Codice da Vinci

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SudrakAlSalik
00martedì 18 gennaio 2005 21:56
colore

Scritto da: raiden il redentore 18/01/2005 8.18

Sudrak, potresti non usare il giallo/arancio? E' il colore che usano i moderatori. [SM=x77419]




eliminato. Chiedo scusa. Quale mi suggerisci...? [SM=x77417]
SudrakAlSalik
00mercoledì 19 gennaio 2005 22:01
Da Voyager.rai.it
Chiese cristiane contro il “Codice da Vinci”

Appena annunciato ed è già polemica sul prossimo film tratto dal bestseller “Codice da Vinci” di Dan Brown. Gruppi cristiani, sia cattolici che protestanti, si sono organizzate per confutare le tesi presentate nel libro di Brown. Si contano a dozzine le pubblicazioni nate con l’intento di smentire e svelare i falsi contenuti nel libro, mentre nelle parrocchie si distribuiscono depliant e si organizzano seminari per rassicurare i fedeli. La notizia di un prossimo film diretto da Ron Howard, lo stesso regista di "A Beautiful Mind", non ha certo calmato gli animi e ha fatto dire al reverendo Erwin Lutzer di Chicago, un importate esponente evangelico, che “le tesi del Codice sono un assalto talmente diretto contro le fondamenta stesse della fede cristiana che non è possibile tacere”. Dan Brown, dal canto suo, e dall’alto di sette milioni di copie vendute negli Usa, si limita a dire di essere soddisfatto delle “polemiche erudite” suscitate dal suo libro e di essere attualmente impegnato nella stesura del prossimo romanzo.

www.raidue.rai.it/R2_notizie_voyager/0,8803,121^,00.html



Squarepusher
00martedì 25 gennaio 2005 20:32
SPOILER

SPOILER

SPOILER

SPOILER

SPOILER

SPOILER

Premetto che io non ho letto il libro e non lo farò mai. Questa mia decisione scaturisce dal giudizio di una mia amica che mi ha detto:
1) La documentazione su cui è basato è in gran parte una solenne puttanata (non parlo della teologia, ma del resto) e non approfondisce i temi che tratta.
2) E' scritto come un feuilleton. Cioè fa cagare.
3) Il suo anticlericalismo è molto di maniera, molto inglese. Cioè il Vaticano è una specie di cospirazione mondiale di personaggi in toghe scure che usano strani simboli. Ho già visto "I Fiumi di Porpora" e mi è sembrato abbastanza ridicolo quello.
4) Questo è il vero motivo per cui non lo leggerò mai: mi ha detto che, nel libro, Walt Disney è una sorta di custode dei segreti del Graal. E non un filonazista ed una spia per conto della repressione del senatore McCarthy, come invece era nella realtà. Ma c'è di più: Dan Brown lo paragona ripetutamente a LEONARDO, dicendo che Walt e Leo sono due figure sovrapponibili, con la stessa sensibilità artistica. Siccome non ci credevo, l'ho letto con i miei occhi.
Dan Brown è un idiota.

PS Ho letto episodi di Martin Mystere con dei collegamenti assolutamente assurdi, ma la trama portante del Codice Da Vinci è solennemente ridicola.

PPS Le tematiche religiose che porta avanti sono trattate in modo più intelligente in "Preacher" di Garth Ennis, che tra l'altro lo precede di molti anni.
Squarepusher
00martedì 25 gennaio 2005 20:38
Se non sbaglio, nel brano che ho letto c'è scritto che Walt Disney ha introdotto messaggi subliminali nelle sue opere, come per esempio un SEX che compare nel fumo nel "Re Leone".
Curioso, visto che Walt è morto nel '65.
Se Dan fa errori così grandi per una cazzata del genere, figuriamoci quando parla di Calvi e Solidarnosc.
Meliamne
00martedì 25 gennaio 2005 20:44
Concordo sul PPS di Square, aggiungendo che Preacher è, a mio modesto parere (che peraltro condivido), una delle opere più geniali del fumetto mondiale.

Condivido solo lo spirito di fondo dell'intervento di Square, ma non il resto. Brown parte da alcune tesi (parte delle quali abbondantemente confutate), e sviluppa il suo romanzo a partire da queste. Niente si più, niente di meno.

Sulla questione del Graal, la cui storia è presente in ogni cosa, è vero. Basta avere un po' di fantasia.
Squarepusher
00martedì 25 gennaio 2005 20:58
Rimango dell'idea che un buon soggetto non fa necessariamente un buon film, così come uno spunto molto interessante (Maddalena etc) può essere sviluppato in modo pessimo.
Ho letto solo 3 pagine, ma mi hanno talmente riempito di orrore e sgomento che non prosegurò mai. Walt Disney e Leonardo Da Vinci sono due artisti allo stesso livello.
Certo che ci vuole una faccia di plutonio (perché in questo caso la faccia di bronzo non basta).
Meliamne
00martedì 25 gennaio 2005 21:06
Io non sto dicendo che è un buon libro, anzi, sono convinto del contrario.

Solo che non è detto che ciò che è necessario sia brutto. Le religioni si fondano su questo, e non è tanto brutto affidarsi a qualcosa che non si capisce, no? Quindi, perché dovrebbe essere brutto un libro che dice che Disney fosse un artista dello stesso calibro di Leonardo? Noi stessi siamo arrivati alla conclusione che il concetto di arte è soggettivo. Il discorso era partito da GdR come arte, ed eri stato tu stesso a proporre questa discussione, se non sbaglio.
Squarepusher
00martedì 25 gennaio 2005 21:24
Beh, ma in quel 3ad io rifiutavo l'idea di un arte soggettiva citando l'esempio dello scultore contemporaneo Manzoni, altrimenti noto come "cagatore di barattoli".
[SM=x77422]

Comunque, per non andare OT, direi che le mie motivazioni sono:
1) E' malscritto.
2) Concentra banalità, leggende metropolitane et similia.
3) E' mal documentato.

Ma, dopotutto, ne ho letto solo un minuscolo frammento.
Dico solo che se io scrivessi cose come quelle sopraelencate, il mio editore mi picchierebbe con un grosso randello e Bepi Vigna mi venderebbe come schiavo in Uzbekistan.
Solo un parere, comunque.

"Solo che non è detto che ciò che è necessario sia brutto. Le religioni si fondano su questo, e non è tanto brutto affidarsi a qualcosa che non si capisce, no?
Hai ragione nella prima frase, e nella seconda mi offri un ulteriore motivo per non apprezzarlo.
Comunque chiudo qui, in fondo stiamo parlando di un libro che non conosco molto bene.
Raiden
00mercoledì 26 gennaio 2005 08:49
Square, però il libro o te lo leggi oppure parlarne diventa difficile. La parte relativa al Re Leone, per inciso, non riferisce di Disney che ha inserito la parola SEX in funzione del Graal: semplicemente è dichiarato che nel campo del simbolismo rientrano anche questi messaggi subiminali. Solo dopo dice che Disney era implicato nel Priorato.

E nei libri del genere, oltre a paragonare Leonardo a Disney, per quanto mi riguarda possono anche pubblicare l'indirizzo ed il numero di telefono di Dio. Lo prenderò per quel che è, con un peso moooolto relativo nel contesto di una buona lettura. Se voglio leggere critiche credibili all'arte di Leonardo mi rivolgo ad altre sedi.

Leggiti il libro e poi riparliamone, nei stai parlando per sentito dire. [SM=x77405]


Saan Raal
00mercoledì 26 gennaio 2005 11:49
Alla fine mi pare che siamo tutti d'accordo sul fatto che le tesi del libro sono spesso campate in aria, e non c'è certo da prenderlo come un saggio ma come un romanzo di fantasia...
A questo punto sta al lettore decidere se è interessato al romanzo o se invece quel tipo di lettura non gli interessa, ma sono d'accordo che non si può pretendere niente di più di una sana lettura evasiva da questo libro...
Raiden
00mercoledì 26 gennaio 2005 14:30
Re:

Scritto da: Saan Raal 26/01/2005 11.49
A questo punto sta al lettore decidere se è interessato al romanzo o se invece quel tipo di lettura non gli interessa, ma sono d'accordo che non si può pretendere niente di più di una sana lettura evasiva da questo libro...

Come dovrebbe essere sempre, aggiungo io. In America invece sono partite, tanto per cambiare, crociate pro e contro l'autore. Un po' di misura, è un libro.


Squarepusher
00giovedì 27 gennaio 2005 15:24
Re:

Scritto da: raiden il redentore 26/01/2005 8.49
E nei libri del genere, oltre a paragonare Leonardo a Disney, per quanto mi riguarda possono anche pubblicare l'indirizzo ed il numero di telefono di Dio.



[SM=x77410] [SM=x77410] [SM=x77410]

Si, hai ragione. Faccio ammenda.
Sono stato un lettore deontologicamente scorretto e questo lo devo ammettere.
Meliamne
00giovedì 27 gennaio 2005 15:31
L'importante è riconoscere i propri errori.
E ricordare che:
-Errare è umano
-Sbagliando si impara



PS Ho appena capito che devo cambiare spacciatore. Potete consigliarmene uno?
Squarepusher
00giovedì 27 gennaio 2005 15:35
Il Nucleo!
Il forum che ti fornisce un'educazione democratica, egualitaria ed intellettualmente onesta usando come spunto i libri di Dan Brown.
Wow.
::
Raiden
00giovedì 27 gennaio 2005 18:48
Square, è solo che si tratta di un thriller, non un saggio. Per questo non possiamo confutarlo: è narrativa pura e siamo obbligati a concedere all'autore tutta la suspension of disbelief che egli richiede al lettore.

Sai, anche nel Signore degli Anelli ci sono cose che nella realtà sono impossibili... [SM=x77404]


Squarepusher
00giovedì 27 gennaio 2005 19:07
La mia critica partiva dal fatto che il libro è stato presentato come un concentrato di verità scomode e documenti scottanti.
Il ché è plausibile. "American Tabloid", con qualche licenza poetica, è così.
Ma nessuno si sognerebbe mai di dire che LotR è un concentrato di verità scomode.

Suvvia, sono uno sceneggiatore.
Il fatto è che il marketing del Codice DaVinci infrange il cosiddetto patto narrativo che si instaura tra lettore ed autore.
Cioè si propone come "basato su studi e prove concrete" mentre non lo è assolutamente.

Hai visto "JFK" di Oliver Stone? Si propone come uno studio su un caso, non un opera di fiction. Se Kennedy, in "JFK", fosse stato ucciso dagli alieni, probabilmente gli avrei mosso una critica simile.
Raiden
00venerdì 28 gennaio 2005 09:50
Ed ora sono io ad essere "touché" [SM=x77404] .

Ti dirò che non sono stato troppo a considerare l'autopubblicità ed i vari "disclaimer": ho letto il libro tutto di un fiato, semplicemente.

E comunque non starò di certo a sposare le tesi che impazzano nei forum americani: Brown è un massone di 32esimo grado, è un anticlericale, è a libro paga dei laici, bla bla bla. C'è di che far passare la voglia.


Squarepusher
00venerdì 28 gennaio 2005 10:27
Il tuo atteggiamento è forse il più corretto. Dopotutto le campagne di marketing non sono altro che mucchi di menzogne per rendere appetibile un prodotto a prescindere dalla sua qualità.
Per esempio: "Birth" viene spacciato per un horror mentre non lo è, come "The Village". Sono rispettivamente un film sull'elaborazione del lutto e sul fatto che la realtà è un costrutto artificiale, non un dato oggettivo.
Ma detto così non credo che attirerebbe molto pubblico (anche se considerare il pubblico come un orda di deficienti in crisi d'astinenza da emozioni forti mi sembra un'approssimazione abbastanza laida).

Sta di fatto che, IMHO, il Codice Da Vinci debba grandissima parte del suo successo all'immagine che ne hanno dato (o meglio, creato artificialmente) e non alla sua intrinseca qualità (che può essere alta o bassa, non saprei, visto che non l'ho letto).
Questo è importante perché la dice lunga sull'onestà intellettuale dell'autore. Usare fonti imprecise, promuovere con false premesse la propria opera, usare abbondantemente trucchetti narrativi per gestire l'attenzione del lettore e via dicendo...
Questi non sono, in sé, elementi negativi, ma sono rivelatori di una certa grossolana mediocrità nell'atteggiamento verso la letteratura (anche la letteratura di genere ha una sua dignità, vedi Chandler).
Questa è un'opinione fine a se stessa, assolutamente discutibile.
Ma motiva la mia scelta di non leggere il libro.
Beh, ho finito il mio pistolotto e la discussione può tornare su argomenti meno inutili e opinabili come le teorie teologiche da cui scaturisce il libro.
Saan Raal
00sabato 29 gennaio 2005 00:00
Re: Re:

Scritto da: Vittek 04/01/2005 21.18


E' un po' che penso a questa affermazione: ma sei sicuro di aver capito bene? Perchè nel libro si dice che le Olimpiadi moderne sono dedicate a Venere (quelle dal 1890 e qualcosa), non certo quelle dell'antica grecia, che come dici tu erano dedicate a Giove. Infatti il libro parla dei 5 anelli che sono il simbolo di quelle moderne, dubito che fosse usato anche in quelle antiche. Poi più che altro si può parlare del fatto che i cinque anelli dovrebbero rappresentare i 5 continenti.



Mi scuso per la tardiva risposta ma non avevo notato questo post.
Cito dal libro : "..come tributo alla magia di Venere, i greci avevano fatto ricorso al suo ciclo di 8 anni per organizzare i giochi olimpici. Oggi poche persone sapevano che la ricorrenza, ogni 4 anni, delle moderne Olimpiadi seguiva ancora un mezzo ciclo di Venere.."

Ma per favore.... è come se io dicessi che i Mondiali di calcio si tengono ogni 4 anni per onorare un mezzo ciclo di Venere (la quale ogni 8 anni, dice Brown, ma a questo punto sospetto anche di questo), traccia un pentacolo perfetto sul piano dell'eclittica

Salkaner
00venerdì 11 febbraio 2005 10:17
alla fine l'ho letto

Buon libro, senz'altro. OK, Forsyth è altra cosa, ma CMQ buon libro, avvincente e ben scritto

CHiaro, le "rivelazioni" sono una bufala dietro l'altra, ma, in fondo, dichiaratissime






Raiden
00giovedì 7 aprile 2005 19:10

Scritto da: Saan Raal 29/01/2005 0.00


Mi scuso per la tardiva risposta ma non avevo notato questo post.
Cito dal libro : "..come tributo alla magia di Venere, i greci avevano fatto ricorso al suo ciclo di 8 anni per organizzare i giochi olimpici. Oggi poche persone sapevano che la ricorrenza, ogni 4 anni, delle moderne Olimpiadi seguiva ancora un mezzo ciclo di Venere.."

Ma per favore.... è come se io dicessi che i Mondiali di calcio si tengono ogni 4 anni per onorare un mezzo ciclo di Venere (la quale ogni 8 anni, dice Brown, ma a questo punto sospetto anche di questo), traccia un pentacolo perfetto sul piano dell'eclittica



Saan, forse non hai compreso bene quel che dice e significa. Ha detto semplicemente che le Olimpiadi nell'Antica Grecia si svolgevano a cadenze dettate dal Ciclo di Venere (ignoro se 4 o 8 anni).
Le Olimpiadi sono poi state riprese da De Coubertin, probabilmente mutuandone vari aspetti fra cui gli anni di intervallo.

E comunque segnalo vari rumor sul prossimo libro di Brown, che si dice sarà basato sulla Massoneria.


DiablotheTremere
00giovedì 7 aprile 2005 20:21
Ormai è lanciato sul filone Sette Segrete.
Raiden
00venerdì 8 aprile 2005 10:42
Sono quelle che commercialmente attirano di più. [SM=x77418]


Salkaner
00venerdì 8 aprile 2005 10:44
Re:

Scritto da: raiden il redentore 08/04/2005 10.42
Sono quelle che commercialmente attirano di più. [SM=x77418]





...alemno di questi tempi
MiShaDoW
00giovedì 14 aprile 2005 19:18
Bellissmo libro, così come Angeli & Demoni !
Vykos
00venerdì 15 aprile 2005 21:03
comunque nessuno esclude che quelle "licenze d'autore fantasiose" non possano essere ANCHE verità scomode azzeccate o supposte... la Chiesa non è mica tanto pura e lucente come si mostra... [SM=x77401]





Raiden
00sabato 16 aprile 2005 13:55
Probabilmente fra mille idee verosimili potrebbero essercene diverse vere.
L'unica dimostrazione possibile, però, consiste nella consultazione del fantomatico Documento Q custodito negli Archivi Vaticani.
Qualcuno di voi ha accesso? :D


Saan Raal
00sabato 16 aprile 2005 14:17
Sono d'accordo sul fatto che tra le molte sparate di Brown potrebbe esserci qualche verità (sappiamo tutti che la Chiesa ne ha più uccisi che convertiti), però non è che si possa buttare li un mare di ipotesi campate in aria e sperare di azzeccarci, o meglio, lo si può fare, ma non si deve far credere che il libro contenga delle verità, lo si deve presentare invece come opera di fantasia
Salkaner
00lunedì 18 aprile 2005 09:51
Re:

Scritto da: Raiden il Redentore 16/04/2005 13.55
Probabilmente fra mille idee verosimili potrebbero essercene diverse vere.
L'unica dimostrazione possibile, però, consiste nella consultazione del fantomatico Documento Q custodito negli Archivi Vaticani.
Qualcuno di voi ha accesso? :D





Mi dev'essere passatoper le mani, ma non l'ho letto con attenzione.

Dite che avrei dovuto? [SM=x77415]
Gabryk
00mercoledì 20 aprile 2005 00:42
Quello che mi fa più incacchiare di Angeli & Demoni (ma anche del codice) è come dia una figura della chiesa così dannatamente insignificante. Ma più che altro mi sembra che Dan Brown (da oggi contratto in Dawn) faccia di tutta l'erba un fascio e snobbi alla grande non solo la chiesa, ma gli italiani e l'italia...
Quando si riunisce il conclave, che i due reporter americani sono lì a san pietro e traspare benissimo che si rompono le palle e vorrebbero essere altrove, come se l'elezione del nuovo papa fosse una cosa così cazzosa da non meritare attenzione...

Invece basta guardare la tv in questi giorni per vedere san pietro gremita di gente, flash che scattano ad ogni dove, non si parla d'altro...

Sti americani mi stanno sempre più sui maroni...
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