00 24/12/2005 16:32
Kalius mi sono spiegato male evidentemente. Su quello che dici riguardo l'assassino malvagio sono perfettamente d'accordo.
Il mio discorso verteva a dimostrare come di fatto il concetto di "Purezza" relativo al Paladino, al suo codice etico ferreo, è privo di alcune clausole che per noi sarebbero scontate.
Insomma, volevo far capire che tra una classe malvagia (assassino) e una che è perfettamente buona (paladino) non c'è differenza a livello di morti provocate. Nel senso che il concetto di L/B che è venuto fuori negli ultimi post dal mio punto di vista è erroneo.
Cioè, il paladino uccide, e anche diverse volte al giorno, se è necessario.
Per cui, forse, il punto su cui dibattere la questione non è tanto il binomio assassino-paladino, ma la concezione di bene e male del mondo in cui si gioca, che ancora una volta ribadisco credo che sia dettata dal master all'inizio della campagna, che sia suscettibile di modifiche e alterazioni rispetto a quella descritta nel manuale del giocatore (e l'esempio era quello di Kaos), e che comunque sia in fondo se è arricchita da un background ben costruito rimane soltanto una scritta utile per decidere qualche regoletta di D&D, e che poi per l'interpretazione del personaggio ci si rifaccia al background vero e proprio.