Scritto da: Dwarfolo 09/10/2006 8.06
Ovviamente non ho mai buttato nulla dentro il cesso, e per il costo del materiale per GDR (che non è trascurabile) e per il conseguente costo dell'idraulico (non trascurabile manco quello [SM=x77408] ).
Si trattava ovviamente di una locuzione ad "effetto" che sinteticamente voleva riassumere molto più dell'atto fisico di prendere un libro e disfarsene. Se di tutto quello che ho detto hai colto solo questo, bhe ... non ci posso fare molto, resterò un estremista [SM=x77408]
Spero di riuscire a metter fine a questa discussione, sta diventando un caso di stato per nulla :)
1) OMG. Non intendevo che eri estremista perché fisicamente buttavi il manuale nel cesso. Ma che lo eri perché lo butteresti in toto.
Sui punti di vista ...
Assolutamente si! Ci mancherebbe altro! Non ritengo di avere alcuna scienza infusa (e a maggior riprova puoi cercare in giro, se non lo conosci dasolo, il significato della mia firma).
Nessuno mi dice che cambierai idea sperimentando, è solo una sensazione dovuta all'esperienza di uno che gioca da più di 20 anni e "qualcosina" ha visto in giro (per inciso ... hai 23 anni e hai giocato con la scatola rossa di D&D .. complimenti per la precocità [SM=x77423] )
23? Ne ho 25 e ne compirò 26 a dicembre....ho giocato a D&D la prima volta in seconda media, circa 13 anni fa quindi...ma prima ancora del gioco cartaceo basic exper companion bla bla ho provato senza sapere che fosse il gioco in scatola che aveva un mio amico, solo dopo anni ho compreso di che si trattava...ah che bei ricordi alla fiera di lucca a fare 4 ore di fila per un disegno di Elmore..
Circa il fatto dei gusti bhe ... non ho mai detto di amare D&D in questa sua nuova veste. Ci ho giocato per diverso tempo e ci gioco ancora ogni tanto, ma sicuramente non perchè sia un "estremista" di un altro GDR in particolare.... men che meno di Vampiri (che aborro anche io). Quando ho voluto qualcosa che sposasse in toto i miei gusti me lo sono creato da me.
Ma non è il mio sistema "preferito" ad essere in discussione, quanto un concetto in generale sulla "filosofia" del GDR.
Che tu giochi a Vampiri, Cyberpunk, D&D, Rolemaster o Troll & Caverne il succo della filosofia non cambia. L'unico modo per divertirsi e continuare a divertirsi TUTTI (master e giocatori) è quello di trovare il giusto equilibrio tra ciò che c'è scritto sulla bibbia e ciò che ci si aspetta come gruppo. Se non si è disposti al compromesso su questo non si va lontano (non molto quanto meno). Anche questa se vuoi è "solo" la mia opinione ... vale quello che vale, a te farne l'uso che più ti aggrada.
PS
L'ultima mio ragionamento sul compromesso mi porta alla mente un altro antico detto di profonda saggezza ...
Gnosci te ipso (conosci te stesso)
[SM=x77423]
Per carità. Forse è il fatto che io non ho mai seguito le regole sin'ora la base del ragionamento sbagliato di tutto questo discorso. Fino a pochi mesi fa, e soprattutto con le vecchie edizioni che non ti tabellavano i round per allacciarti le scarpe, andavo a sentimento, era quasi tutto narrato, non uccidevo, evitavo anche i tiri che avrebbero ucciso cammuffandoli dietro lo schermo. Probabimente dal punto di vista romanzesco era + epico così. Ora di diverso c'è che voglio sperimentalmente provare a giocare a D&D per come è concepito, con tutte quelle regolette che ti fanno uscire pazzo a ricordarle, e vedere se è sostenibile o fanculo e ne levo la metà per mia sopravvivenza. Ma prima DEVO riuscire a gestirle tutte a memoria, discernendo ogni situazione con la sua necessaria e tabellata azione. Questo paradossalmente "mi diverte" come sfida, mi affatica dal lato mentale e di rimbalzo affatica i miei. Tuttavia 2 di loro così mi hanno chiesto di fare e in + di una discussione mi hanno ribadito di proseguire a fare così perché vogliono sentire questo tipo di sfida...il terzo che è un vetusto giocatore della seconda, ovviamente mi odia...lui stesso mi ha raccontato che il primo giorno di gioco avrebbe scommesso di tutto che avrei cannato il tiro che ha mandato sotto 0 uno dei ragazzi, e invece...
Insomma, per ora diciamo che non mi fa schifo e come obiettivo ho quello di memorizzare + che posso il regolamento base (ad esempio dei movimenti e combattimenti in paludi e altri terreni, non ricordo nulla....cacchio quella parte del manuale è assurda!)...poi, dopo che l'avrò applicato a dovere per un po', smusserò se mi va per trovare la "tranquillità interiore", pur sapendo che se io facessi ciò, non giocherei proprio a D&D per come esso è concepito, ma mi direi "pazienza". Il problema poi è anche il mio orgoglio: mi scoccia pensare che questi in futuro giocando con un altro giocheranno ad una versione che potrebbe essere "+ fedele"...anche se devo dire la verità, dubito che ci sia così tanta gente che riesce a gestire appieno quel complesso sistema di regole....(dovete sapere che mi infastidisce pure scoprire di aver fatto un'azione che magari necessitava 3 round, in 1 solo...perché mi immaginavo fosse tutto in proporzione alla sfida del mondo..anche il semplice gesto di montarsi un'armatura addosso da 10 round..sigh)
Per le armi da distanza a contatto sì sì, era inteso la minaccia nella mia risposta, non solo il contatto vero e proprio, l'ho scritta lì senza pensare che poteva causare questo fraintendimento. Per Melf thx del chiarimento, meno male che è stata interpretata correttamente in game, così il player può rilassarsi =)