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[Progetto] D&D Gestionale

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    Tyris
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    00 15/08/2004 20:22
    Scartabellando per la rete alla ricerca di materiale circa la "gestione" di un territorio in Dungeons & Dragons, ho trovato un pò di materiale: dai prezzi completi di un feudo, fino alla simulazione di governo fantasy rinascimentale (Sistema Baronale).

    L'idea mi è venuta da un giocatore, e devo dire che non è affatto malvagia - a patto di dire addio alla vita d'avventura, ai livelli ed ai dungeon.

    Cosa ne pensate? E, soprattutto, cosa sapete?
    Fatevi sotto, vi aspetto [SM=x77480]


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    Ayor
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    00 15/08/2004 21:33
    Poco, escluso il tomo dell'equipaggiamento. Cmq mi pare una boiata.
    Non è D&D il gdr giusto per questo genere di situazioni.
    mi paiono un pò monotone!


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    Snogar
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    00 15/08/2004 22:33
    Questa cosa la si faceva in AD&D dopo il 9° livello ....praticamente abbandonavi la via dell'avventuriero per diventare il gestore di un baronato ....ovviamente le avventure classiche non mancavano , solo che così erano strettamente legate agli interessi del giocatore/gestore del feudo .

    Praticamente si passava da un gdr classico ad un gdr gestionale ....molto più bello e complesso ....ma diciamo che questo ti po di gioco è ristretto ad un target molto limitato di giocatori .

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    00 15/08/2004 22:43
    hmm..
    ti dirò.
    E' dai tempi di ad&d che si cerca un sistema che permetta gioco e gestione.

    La cosa migliore é il buonsenso.. e il realismo, da costruire con i giocatori.. io penso che un feudo o cmq quella parte del gioco possa essere d'aiuto per fare intrighi di corte.. ma la gestione economica del dominio (vampire? no,no.. intendo di d&d :D) o anche organizzativa sarà secondo me interessante mediamente per 1 giocatore su 8.. e per poco tempo...
    visto che il cuore del gioco é altro..
  • Kalius
    00 15/08/2004 22:51
    Re:

    Scritto da: Tyris 15/08/2004 20.22
    Scartabellando per la rete alla ricerca di materiale circa la "gestione" di un territorio in Dungeons & Dragons, ho trovato un pò di materiale: dai prezzi completi di un feudo, fino alla simulazione di governo fantasy rinascimentale (Sistema Baronale).

    L'idea mi è venuta da un giocatore, e devo dire che non è affatto malvagia - a patto di dire addio alla vita d'avventura, ai livelli ed ai dungeon.

    Cosa ne pensate? E, soprattutto, cosa sapete?
    Fatevi sotto, vi aspetto [SM=x77480]



    Sono forse io, quel giocatore? :)
    A me sembra una bella idea, una cosa che deve essere possibile per un giocatore che lo desideri... Ma non credo che questo si traduca nel dire addio alle avventure, come suggerisce Snogar.

    Nella fattispecie io sono uno di quei giocatori a ci piacerebbe anche questo stile di gioco ;)
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    Snogar
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    00 16/08/2004 12:13
    Veramente non intendevo l'abbandono delle avventure ma .....il costringimento ad un certo tipo di avventure legate al proprio podere.

    Nel senso che se prima si cercava l'avventura dove c'era ora si tende a farla con un occhio rivolto ai propri interessi.
    Nel senso che se il gruppo possiede un feudo e il master mette sul piatto delle quest 1) In una regione molto distante una principessa è stata rapita 2) vicino il vostro feudo ci sono scorrerie di briganti .....be dubito fortemente che i P.G. scelgano di portare a termine la prima quest piuttosto che la seconda ......a meno che la prima non implichi indirettamente la risoluzione anche della seconda che stà sicuramente più a cuore ai giocatori possidenti del feudo. [SM=x77407]


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    00 16/08/2004 12:22
    Al mio gruppo è capitato di fondare un bordello, al terzo livello. Conta anche questo come "gestionale"?
    (abbiamo fatto un sacco di quest per organizzare il tutto, è più difficile di quanto si creda !!!)
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    Snogar
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    00 16/08/2004 12:29
    Anche al mio exxxxx gruppo è capitato ....be , si possiamo assumere che anche questo conti come gestionale .
    Il mandare avanti la baracca e risolvere i vari problemi che si pongono nel corso del tempo fanno parte del gestionale .

    Con gestionale non si intende solo ...calcoli sull'accrescimento della popolazione nel feudo ogni tot mesi o cose simili .


  • Kalius
    00 16/08/2004 12:53
    Re:

    Scritto da: Snogar 16/08/2004 12.13
    Veramente non intendevo l'abbandono delle avventure ma .....il costringimento ad un certo tipo di avventure legate al proprio podere.

    Nel senso che se prima si cercava l'avventura dove c'era ora si tende a farla con un occhio rivolto ai propri interessi.
    Nel senso che se il gruppo possiede un feudo e il master mette sul piatto delle quest 1) In una regione molto distante una principessa è stata rapita 2) vicino il vostro feudo ci sono scorrerie di briganti .....be dubito fortemente che i P.G. scelgano di portare a termine la prima quest piuttosto che la seconda ......a meno che la prima non implichi indirettamente la risoluzione anche della seconda che stà sicuramente più a cuore ai giocatori possidenti del feudo. [SM=x77407]






    Snogar, scusami, mi sono spiegato male: io mi riferivo al ftto che il tuo suggerimento permette di creare molte nuove avventure, al cotrario di quanto avesse sostenuto invece Ayor, che crede che l'avventura vada persa...
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    Squarepusher
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    00 16/08/2004 13:00
    E' vero. Per la mia esperienza personale, il "gestionale" è uno stimolo in più per avventure, non uno stare seduti a contare i soldi che entrano. Dà l'impressione che i PG siano integrati nella società e non dei barboni nomadi superpotenziati come al solito.
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    00 16/08/2004 13:09
    Già ...il vero problema gel gestionale "se vogliamo chiamarlo problema, ma che in realtà è il suo punto di forza" è che inserisce molte più variabili cui un normale giocatore non tiene conto o non è costretto a considerare, ma che in questo caso sono fondamentali per non mandare tutto a rotoli .

    Magari questo modo di giocare è utilile per scovare i vari P.P. presenti nel gruppo [SM=x77425] ....perchè è noto che un P.P. gioca a cuor leggero sensa tener conto delle possibili ripercussioni di sue ventuali azioni [SM=x77475] .



  • Kalius
    00 16/08/2004 15:09
    Re:

    Scritto da: Snogar 16/08/2004 13.09
    Già ...il vero problema gel gestionale "se vogliamo chiamarlo problema, ma che in realtà è il suo punto di forza" è che inserisce molte più variabili cui un normale giocatore non tiene conto o non è costretto a considerare, ma che in questo caso sono fondamentali per non mandare tutto a rotoli .

    Magari questo modo di giocare è utilile per scovare i vari P.P. presenti nel gruppo [SM=x77425] ....perchè è noto che un P.P. gioca a cuor leggero sensa tener conto delle possibili ripercussioni di sue ventuali azioni [SM=x77475] .






    Chissà perchè la wizard, in tutte le sue tonnellate di materiale INUTILE, no ha mai creato un manuale dedicato al gioco gestionale di D&D...
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    00 16/08/2004 15:19
    Forse perchè non a molti giocatori piace doversi occupare di un territorio. Lo puoi fare forse verso gli alti livelli (14>) non prima e per 2 ragioni:
    1-se arriva qualsiasi rombiballe lo fai fuori in un secondo, xkè dubito che un semidio venga a far casino in un feudo: se fa casino la fa a livello di regno!
    2-se mi installo in un feudo ai bassi livelli ci schiano fino a che non ho guadagnato abbastanza da farmi una belle bibloteca se sono un mago e a crearmi una bella collezione di armi magiche se sono un picchiero. Se sono un ladro... beh! allora se ne può paralare.
    3-dipende come dicevo dalla classe: solo se sono un ladro o un chierico ci posso star fermo in un feudo, costruendomi una chiesa o una bella gilda. Se sono un barbaro o anchre un mago dopo un pò riparto in cerca di avvaentura!
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    00 16/08/2004 15:31
    Re: Re:

    Scritto da: Kalius 16/08/2004 15.09
    Chissà perchè la wizard, in tutte le sue tonnellate di materiale INUTILE, no ha mai creato un manuale dedicato al gioco gestionale di D&D...



    In realtà il primo D&D nel Companyon aveva questo tipo di regolamento ...magari non molto sopraffino però lo aveva.


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    00 16/08/2004 15:37
    "Stronghold Builders Guidebook" è di D&D 3E. Tratta questi argomenti, suppongo. Non l'ho letto, ma gli ho dato una sfogliata veloce. Mi sembra proprio D&D gestionale.
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    00 16/08/2004 15:44
    Anche io lho sfogliato ....ma a me sembra più un prezziario sul costo di costruzione dei vari edifici r cose simili ....non mi pare di aver visto riferimenti alla gestione di poderi e cose simili [SM=x77418] .
  • Kalius
    00 16/08/2004 15:47
    Re:

    Scritto da: Squarepusher 16/08/2004 15.37
    "Stronghold Builders Guidebook" è di D&D 3E. Tratta questi argomenti, suppongo. Non l'ho letto, ma gli ho dato una sfogliata veloce. Mi sembra proprio D&D gestionale.



    Esiste in italiano? Lo sto scaricando, ma in inglese...



    Forse perchè non a molti giocatori piace doversi occupare di un territorio. Lo puoi fare forse verso gli alti livelli (14>) non prima e per 2 ragioni:
    1-se arriva qualsiasi rombiballe lo fai fuori in un secondo, xkè dubito che un semidio venga a far casino in un feudo: se fa casino la fa a livello di regno!
    2-se mi installo in un feudo ai bassi livelli ci schiano fino a che non ho guadagnato abbastanza da farmi una belle bibloteca se sono un mago e a crearmi una bella collezione di armi magiche se sono un picchiero. Se sono un ladro... beh! allora se ne può paralare.
    3-dipende come dicevo dalla classe: solo se sono un ladro o un chierico ci posso star fermo in un feudo, costruendomi una chiesa o una bella gilda. Se sono un barbaro o anchre un mago dopo un pò riparto in cerca di avvaentura!



    Ayor, quello che dici può essere giusto, ma tieni presente che non sono motivazioni valide per non creare un manuale di questo tipo.
    Mi dici a cosa serve il manuale degli epici, se i tuoi pg non sono di 20 livello?
    Mi dici a cosa ti serve quella cagata colossale di Dei e Semidei, se non sei epico?

    Non mi sembra che un manuale per il D&D gestionale sia più assurdo/inutile di questi altri manuali...
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    00 16/08/2004 17:56
    Aspetta! Dei e Semidei è il più inutile in assoluto!
    Comunque quando si parla di gestionale il master deve anche tirare fuori una palla supplementare e darci dentro, se non avete un ottimo master munito di diploma il gestionale risulterà molto videoludico. Per esperienza diretta un vecchio master che conoscevo aveva un interfaccia per gestire il feudo di un giocatore tipo SimCity2000.
    Il problema di "ho il feudo non vado all'avventura" si risolve, in quanto il feudo rappresenta per pg di alto livello, sia un luogo che li identifica come personaggi importanti di quella zona, sia un buon posto dove lasciare le miliardi di tonnellate di tesori che ci sono, sia un punto di riferimento per l'avventura ed il personaggio, naturalmente se i player sono tali saranno sempre favorevoli ad andare all'avventura, magari lasciando a vari manager la gestione delle faccende di routine (tra cui i briganti che scassano nel feudo) in questo caso sarebbe anche giustificato il talewnto autorità uan volta tanto.
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    Tyris
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    00 16/08/2004 19:24
    Riprendo qui una discussione iniziata in un altro topic, circa l' "acquisizione" di un territorio da parte di una squadra di PG.

    OT\IT
    Le questioni di Hitler e di Giovanna d'Arco sono TOTALMENTE diverse dal fatto che un tizio di 10 livello vada in un luogo e cominci a convincere la gente a combattere per lui\lei.

    Hitler era TEDESCO, quindi ERA UNO CHE APPARTENEVA ALLA NAZIONE; non era un giapponese o un turco, capitato in Germania per sbaglio: era uno che viveva i problemi della nazione. E questo per il popolo conta.
    Inoltre la Germania non era sotto il dominio di alcuna potenza straniera, almeno formalmente. La batosta della I GM, per un paese nazionalista e orgoglioso come la Germania, non era un'onta tollerabile: è bastato il primo forte carismatico che, facendo leva sui sentimenti nazionalisti popolari, infiammasse l'ardore militare teutonico, per risollevare un'economia distrutta dall'iperinflazione degli ultimi anni 20 e portare alla conquista di buona parte dell'Europa. Inoltre i tedeschi non erano affatto pastori: è infatti riconosciuto da quasi tutti il valore militare tedesco. Inoltre la Germania non era esattamente poverissima: conosciamo tutti i giacimenti minerari e carboniferi del bacino nord-europeo.

    In parole povere, Hitler sfruttò la situazione, prendendo consensi popolari, e andando al potere. Se lo avesse fatto in qualsiasi altro paese, forse non avrebbe dato gli stessi risultati. E questo è un primo punto: predisposizione (e fortissimo nazionalismo) da parte del paese da controllare. Ovviamente il leader dovrebbe essere "uno di loro", non un pinco pallino venuto da chissà dove.

    Per Giovanna d'Arco, non conosco molto la storia, ma non mi pare che divenne mai regina o imperatrice...guidò semplicemente l'esercito. Inoltre Giovanna aveva un fortissimo motivo dalla sua: la FEDE.
    Se un chierico di una divinità specifica, forte, carismatico, di alto livello, si presenta nel paese in cui quella divinità è più adorata (come era la Francia all'epoca), di certo raccoglierà molti più consensi di un semplice mercenario (incantatore o combattente che sia), che pensa solo ad arricchirsi e a placare la sua sete di potere. Almeno io la penso così (e la storia sembra essere dalla mia...).

    Senza perderci in speculazioni storico-filosofiche (come ho fatto io, ma la replica era d'obbligo), in D&D lo "spessore" del personaggio, quanto appaia "cazzuto" agli altri, si misura in 2 modi: carisma e livelli. Se provate a leggere il manuale degli epici, nelle prime pagine, vi dirà che tutti i personaggi più famosi della storia mitica erano epici: Odisseo (Ulisse) e Conan il Barbaro ne sono degli esempi. Questo può piacere o no, ma D&D Terza Edizione sembra funzionare a questa maniera. Quindi, o si cambia gioco, o si rispettano i parametri (non le regole, i parametri) del gioco.

    Per quanto riguarda il talento autorità, io penso sia indispensabile averlo per raccogliere dalla propria parte un numero di seguaci. Ovviamente anche il possessore di Autorità dovrà convincere le persone (il master) giocando di ruolo...un personaggio senza Autorità, per le mie vedute, non è un personaggio (nel mondo di gioco) interessato a comandare. Al massimo potrà essere un membro del consiglio di governo, o il consigliere del re, ma non potrà mai raccogliere attorno a sè se non pochi pastorelli. :)

    Mamma mia quanto ho scritto....fiuuu...



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    Squarepusher
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    00 16/08/2004 21:22
    Hey, Tyris, qua ci sono problemi nel trasmettere le informazioni.
    Nella prima parte del tuo post hai ripetuto i concetti da me espressi, giustificandoli storicamente. Qualsiasi cittadino X può cavalcare il malcontento/fede/intolleranza/disperazione (chi più ne ha più ne metta) di un popolo per condurlo verso un ideale meta (qualsiasi essa sia).
    I due casi da me citati c'entrano eccome: nè Hitler, nè Giovanna d'Arco, nè Nicholaus erano "professionisti" nelle loro nuove cariche: hanno sfruttato un dato sentimento popolare per ottenere una certa cosa. Non erano di "alto livello".
    Nicholaus aveva solo 12 anni. Se il manuale mi dice che un ragazzino di 12 anni che crede di poter camminare sull'acqua è un'epico, inizio a ridere e non la smettò più.
    A loro favore giocava solo il fatto di essere indigeni e di aver capacità persuasive (che, va bene, possono essere considerate come Autorità).
    Conan e Ulisse, al contrario, sono dei professionisti indiscussi. Anche Spartaco può essere considerato un epico.
    Ma la cosa non è vincolante.
    Qualsiasi persona, nelle condizioni favorevoli e con le dovute capacità sociali, può convincere un mucchio di disperati a seguirlo (siano essi nobili o contadini).
    E' più chiaro se vediamo la questione al negativo: se un PG ha un feudo e si comporta in modo brutale con i suoi sottoposti, è probabile che un contadino un bel giorno dica: BASTA !!!.
    Oppure che il capo delle guardie (5° livello?) trovi moralmente iniquo il PG e decida di mettergli contro il suo esercito.
    E' possibile che il PG stesso sia destituito per questo motivo.
    I più sanguinosi movimenti popolari sono frutto dell'isteria e della disperazione, e sono sempre guidati da dei nessuno che erano nel posto giusto al momento giusto.
    Spesso, questi Nessuno si sostituiscono all'autorità rovesciata, pur non avendo capacità specifiche in merito. Non essendo professionisti in quello che fanno.
    Insomma, non sono epici manco per il katz.
    D&D gestionale dovrebbe tenere conto di questo fatto. Non ci si può aspettare che dal volgo sorga un Contadino Epico oppure che spunti Drizzt a guidare la sommossa.

    PS Per le rivoluzioni è tutta un'altra faccenda.


    -----------------------------------
    "Io non uso la droga. Io SONO la droga" -Salvador Dalì

    [Modificato da Squarepusher 16/08/2004 21.25]

    [Modificato da Squarepusher 16/08/2004 21.31]

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