le armi sono tenute in grandissima considerazione e rappresentano una sorta di status symbol sociale. Mi pare dunque ragionevole creare una casta che raccolga le persone che lavorano in questo campo: la costruzione di armi (i fielas ritengono che l'unico modo nobile di uccidere sia in un corpo a corpo, e pensano che armi da fuoco et similia siano impure e vili) avviene ancora in modo molto artigianale, anche se ovviamente le armi prodotte così sono riservate agli alti ufficiali ed ai governatori. Con l'avvento della rivoluzione industriale in questa casta sono stati inseriti anche gli ingegneri e tutti quelli che, più che costruire, si limitano a progettare.
3) Casta dei colti: si tratta dei ricercatori, degli artisti e degli uomini di scienza in generale. Sono sostanzialmente un gruppo di cortigiani, che vive nelle grandi regge dei feudatari e passano la vita ad esaltare il loro mecenate, ed a portare avanti il progresso scientifico.
4) I guerrieri: come hai detto tu, questa è la casta che si occupa della difesa del regno e dei suoi abitanti. Tutti i cittadini devono prestare almeno 3 anni di servizio militare e tenersi pronti per eventuali mobilitazioni e coscrizioni forzate, ma solo gli appartenenti a questa casta possono poi effettivamente diventare ufficiali, comandare altri soldati, arrestare ed eventualmente giustiziare criminali e così via.
5) Casta dei dominatori: i vassalli ed i vari governatori locali fanno parte di questa ristretta cerchia di possidenti terrieri. Sono i ricchi, vivono nel lusso e sulle spalle di migliaia di individui che lavorano per garantire il tenore di vita del sovrano. Hanno funzioni di interpreti dei testi religiosi, e di riflesso dunque hanno anche un notevole peso per quanto riguarda l'amministrazione della giustizia. Ah, chiaramente nulla vieta ad una famiglia feudataria di essere in contrasto anche militare con la famiglia vicina (vedi gli Harkonnen e gli Atreides nell'universo feudale di Dune).
6) La casa reale: in tutto non saranno più di un centinaio di individui, ma hanno un potere immenso. I congiunti del re sono una manifestazione della divinità in terra QUASI quanto il sovrano stesso, il quale ha la funzione di sommo sacerdote ed è quello che decide se una data interpretazione dei testi sacri è corretta o è un'eresia (e quindi i feudatari faranno bene a capire che tipo è il re se non vogliono fare una brutta fine, o magari se diffondono idee troppo progressiste rischiano di favorire un appoggio della casa reale ai propri avversari e così via).
Questa scelta l'ho fatta sulla base di due considerazioni: primo, presso i fielas non esiste un vero e proprio clero, sostanzialmente la classe dirigente svolge anche la funzone di casta sacerdotale e quindi mi pareva giusto dare ai vassalli anche il ruolo di detentori della Parola. Secondo, così mi pare di ottenere l'effetto di irrigidire molto la società: chi ha il potere ha tutto l'interesse a fare in modo che le cose non cambino, quindi adatta di volta in volta l'interpretazione delle scritture e fa in modo da garantirsi la poltrona. E nello stesso tempo ci sono svariati uomini di cultura che, un po' come nel rinascimento, si spostano da un pianeta all'altro e garantiscono che tutto il regno progredisca.
L'idea di una specie di "giustizia per caste" direi calzi a pennello con l'idea che mi ero fatto della religione fielas: ogni casta dovrebbe avere le sue regole particolari, quindi è giusto che un fielas venga giudicato dai membri della sua casta. Probabilmente dunque ogni casta in ogni comunità ha il suo Anziano (almeno uno, comunità più grandi per forza avranno più figure di questo tipo) che è sostanzialmente il giudice/notaio/legale della casta in quel posto. Io però non metterei anche un consiglio: l'Anziano è uno che conosce le regole della casta, le applica da solo e decide per conto suo cosa è giusto e cosa è sbagliato. La punizione peggiore, giustamente, è l'essere espulsi dalla casta, ossia in pratica si rende pubblico il fatto che il soggetto non è degno di essere un membro della società fielas. Giustissimo dunque che il malcapitato si ammazzi piuttosto che vivere con una simile macchia, vista l'ossessione fielas per l'onore e la purezza della propria anima. E magari potrebbe diventare un punto di partenza per un Personaggio;P...
Infine, direi che ogni fielas non ha scelta di casta: nasce in un determinato spicchio della società e da lì non può uscirne, un po' come le caste indiane (almeno credo!). E' una specie di predestinazione, insomma, con la famiglia che si occupa di insegnare al figlio le regole di casta, allevarlo insegnandogli ciò che occorre per fare un mestiere all'interno di quella fetta di società eccetera eccetera. In pratica, il figlio di un armaiolo può fare l'ingegnere ma non può sporcarsi le mani e fare il meccanico, per capirci. I matrimoni misti sono vietati, come pure il cambio di casta: violare queste regole comporta l'Esilio
kane